sabato 16 agosto 2014

Si va in ferie!



Anche quest'anno è arrivato il momento delle (meritate?) ferie: il blog resterà chiuso fino alla prima settimana di settembre, dunque non vi troverete gli aggiornamenti sul preliminare di Champion's League col Napoli e sull'inizio della Liga. Spero di riuscire a postare qualcosa sui canali social (Facebook e Twitter), i cui feed trovate subito in alto nella colonna a destra, tuttavia non posso promettere nulla. Con l'occasione vorrei parlare brevemente del nuovo aspetto del blog, che, come avrete sicuramente notato, ha cambiato layout e non solo. Come avevo avuto modo di scrivere qualche tempo fa, ho intenzione di trasformarlo da sito di attualità a spazio per analisi, riflessioni e approfondimenti sul club zurigorri; attraverso i social network darò conto di tutte le principali news sulla squadra e cercherò di coprire in diretta le partite, mentre sul blog rimarranno gli articoli post-gara (per lo meno dei match principali), che saranno affiancati da quelle "rubriche" che ho sempre avuto in mente (focus sulla cantera, "Che fine ha fatto", storia e storie dell'Athletic e dei suoi giocatori principali, ecc.) ma che, per motivi di tempo, non sono mai riuscito ad iniziare o a portare avanti con costanza. Lascio infine a vostra disposizione i commenti del post per scambiarvi idee e impressioni su quanto accadrà nei prossimi giorni, raccomandandovi (ma so che sarete impeccabili come sempre!) di utilizzarli con grande attenzione, visto che la moderazione sarà assente. Buone vacanze a tutti, aupa Athletic!

venerdì 8 agosto 2014

Lezama 2013/2014: analisi della stagione dei cachorros.



Seguendo una tradizione estiva ormai consolidata, torno a proporvi il resoconto delle tre principali squadre giovanili biancorosse (Bilbao Athletic, Basconia e Juvenil de Honor) nella temporada passata. Anche in quest'occasione mi sono avvalso dell'aiuto indispensabile de La Cantera de Lezama (che ha pure un ottimo account Twitter), sito riconosciuto anche dai media ufficiali come principale fonte di informazioni riguardo alla cantera degli zurigorri. Ringraziando ancora Javi, fondatore e principale redattore del web magazine, vi lascio senza ulteriori preamboli alle prese con il post, senza dubbio abbastanza lungo (eufemismo). Buona lettura!

Bilbao Athletic
Il finale amarissimo (sconfitta all'ultima giornata con il Leganés e addio playoff) non deve far sottostimare la seconda stagione consecutiva di alto livello disputata dai cachorros. Gran parte del merito va data a Ziganda, capace di costruire una squadra in grado di rimanere nelle posizioni nobili della classifica fino alla fine nonostante i moltissimi cambi operati in estate dalla società, fatto normale per un filial (il cui scopo è far crescere i giovani, non vincere). Kuko ha comunque potuto contare su una rosa ben assortita e ricca di giocatori di talento, nella quale sono emersi alcuni elementi di valore assoluto. Ecco, reparto per reparto, un'analisi dettagliata dei singoli.
Portieri: dopo un 2013 ricco più di infortuni che di partite, Kepa Arrizabalaga è finalmente riuscito a trovare continuità (nonostante la rottura di un pollice a gennaio) e ha ribadito di avere le carte in regola per poter salire a breve in prima squadra. Imbattuto 9 volte su 25 partite, ha offerto ottime prestazioni, specie nel finale della temporada, ed è tornato a mostrare quell'eleganza e quella sobrietà che da sempre lo contraddistinguono. Il maggior protagonismo di Kepa ha tolto spazio a Gorka Magunazelaia, buon rincalzo quando il titolare è stato assente ma di livello inferiore rispetto a vari prospetti di Lezama nel ruolo, ragion per cui la dirigenza ha deciso di svincolarlo dopo 3 stagioni nel Bilbao Athletic.
Difensori: sugli scudi il capitano Unai Bustinza, terzino destro (ma all'occorrenza anche centrale) insostituibile sia in campo che nello spogliatoio; il suo rendimento costante e di ottimo livello ne farà il sostituto naturale di Iraola a partire dalla stagione che sta per iniziare. A destra si sono visti anche Markel Etxeberria (13 presenze) e Iñigo Lekue (25, ma solo 10 da titolare), due giocatori dal profilo simile: tanta corsa, buona tecnica (soprattutto il primo) e una spiccata predisposizione a curare di più la fase offensiva. Etxeberria, titolare fino all'infortunio che lo ha tenuto fuori 4 mesi, resta una delle grandi speranze di Lezama nel ruolo.
Nel pacchetto dei centrali a mettersi maggiormente in luce è stato Oscar Gil; mediano ai tempi dello Juvenil, da qualche anno è stato arretrato e ha mostrato di avere qualità molto interessanti come difensore: è potente ma anche rapido, salta molto (pur non essendo altissimo) e gioca sempre con semplicità e grande concentrazione. Jon Garcia (titolare inamovibile) e Mikel Fernandez (solo 12 partite a causa degli infortuni), nonostante abbiano offerto un rendimento all'altezza, non sono stati confermati in vista della prossima stagione.
Concludiamo con i laterali sinistri: Egoitz Magdaleno, partito titolare ed in seguito stoppato dagli infortuni, è un esterno alto riconvertito a terzino con tutti i pro e i contro del caso, ovvero ottima incidenza in attacco e scarsa propensione difensiva; Igor Arnaez, infortunato durante tutto il girone di andata, è stato uno dei migliori in quello di ritorno, segnalandosi per la disciplina tattica e l'ottima capacità di corsa, tuttavia non è stato confermato per i raggiunti limiti di età (chi supera i 23 anni non può fare la spola tra filial e prima squadra, dunque in questi casi bisogna scegliere e chi non può salire viene spesso sacrificato).
Centrocampisti: fa notizia la rescissione di Iñigo Eguaras, giocatore chiave nella mediana di Ziganda grazie alla splendida tecnica e alla capacità di far uscire il pallone dalla trequarti difensiva con grande facilità. Forse ancora un po' leggero nei contrasti, il navarro sembrava destinato ad un prestito, invece è stato ceduto definitivamente in Segunda. Il suo sostituto sarà al 100% Iker Undabarrena, un classe '95 che quest'anno ha assaggiato la categoria grazie alle 9 presenze da titolare e ai 12 ingressi a partita in corso; mediano dotato di gran tecnica e ottimo passaggio, dovrà migliorare in fase difensiva per fare il salto di qualità. Purtroppo Jon Iru continua ad essere perseguitato dalla sfortuna: dopo essere rimasto fermo fino a gennaio per un infortunio, l'incontrista bilbaino ha giocato bene nella seconda parte del campionato e sembrava poter essere protagonista nella nuova temporada, ma la rottura di un legamento crociato del ginocchio lo obbligherà ad un altro lungo stop forzato.
Per quanto riguarda i "creativi" di centrocampo, sia Ager Aketxe che Unai Lopez hanno disputato un campionato strepitoso. Il primo, apparso in tutte e 38 le partite del torneo (36 da titolare), ha avuto un peso enorme nel sistema offensivo della squadra: autore di 6 gol e 10 assist, è stato spesso fondamentale con i suoi velenosissimi calci piazzati (possiede un sinistro educatissimo) ed è migliorato sia a livello fisico che dal punto di vista tattico, meritandosi il titolo di miglior cachorro dell'anno da parte de La Cantera de Lezama. Lopez è stato invece la rivelazione dell'anno: alla prima esperienza in assoluto in Segunda B, il 18enne trequartista di Errenteria ha stupito tutti per la qualità assolutamente superiore alla media del suo futbol, fatto non solo di colpi di classe e di una grande visione di gioco, ma anche di una garra e di una vena combattiva che vanno ben aldilà del fisico minuto. Non è un caso che entrambi i ragazzi siano stato scelti da Valverde per il precampionato della prima squadra.
Attaccanti: come certificato dalle 9 presenze collezionate con i "grandi" in Primera, Guillermo ha mantenuto l'alto livello di prestazioni (anche dal punto di vista realizzativo) che aveva raggiunto nella seconda parte della stagione 2012/2013, ribadendo il suo status di punto di riferimento principale tra gli attaccanti di Lezama. Centravanti rapido e dal buon fiuto del gol, è letale quando viene lanciato negli spazi, mentre perde di efficacia nelle partite più "fisiche" o quando deve giocare spalle alla porta; può essere anche utilizzato sulla fascia e Valverde lo ha già provato come ala. La promozione in prima squadra di Guille ha aperto il gran ballo delle prime punte, che alla fine ha premiato il fenomenale Iñaki Williams (arrivato a metà stagione dal Basconia): il coloured bilbaino ha tutto per diventare un campione, in quanto è dotato di una progressione devastante, di una discreta tecnica e di un fantastico fiuto del gol (8 reti in 14 presenze parlano chiaro, peraltro alternandosi tra il ruolo di centravanti e quello di ala destra); i netti miglioramenti nel gioco aereo e in quello spalle alla porta lo rendono il principale candidato alla maglia da puntero titolare per la prossima stagione. L'irruzione di Williams ha fatalmente tolto spazio a Mario Barco, classico riferimento centrale dotato di buoni mezzi fisici e di un gran colpo di testa; il navarro resta comunque un'opzione utile per Ziganda, che potrà utilizzarlo per variare il gioco o per sparigliare le carte a partita in corso.
Tra gli esterni offensivi, da sottolineare la stagione travolgente di Iker Guarrotxena, che ha confermato di poter fare la differenza se gli infortuni lo lasciano in pace. Ala destra classica, portata al dribbling e alla ricerca del cross dal fondo, Iker è in grado sia di servire palloni perfetti ai compagni che di andare a concludere l'azione in prima persona, come confermano i numeri eccelsi che ha collezionato (11 reti e 6 assist); in un futuro prossimo potrebbe diventare l'erede di Susaeta, mentre per il momento andrà a farsi le ossa in Segunda. Ci si aspettava di più da Sabin Merino, reduce da una stagione di altissimo livello al Basconia, ma lo spostamento da prima punta ad esterno sinistro non gli ha giovato; Ziganda ha comunque dimostrato di apprezzarlo, visto che lo ha schierato 38 volte (26 da titolare), ma sinceramente in molti vorrebbero vederlo giocare con continuità nel suo ruolo naturale. Male, infine, Jonxa Vidal, passato nel giro di un anno da titolare fisso, sul quale si erano generate buone aspettative, ad elemento di secondo piano. La decisione di lasciarlo libero è un'ulteriore conferma della sua perdita di importanza nello scacchiere di Lezama.
Stagione 2014/2015
Arrivi: Alex Remiro, Jon Ander, Yeray Alvarez, Unai Bilbao, Urtzi Iriondo, Gorka Iturraspe, Martin Bengoa, Aitor Seguin, Jurgi Oteo, Gorka Santamaria (Basconia); Nestor Salinas (Amorebieta, fine prestito); Ander Artabe (Laudio, fine prestito); Jorge Garcia (Barakaldo); Mikel Juaristi (Laudio); Jon Ander Amelibia (Arenas); Mikel Vesga (Alaves B).
Partenze: Magunazelaia (Oviedo); Jon Garcia (CD Lugo); Arnaez (svincolato); Mikel Fernandez (Eldense); Eguaras (CE Sabadell); Jonxa (Barakaldo); Guarrotxena (CD Tenerife); Bustinza, Aketxe (Athletic).
Rosa (tra parentesi l'anno di nascita dei giocatori)
Portieri: Kepa (1994), Remiro (1995).
Difensori: Oscar Gil (1995), Etxeberria (1995), Lekue (1993), Magdaleno (1991), Yeray (1995), Unai Bilbao (1994), Urtzi Iriondo (1995), Artabe (1993), Juaristi (1992), Amelibia (1994).
Centrocampisti: Undabarrena (1995), Jon Iru (1993), Unai Lopez (1995), Gorka Iturraspe (1994), Bengoa (1994), Salinas (1993), Jorge Garcia (1993), Vesga (1993).
Attaccanti: Seguin (1995), Jurgi (1996), Mario Barco (1992), Williams (1994), Sabin (1992), Santamaria (1995).

Basconia
Se il Bilbao Athletic ha disputato un ottimo campionato, la temporada del Basconia finisce direttamente tra quelle da incorniciare. I gialloneri, dopo una partenza complicata, hanno messo la quinta nel girone di ritorno e hanno scalato posizioni su posizioni, concludendo al quarto posto il loro girone di Tercera. Sfortunatamente, la mancata qualificazione del Bilbao Athletic ai playoff ha impedito alla squadra di Vicen Gomez (ottimo tecnico, passato purtroppo alle giovanili della Dinamo Kiev) di disputare i propri, perché, in caso di promozione del Basconia, l'Athletic si sarebbe trovato con due squadre satellite in Segunda B (eventualità vietata dalla LFP). Ciò non cancella un'annata comunque bellissima, nella quale molti giovani si sono messi in luce con delle prestazioni davvero incoraggianti per il futuro del club.
Nota: dei tre elementi che hanno giocato metà stagione nel Basconia e metà nello Juvenil de Honor (Villalibre, Rahmani, De Eguino) si parla nell'articolo sullo stesso JdH.
Portieri: ad alternarsi tra i pali sono stati Alex Remiro e Jon Ander Felipe, due estremi difensori molto diversi tra loro. Alto e dominatore del gioco aereo il primo (comunque dotato di buoni riflessi), più piccolo di statura ma con grandissime doti tra i pali il secondo; entrambi hanno ben figurato, tuttavia a Lezama puntano forte su Remiro e Jon Ander è stato infatti ceduto in prestito.
Difensori: la coppia centrale Yeray Alvarez-Unai Bilbao si è rivelata una delle chiavi della buonissima stagione del Basconia. Yeray, un vero leader, è un centrale completo, rapido, efficace nei contrasti e nel gioco aereo, mentre il gigante Unai (192 cm di altezza) è un difensore sobrio, senza fronzoli e chiaramente dominante sui palloni alti; entrambi sono stati promossi al Bilbao Athletic. Buona anche la stagione di Imanol Corral (che sarà parte della rosa giallonera anche il prossimo anno), centrale sinistro impiegabile anche come terzino, mentre il veterano Unai Elgezabal è stato relegato ad un ruolo secondario dall'ottimo rendimento di Yeray e non è stato confermato.
Più che discreti i laterali Jon Agirrezabala, terzino destro bloccato però da un infortunio nel momento migliore della stagione, e Urtzi Iriondo, mancino, molto veloce e anche piuttosto tecnico.
Centrocampisti: come in prima squadra è stato l'anno di Ander Iturraspe, così nel Basconia il fratello Gorka si è ritagliato un ruolo da grande protagonista. Interno destro molto tecnico, forse un po' lezioso in alcuni frangenti del gioco, si è trovato a meraviglia nel sistema basato sulle combinazioni palla a terra sviluppato da Vicen Gomez; fisicamente è ancora in fase di maturazione, ma senza dubbio si è segnalato come un centrocampista da tenere in grande considerazione. Qualche metro più indietro di Gorka ha brillato anche Martin Bengoa, proposto quest'anno per la prima volta nel ruolo di pivote basso e rivelatosi vero motore della squadra; tecnicamente dotato, è migliorato sia fisicamente che tatticamente, perciò non sorprende la scelta dei tecnici di Lezama di promuoverlo nel Bilbao Athletic. Il posto di volante sinistro è stato occupato soprattutto da Asier Etxaburu, centrocampista completo e molto bravo negli inserimenti a fari spenti, purtroppo frenato nelle ultime partite da un infortunio. Ha trovato poco spazio da titolare Iñigo Barrenetxea, comunque molto utilizzato e con discreto profitto (ha un buon tiro da fuori, come testimoniano i 4 gol segnati), mentre Mikeldi Jimeno, in seguito all'infortunio di Agirrezabala, è stato utilizzato più da terzino destro che da centrocampista, risultando in ogni caso molto utile grazie alla polivalenza e alla grande esperienza nella categoria. Purtroppo la temporada di Victor Monteiro, talentuoso centrocampista o esterno, è durata solo sei partite, in quanto un bruttissimo infortunio lo ha tenuto fuori per quasi 9 mesi.
Attaccanti: grande annata per tutti i giocatori offensivi del Basconia. Impossibile non partire dal "killer" Gorka Santamaria, confermatosi cannoniere implacabile: per lui ben 20 gol in 37 presenze che, sommati agli 11 dell'anno prima, fanno 31 in 64 partite di Tercera. Numeri impressionanti per un ragazzo di appena 19 anni, un attaccante dal fisico minuto ma in grado di segnare in ogni modo, chiamato ora a dimostrare tutte le sua qualità nel Bilbao Athletic. Nel posto di centravanti hanno giocato anche il già citato Williams e Villalibre, di cui si parlerà in seguito. Sulle fasce, da sottolineare le spettacolari stagioni di Aitor Seguin e Jurgi Oteo. Seguin è un mancino dal piede eccellente, veloce e ottimo esecutore di calci piazzati, mentre Jurgi è un'ala destra rapidissima, inarrestabile in dribbling e con qualità tecniche spettacolari. I due hanno segnato un totale di 23 gol e sono stati promossi nel filial principale.
Stagione 2014/2015
Arrivi: Unai Simon (Juvenil Nacional); Iñigo Baqué, Camilo Bobadilla, Iñigo Cordoba, Unai Etxebarria, Andoni Lopez, Xiker, Yanis Rahmani, Iker De Eguino, Iker Revuelta, Ander Santamaria, Julen Uriguen, Urtzi Urzelai, Asier Villalibre (Juvenil de Honor); Ander Alday (Alaves B); Gorka Perez (Barakaldo); Gorka Guruzeta (Antiguoko).
Partenze: Remiro, Yeray, Unai Bilbao, Urtzi Iriondo, Gorka Iturraspe, Benoga, Seguin, Jurgi, Santamaria (Bilbao Athletic); Jon Ander (Amorebieta, prestito); Elgezabal (Cultural Durango).
Rosa (tra parentesi l'anno di nascita dei giocatori)
Portieri: Etxebarria (1996), Simon (1997).
Difensori: Agirrezabala (1995), Jimeno (1994), Corral (1994), Baqué (1997), Xiker (1997), Ander Santamaria (1995), Andoni Lopez (1996).
Centrocampisti: De Eguino (1995), Barrenetxea (1994), Etxaburu (1994), Yanis (1995), Monteiro (1994), Cordoba (1997), Uriguen (1995), Urzelai (1995), Alday (1994), Gorka Perez (1995).
Attaccanti: Camilo (1995), Guruzeta (1996), Revuelta (1995), Villalibre (1997).

Juvenil de Honor
Sul blog La Cantera de Lezama purtroppo non è stato pubblicato il resoconto dell'annata dello Juvenil de Honor, perciò non ho i mezzi per fare un'analisi dettagliata della stagione della squadra. Sono comunque riuscito a contattare Javi, che mi ha dato qualche informazione sui cachorros più interessanti della rosa 2014/2015 della terza formazione (in ordine di importanza, ma anche di età) del settore giovanile biancorosso.
Per quanto riguarda la difesa, vi sono tre elementi molto promettenti: il centrale Unai Nuñez ha grandi mezzi fisici, tecnica discreta e una buona rapidità nelle chiusure; Aitor Arego è un terzino sinistro bravo in copertura ma ancor più efficace in fase di spinta; Jon Sillero, infine, può giocare sia a destra che nel mezzo e risalta per la potenza, nonostante un fisico ancora da strutturare. A centrocampo sono da tenere d'occhio Ander Mediavilla, trequartista di grandissima qualità la cui ascesa è stata purtroppo interrotta da due gravi infortuni consecutivi, la mezzapunta Asier Parra, altro giocatore dotato di un talento sopra la media, e il mediano Ander Dulce, completo ed efficace in entrambe le fasi. In attacco, infine, riflettori puntati su Alejandro Larrayoz, rapido e dai buonissimi movimenti offensivi, e Iñigo Vicente, un 9 atipico e poco interessato allo sviluppo del gioco, ma dotato di uno straordinario senso del gol e letale quando si tratta di finalizzare (46 le reti segnate tra Cadete Liga Vasca e Juvenil Nacional nell'ultima stagione).
Vi sono poi i tre elementi che hanno fatto la spola tra JDH e Basconia. Il primo è Iker De Eguino, un pivote dagli ottimi mezzi tecnici e fondamentale per l'equilibrio tattico che è in grado di dare alla squadra; frenato da un infortunio la scorsa stagione, sarà uno dei più attesi dei gialloneri nella temporada che sta per iniziare. Il franco-algerino Yanis Rahmani rappresenta una delle principali promesse di Lezama: trequartista mancino di gran classe, è un numero 10 quasi d'altri tempi, dotato di una facilità di calcio straordinaria e anche di un buon senso del gol (11 in 30 presenze tra Basconia e Juvenil de Honor lo scorso anno), forse solo un po' troppo individualista. Yanis dividerà lo status di stella assoluta del Basconia con Asier Villalibre, attaccante classe '97 che sta bruciando le tappe, avvicinandosi come precocità ai record fatti segnare a suo tempo da un certo Iker Muniain. Centravanti rapido ma potente, ha un sinistro che sa colpire in maniera chirurgica e possiede un fiuto in area di rigore proprio dei grandi cannonieri; in più è madrelingua euskera, non ha procuratore e sembra un ragazzo molto alla mano, ragion per cui è già un beniamino di questo blog! Di certo i tecnici della cantera confidano molto in lui, anche perché finora ha ripagato la fiducia con numeri da capogiro: per rimanere alla passata stagione, ha segnato 15 gol in 25 partite con lo Juvenil de Honor e 6 reti in 11 presenze col Basconia, davvero niente male per un giocatore che deve ancora compiere diciassette anni.
Stagione 2014/2015
Arrivi: Javier Alonso, Aitor Arberas, Aitor Arego, Ander Dulce, Unai Ferreras, Gorka Garai, Luken Iturrino, Alejandro Larrayoz, Alvaro Mateo, Unai Nuñez, Antonio Jesus Salado, Alexander Valiño (Juvenil Nacional); Jon Sillero, Iñigo Vicente (Cadete Liga Vasca); Hodei Oleaga (Arenas, fine prestito); Iñigo Arzuaga, Andoni Fernandez (Arenas).
Partenze: Baqué, Camilo, Cordoba, Unai Etxebarria, Andoni Lopez, Xiker, Yanis, De Eguino, Revuelta, Ander Santamaria, Uriguen, Urzelai, Villalibre (Basconia); Gorka Ruiz (Barakaldo JDH); Lander Hernandez, Maecky Lubrano (svincolati).
Rosa (tra parentesi l'anno di nascita dei giocatori)
Portieri: Areitio (1996), Oleaga (1996).
Difensori: Arberas (1997), Arego (1997), Ferreras (1997), Mateo (1997), Núñez (1997), Sillero (1998).
Centrocampisti: Alonso (1997), Azpiazu (1996), Dulce (1998), Garai (1997), Iturrino (1997), Mediavilla (1996), Parra (1997).
Attaccanti: Arzuaga (1997), Fernández (1996), Larrayoz (1997), Salado (1997), Valiño (1997), Iñigo Vicente (1998), Zatón (1996).

venerdì 1 agosto 2014

Il pagellone 2013/2014: l'allenatore.



Valverde 8: mea culpa, mea maxima culpa. Voglio iniziare chiedendo scusa al mister non perché non avessi fiducia in lui a inizio stagione (tutt'altro), ma per i giudizi severissimi su di lui che scrissi ai tempi della sua prima esperienza sulla panchina biancorossa. Giudizi che, in larga parte, erano dovuti all'ostracismo nei confronti di un mio mito assoluto, Julen Guerrero, per il quale all'epoca imputai erroneamente Txingurri. Errori di gioventù... Fatta questa doverosa promessa, devo dire che la pagella che state leggendo è stata una delle più semplici di quest'anno. Come non dare, infatti, un voto altissimo al primo artefice di una qualificazione in Champion's League davvero clamorosa? Valverde è stato perfetto in ogni sfaccettatura, e un plauso va fatto anche ad Urrutia, bravo a scegliere l'uomo più adatto per raccogliere la pesantissima eredità di Bielsa. In primis, Ernesto è stato fantastico nel ridare stabilità ad uno spogliatoio che arrivava da un biennio irripetibile ma estremamente dispendioso dal punto di vista psicologico, forse la parte più difficile del suo lavoro. Tatticamente ha puntato tutto sulla difesa, vero tallone d'Achille della squadra del Loco, e nel contempo ha avuto l'intelligenza di non stravolgere la fase offensiva, mantenendo l'impostazione dell'argentino sia a centrocampo che in attacco. L'assenza di competizioni europee gli ha permesso di puntare su un blocco consolidato e lui non ha esitato a compiere scegliere anche difficili, su tutte il panchinamento del colpo estivo Beñat. Tornato a Bilbao molto più maturo di quando lasciò il Botxo, Valverde ha dimostrato di aver smussato le rigidità degli esordi, come il credo assoluto nel 4-2-3-1, la scarsa propensione ai cambi di modulo in corsa e la tendenza ad operare sempre lo stesso tipo di sostituzioni. Il raggiungimento della Champion's, come detto, è anzitutto merito suo. Ora viene il difficile, ovvero tentare di confermarsi ai piani alti della Liga e di fare strada nella massima competizione europea: un impegno da far tremare i polsi a molti, ma di certo non alla Formichina di Viandar de la Vera.