sabato 30 aprile 2005

Ezquerro al Barcellona: questione di giorni.

Ormai è quasi fatta, purtroppo, per il passaggio di Santiago Ezquerro al Barcellona. Dico purtroppo perchè (e chi mi conosce lo sa) adoro questo giocatore, tecnico, spettacolare, bello da vedere e quest'anno anche molto redditizio sotto porta. Sarà dura sostituire uno come lui, capace, nei giorni ispirati, di farti vincere una partita da solo, ma non tutti possono seguire l'esempio di Julen Guerrero. Il Capitano rifiutò a suo tempo le offerte di alcuni grandissimi club europei (Juventus e Real Madrid su tutti) per continuare a giocare nella "sua" squadra, l'Athletic; evidentemente, il legame di Santi con il club non è così forte da fargli ignorare i due milioni per tre anni che i blaugrana gli offrono, un'offerta quasi doppia rispetto al rinnovo propostogli dal presidente Lamikiz. Con la partenza di Santi si apre un interrogativo: chi giocherà a sinistra il prossimo anno? Jonan dovrebbe finire in prestito e Angulo non sta impressionando al Nastic di Tarragona, dunque sembrerebbe aprirsi uno spazio importante per Arriaga, peraltro molto stimato dal futuro tecnico Mendilibar. Che altro dire? In bocca al lupo Santi, ti auguro di vincere con la maglia del Barça e spero un giorno di rivederti giocare per l'Athletic, magari prima di finire la carriera.

La dirigenza della squadra ha deciso di non rinnovare il contratto (in scadenza a Giugno) di Cesar, come ha dichiarato oggi il giocatore. Terzino destro di 27 anni, Cesar è stato utilizzato pochissimo nelle ultime due stagioni anche a causa dell'esplosione di Andoni Iraola e della conferma come titolare di Murillo, che, in pratica, gli hanno chiuso ogni possibile spazio. Perdiamo un difensore piuttosto mediocre, che non sarà rimpianto troppo.

mercoledì 27 aprile 2005

Joseba Arriaga Dosantos.



Nato a Ermua (Bizkaia) il 28/07/1982. Attaccante, 1,71 m per 61 kg, era una delle più grandi promesse dell'Athletic ma sta seriamente rischiando di perdersi. Rapidissimo nei movimenti, dotato di una notevole velocità di base, Arriaga può agire da seconda punta o da trequartista di fascia, preferibilmente destra; il fisico e l'estrema leggerezza lo penalizzano notevolmente, tuttavia riesce a sopperire a questi evidenti limiti con un'ottima tecnica ed un buon fiuto del gol. Rapace in area, evita per ovvi motivi il gioco aereo e punta tutto sull'uno contro uno palla a terra, soluzione a cui ricorre spesso e nella quale si trova a meraviglia. Dopo aver compiuto la trafila di rito nelle giovanili dell'Athletic, Arriaga gioca nel Baskonia nel 2000/01 e si fa notare con 12 reti in 38 partite; l'anno dopo è nel Bilbao B, con cui segna 15 gol in 30 gare per poi passare alla formazione dei "grandi". Esordisce da titolare nella prima giornata del campionato 2002/03 contro la Real Sociedad (partita finita 4-2 per i donostiarri) e l'allenatore Jupp Heynckes sembra apprezzarlo; con l'arrivo di Valverde, però, Arriaga finisce relegato ai margini della squadra e tocca i minimi storici in questa stagione (12 presenze e 0 gol finora). Sembrava destinato ad andarsene il prossimo anno, tuttavia l'arrivo in panchina di Mendilibar, suo ex tecnico ai tempi del Baskonia e dichiarato estimatore, gli ha fatto cambiare idea: Arriaga resterà all'Athletic e tenterà di conquistare quella maglia da titolare, o perlomeno da prima riserva, che le sue qualità avrebbero dovuto garantirgli già in questa temporada, nella quale Valverde gli ha spesso preferito un Etxeberría ai limiti dell'inguardabilità.


Nella foto di Javier R. Bas, le campionesse dell'Athletic femenino festeggiano il terzo titolo sopra il camion biancorosso sul quale hanno compiuto ieri il giro d'onore attraverso Bilbao; oltre cinquemila persone si sono riversate nelle strade per omaggiare le loro straordinarie Leonesse.

martedì 26 aprile 2005

Risultati 33a giornata.

Numancia-Mallorca 1-2: 54' Victor, 59' Iuliano, 81' Carlos Merino (N)

Espanyol-Zaragoza 3-1: 34' e 90' Tamudo, 43' Maxi R., 60' Villa (Z)

Deportivo-Racing 1-4: 23' Luque (D), 57', 64' e 84' Benayoun, 71' Javi Guerrero

Betis-Real Sociedad 2-3: 5' Labaka (R), 47' Joaquin, 53' Oliveira, 66' Barkero (R), 90' Uranga (R)

Getafe-Levante 1-0: 20' Michel

Valencia-Albacete 2-0: 70' Mista, 76' Angulo

Malaga-Barcelona 0-4: 22' Oleguer, 34' e 68' Giuly, 90' Gerard

Osasuna-Atletico Madrid 1-0: 4' Aloisi

Real Madrid-Villarreal 2-1: 39' Riquelme (V) rig., 69' Ronaldo, 74' Michel Salgado

Classifica:
Barcelona 75
R. Madrid 69
Sevilla 55
Espanyol 53
Villarreal* 52
Valencia 52
Betis 51
Atlético 47
Athletic 47
Deportivo 46
Zaragoza 46
R. Sociedad 45
Getafe 42
Osasuna* 40
Málaga 39
Racing 37
Levante 35
Mallorca 28
Albacete 24
Numancia 23

33a giornata: Athletic 1-3 Sevilla.

Athletic Club (4-2-3-1): Aranzubia 6; César 5,5, Murillo 5,5, Lacruz 5, Del Horno 4,5; Tiko 5 (63' Guerrero 6,5), Gurpegui 5; Etxeberria 6 (81' Solabarrieta sv), Yeste 5,5, Ezquerro 6; Urzaiz 5 (63' Llorente 6).
Sevilla FC (4-2-3-1): Notario 7; Daniel Alves 6,5, David Prieto 6, Sergio Ramos 6, David 6; Jordi 6 (84' Casquero sv), Martí 6,5; Jesús Navas 8, Baptista 8, Adriano 6 (71' Jesuli sv); Makukula 6 (55' Darío Silva 5,5).
Reti: 7' e 77' Baptista, 21' Jesús Navas, 87' Guerrero.
Arbitro: Rubinos Pérez 6.

Con tutta probabilità, questa sconfitta segna il passo d'addio dell'Athletic alle ambizioni europee (vincendo ieri si sarebbe riaperta addirittura la speranza-Champion's): ai Leoni adesso resta solo la Copa del Rey, vista sia come trofeo, sia come tramite per la UEFA. Il punteggio di 3-1 per il Siviglia potrebbe far pensare ad una disfatta, invece i biancorossi hanno disputato una partita discreta, imponendo il loro gioco e surclassando gli andalusi nel possesso palla; purtroppo, però, le partite si vincono buttandola dentro e ieri sera l'attacco aveva le polveri a dir poco bagnate. Sicuramente il gol di Baptista su splendido calcio di punizione al 7' ha facilitato le cose al tecnico Caparros, che si presentava a Bilbao senza i tre centrali titolari e ha puntato tutto sulla chiusura degli spazi a partire dalla metà campo e sul contropiede, facilitato dalla tecnica e dalla velocità dei propri giocatori offensivi. Subìto il gol, l'Athletic ha provato immediatamente a pareggiare, esponendosi così alle pericolose ripartenze degli ospiti che non hanno tardato a raddoppiare. Il merito è stato di Navas, canterano del Siviglia, che ha saltato nell'ordine Del Horno (inguardabile per tutto il match), Lacruz e Gurpegi prima di insaccare con uno splendido sinistro. Il portiere Notario ha quindi detto no una volta ad Ezquerro, compiendo un vero miracolo, e due volte ad Urzaiz, facendo capire ai tifosi bilbaini che stavolta una rimonta era quasi impossibile. Valverde ha confermato il suo più grande difetto, quello di non riuscire a dare i giusti correttivi a partita in corso, e ha continuato col modulo ad una punta limitandosi a cambiarne gli interpreti. Lo 0-3 di Baptista in contropiede al 77', quinta rete del brasiliano in cinque confronti con l'Athletic, ha definitivamente chiuso il sipario sulla gara e il bel gol di Guerrero (doppio dribbling in area dopo uno scambio con Llorente e destro rasoterra imparabile) è servito solo a confortare i tifosi. Julen ha segnato ieri la sua terza rete in 11 partite, nessuna delle quali da titolare, per la media di un gol ogni 65': visto che quest'anno tutti hanno giocato almeno una volta dall'inizio, anche Cesar, Felipe, Bordas, Azkorra e Jonan, è paranoico sospettare un ostracismo voluto verso il Capitano?

sabato 23 aprile 2005

Pubblico su richiesta di Cockneyroma una foto dell'Herri Norte, la curva degli ultras più famosi dell'Athletic:



E adesso, per la serie "Viva la nostalgia", beccatevi questa:



Manuel Sarabia, la pantera rosa, piange come un bimbo dopo la vittoria sul campo del Las Palmas (stagione 1982/83) che significa la conquista della Liga dopo 27 anni di digiuno: quando potremo rivedere immagini così?

Pericolo Urzaiz.



Nella conferenza stampa di ieri Isma Urzaiz ha espresso chiaramente il suo pensiero riguardo alla questione del rinnovo che tarda ad arrivare: l'ariete navarro non ha ancora ricevuto risposta dal club dopo la sua controproposta e si dice aperto a ricevere offerte da altre squadre. Il motivo del contendere tra giocatore e dirigenza è solo sulla durata del prolungamento; Urzaiz vorrebbe un contratto di due anni, Lamikiz ne propone uno con opzione sul secondo in base ai match giocati. La parte economica del contratto, che prevede una decurtazione dell'ingaggio del centravanti di Tudela, è stata invece già accettata dalle parti. Urzaiz ha dichiarato che il suo principale interesse è di continuare a giocare con l'Athletic e io gli credo: Isma è uomo di parola, ama i colori e sa che i tifosi sono con lui. Il fatto di essere partito in panchina quattro volte nelle ultime cinque partite non gli avrà fatto piacere, tuttavia penso che un professionista serio come lui non si farà condizionare dall'ascesa di Fernando Llorente, di cui peraltro Urzaiz è la chioccia all'interno del gruppo. Spero che il nostro numero 20 firmi presto, perchè l'Athletic dipende ancora moltissimo dai suoi gol e anche perchè sono convinto che Nando crescerà sempre di più con i consigli del navarro.

Aritz Solabarrieta sarà biancorosso fino al 2007. Il giovane mediano destro ha giocato domenica a Santander la decima partita in prima squadra e ciò ha fatto scattare il rinnovo automatico per le prossime due stagioni. E' una buona notizia, Solabarrieta ha militato in tutte le rappresentative giovanili della Spagna e di lui si dice molto bene; quest'anno si è alternato tra Athletic e squadra B, tuttavia si sta ritagliando un ruolo sempre maggiore e in futuro potrà essere un elemento importante per il club.

venerdì 22 aprile 2005

Semifinale di andata di Copa del Rey: Betis 0-0 Athletic.

Real Betis (4-4-2): Doblas; Melli, Juanito, Rivas, Luis Fernández; Joaquín, Arzu (72' Benjamín), Assunçao, Denilson (62' Edu); Fernando (83' Israel), Oliveira.
Athletic Club (4-4-1-1): Lafuente; Murillo, Gurpegui, Lacruz, Casas; Exteberría (74' Ezquerro), Orbaiz, Tiko, Del Horno; Yeste (85' Solabarrieta); Llorente (69' Urzaiz).
Arbitro: Arturo Daudén Ibáñez.

Tornare con un pareggio, pur se senza reti, dal Ruiz de Lopera potrebbe sembrare un buon risultato, tuttavia sono molti i rimpianti per un Athletic che ha giocato meglio del Betis, soprattutto nel primo tempo, e ha avuto le uniche occasioni da gol importanti della partita. Valverde sorprende tutti e schiera un inedito 4-4-1-1 con Lafuente confermato portiere di Coppa, Del Horno avanzato a centrocampo (con Casas terzino sinistro) e il solo Llorente di punta supportato dalle invenzioni di Yeste; il tecnico bilbaino dimostra di aver capito le lezioni precedenti ricevute dal mister sivigliano Serra Ferrer e blocca le corsie laterali, in particolar modo quella di destra dove agisce Joaquín, sempre temibilissimo. Il centrocampo folto dell'Athletic ingabbia i biancoverdi, che detengono solo uno sterile possesso palla e perdono tutti i duelli importanti: Orbaiz sovrasta Assunçao, Murillo annulla Denilson, Del Horno e Casas ingabbiano Joaquín e Gurpegi asfissia Oliveira con una marcatura strettissima e molto precisa. Logico, dunque, che le uniche conclusioni siano di marca basca: dopo il calcio di rigore piuttosto netto negato a Tiko al 4', i Leoni si fanno vedere al 27' con un tocco da due passi di Yeste sventato di piede da Doblas. Il match scorre via senza troppe emozioni, ma al 41' Del Horno coglie un clamoroso palo a portiere battuto grazie al suo classico colpo di testa su punizione del solito Yeste; in chiusura, è ancora il numero 10 a spaventare i tifosi andalusi con un sinistro insidioso su cui Doblas si dimostra reattivo. La ripresa trascorre sulla falsariga del primo tempo: il Betis tiene palla ma non tira mai, l'Athletic chiude tutti i varchi ed è sempre pronto a colpire in contropiede. Llorente, ancora una volta sorprendente per maturità e rendimento, sfiora il gol al 59' con un destro ravvicinato che finisce fuori di poco. Serra Ferrer prova a cambiare l'inerzia della gara inserendo Edu al posto di un Denilson impalpabile, ma ottiene solo una punizione pericolosa di Assunçao e un probabile rigore non dato per fallo di Lafuente sullo stesso brasiliano. L'ultima occasione del match capita sui piedi di Oliveira, però il brasiliano non si conferma all'altezza della sua fama e calcia fuori da buona posizione. Il verdetto finale è dunque rimandato al ritorno del San Mamés: adesso la probabilità di arrivare in finale, a parer mio, è del 50%, tuttavia non bisogna dimenticare che l'Austria Vienna ha fatto fuori l'Athletic dalla UEFA dopo uno 0-0 al Prater che aveva fatto ben sperare: come si suol dire, uomo avvisato...

giovedì 21 aprile 2005

Vigilia.



Finalmente ci siamo: domani sera alle 21 (diretta su Sky Sport 1 e, spero, anche su Coolstreaming ) Athletic Bilbao e Real Betis Sevilla scenderanno in campo per la semifinale di andata di Copa del Rey, che si disputerà al Ruiz de Lopera, la "casa" dei biancoverdi. Una brutta tegola è caduta proprio oggi sulla squadra basca, visto che Andoni Iraola ha rimediato una contrattura contro il Racing e non potrà scendere in campo; l'assenza del 23enne terzino destro, una delle colonne della squadra, è pesantissima e difficilmente potrà essere colmata con lo spostamento sulla fascia di Murillo, peraltro reduce anch'egli da un infortunio. Javi Gonzalez potrebbe essere un'altra soluzione, ma le sue attitudini tutt'altro che difensive non lo favoriscono in vista di una partita in cui ci sarà molto da soffrire. Anche tra le fila del Betis ci sarà un'assenza importante, quella di Edù, che forma con Oliveira una temibilissima coppia offensiva. Tornando all'Athletic, in questo momento il tecnico Valverde ha ancora due dubbi; il primo su chi schierare in porta tra Aranzubia, il titolare, e Lafuente, portiere di Coppa (io metterei il primo, perchè adesso non stiamo giocando contro squadre di Segunda B...), il secondo sul modulo: 4-4-2 da trasferta con Gurpegi (nella foto As) e Lacruz centrali, Murillo terzino e Solabarrieta ala destra (come nell'ultima di campionato a Santander) o 4-2-3-1 con Urzaiz o Llorente di punta, Tiko e Orbaiz in mediana e la linea di trequartisti classica Ezquerro-Yeste-Etxeberria? Personalmente propenderei per la prima ipotesi: il Betis è squadra molto offensiva e può contare su di un ottimo gioco sulle fasce, dunque coprire bene le corsie laterali è il primo passo da fare per impostare una difesa decente. Penso che anche Valverde opterà per l'ormai consolidato modulo da trasferta, che diverse soddisfazioni ha regalato quest'anno dopo una prima parte nella quale il 4-2-3-1 non aveva mai funzionato lontano dal San Mamés. Vedremo. Intanto, i bookmaker concordano con me nel vedere favorito il Betis; un'agenzia spagnola di scommesse dà la vittoria dei sivigliani a 1,80, il pareggio a 3,25 e la vittoria dell'Athletic a 4,20. Si può anche perdere, l'importante è non subire molti gol per giocarsi il tutto per tutto nel ritorno a Bilbao.

mercoledì 20 aprile 2005

Inauguro la nuova categoria dei Profili, dedicata ai calciatori baschi (dell'Athletic e non), con una delle colonne biancorosse di quest'anno:

Pablo Orbaiz Lesaka.



Nato a Iruñea-Pamplona (Nafarroa) il 6/02/1979. Centrocampista centrale, 1,78 m per 76 kg, Don Pablo, come lo chiamano i tifosi dell'Athletic, è il prototipo del regista moderno, capace di contrastare gli avversari e di impostare l'azione con uguale profitto. Non è molto rapido ma sopperisce alla mancanza di velocità grazie ad un senso della posizione straordinario, che gli permette di trovarsi spesso nel posto giusto al momento giusto; tecnicamente dotato, calcia bene con entrambi i piedi ed è uno specialista nei tiri da fermo, rigori compresi. Grintoso nel tackle, preciso nell'appoggio e nell'assist, è dotato di un indubbio carisma che lo candida come futuro capitano dell'Athletic. Iñaki Saez, ex tecnico della Spagna, lo riteneva già tre stagioni fa il miglior mediano della Liga; un brutto infortunio lo ha tenuto fuori per quasi tutta l'annata 2002/03, ma Orbaiz è riuscito a tornare a grandi livelli ed è rientrato nell'orbita della Seleccion. Quando sento i giornalisti sportivi italiani definire Pirlo un giocatore unico mi viene da ridere: basterebbe che guardassero un paio di partite dei Leoni per rendersi conto di come Orbaiz, sottovalutato al massimo nel panorama internazionale, sia un centrocampista più completo e molto più forte del pur bravo milanista. Potrebbe fare la fortuna di ogni grande squadra europea in cerca di un regista, ma io resto felicissimo di vederlo continuare ad indossare l'amata maglia zurigorria.

lunedì 18 aprile 2005

Campionesse!

Battendo per 2-0 in trasferta il Barcellona, le ragazze dell'Athletic Femenino si sono aggiudicate per la terza volta consecutiva il campionato di Superliga, al quale partecipano peraltro solo da tre stagioni. Dunque, uno storico tris per le Leonesse, di cui tutta la Bizkaia (e anch'io) si sente orgogliosa.

Altri risultati della 32a giornata.

Mallorca-Valencia 0-0

Zaragoza-Numancia 4-1 (64' e 70' Villa, 67' Cani ag (N), 79' Ponzio, 82' Savio)

Villarreal-Betis 0-0

Albacete-Malaga 1-2 (53' Duda, 67' Pacheco (A), 84' Amoroso rig.)

Levante-Real Madrid 0-2 (37' e 83' Ronaldo)

Barcelona-Getafe 2-0 (30' Ronaldinho, 56' Giuly)

Atletico Madrid-Espanyol 0-0

Sevilla-Osasuna 0-1 (26' Morales)

Real Sociedad-Deportivo 1-0 (17' Gari Uranga)

Classifica:

Barcelona 72

Real Madrid 66

Sevilla 52

Villarreal 51

Espanyol 50

Betis 50

Valencia 48

Athletic B. 47

Atletico M. 47

Deportivo 46

Zaragoza 46

Real Sociedad 42

Getafe 39

Malaga 39

Osasuna 37

Levante 35

Racing 34

Mallorca 24

Albacete 24

Numancia 23

32a giornata: Racing Santander 0-2 Athletic.

(As)

Racing de Santander (5-3-1-1): Aouate; Regragui, Oriol, Moratón, Juanma, Regueiro; Parri (78' Jonatan), Torrado, Morán; Benayoun; Javi Guerrero (70' Aganzo).
Athletic Club (4-4-2): Aranzubia; Iraola, Lacruz, Gurpegui, Casas (64' Del Horno); Solabarrieta (54' Urzaiz), Orbaiz, Tiko, Yeste (72' Guerrero); Etxeberria, Ezquerro.
Reti: 94' Orbaiz (rig.), 96' Tiko.
Arbitro: Julián Rodríguez Santiago.
Note: espulso Jonatan (R) al 95'.

E' sempre brutto dover parlare di un arbitro o di un guardalinee quando si riporta la cronaca di una partita di calcio, anche quando l'errore è a favore della squadra per cui si tifa. Purtroppo, però, in questo caso non mi posso proprio esimere, visto che l'Athletic ha guadagnato tre punti preziosi grazie ad un generoso regalo del Pisacreta spagnolo, il segnalinee Rafa Guerrero. L'assistente più famoso (e temuto) della Liga ieri ne ha combinata un'altra delle sue, segnalando in pieno recupero un mani in area di Juanma su colpo di testa di Ezquerro che solo lui in tutto lo stadio ha interpretato come volontario. L'arbitro, ricevuta la segnalazione, ha decretato il penalty ed Orbaiz non ha sprecato il preziosissimo match-ball. Alla ripresa del gioco il Racing si è catapultato nella metà campo avversaria alla ricerca del pari, guadagnandosi una punizione dalla trequarti all'ultimo secondo; il portiere Aouate è salito per creare scompiglio ma non ha fatto i conti con Tiko, che, presa palla dopo la respinta della difesa, si è fatto 40 metri di campo prima di segnare con un destro da fuori a porta vuota. Prima del pazzesco finale la partita non aveva offerto granchè: gioco a centrocampo, molti falli, continue interruzioni e palle-gol col contagocce. La formazione di casa, scesa in campo con 5 difensori e una punta isolata (una vera rarità per il calcio iberico), giocando in contropiede ha colpito una traversa con Juanma e ha sfiorato altre due volte il vantaggio: al 36' con Javi Guerrero, uscito sconfitto dall'uno contro uno di fronte all'ottimo Aranzubia, e all'87' con l'israeliano Benayoun, il cui colpo di testa è stato salvato sulla linea da Lacruz. L'Athletic si è presentato al Sardinero senza Murillo e Prieto, anche se mi sarei aspettato un pò più di turnover in vista della semifinale di Coppa di giovedì; la presenza dei titolari non è però servita a molto, visto che i bilbaini si sono fatti vedere pericolosamente solo un paio di volte, con Ezquerro e Julen Guerrero. Insomma, era la classica partita destinata allo 0-0, ma il signor Rafa Guerrero ha deciso altrimenti. Mi riservo di giudicare meglio dopo che avrò visionato il filmato del match, visto che le cronache che ho letto erano entrambe di agenzie cantabre e sono apparse su giornali fortemente anti-Athletic. Per adesso sembrano tre punti regalati, tre punti peraltro importantissimi per la corsa alla UEFA in virtù degli altri risultati della giornata liguera.

giovedì 14 aprile 2005

Verso il terzo titolo.

(Nekane Martinez)

Le ragazze della squadra femminile dell'Athletic giocheranno domenica a Barcellona l'ultima partita di campionato. In caso di vittoria o pareggio, le bilbaine saranno campionesse per la terza volta in tre anni di partecipazione alla Superliga femminile, un risultato assolutamente eccezionale. Domenica scorsa le Leonesse del tecnico Juaristi hanno rifilato un perentorio 6-1 casalingo al Sabadell (nell'occasione hanno giocato al San Mamés e non al Lasesarre di Barakaldo), ma la contemporanea vittoria del Levante ha rimandato i festeggiamenti di una settimana. Tutta la Bizkaia è pronta a rendere omaggio a queste straordinarie campionesse, affacciatesi solo da pochissimo alla ribalta del calcio femminile e già capaci di farsi seguire da migliaia di tifosi, compreso il governatore Ibarretxe che le omaggiò pubblicamente dopo il loro primo titolo.

Gaizka Garitano: dall'Eibar all'Athletic?



Con l'arrivo ormai sicuro di José Luis Mendilibar, attuale tecnico dell'Eibar, sulla panchina dell'Athletic, si aprono interessanti scenari di mercato tra la squadra di Bilbao e la formazione basca di Segunda Division, attualmente in lotta per la promozione. In un vecchio post sul blog Euskalherria avevo avuto parole di apprezzamento per il bomber dell'Eibar Joseba Llorente, una punta rapida e prolifica in grado di agire sull'esterno o come riferimento centrale della squadra; un altro elemento di sicuro valore è il portiere Iraizoz, che a dicembre ha avuto l'onore di difendere la porta dell'Euskal selekzioa, la seleziona basca, nella tradizionale amichevole prenatalizia, e che a parer mio sarebbe un ottimo "secondo", migliore dell'attuale Lafuente. Nei giorni scorsi, tuttavia, è stato fatto più volte il nome di uno dei fedelissimi di Mendilibar, il capitano dell'Eibar Gaizka Garitano (nella foto As). 29 anni, ex canterano dell'Athletic (con cui ha giocato una volta in Coppa UEFA) e gran tifoso biancorosso, Garitano è il classico regista arretrato, un pivote come si dice in Spagna. L'Athletic lo scartò dopo un paio di stagioni trascorse nella formazione B, della quale era capitano, e la sua carriera si è tutta svolta in squadre minori; Karmona, ex Alaves e attualmente in forza all'Eibar, ha dichiarato che Garitano è pronto al salto in Primera e sarebbe un grande acquisto per l'Athletic. Personalmente non conosco il giocatore, ma ne ho sentito parlare molto bene. Potrebbe essere una buona riserva per il centrocampo, soprattutto in caso di squalifica a Gurpegi; per me, comunque, l'Athletic dovrebbe pensare a comprare prima un paio di buoni difensori, visto che il reparto arretrato è quello messo peggio. Seguiremo gli sviluppi su Garitano nei prossimi giorni.

Dal fronte dei rinnovi contrattuali arriva la notizia del prolungamento di Javi Gonzalez, utilizzato poco quest'anno, che vestirà per altre due stagioni la camiseta zurigorria. Restano da definire i rinnovi di Arriaga, Urzaiz ed Ezquerro, dato però in partenza per il Barcellona. Urzaiz ha rifiutato l'ultima proposta di Lamikiz (riduzione d'ingaggio, 1 anno di contratto con opzione per il secondo in base alle partite giocate), ma accetterà la decurtazione di stipendio se accompagnata ad un biennale, mentre Arriaga dovrebbe firmare a breve. A Jonan Garcia, infine, manca solo una partita per raggiungere la quota per il rinnovo automatico, con il quale percepirà 50.000 euro in più ogni anno.

-7 alla semifinale di Coppa.

(As)

Solo una settimana separa l'Athletic da quello che si può definire l'appuntamento chiave della stagione, la semifinale di Copa del Rey contro il Betis. In vista della gara di andata, che si disputerà a Siviglia, Valverde presumibilmente farà riposare alcuni titolari domenica a Santander, anche perchè la zona UEFA dista sì cinque punti, ma davanti a sè il club di Bilbao ha ben quattro squadre, Deportivo La Coruña, Atletico Madrid, Valencia ed Espanyol; dunque, il modo migliore per raggiungere l'Europa sembra proprio la conquista della Coppa, trofeo che peraltro manca dalla bacheca bilbaina da ben 21 anni. Nell'allenamento di ieri si è infortunato al braccio Murillo (nella foto sopra, dolorante dopo la botta), scontratosi con Urzaiz durante la partitella, mentre Luis Prieto e Orbaiz hanno interrotto prima la seduta a causa di alcuni problemi fisici; Valverde dovrebbe tenerli a riposo contro il Racing per averli al 100% nella durissima trasferta del Ruiz de Lopera.

In una dichiarazione di ieri, intanto, Fran Yeste si è detto sicuro che l'Athletic farà sua la Copa del Rey, poi ha fatto una leggera marcia indietro dicendo che, per lo meno, i Leoni ci proveranno con tutte le forze. Questo mi sembra il minimo, anche se non condivido tutto l'ottimismo del numero 10. Finora, infatti, l'Athletic ha avuto una fortuna sfacciata nei sorteggi di Coppa, visto che la formazione più forte con cui si è misurato è stata il Valladolid, autore dell'eliminazione del Real Madrid ma sicuramente non trascendentale. Quello con il Betis sarà il primo confronto con una squadra di Primera e arriva in un gran momento di forma dei sivigliani, mentre i Leoni sono ripiombati nei saliscendi tra vittorie e sconfitte che ne hanno caratterizzato tutta la prima parte di stagione. Se dovessi fare un pronostico, direi che il Betis è favorito al 70%.

Aitor Karanka, infortunatosi gravemente ai legamenti del ginocchio, è stato operato con successo e lascerà oggi l'ospedale. Si presume che dovrà restare fermo dai 6 agli 8 mesi. Pur non apprezzandolo come difensore e ritenendolo un madridista nell'anima, non posso non dirmi dispiaciuto per lui come sportivo e come persona. In bocca al lupo!

martedì 12 aprile 2005

31a giornata: Athletic 3-0 Real Sociedad.

(As)

Athletic Club (4-2-3-1): Aranzubia 6; Iraola 6, Murillo 5,5, Prieto 7, Del Horno 6; Orbaiz 6,5, Gurpegui 6; Etxeberria 6,5, Yeste 6,5 (89' Casas sv), Ezquerro 6,5 (67' Tiko 6); Urzaiz 6 (55' Llorente 6).
Real Sociedad (4-1-4-1): Riesgo 5; Zubiaurre 6, Labaka 6, Brechet 6, Garrido 6; Mikel Alonso 6,5 (77' Barkero sv); Uranga 6,5 (71' De Paula sv), Mladenovic 6,5, Gabilondo 5,5 (71' Domínguez 6), Aranburu 6,5; Kovacevic 6,5.
Reti: 36' Ezquerro, 75' Yeste, 93' Tiko.
Arbitro: Pérez Burrull 6.

L'Athletic Bilbao vince per la quarta volta consecutiva al San Mamés il derby basco con la Real Sociedad, piegata con il netto punteggio di 3-0 in una delle sfide più "nazionaliste" degli ultimi anni, visto che la squadra di San Sebastian schierava solo tre stranieri e ben otto baschi nella propria formazione. La linea di Amorrortu, il tecnico dei donostiarri, è apprezzabile: valorizzazione dei giovani del vivaio e ritorno al passato, quando anche la Real aveva in rosa unicamente giocatori nati nelle province di Euskal Herria; i biancoblu, però, pagano spesso un oneroso tributo all'inesperienza e ciò avviene anche nella sfida con i cugini dell'Athletic, che pure hanno una delle squadre con l'età media più bassa della Liga. Il primo tempo, piuttosto noioso, vede il netto predominio degli uomini di Valverde, molto bravi nel far circolare il pallone, un pò meno quando si tratta di puntare concretamente la porta avversaria; la Real, priva del turco Nihat, si fa vedere con sporadici contropiede costruiti sull'asse Aranburu-Gari Uranga (ragazzo interessante)-Kovacevic, che risultano comunque tutt'altro che pericolosi. Appena i Leoni decidono di affondare riescono subito a trovare il gol. E il 36' quando Etxeberria si inventa un gran filtrante in area per Urzaiz, bravo a girare subito verso Ezquerro; il riojano, invece di appoggiare in rete, partorisce un tocco a metà tra la conclusione e l'assist in mezzo per Yeste che per sua fortuna il portiere giputxi Riesgo trascina con sè oltre la riga di porta. La ripresa è più accesa, anche perchè la Real decide finalmente di giocare a calcio, dimostrando di saperlo fare. Gli ospiti si fanno vivi prima con Kovacevic e quindi con Mladenovic, che sfiora l'incrocio ad Aranzubia battuto, ma l'offensiva donostiarra si esaurisce presto. L'Athletic riprende in mano il pallino del gioco e al 75' chiude la contesa: la punizione dal limite di Yeste, indirizzata sul palo del portiere, non sembra irresistibile, tuttavia Riesgo si muove troppo presto in direzione opposta e finisce per farsi infilzare come un tordo. 2-0 e partita finita. Il neo entrato Dominguez prova a riaprire la contesa con un gran tiro di esterno, simile a quello del gol di Luis Garcia contro la Juventus, ma la sua conclusione sibila di un palmo sopra la traversa. Nel finale c'è gloria per Tiko, autore del gol decisivo nel derby casalingo dell'anno scorso, che in pieno recupero dribbla un difensore al limite dell'area e insacca con un gran sinistro. L'Athletic guadagna così tre punti preziosi per la sua rincorsa al sesto posto, l'ultimo utile per la UEFA, mentre la Real, pur battuta, merita molti elogi per aver re-intrapreso la giusta strada della tutela dei calciatori baschi.

lunedì 11 aprile 2005

Il primo post per salutare chi già mi conosce e per fare una prova. Da domani si comincia sul serio con la cronaca di una delle partite più attese della stagione, il derby basco Athletic-Real Sociedad. Aupa Leones!