Atlético de Madrid: Leo Franco; Seitaridis, Perea, Pablo, Pernía; Jurado (60' Galleti), Luccin (75' Costinha), Maniche, Mista; Torres, Agüero.
Athletic de Bilbao: Aranzubia; Javi González (45' Etxeberría), Expósito, Sarriegi, Casas; Javi Martínez, Iraola, Yeste, Murillo, Gabilondo (59' Zubiaurre); Aduriz (72' Urzaiz).
Reti: 63' Aguero.
Arbitro: Carlos Clos Gomez (Aragona).
Due settimane fa, appena dopo il derby, pensavamo di essere praticamente fuori dalla zona retrocessione; la squadra giocava benino, i punti arrivavano e i più ottimisti parlavano già di arrivo finale nella parte sinistra della classifica. Sono bastate due partite balorde per farci rimangiare tutte le belle parole spese per la squadra e per farci ripiombare nell'incubo della Segunda, che con l'arrivo di Mané sembrava essersi allontanato definitivamente. Domenica sera il tecnico, a parer mio, ha perso leggermente la bussola, nel senso che ha scelto l'impostazione giusta per bloccare l'Atletico, squadra inguardabile quando deve imporre il suo gioco, ma ha toppato nella scelta degli interpreti: Exposito, schierato centrale, si è fatto fregare da Aguero nell'azione del gol, Aduriz e Gabilondo, tornati titolari, hanno fallito le due occasioni più clamorose per l'Athletic e lo spostamento a destra di Javi Martinez ha lasciato il ragazzo avulso dal gioco per troppo tempo. Con Urzaiz in campo, magari coadiuvato da Llorente nel ruolo di guastatore, forse sarebbe finita diversamente. L'idea del tecnico dei Leoni era quella di chiudere gli spazi e ripartire in contropiede sfruttando la velocità di Aduriz, ma la scarsa verve dei centrocampisti baschi (in particolar modo di Yeste, incappato in una delle sue classiche giornate "no") e la contromossa di Aguirre, che ha schierato la scheggia Perea in marcatura sul nostro numero 23, non hanno permesso la riuscita pratica di una tattica sempre redditizia per le squadre che fanno visita al Calderon. L'Atletico, infatti, è un'ottima squadra quando può agire di rimessa, sfruttando le caratteristiche fisiche e tecniche del "niño" Torres, l'imprevedibilità di Aguero e le verticalizzazioni dalla difesa, ma si trova spessissimo in ambasce quando deve fare la partita. La combinazione di questi elementi ha prodotto una partita noiosa, dominata nel possesso palla dai padroni di casa, incapaci però di variare il loro gioco orizzontale e prevedibile; l'Athletic ha avuto due grandi occasioni per passare in vantaggio, ma prima Gabilondo ha messo alto un colpo di testa da due passi e quindi Aduriz, pescato solissimo in area, ha controllato bene di petto per poi ciabattare indegnamente la conclusione col destro, spedendo fuori mentre Leo Franco già si disperava. L'Atletico si è fatto vedere con poca pericolosità fino al gol: Aguero, impalpabile e assente dal match come spesso gli succede, con un guizzo ha anticipato Exposito, che pensava di aver già fatto suo il pallone recapitato in area con un cross dalla destra, e ha battuto Aranzubia con un'ottima conclusione. Mané ha provato a recuperare inserendo Urzaiz, mossa purtroppo rivelatisi inutile. Sconfitta che si poteva evitare ma che mi è sembrata meritata, se non altro per l'atteggiamento assolutamente inadeguato tenuto da alcuni giocatori, Yeste in primis ma non solo lui. Da segnalare infine l'infortunio di Javi Gonzalez e l'esordio di Zubiaurre con la camiseta dell'Athletic: finalmente il ragazzo ha visto la fine del tunnel.
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