martedì 18 aprile 2006

33a giornata: Atletico 1-0 Athletic.

Atlético Madrid: Leo Franco, Molinero, Pablo, Perea, Antonio López; Galletti, Luccin, Ibagaza (46' Gabi), Petrov (77' Valera), Fernando Torres, Kezman (10' Marqués).
Athletic Club Bilbao: Lafuente, Lacruz, Luis Prieto, Ustaritz, Casas, Murillo, Orbaiz, Iraola, Amorebieta (84' Dañobeitia), Yeste (77' Tiko), Urzaiz (61' Llorente).
Reti: 82' Fernando Torres.
Arbitro: Alberto Undiano Mallenco (Comité Navarro).

Ci risiamo. Questa maledetta stagione non ne vuole sapere di tranquillizzarsi e la quota salvezza continua ad allontanarsi ogni volta che ci avviciniamo un po', come il classico miraggio dell'acqua nel deserto. Contro l'Atletico, squadra che quest'anno fatica non poco ad andare in gol, Clemente ha pensato bene di schierare circa 800 difensori, ovvero Lacruz, Prieto, Ustaritz, Amorebieta, Casas e pure Iraola e Murillo mascherati da centrocampisti: troppo anche per un catenacciaro anni '60. E infatti i Leoni sono stati giustamente puniti da Fernando Torres, che ha risolto a 8' minuti dal termine una partita fin lì equilibrata che i baschi avrebbero potuto anche fare loro, se solo avessero osato di più. Lo dimostra il fatto che ad ogni accelerazione bilbaina ha corrisposto un pericolo per Leo Franco, bravo per esempio a salvare due volte su Urzaiz nel primo tempo; purtroppo, però, se si decide di non attaccare e di giocare per lo 0-0 questi sono i risultati. Sta qui, a parer mio, il più grande limite di Clemente, un allenatore sicuramente solido e capace di cementare il gruppo, ma che spesso si rivela difensivista fino all'esasperazione, soprattutto in trasferta. Inutile appellarsi ai due rigori non dati all'Athletic da Undiano Mallenco o all'occasione clamorosa fallita da Llorente, pesantemente involuto, nel finale di gara: l'Atletico ha meritato i 3 punti se non altro perchè ha provato ad ottenerli, al contrario di quanto fatto da noi.

giovedì 13 aprile 2006

Pronto soccorso Athletic.



Unai Exposito: fuori contro l'Atletico Madrid.
Aritz Aduriz: fuori 3 settimane.
Joseba Etxeberría: fuori 3 settimane.
Carlos Gurpegi: stagione finita.

E' un bel periodo, non c'è che dire.

mercoledì 12 aprile 2006

32a giornata: Athletic 1-1 Maiorca.

Athletic: Lafuente; Expósito, Prieto (19' Murillo), Ustaritz, Casas; Iraola, Gurpegui (34' Tiko), Orbaiz, Yeste; Etxeberria (43' Dañobeitia), Llorente.
Real Mallorca: Prats; Maciel, Ballesteros, Nunes, Fernando Navarro; Jonás Gutiérrez, Pereyra, Basinas, Tuni (76' Farinós); Arango, Pisculichi (69' Okubo).
Reti: 3' Yeste, 23' Arango.
Arbitro: Rodríguez Santiago (Comité Castellanoleonés).

L'Athletic getta al vento i tre punti nella sfida decisiva con il Maiorca, una partita che, se fosse stata vinta, avrebbe permesso ai Leoni di tirarsi fuori forse definitivamente dalla zona retrocessione. Invece, ci sarà ancora da soffrire molto (il calendario prevede Atletico Madrid in trasferta e Valnecia in casa per le prossime due giornate), anche perchè i biancorossi dovranno fare i conti con altre due assenze pesanti, quella di Etxeberria e quella di Gurpegi. Il Gallo ha dovuto subire un'entrata assassina di Fernando Navarro (il Materazzi spagnolo) e starà fuori un mese per il riacutizzarsi del vecchio problema al bicipite femorale destro, mentre Gurpegi, travolto da un'uscita orribile di Lafuente, finisce qui la sua stagione a causa di una bruttissima frattura al volto (tra l'altro Pisculichi, davvero onesto, ha segnato a porta vuota con Carlos sanguinante a terra, ma l'arbitro ha annullato il gol anche se, a norma di regolamento, credo che fosse regolare). Bisogna sottolineare la sfortuna dell'Athletic in questo match: tre infortuni in 43' (Prieto, che ha comunque recuperato, Gurpegi ed Etxebe) hanno impedito a Clemente di effettuare alcune mosse tattiche doverose, tra cui la sostituzione di un evanescente Llorente con Urzaiz; inoltre, il migliore in campo è stato sicuramente il portiere avversario Prats, che ha tolto dal "sette" una splendida voleè del Gallo nel primo tempo e ha poi salvato il risultato sulla botta di Dañobeitia nella ripresa. Il Maiorca ha subìto il gioco biancorosso per tutti i 90 minuti, rendendosi pericoloso con sporadici contropiede e riuscendo a pareggiare grazie ad un gentile regalo di Exposito, che si è fatto soffiare un pallone destinato al fondo da Tuni, bravo a crossare preciso per il puntuale tocco di Arango. Il bel gol di Yeste (stop in area, dribbling strettissimo su Prats e rete) è servito dunque solo a portare a casa un punto. Stringiamo i denti, chè abbiamo solo tre punti sulla zona retrocessione: non è ancora finita.

mercoledì 5 aprile 2006

Una brutta tegola.

Fuori per quattro settimane: è questo il primo responso dei medici che hanno visitato Aduriz al termine della partita di domenica scorsa contro l'Alaves. Il pichichi biancorosso, 6 gol da quando è tornato in dicembre a Bilbao, si è scontrato dopo neanche un quarto d'ora di gioco con il portiere argentino Costanzo e ha riportato una lesione al legamento della caviglia destra. Quattro settimane di stop, come detto, è il periodo minimo di riabilitazione per il giocatore, che, in caso di complicazioni, potrebbe anche saltare tutte le rimanenti otto partite di Liga. Aduriz sarà sottoposto nei prossimi giorni a risonanza magnetica e a quel punto si dovrebbe stabilire con maggior precisione la data del suo rientro. E' scontato ma tremendamente vero sottolineare che questo infortunio non ci voleva, anzi, se mi passate l'espressione, era l'infortunio che meno ci voleva tra tutti i giocatori biancorossi. Questo perchè un contropiedista nato come il numero 23 è il terminale offensivo essenziale per lo schema ultra-cauto voluto da Clemente: la velocità, l'estro nel dribbling e la freddezza sotto rete (al contrario di giocatori altrettanto rapidi e tecnici come Yeste ed Etxeberría) hanno fatto di Aduriz una pedina irrinunciabile nello schiacchiere tattico dei Leoni. In rosa non esiste un attaccante con le sue caratteristiche ed è per questo motivo che temo un ritorno dell'Athletic alle vergognose prestazioni offensive del girone d'andata, nel quale la squadra non è mai riuscita ad innescare proficuamente Urzaiz o Llorente. I giocatori non imbrocchiscono da un anno all'altro e dunque è indicativo che i due centravanti abbiano relizzato la miseria di 5 reti complessive (2 Nando e 3 Isma); in questa stagione, purtroppo, i compagni non sono mai riusciti a sviluppare un gioco capace di metterli in grado di segnare e giocare bene, tant'è vero che una promessa assoluta come Llorente, rivelazione della scorsa temporada e grande protagonista dei Mondiali under 17 (di cui è stato Scarpa d'Argento), sia finito ai margini della titolarità. Adesso i due attaccanti hanno l'opportunità di poter lasciare, finalmente, un segno importante su questo sciagurato campionato: ci riusciranno? Da domenica in poi scopriremo quale sarà la sentenza.

31a giornata: Alaves 0-0 Athletic.

Deportivo Alavés: Costanzo; Edu Alonso, Gálvez, Sarriegi, Ibon Begoña; Juanito, Carpintero, De Lucas (72' Georgiev), Nené (85' Jandro); Bodipo, Aloisi.
Athletic Bilbao: Lafuente; Expósito, Prieto (61' Dañobeitia), Gurpegui, Ustaritz, Casas; Orbaiz, Murillo, Iraola; Aduriz (13' Yeste), Etxeberria (90' Tiko).
Arbitro: Alfonso Pérez Burrull (C. Cántabro).

Classica partita alla Clemente: 5 difensori (sei se si conta Murillo avanzato in mediana), squadra corta e ultra-coperta, gioco di rimessa con in mente solo una cosa, il pareggio fuori casa. Verrebbe quasi da pensare che i cugini (l'Alaves è la squadra di Vitoria, capitale della provincia basca di Alava o Araba) si siano messi d'accordo sul punticino, ma forse sono io che, da italiano, sono abituato a pensare male (o forse no). In ogni caso, le cronache riferiscono di una partita noiosa, giocata quasi sempre a metà campo e con scarsissime occasioni da gol; per l'Athletic segnalo quelle di Etxebe, che non ha approfittato di un'incomprensione tra Edu Alonso e il portiere Costanzo, Orbaiz (tiro fuori di poco) e Gurpegi (testata alta su calcio d'angolo), mentre l'Alaves si è fatto vedere un paio di volte con Bodipo senza spaventare più di tanto Lafuente. Direi che non c'è da aggiungere altro, se non che Aduriz si è infortunato dopo 13' ed è stato costretto ad uscire, ma di questo parlerò in un altro post.

sabato 1 aprile 2006

30a giornata: Athletic 1-0 Osasuna.

Athletic Bilbao: Lafuente; Expósito, Prieto, Ustaritz (85' Lacruz), Casas; Iraola, Murillo, Orbaiz, Yeste (89' Tiko); Etxeberria (77' Urzaiz), Aduriz.
Club Atlético Osasuna: Ricardo; Javier Flaño (80' Ortiz), Cruchaga, Josetxo, Corrales; David López, Muñoz, Raúl García, Moha (74' Delporte); Webó, Milosevic (63' Romeo).
Reti: 60' Prieto.
Arbitro: Pérez Lima (Comité Tinerfeño).

L'Osasuna si presenta al San Mamés da grande rivelazione del torneo, alla ricerca di punti utili per una qualificazione alla Champion's League che avrebbe del clamoroso; l'Athletic, dopo gli ultimi tre risultati positivi (compreso il fortunosissimo pareggio contro l'Espanyol), è tornato a respirare ma non può e non deve fermarsi proprio ora che sta passando la paura. Gli uomini di Clemente scendono in campo molto grintosi e fanno da subito la partita, anche se davanti non mordono e devono aspettare il 21' per effettuare il primo tiro in porta con Iraola. L'Osasuna lascia il pallino del gioco in mano ai cugini e si limita a controllare e ripartire, potendo contare sulle straordinarie doti di contropiedista di Webó; è proprio il velocissimo camerunense a spaventare per due volte Lafuente, chiamato alla parata al 29' e solo spettatore al 46', quando la conclusione del centravanti dei navarri finisce alta. La ripresa vede un Osasuna più deciso ad imporre il suo gioco, tuttavia l'Athletic non si lascia schiacciare e sfiora il vantaggio con Yeste, il cui colpo di testa non trova di poco la porta. E' il preludio del gol che arriva al 60', su palla inattiva come spesso quest'anno: punizione tagliatissima di Yeste (gran partita la sua), stacco imperioso di Prieto e quarta rete stagionale per il roccioso difensore bilbaino. L'1-0 addormenta la partita e l'Osasuna riesce a farsi vedere solo all'86', con Romeo che riceve un'ottima palla da Webó ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. In pieno recupero, Delporte e Urzaiz vengono alle mani e l'arbitro non può fare altro che espellerli entrambi. E' l'ultima emozione di una bella partita, disputata davanti a 38.000 spettatori in mezzo ai quali c'erano anche i rappresentanti della Peña Leones Italianos, che ancora una volta hanno portato bene ai colori biancorossi. Questi tre punti fanno bene al morale e alla classifica dell'Athletic, squadra che finalmente è riuscita a trovare solidità difensiva ed un minimo di gioco; continuano a latitare un po' gli attaccanti, ma finchè Prieto si traveste da bomber non ci sono problemi. Volevo infine notare l'ormai stabile inserimento di Ustaritz nell'undici titolare e la buona resa di Murillo come mediano al posto di Gurpegi. San Clemente sta costruendo un altro miracolo...