venerdì 31 marzo 2006

venerdì, 31 marzo 2006

29a giornata: Athletic 1-1 Espanyol.

Athletic: Lafuente; Iraola, Lacruz, Prieto, Amorebieta (60' Tiko); Etxeberria (78' Dañobeitia), Orbaiz, Gurpegui, Yeste; Guerrero (70' Urzaiz); Aduriz.
Espanyol: Iraizoz; Sergio Sánchez, Lopo, Jarque, David García; Ito, Costa; Corominas (94' Jofre), Posse (67' Fredson), Juanfran (85' Armando); Pandiani.
Reti: 39' Juanfran, 95' Yeste.
Arbitro: Teixeira Vitienes (Comité Cántabro).

Che culo!

mercoledì 22 marzo 2006

Il caso Zubiaurre.

Non ho seguito nel tempo l'evolversi del caso Zubiaurre ed è dunque tempo di fare il punto di questa brutta vicenda, che non può non suscitare almeno un po' di simpatia verso il suo protagonista. I fatti: Iban Zubiaurre, 23 anni, promettente terzino destro della Real Sociedad, si libera a parametro zero e firma nel giugno scorso un contratto con l'Athletic. La Real non ci sta, sostiene che il contratto del giocatore lo legava a San Sebastian fino al 2006 e ricorre in giudizio, chiedendo 30 milioni di euro di risarcimento dal calciatore. L'Athletic dichiara di essere pronto a pagare per il trasferimento e offre prima 500.000 euro, quindi alza la cifra ad 1 milione e 500.000 euro, non male per un ragazzo con sole 14 presenze in Prima Divisione. Niente da fare, la Real ribadisce il suo "Niet!" e giocoforza si va in tribunale. Zubiaurre, disperato, si allena con un club di Segunda B ma medita di lasciare il calcio, anche perchè la richiesta dei txuri-urdin, se accettata, lo rovinerebbe economicamente. La sentenza arriva il 10 marzo: Zubiaurre e l'Athletic, in quanto responsabile indiretto, sono condannati a pagare 5 milioni di euro per il tarsferimento. Le due società presentano immediatamente ricorso, i donostiarri perchè vogliono di più e i bilbaini perchè intendono pagare meno. In attesa della sentenza definitiva, Zubiaurre continua a non poter giocare. E' solo un ragazzo, ha sbagliato e deve pagare, tuttavia trovo profondamente ingiusto che il suo vecchio club lo abbia ridotto, come ha notato giustamente Lamikiz, in stato di semi-schiavitù. Spero di vederlo presto in campo e spero anche che possa rimanere nell'Athletic per molti anni a venire.

lunedì 20 marzo 2006

28a giornata: Celta 0-1 Athletic.


Aritz Aduriz ha appena scoccato il tiro da tre punti che permette all'Athletic di abbandonare la zona retrocessione (foto As).

Celta de Vigo: Pinto; Angel, Méndez (75' Núñez), Lequi, José Enrique; Oubiña, De Ridder (74' Gustavo López), Canobbio, Jorge Larena (63' Perera); Silva, Baiano.
Athletic Bilbao: Lafuente; Exposito, Ustaritz, Luís Prieto, Amorebieta; Gurpegui, Murillo; Yeste (70' Dañobeitia), Etxeberría (55' Tiko), Iraola; Aduriz (75' Guerrero).
Reti: 7' Aduriz.
Arbitro: Ayza Gamez (colegio valenciano).
Note: espulso Exposito (A) all'87' per doppia ammonizione.

Per la prima volta in questa tormentata stagione i Leoni di Bilbao riescono a vincere due partite di fila e si tirano fuori dalla zona retrocessione, che continua a distare solo due punti e tuttavia non è mai stata così lontana. Il gol partita lo realizza Aduriz, acquisto di gennaio veramente azzeccato, visto che ha realizzato in 11 partite gli stessi gol di Llorente, Urzaiz e Yeste messi insieme (6). La cronaca. Clemente presenta al "Balaídos" una squadra molto prudente: Amorebieta, cui è stato tolto in settimana il secondo giallo di domenica scorsa e la relativa squalifica, fa il terzino sinistro, mentre Murillo, un difensore centrale, viene spostato in mediana per sostituire Orbaiz. La rete di Aduriz dopo soli 7 minuti viene perfettamente incontro ai desideri del mister basco, che intasa la zona centrale del campo e imposta la partita dei suoi unicamente sul contropiede. Il Celta è confuso e ci mette quasi tutto il primo tempo per organizzarsi, tuttavia al 39' non sfrutta una incredibile palla gol con Canobbio, che spedisce fuori a porta vuota dopo il classico errore di incomprensione, tipico della difesa biancorossa di quest'anno, tra Prieto e Lafuente. Il portiere ha però occasione di riscattarsi nella ripresa, dicendo no a un gran tiro di De Ridder e ad un colpo di testa di Baiano che aveva fatto gridare al gol i tifosi galiziani (tra l'altro gemellati con quelli baschi). L'Athletic, in pratica, non vede mai la porta di Pinto e gioca solo per contenere, atteggiamento questo che spesso finisce per punire chi pensa solo a difendere, ma che stavolta è generoso con Leoni. Clemente provvede a ingolfare ancora di più il centrocampo togliendo due punte, Etxebe e Aduriz, per inserire due centrali, Tiko e Guerrero; il Celta, bloccato, ritorna in confusione e riesce a produrre solo un'altra occasione, clamorosa, con Perera, che sfrutta un errore nel fuorigioco biancorosso ma, a tu per tu con Lafuente, spara al terzo anello dello stadio. A Bilbao si torna a respirare, anche se l'Athletic tutto avrebbe meritato furochè la vittoria (le statistiche del match sono chiare al riguardo: 66% di possesso palla e 23 occasioni per il Celta, 34% e 7 azioni da gol per i baschi). La Liga torna in campo mercoledì: al San Mamés sarà di scena Athletic-Espanyol.

lunedì 13 marzo 2006

27a giornata: Athletic 1-0 Cadiz.


Nell'immagine di As.com, il fallo di mano di Varela che ha deciso il match.

Athletic Club: Lafuente; Expósito, Prieto, Ustaritz, Amorebieta; Iraola, Orbaiz, Gurpegui, Yeste (67' Tiko); Aduriz (87' Guerrero), Urzaiz (67' Dañobeitia).
Cádiz CF: Limia; Varela, Abraham Paz, De Quintana, Raúl López; Bezares, Fleurquin; Estoyanoff (69' Jonathan Sesma), Pavoni (5' Morán), Lobos; Medina (77' Oli).
Reti: 94' Tiko (rig.).
Arbitro: Megía Dávila (Comité Madrileño).
Note: espulsi Amorebieta (A) al 17' per doppia ammonizione e Varela (C) al 92' per fallo di mano volontario in area di rigore.

E' destino. Quest'anno l'Athletic non riesce a vincere una partita in modo tranquillo, netto e senza far soffrire fino all'ultimo minuto di recupero i suoi tifosi, ormai a rischio perenne di rottura coronarica. Dopo il pareggio interno di due domeniche fa con il Villarreal (1-1 e rigore sbagliato da Orbaiz all'89') e la sconfitta di Siviglia, ieri i Leoni hanno davanti a loro una sfida chiave per la salvezza. Quando Megía Dávila espelle, dopo soli 17 minuti, l'ingenuo Amorebieta (una doppia ammonizione in poco più di un quarto d'ora di gara, ancorchè molto fiscale, non è ammissibile), al San Mamés si teme il peggio. Clemente è bravo a riorganizzare la squadra con l'arretramento di Iraola e la partita fila via senza grandi emozioni nel primo tempo. Nella ripresa, il Cadice controlla il possesso palla senza creare grandi occasioni da rete, mentre l'Athletic gioca di rimessa e sfiora il gol con un tiro alto di Aduriz al 48'. La partita, che sembra avviata allo 0-0, si anima improvvisamentenegli ultimi 10 minuti. Prima Fleurquin va vicino alla rete con un colpo di testa su corner che per poco non sorprende Lafuente, uscito male, quindi Guerrero entra in campo all'87' ed accende il match. Dopo due minuti, il Capitano impegna Limia con un bel sinistro, poi, al minuto 91, batte un calcio d'angolo strepitoso che supera il portiere e sembra destinato ad insaccarsi prima del disperato tocco di mano di Varela. Espulsione del difensore del Cadice e rigore, anche se le immagini mostrano che il pallone era chiaramente entrato prima dell'intervento del giocatore dei canarini. Iraola batte e segna, Megía Dávila ordina la ripetizione. Arbitro poco casalingo, se non chiaramente ostile. Sul dischetto si presenta a sorpresa Tiko, che ha sui piedi un pallone di piombo. Destro potente sotto il sette, portiere spiazzato, 1-0 Athletic. Per questa settimana siamo fuori dalla zona retrocessione. Man of the match Julen Guerrero, che in 8 minuti di partita ha combinato più di tutti gli altri attaccanti messi insieme. Clemente, farlo giocare di più no, eh?