giovedì 25 maggio 2006

Il pagellone del campionato 2005-06: i portieri.

Lafuente 7,5: ad inizio stagione era riserva di Aranzubia, come sempre negli ultimi anni, tuttavia le incertezze del titolare lo hanno riproposto numero 1 e il portiere di Retuerto ha risposto presente, firmando senza dubbio la sua miglior temporada in biancorosso. Tecnicamente non è al livello di Dani, però ha acquisito un'esperienza ed una tranquillità che non aveva alcuni anni fa. Ha salvato la porta dell'Athletic in più di un'occasione e grazie alle sue parate la media dei gol subiti è passata da 1,39 a 1,04 a partita. Per me l'anno prossimo dovrebbe tornare in panca, però adesso tributiamogli un caloroso "Eskerrik asko"!

Aranzubia 5: càpitano quelle stagioni storte in cui il portiere titolare perde il posto a causa delle sue brutte prestazioni (Toldo-Fontana l'esempio più clamoroso che io ricordi), anche perchè quello dell'estremo difensore è un ruolo assai delicato, in cui la componente psicologica è davvero fondamentale. Dani ha giocato sinceramente male, ha commesso errori banali non da lui e ha finito per smarrire quella sicurezza che abbiamo imparato ad apprezzare in questi ultimi anni che lo hanno visto protagonista; fatali gli sono stati i due errori nella sconfitta casalinga con il Depor, sommati alla capacità di Lafuente di farsi trovare subito pronto. Continuo a ritenerlo il nostro miglior portiere (nonchè uno dei più bravi di Spagna), vedremo se Clemente gli ridarà fiducia per il prossimo campionato.

Escalona sv: mai visto neppure in panchina, è stato sfortunato perchè si è rotto a inizio stagione quando avrebbe potuto sostituire Aranzubia infortunato.

martedì 23 maggio 2006

Confermato Clemente.

El Rubio sarà l'allenatore dell'Athletic anche la prossima stagione. Bene così, serviva continuità per riuscire ad impostare un progetto serio a partire dai giovani promettenti che si sono affacciati quest'anno in prima squadra o che verranno promossi dal Bilbao B durante l'estate.
Per quanto riguarda la protesta contro Lamikiz, riporto il post di un socio dei Leones Italianos presente anche nel Forum della Peña:

"Contestazione a LAMIKIZ : le verità !!
Da fonti certissime, TXEMI, so di per certo che la contestazione a LAMIKIZ ha due grandi manovratori il PNV ( il partito nazionalista vasco ) e il giornale EL CORREO. Vogliono destabilizzare l'ambiente per poter far dell'ATHLETIC quello che a suo tempo il PNV fece con la REAL SOCIEDAD.
La nostra posizione al momento è di andare contro a queste MENZOGNE contro LAMIKIZ senza appoggiare il presidente apertamente.
Cosa attribuiscono a LAMIKIZ :
- l'aver partecipato all'INTERTOTO
- MENDILIBAR( esperimento mal riuscito )
- CLEMENTE( nemico giurato di PNV e EL CORREO )
- ADURITZ( l'averlo lasciato andare per poi ricomprarlo )
- LA SQUADRA FEMMINILE ( lasciata andare al suo destino nel momento in cui le ragazze hanno chiesto stipendi da professioniste )

Come potete vedere le motivazioni non reggono. L'esperimento MENDILIBAR poteva terminare con una CHAMPIONS.... ADURITZ è stato lasciato partite per tenere ARRIAGA dalla precedente gestione ( chiedete a REMO lui sa ). Che l'INTERTOTO fosse una cazzata lo sapevamo tutti, ma è stato giocato dal BILBAO ATHLETIC non dai big.

Comunque oggi 23 maggio è stato confermato CLEMENTE.

Adesso aspetto AITOR OCIO.

E cmq LAMIKIZ con la nostra peña si è smepre comportato bene, ci ha messo un suo uomo di fiducia a disposizione, KARLOS KATARAIN, ci ha risposto alle nostre lettere. Unico neo la questione ancora aperta della pubblicità sulla maglie, unico caso che se LAMIKIZ attuasse vedrebbe noi leoni italiani scendere sul terreno di guerra. Per il momento io sto con LAMIKIZ."

Per quanto mi riguarda, mi associo alle parole di Emi: io sto con Lamikiz.

Euskadi 0-1 Galles.

Euskadi: Lafuente (46' Riesgo); Edu Alonso, Iván Campo (46' Sarriegi), Rekarte (46' Garrido); Mikel Alonso (63' Llorente), Puñal; Xabi Prieto, Guerrero (46' Muñoz), Gabilondo; Etxeberria.
Galles :
Jones; Davids, Collins, Gabbidon, Nyatanga, Ledley; Fletcher, Robinson (73' Cotterill); Giggs; Earnshaw (57' Crofts), Bellamy.
Reti:
76' Giggs.
Arbitro:
Iturralde González (Comité Vasco).

Seconda sconfitta consecutiva per la selezione basca, che eguaglia il suo primato negativo del 1937. Molti assenti nelle file di casa, pochi spettatori causa partita di campionato il giorno prima (complimenti a chi fa i calendari). Classica gara di fine stagione ma divertente, con quattro esordi nei bianco-rosso-verdi: Lafuente, molto bravo, Sarriegi, Muñoz e Garrido. Julen Guerrero, capitano, migliora il proprio record di presenze con la nazionale (11).

I verdetti della Liga.

Barcellona campione di Spagna, Real Madrid direttamente in Champion's, Valencia e Osasuna ai preliminari; Siviglia, Celta Vigo ed Espanyol (vincitore della Coppa del Re) in UEFA, Villarreal e Deportivo La Coruña in Intertoto. Retrocedono Alaves, Cadice e Malaga. Capocannoniere Eto'o del Barcellona con 26 reti, seguito da Villa (Valencia) con 25 e da Ronaldinho (Barcellona) con 17. Miglior portiere Pinto del Celta (0,78 gol subiti a partita), seguito da Cañizares (Valencia) con 0,81 e da Victor Valdes (Barcellona) con 0,83.

Ultima giornata di Liga: Athletic 3-1 Barcellona.

Athletic Club Bilbao: Lafuente; Lacruz, Prieto, Ustaritz, Casas; Iraola, Murillo (51' Felipe), Orbaiz, Tiko (58' Etxeberria); Urzaiz, Llorente (58' Guerrero).
Barcelona: Jorquera; Belleti, Olmo, Oleguer, Orlandi (74' Martos); Ezquerro, Motta, Ludovic (81' Ramón); Giuly (62' Pitu), Eto'o, Maxi Lopez.
Reti: 30' Eto'o, 57' Iraola, 79' Felipe, 82' Oleguer (autogol).
Arbitro: Fernández Borbalán (Comité Andaluz).

Si è chiuso con un 3-1 ai campioni del Barça, saliti a Bilbao quasi con la squadra B, uno dei campionati peggiori della storia ultracentenaria dell'Athletic. La partita ha avuto pochissimo da dire e verrà ricordata soprattutto per tre cose: per il gol n°26 di Eto'o, pichichi solitario della Liga, per l'ultima partita in biancorosso del mediano Felipe, 163 gare e 3 reti con i Leoni (ma appena 13 presenze negli ultimi 4 anni, solo una in questa stagione), e soprattutto per la contestazione verso il presidente Lamikiz. Il San Mamés, pieno come sempre, ha fischiato il numero 1 del club e ha esibito dei cartelli offensivi nei suoi riguardi, ricordando le proteste feroci dell'era-Ugartetxe. Perchè Lamikiz viene visto come il principale responsabile di questa stagione fallimentare? Principalmente perchè non ha confermato Valverde e perchè ha tentato di mettere lo sponsor sulla gloriosa camiseta rojiblanca, oltre che per il casino combinato con Zubiaurre. Francamente non so se condividere la protesta. Certo, la questione sponsor mi trova totalmente contrario all'iniziativa del presidente (peraltro fallita), però non credo che egli abbia sbagliato più di tanto con Valverde, che, alla fine, non ha raggiunto risultati trascendentali nel suo biennio. La scommessa-Mendilibar è andata male e la stagione si è bruciata subito, ma in ciò non vedo errori macroscopici di Lamikiz. Semmai, le colpe sono della preparazione atletica orrida operata da Mendi e dei giocatori, che si sono cagati sotto e hanno perso partite con gente 100 volte più scarsa di loro. Vedremo come andrà a finire anche questa storia, degno epilogo di una temporada da dimenticare in tutta fretta.

sabato 20 maggio 2006

Idea Sarriegi.

Il primo obiettivo dell'Athletic per rinforzare la difesa è Aitor Ocio. Nel caso in cui, come sembra probabile, il centrale del Siviglia non ritorni a Bilbao, la dirigenza biancorossa ha già pronto un nome di riserva: Josu Sarriegi. Il difensore è di proprietà dell'Alaves, retrocesso in Segunda all'ultima giornata, e ha disputato un buon campionato, mettendo insieme 30 presenze e due gol; in particolare, è stato uno dei protagonisti dell'ottimo girone di ritorno della difesa vitoriana, che ha stabilito il proprio record di imbattibilità in Primera Division. E' un centrale roccioso, bravo di testa e negli inserimenti, dotato quanto basta dal punto di vista tecnico. Ecco la sua scheda:

Lugar de nacimiento: Lazkao
Fecha de nacimiento: 19/01/1979
Estatura: 1,87 m
Peso: 83 kg
Dorsal: 5
Demarcación: Defensa Central
Procedencia: SD Eibar
Otros equipos: Lazkao (94-98), Beasain (98-99), Alavés B (99-00), Deportivo Alavés (00-02), SD Eibar (02-03), Deportivo Alavés (03-?).

giovedì 18 maggio 2006

Convocazioni.

Sono uscite le convocazioni della Nazionale Basca per la partita straordinaria di domenica prossima contro il Galles, che si svolgerà al San Mamés di Bilbao. I tecnici Iribar ed Etxarri hanno dovuto rinunciare a moltissimi infortunati (tra gli altri Yeste, operato in Germania per la pubalgia: in bocca al lupo Fran!) e hanno chiamato 18 giocatori:

Athletic:
- Julen Guerrero
- Joseba Etxeberria
- Ismael Urzaiz
- Fernando Llorente
- Iñaki Lafuente
Real Sociedad:
- Asier Riesgo
- Igor Gabilondo
- Aitor Lopez Rekarte
- Mikel Alonso
- Mikel Labaka
- Javier Garrido
- Xabi Prieto
Alavés:
- Edu Alonso
- Josu Sarriegi
Osasuna:
- Cesar Cruchaga
- Raul Garcia
- Patxi Puñal
Bolton:
- Ivan Campo

Colgo l'occasione per congratularmi con l'Osasuna, che ha centrato i preliminari di Champion's tenendo alta l'ikurriña (la bandiera basca), e anche per rendere omaggio ai campioni del Barça, le cui vittorie in Liga mi sono sempre molto gradite, sia perchè i catalani sono grandi, sia perchè ogni titolo blaugrana è uno schiaffo in pieno viso al Real Madrid (tra l'altro, adios Zizou, ci mancherai).

Confermato Clemente (o forse no?).

Il presidente dell'Athletic Lamikiz ha confermato Javier Clemente sulla panchina della squadra anche per la prossima stagione. Aldilà delle dichiarazioni di rito ("grande stima e fiducia", "quest'anno l'Athletic ha compiuto un'impresa paragonabile alle vittorie degli anni '80 [ma per carita... ndr]", "possiamo tornare a vincere") credo che siano possibili sorprese dell'ultimo minuto. Intanto la decisione di Lamikiz è ancora ufficiosa e dovrà essere ratificata dall'assemblea del club, prevista per martedì prossimo; in seconda battutta, fa riflettere il comportamento sibillino di Miguel Angel Lotina, tecnico dimissionario dell'Espanyol fresco vincitore della Copa del Rey. Lotina prima ha ribadito il sogno di allenare l'Athletic, quindi si è congedato da Barcellona con un enigmatico: "Entro 10 giorni saprete il mio futuro". Vedremo gli sviluppi del caso, ma se fossi in Clemente non dormirei sonni tranquillissimi.

Mercato: sembra che quest'anno, finalmente, l'Athletic voglia darsi una mossa in sede di trattative. Preso il giovane Alex Garcia dal Racing B, il club di Bilbao sta puntando forte su due possibili svincolati a giugno, Aitor Ocio del Siviglia e Josè Javier Barkero della Real Sociedad. Ocio è uno dei grandi rimpianti biancorossi, un altro di quei giovani promettenti (vedi Aduriz) che sono stati lasciati andare via troppo in fretta da un quadro tecnico e da una dirigenza davvero poco lungimiranti; è il difensore centrale che manca all'Athletic, un leader della difesa che sa spezzare la manovra avversaria ed impostare quella dei suoi, in virtù di un ottimo destro che gli permette lanci millimetrici ed anche calci piazzati molto efficaci (chiedere per informazioni al Real Madrid). Il suo arrivo però non è affato scontato: a Siviglia gioca pochino, tuttavia gli estimatori in Liga non gli mancano e la sua squadra attuale non sembra intenzionata a farselo scappare. Il nome di Barkero, da sempre in forza alla Real Sociedad, è un po' il prezzemolo del mercato biancorosso, visto che quasi ogni anno si parla di un suo possibile trasferimento a Bilbao che però, puntualmente, salta. Questa potrebbe essere la volta buona, visto che il giocatore è in scadenza e si dice interessato al cambio di casacca (anche perchè a San Sebastian fa molta panchina); è un esterno sinistro offensivo, ma può anche giocare come terzino di spinta, utile nelle partite casalinghe in cui le squadre avversarie si chiudono come vongole.
Sui nomi di Arteta e Mendieta, usciti nei giorni scorsi come possibili rinforzi per il centrocampo, va fatta chiarezza. Il primo, dopo un'ottima stagione nell'Everton, non arriverà di sicuro, anche perchè lo cercano club del calibro di Manchester United e Liverpool; Mendieta non gioca più a Middlesborough e potrebbe essere un buon colpo, ma per ora non ci sono notizie fresche su di lui. Di certo c'è solo il fatto che, diversi anni fa, il giocatore disse che gli sarebbe piaciuto chiudere con il calcio nella sua città natale, e guarda caso questa città si chiama Bilbao... Di più non dico, anche perchè io adoro Gaizka e vederlo in biancorosso potrebbe provocarmi forti scompensi, quindi adesso mi zittisco per evitare di portar male. Se ci saranno sviluppi, sarò il primo a gioirne.

martedì 16 maggio 2006

Tiriamo le somme.

Manca giusto Athletic-Barcellona, rinviata a causa della finale di Champion's dei blaugrana, per mettere la parola fine a questa Liga, dunque è già tempo di bilanci in casa biancorossa. La salvezza è arrivata, ma non era certo quello l'obiettivo di una stagione che puntava dichiaratamente a ricalcare l'accoppiata inseguita nel biennio di Valverde: zona UEFA + Coppa del Re. Certo, per come si erano messe le cose a metà temporada tutto è bene quel che finisce bene, e bisogna anche rilevare che mai come quest'anno la Liga è stata tanto scontata nella lotta per il titolo quanto incerta e combattuta nella lotta per non retrocedere. Insomma, è stato un 2005/06 di basso profilo, ma poteva anche andare peggio, molto peggio. Vediamo adesso gli aspetti positivi e quelli negativi della stagione.
I più: in cima alla lista metterei l'acquisto di Aduriz, cavallo di ritorno che ha inciso davvero positivamente, anche se nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo, sul discreto girone di ritorno dei Leoni. Il numero 23 ha segnato 6 gol (pichichi stagionale), ha offerto assist importanti ed ha messo a referto prestazioni tecnicamente e caratterialmente encomiabili; peccato che un infortunio ce lo abbia tolto nel rush finale, altrimenti ci saremmo salvati prima.
Buone le stagioni di Orbaiz e Gurpegi, gran coppia di mediani, una delle meglio assortite dell'intera Liga, e sorprendente Murillo come sostituto di uno dei due: se in difesa spesso ha fatto pena, in posizione più avanzata si è rivelato positivo per capacità tecnico-tattiche e per protezione del reparto arretrato.
Strepitoso il finale di stagione di Yeste, che va a compensare una prima parte di torneo giocata a livelli da campionato rionale, probabilmente a causa di una preparazione affrettata e approssimativa.
Sicuramente da salvare la difesa, che si è spesso trovata con gli uomini contati ma è riuscita a incassare meno gol del recente passato (45, un numero da metà classifica), grazie ad un portiere ispirato (Lafuente) e ad un allenatore catenacciaro come pochi altri in Spagna (Clemente).
Splendido Luis Prieto, bravo dietro e decisivo davanti grazie ai colpi di testa su palla inattiva.
Infine, da promuovere i due giovani canterani entrati stabilmente nell'undici titolare, Amorebieta e Ustaritz; del primo ho già parlato in questo vecchio post, mentre il secondo potrebbe diventare l'erede dei vecchi centrali di scuola basca, Goikoetxea, Alkorta e Rios per restare al recente passato, perchè è meno dotato di Nando (Amorebieta) dal punto di vista tecnico ma è sicuramente più rognoso come marcatore.
I meno: l'attacco (dei vecchi salvo solo Urzaiz, che ha giocato poco ma bene) è senza dubbio il maggior cruccio stagionale. Con soli 37 gol fatti l'Athletic ha avuto uno dei reparti più sterili della Liga, e va detto che prima dell'arrivo di Aduriz si segnava davvero col contagocce. Scorrendo i risultati dei biancorossi è facile notare che il 90% delle vittorie è arrivato col punteggio di 1-0, e ciò spiega anche l'enorme difficoltà a rimonatre gli avversari una volta andati sotto.
Llorente è stato la delusione più grande: atteso dalla stagione della consacrazione, il riojano è partito bene (esordio con gol nel derby), poi si è progressivamente intristito a causa dei pochissimi palloni giocabili ricevuti e ha finito per sparire. Il bottino finale di 3 reti parla da solo, ma nel finale di stagione il ragazzo ha dato segnali incoraggianti di risveglio. Certo, bisogna considerare che Llorente è sì un ariete, però rende al meglio se servito rasoterra o con cross dalle fasce e non con le pallonate impresentabili dalla difesa con cui ha giocato quest'anno la formazione basca...
E qui arriviamo al terzo punto: il gioco scadente. Pallonate, appunto, lanci a caso, non uno straccio di organizzazione, di schemi, di movimento con e senza palla. Insomma, un disastro. Questo è stato l'Athletic visto per troppe volte quest'anno, ed è questo il motivo principale che pesa sulla riconferma di Clemente. Il "rubio" era stato chiamato per salvare la squadra e l'ha fatto, però non ha rispettato i tempi (aveva promesso la salvezza a marzo) e non è mai riuscito a dare un vero impianto di gioco alla squadra, che si è guadaganta la permanenza in Primera più col carattere e con il cuore che con la tecnica e l'applicazione tattica.
Tanti giocatori sono apparsi sottotono, primi tra tutti Iraola e un irriconoscibile Aranzubia, che ha finito per perdere il posto da titolare suo da anni. Anche Tiko, Guerrero, Lacruz ed Exposito sono stati insufficienti, mentre Etxebe ha alternato buone cose a pause evidenti, ma è stato anche tormentato dagli infortuni.
La fascia sinistra è stata zona di conquista per quasi tutti gli avversari dei Leoni. In difesa, Casas e Tarantino hanno fatto piangere, soprattutto se confrontati con chi li aveva preceduti (un certo Del Horno...), mentre in attacco nè Mendilibar nè Clemente hanno saputo trovare un'alternativa convincente ad Ezquerro, panchinaro e contento al Barça.
Insomma, i problemi non sono certo mancati.
Il futuro: il principale nodo da sciogliere, possibilmente in tempi brevi, è quello dell'allenatore. La dirigenza non sembra gradire Clemente, che è stato un ripiego dopo alcuni rifiuti e i cui risultati non sono piaciuti fino in fondo ad Ibaigane; l'attuale tecnico si dice fiducioso della sua permanenza in Biscaglia, ma io non ne sarei così sicuro. Si fanno i soliti nomi: Irureta, Manè e soprattutto Lotina. Se proprio devono cambiare, si muovano, perchè un'altra preparazione di merda rischia di compromettere anche la prossima stagione.
Servono rinforzi urgenti. La fascia sinistra ora come ora è penosa: mancano un terzino valido e un buon esterno offensivo. L'ingaggio di Alex Garcia, 21enne del Racing B, è un acquisto di prospettiva e non tappa alcuna delle due falle. Barkero della Real Sociedad viene spesso associato all'Athletic, ma poi alla fine non arriva mai. Tenere Amorebieta e Yeste sulla sinistra significa castrare le potenzialità dei due giocatori e per me non risolve il problema. Per il centrocampo si risentono i nomi di Arteta e Mendieta, ma solo quest'ultimo ha concrete possibilità di arrivare. E' vecchio, però può essere un buon cambio per Orbaiz. In attacco dovremmo essere coperti, per la trequarti sembra che il giovane Garmendia (10 gol nel Bilbao B) possa fare il salto in prima squadra. Infine dovranno essere risolti prestiti e comproprietà, ma per fare questo il tempo non manca.

domenica 14 maggio 2006

Non scorderò.



Innanzi tutto, torno a scusarmi coi miei 29 lettori (e beccatevi subito 'sta citazione, va') per la prolungata assenza: è stato un anno travagliato per questo blog, come se le innumerevoli sofferenze dell'Athletic si riflettessero pari pari sulle pagine virtuali del sito. Il 2-1 ottenuto al "Riazor" domenica scorsa ha scacciato gli ultimi incubi di retrocessione. E' stata una partita per molti versi emblematica dell'intera stagione, a partire dall'attaggiamento tattico ultra-difensivo che è stato scelto molte, troppe volte da Clemente nell'arco della temporada, e che non ha evitato di subire il solito gol a causa di un disimpegno errato. Il pareggio di Casas è arrivato con un colpo di testa su corner, vero marchio di fabbrica delle poche reti biancorosse di quest'anno, arrivate spesso su azioni di palla inattiva. Ma il momento più catartico, per dirla con Oreglio, è stato senza dubbio il rigore finale di Orbaiz, che ne aveva falliti già un paio questa stagione: solito tiro del numero 16 a destra a mezz'altezza, tocco del portiere, palo, gol. Una sofferenza atroce solo per vedere entrare un pallone in porta. Ma alla fine quel pallone è entrato e si è portato via l'orrendo Intertoto di luglio, la preparazione estiva frettolosa, la brevissima era-Mendilibar, una Coppa del Re disastrosa, gli errori difensivi degni della UISP, le papere di Aranzubia, la luna storta di Yeste, i dubbi amletico-esistenziali di Lorente, gli anni che passano di Isma, Julen e Joseba, la stagione un po' così di Iraola, la faccia spaccata di Gurpegi, le bizze di Tiko, tutto insomma. Cosa resterà di questa temporada 2005-06? Poche cose, ma belle. Nel mio cuore di tifoso lascerò per sempre uno spazio alle lacrime di Yeste dopo il gol salvezza di due domeniche fa al Saragozza, lacrime che racchiudono un amore sconfinato, lacrime che non vedremo mai nella nostra serie A in cui ormai dominano (e domineranno sempre, anche dopo l'inchiesta odierna) personaggi squallidi che nemmeno voglio nominare. Non scorderò il dribbling di Llorente, destro-sinistro e via un difensore, destro-sinistro e puf, via un altro difensore, con l'assist per Yeste che poi segnerà quel famoso gol al Saragozza: un'azione paurosa, figlia della tecnica ma anche, e soprattutto, dell'attaccamento a quei colori che non potevano sprofondare in Segunda. Non scroderò Luis Prieto, difensore centale come me, che indossa il 14 come me, che per un anno si è inventato goleador e ha tenuto a galla i Leoni con i suoi cabezazos nell'area avversaria. Non scorderò gli 8 minuti di Julen Guerrero contro il Cadice, nei quali il Capitano è stato capace di procurarsi un corner e segnare direttamente da quell'angolo, anche se l'arbitro non ha visto e ha dato un rigore, comunque decisivo, per un "mani" avvenuto ben oltre la linea: il numero 8 non avrà fatto gol quest'anno, ma quei tre punti sono suoi. Non scorderò il volto di Isma Urzaiz, vecchio cuore biancorosso, che esulta con la fascia da capitano al braccio per la vittoria sul campo del Racing grazie ad un suo gol all'86'. Non scorderò Pablo Orbaiz, uomo d'ordine in mezzo al campo e miglior giocatore di questa annata infelice. Non scorderò i giovani che si sono affacciati in prima squadra e hanno fatto vedere ottime cose, Amorebieta e Ustaritz su tutti. Non scorderò l'impatto di Aritz Aduriz, il cui arrivo caldeggiavo da tempo, che ci ha permesso di rimanere attaccati al treno salvezza grazie a 6 gol pesanti come macigni. Non scorderò i tifosi del San Mamés, per la cui bellezza non ci sono parole, e i miei compagni della Peña Leones Italianos: noi, nel nostro piccolo, abbiamo fatto tutto e anche di più. Non scorderò mai Telmo Zarra, perchè se l'Athletic è la squadra che è lo dobbiamo anche, e soprattutto, a persone coraggiose come lui. E adesso smetto perchè mi sto commuovendo da solo. Fra poco (o al massimo domani) un commento più tecnico della stagione e le prospettive per quella futura.

martedì 9 maggio 2006

Salvi!

L'Athletic ha espugnato La Coruña col punteggio di 2-1 ed è matematicamente salvo. Che felicità! Mi scuso per non aver scritto da anni ma mi sono operato per una ciste e davvero non ho avuto tempo. Da domani riaggiornerò tutto. Es de Primera, Athletic es de Primera, es de Primera, Athletic es de Primera! Beti aupa Athletic!