Athletic Club: Iraizoz (42' Aranzubia); Iraola, Ocio, Amorebieta, Koikili; Orbaiz (55' Muñoz), Javi Martínez; Susaeta, Yeste, David López; Aduriz (84' Llorente).
Sevilla: De Sanctis; Alves, Fazio, Escudé, Crespo (46' Adriano); Navas, Poulsen, Maresca, Capel (63' Duda); Renato; Chevantón (57' Juanjo).
Reti: 28' Yeste, 68' Susaeta.
Arbitro: Ontanaya López (Colegio Castellano-manchego).
Note: espulso al 52' Escudé (S) per gioco scorretto.
La partita perfetta, la partita che voleva il pubblico del San Mamés, la partita che stavamo aspettando dall'inizio della stagione. Il 2-0 rifilato dall'Athletic ad un Siviglia rimaneggiato ma sempre pericolosissimo è senza dubbio il punto più alto raggiunto finora in casa dai Leoni, che conquistano tre punti fondamentali per respirare un po' prima del derby con l'Osasuna di domenica prossima, una gara già importantissima in chiave salvezza.
Caparros conferma il 4-2-3-1 con cui ha schierato ultimamente la squadra, opta per Aduriz in luogo di Llorente e torna a dare una chance da titolare a Susaeta, migliore in campo mercoledì contro l'Espanyol; David Lopez cambia fascia, accomodandosi a sinistra, mentre Yeste riprende la posizione che gli compete, quella del trequartista centrale, lasciando nel "doble pivote" Orbaiz e Javi Martinez. Manolo Jimenez, tecnico del Siviglia, deve far fronte alle numerose assenze che falcidiano in particolar modo difesa e attacco (assenti, tra gli altri, Luis Fabiano, Kanouté, Kherzakhov, Koné, Dragutinovic e Palop) e propone una formazione con un solo attaccante, Chevanton, supportato da Renato e dalle progressioni sulle fasce di Jesus Navas e Diego Capel. L'Athletic entra in campo molto convinto e da subito mette alla frusta gli avversari, schiacciandoli con un pressing asfissiante e con un'intelligente occupazione degli spazi, soprattutto da parte di ali e terzini il cui lavoro instancabile costringe sulla difensiva i formidabili esterni sivigliani. In particolare, Susaeta a destra si conferma giocatore elettrico e frizzante, capace con i suoi spunti di tenere sempre impegnati almeno due avversari, e non mostra mai timori reverenziali di sorta; non è un caso che sia proprio il giovanissimo Markel a portare al 10' il primo pericolo alla porta di De Sanctis, bravo a respingere il diagonale del numero 27 basco presentatosi davanti a lui dopo aver soffiato il pallone ad un distratto Fazio. Il primo quarto d'ora passa senza che il Siviglia riesca una sola volta a portarsi dalle parti di Iraizoz e il pubblico sembra entusiasta per la gara "vecchio stile" giocata dall'Athletic: gran ritmo, frequenti iniziative sulle fasce, cross, pressione continua nella trequarti avversaria...peccato che a tutto ciò non corrisponda un adeguato numero di occasioni da rete. Al 18' gli andalusi si riscuotono e serve tutta la bravura di Iraizoz, tornato a difendere la porta basca dopo l'infortunio, per sventare la conclusione potente di Jesus Navas. Il Siviglia sembra aver passato il momento più difficile e si riorganizza, mostrando il suo futbol fatto di transizioni velocissime e gioco assai arioso; fortuna che davanti non vi siano i titolari, ma solo uno spento e abulico Chevanton, e che anche un mostro di bravura come Alves sprechi incredibilmente al 25' un contropiede 4 contro 2, sbagliando il passaggio e consentendo il recupero ad Amorebieta. Proprio nel momento migliore del Siviglia, ecco l'acuto dell'Athletic: Koikil porta palla e la cede sulla trequarti a David Lopez, l'ex osasunista controlla e trova un corridoio splendido per l'accorrente Yeste, il cui splendido sinistro di prima intenzione scavalca De Sanctis e si infila dolcemente in porta. Trovato il vantaggio, i biancorossi non si accontentano e sfiorano il raddoppio con Susaeta e soprattutto con Aduriz, che al 32' spedisce fuori la conclusione su assist di un ispirato David Lopez. Il Siviglia si fa vedere al 36' ma solo perchè Chevanton anticipa Iraizoz con un tocco di mano alla Maradona: ammonizione e fischi meritati per l'uruguagio. Il tempo si chiude con il cambio di Aranzubia per Gorka, infortunatosi mentre calciava il pallone e per cui purtroppo si parla di sei settimane di assenza.
Il timore di tutti per la ripresa è il solito calo, fisico e mentale, solitamente mostrato dai Leoni nei secondi tempi; stavolta, però, Escudé decide di dare una mano ai baschi e non trova di meglio che rifilare una gomitata in faccia ad Aduriz, peraltro a poca distanza dall'arbitro. Rosso diretto e partita in discesa per i padroni di casa, che infatti controllano il gioco a loro piacimento e si portano sovente dalle parti di De Sanctis nonostante l'uscita di Orbaiz, infortunatosi alla caviglia e sostituito al 55' da Muñoz. Al 61' Aduriz fa le prove generali del raddoppio con un diagonale che attraversa tutto lo specchio della porta ed esce di poco, quindi al 68' Susaeta trova il meritato 2-0 che chiude la contesa. Molto bella l'azione biancorossa: Yeste serve Aduriz in area con un cucchiaio, Aritz subisce fallo da Alves ma riesce a tirare in caduta trovando De Sanctis, Susaeta è appostato nei pressi e mette dentro a porta sguarnita. L'Athletic si rilassa dopo il gol e il Siviglia mette insieme un paio di buone occasioni con Duda e Maresca, però stavolta la porta di Dani resta inviolata e il pubblico della Cattedrale evita di vivere un finale al cardiopalma.
I Leoni si guadagnano così la seconda vittoria casalinga della temporada, risultato ottenuto con una "garra" che non si vedeva da tempo al San Mamés. Speriamo che questo atteggiamento non si smarrisca da qui a mercoledì, quando i biancorossi torneranno in campo per contendere all'Espanyol il passaggio del turno in Copa del Rey.
I migliori e i peggiori nell'Athletic: Yeste man of the match. Riportato nel ruolo che predilige, Fran non entra di prepotenza nel vivo del gioco, ma quando lo fa lascia sempre il segno: gol, delizioso assist per Aduriz in occasione del 2-0, giocate semplici ma sempre efficaci. L'esperimento di inserirlo nel dobel pivote è interessante, ma per il bene dell'Athletic Yeste deve giocare più avanzato. Susaeta si conferma ad ottimi livelli dopo l'Espanyol e pare aver smaltito il calo fisiologico dopo l'esordio-boom, mentre David Lopez a sinistra dà segnali incoraggianti di ripresa (splendida la palla per l'1-0 di Yeste). Ottima la coppia difensiva Amorebieta-Ocio, Javi Martinez al centro gioca una partita esemplare per corsa e dedizione. Aduriz non segna, tuttavia lotta con grandissimo agonismo, provoca l'espulsione di Escudé e consegna a Susaeta il 2-0 su un piatto d'argento.
Nessuno sotto la sufficienza nei Leoni.
Grandissima partita, sarebbe bello vedere non dico sempre ma spesso un'Athletic così...mamma mia...è bello constatare che riusciamo ancora a toglierci delle soddisfazioni, ora dobbiamo riuscire a trovare la continuità, a partire dal match con l'Osasuna di domenica. Concordo sul fatto che, almeno per ora, Yeste debba giocare più avanzato. Per Susaeta non ho più aggettivi, Markel è davvero una sorpresa. Mi fa piacere che Aduriz abbia giocato bene, anche se l'attacco in generale continua a latitare. E se l'uomo giusto fosse un altro Llorente da affiancare a Nando e Aritz, ovvero Joseba del Valladolid? Edo cosa ne pensi? AUPA ATHLETIC!
RispondiEliminaJoseba Llorente è un buon giocatore, per carità, tempo fa l'avrei pure preso, ma adesso non ci investirei più di tanto. Non è giovanissimo e non mi sembra molto più forte di chi già abbiamo, molto meglio investire sui giovani della cantera; d'altra parte la nostra politica è sempre stata questa e senza di essa Susaeta giocherebbe ancora nell'Athletic B, quindi avanti così e speriamo che tra i giovani attaccanti ne esca qualcuno di qualità.
RispondiEliminaNel caso in cui dovessimo pescare in giro, punterei su Velez del Murcia più che su Llorente: gran fisico, buoni piedi, mi ha fatto una buona impressione nello spezzone giocato contro l'Athletic.
Io resto comunque per la politica dei giovani ;)
Beh, sulla politica dei giovani mi troverai sempre d'accordo, questo è sicuro! ;) ...tra l'altro il nostro settore giovanile è uno dei migliori di Spagna...a mio parere la giusta strada è una squadra giovane con qualche elemento di esperienza (vedi Arsenal)! Joseba Llorente era un'idea ma non escludo ce ne siano di migliori...speriamo bene e AUPA ATHLETIC!
RispondiEliminagora athletic!
RispondiEliminafinalmente tre punti in casa!
...però il siviglia era messo proprio male con tutte quelle assenze!
in ogni caso, ottimo così, avanti athletic!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La cosa più bella da notare, almeno per me, è che l'Athletic è riuscito a segnare un gol per tempo e non subirne alcuno. Questo è molto importante anche in chiave futura, visto che molto spesso ci capitava di perderci nel finale, mentre invece questo risultato dimostra che in questa partita si è rimasti equilibrati per tutta la partita.
RispondiEliminaCome un profeta avevi previsto che il ritorno di Yeste sarebbe coinciso con una serie di buon gioco e risultati. Il problema è: ma l'Athletic è davvero così Yeste-dipendente?
Susaeta sta sorprendendo sempre più (persino la Gazzetta dello Sport l'ha inserito tra i dieci migliori centrocampisti di questa giornata) e speriamo che possa rimanere a lungo.
Un'ultima domanda: Aranzubia come si sta comportando? Si è fatto trovare pronto e sicuro, oppure pensi che ancora non si posa fare affidamento su di lui?
Per la classifica direi che, guardando solo i punti, il settimo posto sia alla portata (mancano solo 3 punti). Il problema è chi lo occupa! Davanti a noi ci sono Sevilla e Valencia e non credo che il loro andamento nel corso della stagione sarà peggiore del nostro... Possiamo solo sperare in un crollo di Racing Santander ed Espanyol (che mi sembrano le uniche che potrebbero vacillare a lungo termine)?
Ciao
Daniele aka Frankie688
Ciao Daniele, per quanto riguarda il primo punto direi che hai ragione, anche se siamo stati aiutati dall'espulsione di Escudé e dalle molte assenze in casa andalusa; l'atteggiamento della squadra è comunque rimasto sostanzialmente lo stesso dal primo al secondo tempo, fatto senza dubbio molto positivo.
RispondiEliminaYeste è imprescindibile per questa squadra: ha classe sopraffina, visione di gioco, capacità di inserimento e una notevola bravura sui calci piazzati, sia nel tiro che nell'assist. Senza di lui perdiamo un buon 50% del nostro potenziale offensivo (già di per sé bassino), ma soprattutto perdiamo imprevedibilità e fantasia negli ultimi 30 metri, caratteristiche importanti soprattutto contro squadre che si difendono bene.
Io ho sempre difeso Aranzubia, però ormai mi sono convinto che per ritrovarsi deve andarsene da Bilbao. Ha perso fiducia in sé stesso e il sostegno del pubblico, combinazione micidiale per un portiere; anche ieri ha commesso un errore gravissimo sul gol dell'Espanyol, insomma non sta dando segnali di ripresa. Il fatto è che dovremo tenerlo in prota tutto l'anno, visto il grave infortunio di Iraizoz...
Io più che al settimo posto guarderei al terzultimo, che dista appena quattro punti. Pensiamo innanzi tutto alla salvezza, visto che questa classifica cortissima può farti passare dalla zona UEFA a quella retrocessione nel giro di un paio di giornate.