Atlético Madrid: Leo Franco, Molinero, Pablo, Perea, Antonio López; Galletti, Luccin, Ibagaza (46' Gabi), Petrov (77' Valera), Fernando Torres, Kezman (10' Marqués).
Athletic Club Bilbao: Lafuente, Lacruz, Luis Prieto, Ustaritz, Casas, Murillo, Orbaiz, Iraola, Amorebieta (84' Dañobeitia), Yeste (77' Tiko), Urzaiz (61' Llorente).
Reti: 82' Fernando Torres.
Arbitro: Alberto Undiano Mallenco (Comité Navarro).
Ci risiamo. Questa maledetta stagione non ne vuole sapere di tranquillizzarsi e la quota salvezza continua ad allontanarsi ogni volta che ci avviciniamo un po', come il classico miraggio dell'acqua nel deserto. Contro l'Atletico, squadra che quest'anno fatica non poco ad andare in gol, Clemente ha pensato bene di schierare circa 800 difensori, ovvero Lacruz, Prieto, Ustaritz, Amorebieta, Casas e pure Iraola e Murillo mascherati da centrocampisti: troppo anche per un catenacciaro anni '60. E infatti i Leoni sono stati giustamente puniti da Fernando Torres, che ha risolto a 8' minuti dal termine una partita fin lì equilibrata che i baschi avrebbero potuto anche fare loro, se solo avessero osato di più. Lo dimostra il fatto che ad ogni accelerazione bilbaina ha corrisposto un pericolo per Leo Franco, bravo per esempio a salvare due volte su Urzaiz nel primo tempo; purtroppo, però, se si decide di non attaccare e di giocare per lo 0-0 questi sono i risultati. Sta qui, a parer mio, il più grande limite di Clemente, un allenatore sicuramente solido e capace di cementare il gruppo, ma che spesso si rivela difensivista fino all'esasperazione, soprattutto in trasferta. Inutile appellarsi ai due rigori non dati all'Athletic da Undiano Mallenco o all'occasione clamorosa fallita da Llorente, pesantemente involuto, nel finale di gara: l'Atletico ha meritato i 3 punti se non altro perchè ha provato ad ottenerli, al contrario di quanto fatto da noi.
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