mercoledì 5 aprile 2006
Una brutta tegola.
Fuori per quattro settimane: è questo il primo responso dei medici che hanno visitato Aduriz al termine della partita di domenica scorsa contro l'Alaves. Il pichichi biancorosso, 6 gol da quando è tornato in dicembre a Bilbao, si è scontrato dopo neanche un quarto d'ora di gioco con il portiere argentino Costanzo e ha riportato una lesione al legamento della caviglia destra. Quattro settimane di stop, come detto, è il periodo minimo di riabilitazione per il giocatore, che, in caso di complicazioni, potrebbe anche saltare tutte le rimanenti otto partite di Liga. Aduriz sarà sottoposto nei prossimi giorni a risonanza magnetica e a quel punto si dovrebbe stabilire con maggior precisione la data del suo rientro. E' scontato ma tremendamente vero sottolineare che questo infortunio non ci voleva, anzi, se mi passate l'espressione, era l'infortunio che meno ci voleva tra tutti i giocatori biancorossi. Questo perchè un contropiedista nato come il numero 23 è il terminale offensivo essenziale per lo schema ultra-cauto voluto da Clemente: la velocità, l'estro nel dribbling e la freddezza sotto rete (al contrario di giocatori altrettanto rapidi e tecnici come Yeste ed Etxeberría) hanno fatto di Aduriz una pedina irrinunciabile nello schiacchiere tattico dei Leoni. In rosa non esiste un attaccante con le sue caratteristiche ed è per questo motivo che temo un ritorno dell'Athletic alle vergognose prestazioni offensive del girone d'andata, nel quale la squadra non è mai riuscita ad innescare proficuamente Urzaiz o Llorente. I giocatori non imbrocchiscono da un anno all'altro e dunque è indicativo che i due centravanti abbiano relizzato la miseria di 5 reti complessive (2 Nando e 3 Isma); in questa stagione, purtroppo, i compagni non sono mai riusciti a sviluppare un gioco capace di metterli in grado di segnare e giocare bene, tant'è vero che una promessa assoluta come Llorente, rivelazione della scorsa temporada e grande protagonista dei Mondiali under 17 (di cui è stato Scarpa d'Argento), sia finito ai margini della titolarità. Adesso i due attaccanti hanno l'opportunità di poter lasciare, finalmente, un segno importante su questo sciagurato campionato: ci riusciranno? Da domenica in poi scopriremo quale sarà la sentenza.
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