lunedì 28 novembre 2005

I gol dell'Athletic.

Per chi volesse vedere i gol dei Leoni, inserisco il link all'archivio di Canal Bizkaia:
http://www.canalbizkaia.com/paginas/goles_ath_2.htm.

Inoltre provvederò ad inserire il link ai servizi della tv basca sulle partite dei biancorossi, che di solito escono il martedì.

Si torna a respirare.

Con il minimo sforzo l'Athletic di Clemente ottiene al Son Moix di Maiorca la prima vittoria in Liga (la seconda dopo il 3-0 alla Real Sociedad di 3 mesi fa) e torna a vedere la luce dopo uno dei periodi più bui della sua storia. La squadra di Bilbao resta ultima in graduatoria, tuttavia la zona salvezza dista solo un punto e l'ambiente può tranquillizzarsi un pò prima della sfida caldissima contro l'Atletico Madrid. Intendiamoci, i biancorossi hanno fatto poco o nulla per meritarsi i tre punti e non hanno mostrato grandi passi avanti nel gioco; Clemente ha schierato un 5-4-1 più che prudente, col solo Llorente di punta, e la squadra ha palesato i soliti limiti in costruzione e nell'andare in gol, tanto che è servita la rete su punizione di Luis Prieto, alla terza marcatura stagionale, per scardinare la porta del Maiorca di Cuper. I padroni di casa hanno attaccato di più e avrebbero meritato il pari, ma alla fine lo 0-1 ha resistito, restituendo all'Athletic quei punti persi inopinatamente domenica scorsa contro l'Alaves. Volevo chiudere segnalando che il Bilbao Athletic, al contrario della prima squadra, quest'anno sta letteralmente volando in Segunda B: ieri la squadra di Sarriugarte ha rifilato un perentorio 4-2 al Burgos (tripletta del fantasista Garmendia e rigore di Lizoain) e ha rafforzato la seconda posizione in classifica. I cachorros sono la nostra consolazione.

giovedì 24 novembre 2005

Che casino...



Dopo la sconfitta con l'Alaves, la prima contro i vitoriani al San Mamés, non me la sono sentita di scrivere nulla. Sono rientrato a casa domenica notte, ho acceso il televideo speranzoso, ho messo la pagina 298 e ho letto: Athletic-Alaves 0-2. Sono andato a dormire distrutto, perchè se i Leoni perdono io sto male, male davvero. Prima di dormire, una domanda rimbalzava nella mia testa: come può una squadra da quinto-sesto posto in classifica (cosa provata dalla gestione Valverde) ritrovarsi ultima con sette punti ed una sola vittoria? Purtroppo io non ho la soluzione e per ora non ce l'ha nemmeno Clemente (autore di una formazione piuttosto confusa domenica scorsa), secondo il quale i biancorossi stanno esprimendo meno della metà del loro potenziale. Bella forza, questo non mi sembra un punto di partenza originale. Sono così afflitto da questa situazione penosa che per oggi la finisco qui. Aggiungo solo che la dirigenza basca ha in mente di rinforzarsi a gennaio con l'acquisto di Aritz Aduriz, attaccante del Valladolid che i lettori di questo blog avranno imparato a conoscere, visto che caldeggio un suo ritorno a Bilbao già da diversi mesi.

martedì 15 novembre 2005

Guerrero fuori per un mese.

E' più grave del previsto l'infortunio occorso a Julen Guerrero nel mercoledì di Coppa del Re. Il Capitano, sottoposto ieri a risonanza magnetica, dovrà stare fuori per almeno tre settimane a causa di una rottura fibrillare del quadricipite, un fastidio parecchio noioso che necessita di molti giorni di assoluto riposo per scomparire del tutto. Davvero un peccato, perchè tutti i "guerreristi" non vedevano l'ora di scoprire se il Capitano avrebbe iniziato a giocare di più sotto la guida di Clemente, il tecnico che lo stima forse più di tutti e che ne aveva fatto il perno della sua nazionale spagnola ai tempi di USA '94.

Brutte notizie anche per Carlos Gurpegi: il navarro continua a soffrire per una pubalgia ed il servizio medico dell'Athletic non esclude un'operazione, da effettuarsi, almeno questo, non a breve termine.

giovedì 10 novembre 2005

Secondo turno di Coppa del Re: L'Hospitalet 1-3 Athletic.

L'Hospitalet: Sergio Morán, Sierra, Edu González, Pagés (Alex, min. 72), Roger, Angel Alvarez, Chiqui, Rubén (59' Raúl Pradas), Cárcel (65' Vila), Toni Mora, Paco Varela.
Athletic Club: Aranzubía, Expósito (62' Danobeitia), Luis Prieto, Murillo, Casas, Orbaiz, Tiko (85' Lacruz), Guerrero (39' Yeste), Javi González, Iraola, Llorente.
Reti: 38' Cárcel, 56' Yeste, 60' e 64' Llorente.
Arbitro: Pérez Burrull (Sezione cantabra).

Serve un gol dell'Hospitalet per svegliare i Leoni. Gli uomini di Clemente fanno la partita senza spingere troppo, beccano il solito gol da polli (incomprensione tra Aranzubia ed Exposito e rete di Carcel a porta vuota), poi si ricordano di essere una squadra di Primera e in otto minuti chiudono la partita. Decisivo l'ingresso di Yeste al posto dell'infortunato Guerrero: il Capitano gioca una buona partita, ma conferma di non attraversare un periodo fortunato (era alla prima partita dopo un mese di stop), mentre il numero 10 entra subito nel vivo del match e dà alla squadra la scossa di cui aveva bisogno dopo il gol avversario. E' proprio Yeste a pareggiare i conti al 56' (assist di Javi Gonzalez) e quindi a servire a Llorente la palla del 2-1. Nando di testa fa 3-1 dopo 4', chiudendo di fatto la gara e confermandosi bomber copero (5 gol in 5 partite di Coppa a fronte dei 4 totali in Liga). Il passaggio del turno era il risultato minimo ed è stato ottenuto, adesso arriva questa pausa benedetta che permetterà a Clemente di lavorare in tranquillità per 10 giorni prima della sfida-salvezza contro l'Alaves: quello che ci vuole all'Athletic per ritrovare un gioco e lo spirito di squadra che, finora, è stato letteralmente smarrito.

martedì 8 novembre 2005

11a giornata: Espanyol 1-1 Athletic.

Espanyol: Kameni, Jarque, Lopo, Pochettino (76' Fredson), David García, Ito, De la Peña, Juanfran (83' Jonathan), Riera (53' Coro), Luis García, Tamudo.
Athletic Bilbao: Aranzubía, Expósito, Murillo, Prieto, Casas, Orbaiz, Gurpegi, Iraola, Javi González (65' Tiko), Yeste (75' Etxeberria), Urzaiz (85' Lacruz).
Reti: 20' Luis Prieto, 88' Coro.
Arbitro: Medina Cantalejo (Sezione andalusa).

Due punti persi, questo è vero, ma almeno si comincia ad intravedere qualcosa di buono. Magari non sul piano del gioco, ancora a livelli piuttosto indecenti, però su quello dell'impegno e dell'orgoglio si sono fatti passi avanti. Clemente schiera la squadra secondo un 4-1-4-1 tentato anche da Mendilibar, con Gurpegi a protezione della difesa, Javi Gonzalez e Iraola sulle fasce e Orbaiz e Yeste al centro, col numero 10 più avanzato per supportare Urzaiz. Il gol arriva su calcio piazzato, come spesso accade alle formazioni incapaci di sviluppare un buon gioco: Yeste batte una punizione dalla trequarti e Luis Prieto diventa il miglior marcatore stagionale dell'Athletic (...) incornando alle spalle di Kameni il suo secondo gol dell'anno. L'Espanyol è inesistente ma i Leoni non ne approfittano, si chiudono a difesa del risultato (e qui si vede la mano di Clemente...) e finiscono per lasciare campo, nella ripresa, ai padroni di casa. Questi, però, riescono a giocare anche peggio dei biancorossi e finiscono per spaventare Aranzubia solo con una punizione di De la Peña, ma quando la partita sembra finita trovano il gol in mischia con Coro. Passa un minuto ed Etxeberria si trova solo in contropiede, entra in area dalla sinistra, finta il cross al centro e spara: palla fuori di un metro. La prima vittoria del Clemente-Atto terzo è così rimandata. Domani i Leoni giocheranno a Sabadell contro l'Hospitalet per il secondo turno di Coppa del Re: sarà la cinquantesima partita copera di Clemente e speriamo tutti di poterla festeggiare degnamente.

sabato 5 novembre 2005

4.000 a Lezama!

Ditemi se questo non è il club più bello del mondo: 4.000 persone erano a Lezama, sede degli allenamenti dell'Athletic, per incoraggiare e sostenere i ragazzi e Javier Clemente, alla sua prima uscita come mister della squadra. Uno spettacolo, con il vecchio leone che gridava di tirare fuori le palle e parlava poco di tattica, perchè ciò che i giocatori devono ritrovare è, prima di tutto, il carattere.

Due notizie velocissime di mercato. La prima è che Santiago Ezquerro, passato quest'estate al Barcellona a costo zero, non trova spazio nei blaugrana e Clemente ha pensato a lui per rinforzare un attacco sinora ridicolo (nonchè una fascia sinistra degna del Circo Barnum). Se son rose fioriranno, io firmerei subito per riprendere il grande Santi. La seconda: il sito italiano www.calciomercato.com scrive che l'Athletic avrebbe sondato il Chelsea per avere in prestito il terzino inglese Johnson. Io non so da dove tirino fuori queste storie. Ma vi pare che il club di Bilbao, che non ha mai giocato con stranieri in rosa, rompa la tradizione e per di più con Johnson? Avessero detto un campioncino in erba o un giocatore affermato, sarebbe stato palusibile (per chi non conosce la squadra); ma così, chi ci crede? Voto 4.

mercoledì 2 novembre 2005

L'ultimo imperatore.


Un giovanissimo Clemente con la maglia dell'Athletic.

Javier Clemente entra in punta di piedi nell'Athletic Bilbao nel 1980 come allenatore del settore giovanile. Da giocatore aveva indossato per 62 volte la maglia zurigorria (segnando 10 reti), prima che un bruttissimo infortunio mettesse la parola fine alla sua carriera quando era appena ventunenne. Arrivato alla cantera, si accorge di avere fra le mani un gruppo di giovani davvero interessanti, in cui spiccano il portiere Zubizarreta, Liceranzu, Endika, De la Fuente, Urtubi e inizia a cementare il gruppo; l'anno successivo la dirigenza lo chiama ad allenare la prima squadra e il risultato è ottimo, un quarto posto finale e una stagione in più di esperienza per tutti. La temporada seguente avviene l'impensabile: testa a testa appassionante col Real Madrid, rivale di sempre, e titolo che si assegna all'ultima giornata. Le merengues cadono a Valencia e nel contempo i Leoni vincono 5-1 all'Insular di Las Palmas, laureandosi campioni di Spagna dopo un digiuno lungo 27 anni con un punto in più dell'odiato Real. Il miracolo si ripete l'anno successivo: l'Athletic vince all'ultima giornata il derby casalingo con la Real Sociedad (2-1, doppietta del terzino Liceranzu e secondo gol siglato a 10' dal termine), arriva a pari punti con i madridisti ma si conferma campione per i migliori risultati negli scontri diretti. Secondo lo stesso Clemente "eravamo i migliori di Spagna. Quella squadra vinse molti titoli e non per caso, era davvero grandissima". I Leoni nel 1984 vincono anche la Coppa del Re e nel 1985 la Supercoppa, unico trofeo spagnolo che mancava all'Athletic, dopodichè Clemente litiga con una delle stelle della formazione, la "Pantera Rosa" Manuel Sarabia, e se ne va. Con il suo addio si chiude l'ultima parentesi di successi del club bilbaino, che non viene riaperta nemmeno nella stagione 1990-91, quando il tecnico di Barakaldo torna alla guida di una squadra ormai tecnicamente impoverita. Il 6-0 rimediato in casa dal Barcellona di Stoichkov e Zubizarreta, unito alla seguente sconfitta per 2-0 contro il Castellon, lo porta nuovamente a lasciare l'incarico, stavolta in modo certamente più mesto. Adesso è tornato per la terza volta: sarà minestra riscaldata o resurrezione? Nel mio piccolo io, con lui in panchina, mi sento già un pò più tranquillo.

martedì 1 novembre 2005

Bittor.

Girovagando su Internet alla ricerca di foto di Clemente per il post di domani, ho trovato quest'immagine.



E' Bittor Alkiza, grande mediano dell'Athletic anni '90, colpito duro durante una partita contro l'Espanyol nella stagione 1997-98. Quella era una squadra di giocatori umili e coraggiosi, gente che non toglieva mai la gamba, guerrieri in campo e signori fuori dal rettangolo verde. Bittor Alkiza non avrebbe mai giocato contro il suo allenatore, perchè sapeva che così facendo avrebbe danneggiato la sua squadra, per cui era pronto a dare anche la testa. Con 11 Alkiza l'Athletic adesso non sarebbe ultimo. Con 11 Alkiza l'Athletic sarebbe sempre primo, per lo meno nei nostri cuori.

Mendi cacciato, arriva Clemente!



Il pareggio interno con il Celta Vigo è stato fatale a José Luis Mendilibar: il tecnico di Zaldibar è stato esonerato, a sorpresa ma non troppo, dal presidente dell'Athletic Bilbao Lamikiz, che al suo posto ha assunto Javier Clemente. L'ex ct della Spagna forse più bella mai vista ai Mondiali, quella eliminata dall'Italia di Roberto Baggio ad USA '94, torna a sedersi per la terza volta sulla panchina della squadra di Bilbao, dove ha conquistato gli ultimi due storici titoli di Liga nel 1983 e nel 1984. Mendilibar paga gli scarsissimi risultati della squadra in campionato e, soprattutto, l'aperta ostilità di buona parte dello spogliatoio, che a questi risultati ha fatalmente condotto; l'Athletic, infatti, non sarà formazione da primi 4 posti, però ha elementi di livello internazionale che stanno giocando talmente male da suscitare molti sospetti. Così ha scritto il mio amico Emiliano sul forum della Peña Leones Italianos: "I giocatori, bastardi, non vogliono MENDI, punto. Che lo mandino via il prima possibile. Lo si vede dal campo, io non credo che una squadra possa peggiorare a tal punto dopo un anno. Mendi ha commesso solo un errore, la testardaggine! Ha creduto di poter fare a modo suo... Non sapeva che si trovava all'ATHLETIC e non all'EIBAR (ex squadra di Mmendilibar, nota mia). Valverde è stato più furbo, si è prima conquistato lo spogliatoio poi sono venuto i risultati. L'era TXINGURRI era iniziata anche peggio, Mendi ha iniziato alla grande, 3-0 nel derby e ha perso l'umiltà ! E ora sta pagando. Purtroppo stiamo pagando anche noi! Se si continua così meritiamo di scendere in Segunda, siamo una delle peggiori squadre che abbia mai visto. Ma io, come tutti voi, so come stanno le cose. Sappiamo che ORBAIZ non sbaglia 50 palloni a partita; sappiamo che ARANZUBIA non prende gol da 30 metri; sappiamo che YESTE ti può far vincere con le sue giocate da fenomeno; sappiamo che LUIS PRIETO di testa non ne sbaglia una...sappiamo un sacco di cose, anche i giocatori lo sanno...lo sa anche il povero Mendi... Ci tocca aspettare, aspettare, aspettare!!! Salviamoci, poi a fine anno forse è il caso di far un bel discorsetto a chi INDOSSA la maglia dell'ATHLETIC!!! Per il momento mando giù merda rabbia e nervosismo. Continuo a tifare da casa, a incitare, noi tifosi biancorossi abbiamo l'obbligo di stare vicino al NOSTRO ATHLETIC... Aspettando il giorno di tirare le somme!". Non posso che sottoscrivere in pieno questo discorso. I migliori elementi della rosa hanno giocato contro Mendi, che, come sempre capita agli allenatori in questi casi, non ha potuto farci nulla: in campo non scendeva lui, nè Guerrero, Javi Gonzalez e Urzaiz, infortunati più o meno dall'inizio e che, secondo me, erano tra i pochi sostenitori del tecnico all'interno dello spogliatoio. La società ha impiegato anche troppo tempo a prendere atto della situazione, perchè Mendi andava esonerato (anche se a malincuore, come ha detto Lamikiz, perchè è una degna persona e un bravo tecnico) già qualche giornata fa, magari dopo l'incredibile ko interno al 93' col Malaga, in cui iniziavano ad affiorare i primi segnali di ribellione, oppure dopo lo scandaloso secondo tempo di Madrid nel quale i giocatori, in pratica, non erano rientrati in campo. E' molto deprimente constatare che anche in una squadra come l'Athletic succedono certe cose, tuttavia sarebbe da ingenui pensare che Bilbao sia la stessa di qualche stagione fa. Probabilmente i giocatori più in vista non hanno accettato di prendere ordini da un allenatore sì inflessibile, ma alla prima esperienza in una squadra importante di Primera division, e come risultato la squadra è finita all'ultimo posto. Ci penserà Clemente, il sergente di ferro, a rimetterli tutti in riga, perchè non credo proprio che figetti come Yeste (a parer mio il primo a giocare contro Mendi) si permetteranno di discutere un tecnico che ha vinto tantissimo, ha allenato gente più forte e non si è fatto mettere i piedi in testa da nessuno. Javi, fagli il culo, siamo tutti con te!

PS Domani scriverò delle grandi gesta di Clemente nelle sue passate esperienze all'Athletic.

10a giornata: Athletic 1-1 Celta.



Athletic Club: Aranzubia; Expósito (72' Tiko), Murillo, Prieto, Lacruz; Orbaiz, Gurpegui (84' Ibon Gutiérrez); Iraola, Yeste, Dañobeitia (63' Llorente); Urzaiz.
Real Club Celta de Vigo: Pinto; Angel, Sergio (34' Méndez), Lequi, José Enrique; Oubiña, Iriney; Núñez, Canobbio (70' De Ridder), Silva; Javi Guerrero (28' Jonathan).
Reti: 24' Gurpegui, 58' Angel.
Arbitro: Undiano Mallenco (Comitato Navarro).

Ho visto il primo tempo della partita su Sky, poi sono uscito. Potevo restare ma lo spettacolo davanti ai miei occhi era così indecente che me ne sono anadato senza rimpianti, pur con l'Athletic avanti 1-0 (reti di Gurpegi, in mischia, sull'unico tiro in porta dei Leoni). Squadra svogliata, senza nerbo e senza voglia di lasciare l'ultimo posto in classifica, squadra che non meritava il tifo incessante del San Mamés e nemmeno la mia presenza davanti al televisore e quella degli altri appassionati italiani. Ho visto lottare davvero solo Urzaiz, vero capitano, e Gurpegi, uno che non molla mai e che per quella maglia sacrificherebbe anche la fidanzata. Il Celta Vigo, la cui tifoseria è gemellata con quella bilbaina (ne approfitto per salutare il mio amico e tifoso celeste Javi), ha meritatamente pareggiato nella ripresa con Angel e avrebbe anche potuto vincere, però ha sprecato alcune buone occasioni, costruite soprattutto dall'ottimo Silva, un ragazzo di cui risentiremo parlare spesso. Ultimi a 6 punti, urge davvero una scossa.