lunedì 26 febbraio 2007

24a giornata: Barcellona 3-0 Athletic.

Barcelona: Valdés; Oleguer, Puyol, Thuram, Gio, Edmilson (82' Sylvinho), Xavi, Iniesta, Giuly (77' Saviola), Ronaldinho, Eto'o (67' Messi).
Athletic Bilbao: Aranzubia, Expósito, Amorebieta, Sarriegi (76' Bergara), Casas, Iraola, Murillo (46' Aduriz), Javi Martínez, Yeste, Gabilondo, Urzaiz (54' Llorente).
Reti: 23' Amorebieta (ag), 29' Xavi, 40' Eto'o.
Arbitro: Lizondo Cortés (Colegio Valenciano).

Diciamo la verità, ci speravamo. Un Barça che attraversava una crisi profonda, un Athletic che veniva da una vittoria importante per la classifica ed il morale: due premesse che portavano a ritenere l'impegno al Nou Camp meno impossibile di quanto sarebbe stato in condizioni "normali". E' stata invece una disfatta di proporzioni enormi, ben più larga di quanto dica il punteggio, e bisogna ringraziare un grandissimo Aranzubia (nonchè un certo atteggiamento dei blaugrana, tesi alla ricerca del numero ad effetto più che di un altro gol) se il passivo è stato contenuto in tre reti di scarto.
Inizialmente il piano tattico di Mané funziona: il 4-2-3-1 di base è in realtà un 4-5-1, perchè le tre mezzepunte ripiegano diligentemente e intasano gli spazi a centrocampo, ingolfando la manovra dei padroni di casa che ovviamente sono chiamati a fare la partita; inoltre, l'Athletic è sempre pronto a colpire in contropiede e la prima occasione del match è per Yeste, che tenta il tiro a girare dal vertice destro dell'area trovando Valdes sicuro in presa. Il fortino eretto dai biancorossi, però, cade alla prima seria accelerazione del Barcellona, fatto che dimostra l'intrinseca debolezza della difesa bilbaina, mascherata ma impossibile da eliminare anche per il nuovo assetto tattico introdotto con la venuta di Mané. Giuly ridicolizza con un'accelerazione secca Casas e mette in mezzo, Amorebieta è in anticipo ma cicca clamorosamente la palla col sinistro, colpendola col tacco destro e mandandola alle spalle di un incredulo Aranzubia. Il gentile regalo dei rojiblancos spiana la strada al Barça. Sale in cattedra il trio Iniesta-Ronaldinho-Eto'o, con il camerunense tornato in campo dal 1' e voglioso di dimostrare tutta la sua bravura; i tre assi blaugrana producono il raddoppio, con Iniesta che inizia l'azione dribblando due uomini e servendo Ronaldinho, lancio immediato del brasiliano per Eto'o, che serve di prima l'accorrente Xavi: destro secco a schiacciare il pallone nell'angolo alla destra di Aranzubia, gol fantastico dei catalani. L'Athletic avrebbe con Urzaiz il pallone del 2-1, ma il colpo di testa del capitano finisce fuori di mezzo metro con Valdes battuto; siamo alla mezz'ora e questa è l'ultima volta in cui i baschi si faranno vedere con pericolosità nell'area avversaria. Gli uomini di Mané spariscono definitivamente dal match quando Eto'o spedisce in rete un assist al bacio di un ispiratissimo Ronaldinho: è il 40' e sul 3-0 il prosieguo della partita diventa un monologo dei padroni di casa. Aranzubia si erge a protagonista straordinario, sventando una quantità industriale di palle gol blaugrana, mentre Dinho si diverte a ridicolizzare il povero Exposito (che probabilmente starà ancora girando spaesato per il Camp Nou), nonché chiunque gli si pari davanti. A un certo momento il dentone fa fuori sulla sinistra Murillo, entra in area, disorienta Exposito con delle finte pazzesche, salta anche Iraola e tenta il pallonetto: Dani alza e manda la palla sulla traversa. Se fosse entrato, sarebbe stato un gol da consegnare immediatamente alla storia del calcio. La partita termina sul 3-0 tra indicibili sofferenze dell'Athletic, che tra l'altro si ritrova terzultimo in solitudine ad un punto dalla zona salvezza. Unica nota positiva l'esordio di Gaizka Bergara in Primera, per il resto direi di tracciare una bella riga su questa partita e di dimenticare in fretta l'atteggiamento tenuto dalla squadra, molle e senza "garra", assolutamente indecente per chi è invischiato nella lotta per non retrocedere. Chiudo con i migliori: per l'Athletic Aranzubia e Javi Martinez, l'unico decente tra i giocatori di movimento, per il Barça un fantastico Iniesta e un Ronaldinho sontuoso.

giovedì 22 febbraio 2007

Il racconto del match.

L'esultanza di Aduriz dopo il primo gol.

Athletic Club: Aranzubia; Expósito, Sarriegi, Amorebieta, Casas; Murillo, Iraola; Gabilondo (74’ Etxeberria), Yeste, Aduriz (84’ Llorente); Urzaiz (66’ Javi Martínez).
Getafe: Abbondanzieri; Cortés, Belenguer, Tena, Paredes; Mario Cotelo (87’ Sousa), Celestini, Vivar Dorado (64’ Verpakovskis), Nacho (64’ Albín); Manu del Moral, Güiza.
Reti:
29’ e 50’ Aduriz.
Arbitro: Alvarez Izquierdo (Comité catalán).

Finisce dopo due mesi di sofferenza l’astinenza casalinga dell’Athletic, che per risorgere sceglie un avversario ostico e si affida a uno degli uomini sin qui più deludenti, Aritz Aduriz. Il Getafe di Schuster non ha timori di sorta, l’Athletic deve vincere ad ogni costo se non vuole veder allontanarsi il treno salvezza, ma nonostante queste premesse la prima mezz’ora di gara è noiosa e viene ravvivata solo da un paio di ammonizioni. I padroni di casa, spronati dagli urlacci di Mané, provano ad alzare il ritmo e solo un anticipo miracoloso di Vivar Dorado impedisce a Gabilondo di spedire in porta una punizione al bacio di Yeste; è il preludio al gol, giunto inaspettato al 29’ grazie alla caparbietà ancora di Gabilondo, che recupera palla sulla trequarti avversaria, entra in area e serve ad Aduriz un assist che il numero 23 deve solo spingere in porta. L’1-0 accende finalmente la partita ed i capovolgimenti di fronte si susseguono a grandissima velocità. Urzaiz segna al 37’ con uno dei suoi proverbiali cabezazos, ma l’arbitro annulla per un fallo del navarro invisibile ai più; 30 secondi dopo il Getafe risponde creando una palla-gol enorme: Manu del Moral riceve la sfera all’altezza del dischetto e spara indisturbato, Aranzubia, fin lì inoperoso, inizia il suo pomeriggio da protagonista sventando di piede in modo miracoloso. Gli animi si accendono e per poco non ne fa le spese il focoso Aduriz, che mette le mani in faccia a Belenguer dopo un brutto fallo del difensore madrileno: è giallo per i due galletti, l’arbitro avrebbe potuto essere più severo con l’attaccante basco. Si va al riposo con l’Athletic in vantaggio e la ripresa promette scintille. Quando il direttore di gara fischia l’avvio del secondo tempo, tutti si aspettano un Getafe all’assalto, invece è l’Athletic che stringe d’assedio la porta di Abbondanzieri alla ricerca del colpo del ko. “El Pato”, come lo chiamavano i tifosi del Boca, prima è bravissimo a chiudere su Aduriz, quindi si oppone da campione su una sventola di Urzaiz dalla distanza; il portiere argentino, però, capitola al 5’, quando Aduriz, lanciato da Yeste, si beve Belenguer, entra in area e lo scavalca con un pregevole tocco sotto. Grande gol per Aritz, tornato protagonista dopo un lungo periodo di appannamento; bravo Mané a credere in lui ed a proporlo in una posizione molto interessante, con il gipuzcoano ad agire tra la linea mediana e quella difensiva, partendo spesso da destra per poi accentrarsi sfruttando gli spazi aperti dal trattore Isma. Raggiunto il suo obiettivo, l’Athletic lascia l’onere di impostare agli avversari e si limita a giocare in contropiede: atteggiamento giusto ma anche pericoloso quando davanti agiscono due peperini come Güiza e del Moral. I due attaccanti creano, Aranzubia è superbo nel negare il gol che riaprirebbe la partita, coadiuvato anche da un ottimo Amorebieta (più incerto, al solito, Sarriegi). Dani, tornato ai livelli che gli competono, chiude alla grande prima su Güiza e quindi su del Moral lanciati a rete ed infine si supera respingendo un colpo di testa su corner di Albin. Di fronte ai miracoli di un portiere in stato di grazia, il Getafe si arrende e lascia i tre punti ad un ottimo Athletic, che anche secondo Schuster si è meritato la vittoria. Migliori in campo per i biancorossi Aduriz e Aranzubia, ma vanno citati anche Amorebieta e un grande Gabilondo, capace talvolta di prestazioni molto positive e non del solito mediocre compitino.

lunedì 19 febbraio 2007

23a giornata: Athletic 2-0 Getafe.

Tutto pronto per iniziare. L'Athletic, che cerca la vittoria in casa che manca da due mesi, ha di fronte a sè una squadra in gran forma e che sta esprimendo un ottimo calcio, il Getafe di Bernd Schuster. Non sarà facile, ma i Leoni sono obbligati a vincere.

7' Purtroppo la ricezione è davvero pessima e il programma scatta in continuazione. C'è un calcio di punizione per l'Athletic, interessante per Yeste.

8' Nulla di fatto, ne approfitto per dare la formazione dei biancorossi, che schierano Aranzubia tra i pali, Exposito, Sarriegi, Amorebieta e Casas in difesa, Murillo e Iraola in posizione di mediani, Aduriz, Yeste e Gabilondo trequartisti e Urzaiz unica punta. Nel Getafe occhio a Güiza.

21' Mi era crollata la connessione, purtroppo continuo a vedere piuttosto male. Risultato fermo sullo 0-0, sta succedendo pochissimo in campo.

26' Il Getafe ha preso il sopravvento a centrocampo, ora gli uomini di Schuster stanno schiacciando l'Athletic che si limita a qualche sortita in contropiede. Atterrato proprio in questo momento Aduriz al limite: giallo a Celestini, occhi puntati sul mancino di Yeste.

27' La palla messa dentro da Yeste sembra buona per Gabilondo, anticipato all'ultimo da Vivar Dorado. Athletic che deve prendere convinzione e spingere di più.

30' GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOl DELL'ATHLETIC!!! ADURIZ!!!

Il gol: Gabilondo pressa alto e recupera palla sulla trequarti sinistra, assist al centro e Aduriz batte Abbondanzieri con un bel tocco di piatto destro.

32' Risposta immediata del Getafe, con Manu del Moral che mette in mezzo trovando però il provvidenziale rinvio di Exposito. Sul ribaltamento di fronte Gabilondo va al tiro dal limite dell'area, Abbondanzieri c'è. Partita molto bella desso.

35' Animi caldissimi al San Mamés. Aduriz viene steso, l'arbitro non fischia e il numero 23 mette le mani addosso a Belenguer: si accende una mischia, giallo ad entrambi ma Aritz ha rischiato grosso. Aduriz non è nuovo a certi atteggiamenti "calienti" e proprio per questo è uno dei beniamini del pubblico di Bilbao (e anche mio)!

38' Emozioni a raffica, partita splendida. Prima Urzaiz si vede annullare un gol di testa per cause da chiarire, dopodiché il Getafe va in contropiede e Güiza, smarcato a centro area, batte a colpo sicuro: miracolo di Aranzubia che sventa un gol fatto.

Il gol di Isma è stato annullato per un presunto fallo del delantero navarro sul proprio marcatore, fallo che dal replay non appare molto chiaro. Diciamo che l'arbitro ha visto meglio di noi.

47' Athletic che chiude in attacco, corner dopo un'ottima azione sviluppata da Aduriz sulla destra. Niente di fatto dopo la battuta dell'angolo.

Finisce il primo sul risultato di 1-0 per i padroni di casa.

Commento del primo tempo.
Frazione a due facce: nella prima parte la partita è fiacca, bloccata a centrocampo e senza azioni degne di nota, dopo il 25', però, il match si accende e diventa davvero divertente. Athletic e Getafe si affrontano a viso aperto e ne viene fuori una seconda parte altamente spettacolare, con occasioni per entrambe le squadre e frequentissimi capovolgimenti di fronte. I padroni di casa si portano sull'1-0 alla mezz'ora con Aduriz, ma il merito è quasi tutto di Gabilondo, bravo a recuperare la palla ed a servirla al compagno; belli comunque il movimento e il tiro del numero 23, al suo quarto gol stagionale. Il Getafe non ci sta e potrebbe pareggiare col suo uomo migliore, Güiza, ma Aranzubia si supera e sventa la conclusione da due passi della punta avversaria al 38'. Poco prima era stato annullato un gol di Urzaiz (gran cabezazo su cross perfetto di Exposito): le immagini non mostrano un fallo vero e proprio del navarro, che sembra aiutarsi un po' con le braccia ma non in maniera scandalosa. Ci aspetta una ripresa che a mio parere sarà incandescente.

1' Si riparte, non ci sono sostituzioni. Subito lavoro per Abbondanzieri, che prima deve uscire a valanga su Aduriz e quindi si deve distendere per opporsi ad una bella conclusione di prima intenzione di Urzaiz.

5' GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL DELL'ATHLETIC!!! ADURIZ!!!

Rete fantastica di Aduriz, che riceve palla da Yeste, supera nell'uno contro uno Belenguer e va a segno scavalcando Abbondanzieri con un tocco sotto davvero pregevole. Avevo criticato Aritz per le sue ultime prestazioni ma sono ben felice di venire smentito oggi con questa doppietta. Ora la partita si mette benissimo per i Leoni, che possono controllare e ripartire in contropiede sfruttando la velocità di Aduriz; potrebbe anche essere utile Llorente con le sue progressioni.

9' Athletic padrone del campo, il Getafe ha subìto il contraccolpo psicologico del 2-0.

14' Incredibile cavolata di Abbondanzieri, che tenta un dribbling su Iraola, perde palla e deve stendere il numero 15 al limite, beccandosi anche un giallo. Sulla punizione tutti aspettano Yeste, batte invece lo stesso Iraola mettendo la palla fuori di un soffio.

21' Esce Urzaiz, ovazione per lui, ed entra Javi Martinez, che aveva avuto dei problemi fisici in settimana. Ora Aduriz diventa la punta di riferimento, con Gabilondo a sinistra, Yeste centrale e il nuovo entrato presumibilmente a destra.

23' Torna a farsi vivo il Getafe con il solito Güiza, Aranzubia è splendido nella sua risposta. Grande partita per il portiere riojano, chiamato in causa raramente ma decisivo quando è servito.

29' Fuori Gabilondo per Etxeberria. Il Getafe adesso spinge, l'Athletic non deve far riaprire il match ai madrileni.

34' Grande occasione per il Getafe: Manu del Moral entra in area da sinistra ma perde il tempo per il tiro e viene fermato da Aranzubia con l'aiuto determinante di Sarriegi. Bravo il difensore basco, l'errore nel controllo da parte dell'attaccante avversario è comunque evidente.

38' Corner del Getafe, stacca Albin e ancora una volta Aranzubia è immenso e salva. L'Athletic è arretrato troppo e non si fa vedere da diverso tempo dalle parti di Abbondanzieri. Entra intanto Llorente per Aduriz. salutato con una vera e propria ovazione dai tifosi baschi.

45' 3 minuti di recupero, la partita è praticamente conclusa. L'Athletic sta per tornare a vincere in casa dopo un'astinenza di 2 mesi.

48' Finisce la partita al San Mamés, Athletic batte Getafe 2 a 0.

Commento finale.
Partita gradevole e vittoria meritata per l'Athletic, che dopo un paio di prestazioni casalinghe alquanto sfortunate torna a regalare al proprio pubblico un pomeriggio di felicità. Dopo una prima fase di studio, il match entra nel vivo intorno alla mezz'ora del primo tempo: entrambe le squadre creano occasioni da gol e potrebbero segnare, tuttavia solo i biancorossi riescono a centrare il bersaglio con Aduriz e vanno al riposo in vantaggio di un gol. Nella ripresa tutti si aspettano la reazione veemente del Getafe, invece sono i Leoni ad iniziare a spron battuto ed a trovare l'importantissima rete del raddoppio, ancora con Aduriz che stavolta fa tutto da solo e torna protagonista dopo un periodo di appannamento sotto porta. Il gol dell'Athletic taglia le gambe al Getafe, che rischia di subire il 3-0 (Iraola sfiora il palo su punizione) e riesce a riorganizzarsi solo dopo una ventina di minuti; gli uomini di Schuster prendono pian piano convinzione e nel finale creano anche diverse palle-gol interessanti, ma non hanno fatto i conti con un Aranzubia in stato di grazia, davvero insuperabile per Güiza e compagni. Finisce dunque 2-0 per l'Athletic, un risultato importante in vista della probitiva trasferta di domenica prossima al Nou Camp di Barcellona.

I migliori per l'Athletic.
Aduriz con due reti è il man of the match, tuttavia non so come sarebbe finita questa partita senza Aranzubia, che ha parato di tutto e sempre con ottimo stile, sventando un paio di occasioni che avevano già fatto gridare al gol i giocatori del Getafe. Mi è piaciuto Amorebieta in difesa, anche perchè si è spesso trovato a battagliare col pericoloso Güiza ed è sovente uscito vincitore. Yeste è andato come sempre a corrente alternata, ma la palla servita ad Aduriz per il 2-0 è da manuale dell'assist. Bene anche Exposito, attento dietro e positivo in fase di spinta, e Gabilondo, che ogni tanto (vedi Pamplona o partita di coppa col Maiorca) riesce a fare più del suo solito compitino. In generale, comunque, tutti hanno giocato discretamente.

martedì 13 febbraio 2007

22a giornata: Atletico 1-0 Athletic.

Atlético de Madrid: Leo Franco; Seitaridis, Perea, Pablo, Pernía; Jurado (60' Galleti), Luccin (75' Costinha), Maniche, Mista; Torres, Agüero.
Athletic de Bilbao: Aranzubia; Javi González (45' Etxeberría), Expósito, Sarriegi, Casas; Javi Martínez, Iraola, Yeste, Murillo, Gabilondo (59' Zubiaurre); Aduriz (72' Urzaiz).
Reti: 63' Aguero.
Arbitro: Carlos Clos Gomez (Aragona).

Due settimane fa, appena dopo il derby, pensavamo di essere praticamente fuori dalla zona retrocessione; la squadra giocava benino, i punti arrivavano e i più ottimisti parlavano già di arrivo finale nella parte sinistra della classifica. Sono bastate due partite balorde per farci rimangiare tutte le belle parole spese per la squadra e per farci ripiombare nell'incubo della Segunda, che con l'arrivo di Mané sembrava essersi allontanato definitivamente. Domenica sera il tecnico, a parer mio, ha perso leggermente la bussola, nel senso che ha scelto l'impostazione giusta per bloccare l'Atletico, squadra inguardabile quando deve imporre il suo gioco, ma ha toppato nella scelta degli interpreti: Exposito, schierato centrale, si è fatto fregare da Aguero nell'azione del gol, Aduriz e Gabilondo, tornati titolari, hanno fallito le due occasioni più clamorose per l'Athletic e lo spostamento a destra di Javi Martinez ha lasciato il ragazzo avulso dal gioco per troppo tempo. Con Urzaiz in campo, magari coadiuvato da Llorente nel ruolo di guastatore, forse sarebbe finita diversamente. L'idea del tecnico dei Leoni era quella di chiudere gli spazi e ripartire in contropiede sfruttando la velocità di Aduriz, ma la scarsa verve dei centrocampisti baschi (in particolar modo di Yeste, incappato in una delle sue classiche giornate "no") e la contromossa di Aguirre, che ha schierato la scheggia Perea in marcatura sul nostro numero 23, non hanno permesso la riuscita pratica di una tattica sempre redditizia per le squadre che fanno visita al Calderon. L'Atletico, infatti, è un'ottima squadra quando può agire di rimessa, sfruttando le caratteristiche fisiche e tecniche del "niño" Torres, l'imprevedibilità di Aguero e le verticalizzazioni dalla difesa, ma si trova spessissimo in ambasce quando deve fare la partita. La combinazione di questi elementi ha prodotto una partita noiosa, dominata nel possesso palla dai padroni di casa, incapaci però di variare il loro gioco orizzontale e prevedibile; l'Athletic ha avuto due grandi occasioni per passare in vantaggio, ma prima Gabilondo ha messo alto un colpo di testa da due passi e quindi Aduriz, pescato solissimo in area, ha controllato bene di petto per poi ciabattare indegnamente la conclusione col destro, spedendo fuori mentre Leo Franco già si disperava. L'Atletico si è fatto vedere con poca pericolosità fino al gol: Aguero, impalpabile e assente dal match come spesso gli succede, con un guizzo ha anticipato Exposito, che pensava di aver già fatto suo il pallone recapitato in area con un cross dalla destra, e ha battuto Aranzubia con un'ottima conclusione. Mané ha provato a recuperare inserendo Urzaiz, mossa purtroppo rivelatisi inutile. Sconfitta che si poteva evitare ma che mi è sembrata meritata, se non altro per l'atteggiamento assolutamente inadeguato tenuto da alcuni giocatori, Yeste in primis ma non solo lui. Da segnalare infine l'infortunio di Javi Gonzalez e l'esordio di Zubiaurre con la camiseta dell'Athletic: finalmente il ragazzo ha visto la fine del tunnel.

giovedì 8 febbraio 2007

21a giornata: Athletic 1-2 Betis.

Athletic Club: Aranzubia; Expósito, Sarriegi, Amorebieta, Casas (69' Javi González); Javi Martínez, Murillo, Iraola, Yeste; Aduriz (63' Llorente), Urzaiz.
Real Betis Balompié: Doblas; Ilic, Arzu, Rivas, Fernando Vega; Vogel, Capi; Sobis (73' Pancrate), Rivera (68' Miguel Angel), Caffa (58' Fernando); Robert.
Reti: 18' Robert, 75' Pancrate, 91' Urzaiz (rig.).
Arbitro: Daudén Ibáñez (Comité Aragonés).

Come sono lontani i tempi in cui il San Mamés era ritenuto uno dei fortini inviolabili dell'intero panorama europeo...uno stadio il cui nome incuteva timore al solo pronunciarlo, un campo in cui ogni avversario aveva paura di giocare. Da un paio di anni a questa parte, purtroppo, la nostra Catedral sta diventando sempre più terreno di conquista per le squadre della Liga, come dimostra questo 2-1con cui il Betis espugna il tempio di Bilbao, appena due settimane dopo l'altro sacco perpetrato dal Villarreal. Due partite nelle quali l'Athletic non meritava di perdere, cosa che rende ancor più amaro il boccone da mandare giù. Stavolta i sivigliani hanno approfittatto del ritorno di un attore, spesso protagonista in passato, che pensavamo di non dover rivedere così presto: l'errore difensivo marchiano. Sull'1-0 di Robert Sarriegi non sale per il fuorigioco, restando letteralmente incollato all'erba dell'area, e il brasiliano ha buon gioco nel battere Aranzubia; il gol del 2-0 di Pancrate, appena entrato a fare il suo esordio in Spagna, è ancora più comico: il Betis batte una rimessa laterale che giunge in area, la palla passa sopra le teste di alcuni giocatori e piomba sui piedi di Amorebieta, che dimostra di avere bisogno di un po' di ripasso sui fondamentali pasticciando e regalando la sfera al delantero francese, che ringrazia e insacca. L'ex giocatore del PSG penserà che la Liga è una pacchia, visti certi difensori... I rojiblancos, che avevano sfiorato il vantaggio pochi minuti prima del gol di Robert (salvataggio di Vogel su colpo di testa di Sarriegi, con Doblas uscito a farfalle sul corner tagliatissimo di Iraola), non sono riusciti a creare altre palle gol nette nel corso dei 90', tuttavia hanno tenuto in pugno il gioco e possono recriminare per almeno tre azioni sospette in area del Betis non sanzionate dall'arbitro: un tocco di mano di Ilic identico a quello di Sarriegi contro la Real Sociedad, una cintura in area su Llorente e soprattutto una spinta su Urzaiz in procinto di incornare. Il direttore di gara ha concesso ai Leoni il rigore forse meno netto, un mezzo "panino" ai danni di Isma che poi ha realizzato il penalty, troppo tardi però per riaprire il match. Luis Fernandez ha detto nel dopogara che, in un ipotetico incontro di pugilato, l'Athletic avrebbe vinto ai punti: belle parole, tanto gli unici punti che contavano se li è presi il "machote".

sabato 3 febbraio 2007

Gurpegi scrive ai Leones Italianos!

Quello che segue è il testo della mail inviata da Carlos Gurpegi alla nostra Peña, per ringraziare noi soci dell'appoggio che gli stiamo dando in questo momento buio della sua carriera. Provate a pensare quale altro giocatore, di qualsiasi altro club, farebbe una cosa del genere. Amo l'Athletic anche per questo... Carlos sei un grande, non mollare!

Kaixo soy Carlos Gurpegi acabo de ver vuestra pagina web y me dirijo a vosotros para agradecer las muestras de cariño y el apoyo que en todo momento he recibido de vuestra peña,me alegra saber q aficionados del athletic que viven tan lejos de aqui confian en mi demostrada inocencia y no tienen ninguna duda de una verdad que es la injusticia q se esta cometiendo a mi persona. Para mi el cariño recibido por esta gran afición es una de las cosas mas grandes que me va dejar el futbol y ojala tanto vosotros desde Italia como todo el aficionado del Athletic pronto vuelva a verme con mi camiseta rojiblanca y en el cesped de San Mames q es donde merezco estar. Solo pedirte q des las gracias a todos los miembros de la peña y de nuevo daros las GRACIAS por vuestro cariño y apoyo. Me encantaria poder leer vuestro libro pero el italiano no es lo mio un abrazo a todos y !!!!!GORA ATHLETIC¡¡¡¡¡

Ciao, sono Carlos Gurpegi. Ho appena visto il vostro sito internet e vi scrivo per ringraziarvi per le dimostrazioni di affetto e per l’appoggio che in ogni momento ho ricevuto dalla vostra peña; mi fa piacere sapere che tifosi dell’Athletic che vivono così lontano da qui credono nella mia provata innocenza e non hanno alcun dubbio su una certezza: l’ingiustizia che si sta commettendo contro di me. L’affetto ricevuto da questa grande tifoseria è una delle cose più grandi che mi lascerà il calcio, e speriamo che sia voi dall’Italia che ogni tifoso dell’Athletic possiate vedermi presto con la mia maglia biancorossa sul terreno del San Mamés, dove merito di essere. Grazie a tutti i membri della peña. Gora Athletic!!!