sabato 25 agosto 2007

Facciamo il punto.

Premessa: la graziosissima Telecom non mi ha ancora riattivato l’Adsl, che, dicono, ci sarà dai primi di settembre… Non posso dunque garantire un aggiornamento regolare, anche se proverò a postare celermente in occasione degli eventi principali (vedi partita di domani). Detto ciò, tuffiamoci insieme nel riassunto delle puntate precedenti, ovvero i caldissimi mesi di luglio e agosto.
Mercato. Dopo essersi presentato col botto (acquisti di Aitor Ocio dal Siviglia, David Lopez e Iñaki Muñoz dall’Osasuna), il neo-presidente Macua non si è fermato e ha assicurato al club altri due nomi di spessore. Ad un certo punto la trattativa con l’Espanyol sembrava essersi arenata, ma alla fine Gorka Iraizoz ha coronato il suo sogno di giocare nell’Athletic: 4 milioni più Lafuente il costo del portiere navarro, il cui acquisto ci libera peraltro di un numero 12 scarso come pochi, e non me ne voglia il buon Lafu. L’Espanyol ha un po’ tirato sul prezzo, tuttavia era chiaro che avrebbe ceduto: troppo ingombrante la rivalità tra Kameni e Iraizoz, sostituito adesso da un portiere poco ingombrante, senza pretese e piuttosto apprezzato dal tecnico dei catalani, Valverde. Per una trattativa andata in porto, ce n’è stata un’altra che invece non si è concretizzata, quella del terzino sinistro della Real Sociedad Javier Garrido. La società donostiarra chiedeva 6 milioni all’Athletic, cifra spropositata e giustamente rifiutata a più riprese da Ibaigane, poi ha ceduto il giocatore per soli 2 milioni al Manchester City di Eriksson. Se questo non è giocare sporco… Per consolarsi, il club bilbaino ha effettuato un’ultima operazione di mercato, assicurandosi l’ala David Cuellar del retrocesso Nastic. 27 anni, cresciuto nelle giovanili dell’Athletic, con cui ha anche esordito nella Liga, Cuellar è stato uno dei pochi a salvarsi nella brutta stagione dei catalani ed assicura un buon ricambio per Etxebe sulla fascia destra, lasciando tra l’altro Iraola libero di giostrare unicamente da fluidificante, il suo ruolo naturale.
Sul fronte delle partenze, oltre all’addio di Lafuente va segnalata la benedettissima cessione dello sciagurato Josu (leggi: Sarriegi) al Panathinaikos per 500.000 euro, un prezzo a parer mio anche troppo alto per un giocatore di quella caratura.
Il mio voto al mercato è un 7,5: acquisti mirati, diretti a rinforzare la squadra nei suoi punti deboli, e cessioni opportune di giocatori non adeguati all’obiettivo stagionale dell’Athletic, ovvero un campionato tranquillo. Secondo me andavano presi un terzino sinistro e una punta, ma vedremo più avanti come Caparros ha saputo rimediare a queste carenze di organico.
Precampionato e nuovo modulo. Zero sconfitte, un paio di gol subiti e una ventina di reti segnate: se il buongiorno si vede dal mattino, questa squadra potrà togliersi delle belle soddisfazioni. Certo, gli avversari affrontati in pretemporada non brillavano per blasone (Vitesse, Numancia e Fiorentina le rivali di maggior spessore), tuttavia l’Athletic ha mostrato una solidità sconosciuta fino a tre mesi fa. Caparros ha proposto il suo schema prediletto, 4-4-2 tutto grinta, corsa e gioco sulle fasce, un sistema di gioco che storicamente ha dato i risultati migliori nel club biancorosso, il più “inglese” della Liga. Con Yeste operatosi per risolvere la sua cronica pubalgia e fuori fino ad ottobre almeno, il tecnico di Utrera ha proposto un centrocampo piuttosto combattivo (David Lopez a sinistra, Etxebe a destra, Orbaiz, Muñoz e Javi Martinez ad alternarsi al centro), ma comunque in grado di rifornire con puntualità la coppia Llorente-Aduriz. Proprio il reparto offensivo è quello che ha dato maggiori soddisfazioni: Nando e Aritz si integrano alla perfezione, hanno segnato con regolarità stupefacente, soprattutto per Llorente, e più in generale hanno mostrato un’intesa e una capacità di giocare insieme davvero incoraggianti. D’altra parte non era così peregrino pensare che un piccoletto dall’ottimo fiuto del gol, rapido e lottatore, potesse trovarsi a suo agio con un lungagnone dai piedi buoni, bravo di testa e con ottima tendenza a fare da apriscatole per i compagni. La Liga ci dirà se questa coppia era unita da un pallido legame estivo o da solide basi destinate a durare anche d’inverno.
Passando ai nuovi, Aitor Ocio non è Puyol, tuttavia basta la sua sola presenza al centro della difesa per dare stabilità all’intero reparto, così come la stazza di Iraizoz infonde grande sicurezza ai compagni (dispiace per Aranzubia, portiere di grandi qualità, ma in questo momento Gorka gli è superiore, soprattutto per la grande abilità nelle uscite e per la straordinaria reattività tra i pali). David Lopez ha confermato tutto ciò che di buono aveva mostrato all'Osasuna: buona tecnica, bel dribbling, ottimo tiro da fuori, gioca sempre per la squadra e può essere impiegato sia a destra che a sinistra, risultando molto utile con la sua duttilità. Bravo anche Muñoz, che ha messo in mostra le sue qualità di uomo d’ordine e di recupera-palloni sulla mediana, mentre Cuellar, forse il meno appariscente dei cinque, ha comunque fatto vedere di poter essere un buon rincalzo.
Aldilà dei risultati, comunque positivi (e qui spicca il 3-0 rifilato alla Fiorentina con reti di Aduriz, Llorente e Gabilondo), ciò che più ha impressionato in positivo è stato il ritrovato carattere della squadra, apparsa trasformata rispetto alle ultime due disastrose stagioni. Nemmeno il sergente di ferro Clemente era riuscito a restituire ai giocatori quella forza d’animo, quella voglia di lottare e quella “garra” che da sempre costituiscono l’humus su cui si fonda ogni vittoria del club. Caparros sembra aver compiuto il miracolo, come dimostra la partita con il Vitesse, match sospeso al 70’ per una rissa generata dalle entrate scorrette degli olandesi: un episodio poco edificante, ma c’è da credere che l’anno scorso la squadra avrebbe subito senza reagire, mentre stavolta non l’ha fatto (e il tecnico di Utrera è stato tra i primi ad incazzarsi!). Dire che tutti noi speriamo che anche la Liga venga affrontata con questo spirito pugnace è scontato…il campo ci darà la sua inequivocabile risposta.
La sorpresa. La grande rivelazione del precampionato dei baschi è Koikili Lertxundi, 27enne terzino sinistro: l’anno scorso giocava nel Sestao River, in Segunda B (la nostra serie C), e con i suoi 10 gol ha contribuito alla grande annata della squadra, giunta ai play-off promozione; dopo una vita passata sui campetti di periferia della Tercera Division, è stato provato da Caparros ed ha subito convinto tutti, tanto da giocare titolare contro Nastic e Fiorentina. Visto che Exposito a sinistra è una soluzione di ultraripiego, sarà probabilmente lui a partire nell’undici iniziale che domani scenderà in campo per il derby contro l’Osasuna. Grande facilità di corsa, mancino educato e capace di grandi botte da fuori, Koikili ha tutto per diventare la grande rivelazione della temporada biancorossa: una vera favola la sua, nella scia di quei talentini di provincia che arrivano tardi sui grandi campi, ma quando lo fanno lasciano il segno (penso a Viqueira del Recreativo o, per restare in Italia, a Liverani e Grosso).
I giovani. Che Caparros sia uno dei tecnici spagnoli più bravi con i giovani è risaputo, tuttavia non immaginavo che avrebbe attinto così a piene mani dal vivaio. L’ex tecnico del Siviglia, invece, ha subito guardato con grande interesse alla cantera e ha pescato diversi giovani interessanti da proporre in prima squadra, con due nomi che svettano su tutti. Grande sorpresa ha suscitato il precampionato di Markel Susaeta, ma solo per chi non conosce a fondo la realtà spagnola. Già da tempo, infatti, circolavano ottime voci su questo centrocampista che può giostrare indifferentemente al centro o sulla destra, dotato di tecnica, visione di gioco e capacità d’inserimento. Ha segnato un gol nelle amichevoli estive e si è ritagliato uno spazio impensabile a luglio. Accanto a lui, si è guadagnato un posto in prima squadra (onore non toccato a Dañobeitia e Garmendia, bocciati da Caparros) Ion Velez, attaccante rapido e dal discreto fiuto del gol rivelatosi nel Barakaldo. Giocherà con il 28 e sarà lui la prima riserva per Aduriz e Llorente. Che altro aggiungere, se son rose fioriranno…
Previsioni. Visto che tutti, ma proprio tutti, fanno le loro previsioni prima dell’inizio del campionato, ecco qui le mie. Per la vittoria finale dico Barcellona al 70%, Siviglia al 20% e il restante 10% lo lascio a Valencia e Real Madrid (le merengues giusto per onor di firma, mi sembrano più sconclusionate dell’anno scorso…ed è tutto dire). L’Athletic a parer mio può fare un discreto campionato di metà classifica e, se le cose dovessero andare particolarmente bene, ottenere un posto Intertoto (la zona UEFA mi sembra troppo); spero che i Leoni si facciano valere in Copa del Rey, competizione storicamente “nostra” ma che da troppo tempo non ci regala soddisfazioni. Insomma, si parte: buona Liga a tutti!

domenica 19 agosto 2007

Zorionak Carlos!

Ben ritrovati a tutti! Dopo una vacanza lunga e piena di aneddoti da tramandare, sono rientrato a casa per Ferragosto e ho trovato una sgradita sorpesa ad attendermi: linea Adsl assente a casa mia... Scrivo dunque da un Intenet point e non posso dilungarmi come vorrei sui movimenti di mercato estivi, sul buon precampionato della squadra e su quel granduomo di Caparros, tutti temi che tratterò non appena la Telecom farà il suo mestiere (lunedì o martedì, almeno spero); aggiorno il blog unicamente per fare gli auguri di buon compleanno (in anticipo, visto che sarebbe domani...ma di domenica l'Internet point chiude!) ad una persona che è nel cuore di noi tifosi dell'Athletic: Carlos Gurpegi. A metà della scorsa stagione sembrava che qualcosa si muovesse e che la sua squalifica potesse essere cancellata, ma la speranza di tutti non si è concretizzata e Carlos continua a pagare una punizione assurda per qualcosa che non ha commesso. Vi rimando qui, al dossier prodotto dalla Peña Leones Italianos, per maggiori informazioni sul caso Gurpegi, l'uomo che più di ogni altro vorrei vedere in futuro con la fascia da capitano al braccio. Questo innanzi tutto per le sue indubbie qualità tecniche e morali, per l'attaccamento ai colori e soprattutto per la grandissima forza d'animo che dimostra ogni giorno nell'affrontare la sua situazione. Non mollare Carlos, siamo con te!

Buon Compleanno Carlos! Zorionak zure urtebetetze egunean!