giovedì 2 giugno 2005

Il pagellone 2004-05: i centrocampisti.

Orbaiz 8: il migliore in assoluto, a parer mio, della stagione biancorossa. Punto fermo della squadra, ha giocato moltissimo (35 partite di Liga, 7 di Coppa del re, 8 di UEFA) e quasi sempre alla grande. E' un giocatore eccezionale, capace di coniugare qualità e quantità, corsa e cervello, contrasti e lanci millimetrici. Qualcuno mi darà dell'esaltato ma continuo a ritenerlo uno dei registi più forti del mondo. Annata perfetta. Perla della stagione: il gol buono non datogli al Bernabeu, un tiro strepitoso da 45 metri che mi ha ricordato certe prodezze di Maradona.

Gurpegi 7,5: gioca ogni partita con la spada di Damocle della squalifica sulla testa, eppure è spesso uno dei migliori in campo. Tecnicamente non è granchè, però è quel tipo di giocatore che serve in tutte le squadre, perchè corre per dieci, recupera un'infinità di palloni ed è una diga importante davanti alla difesa. Impiegato come centrale difensivo in molte trasferte, si è sempre disimpegnato bene e ha fatto vedere di essere utilissimo per la sua abilità sulle palle alte. Se lo squalificano sono problemi grossi. Perla della stagione: il gol al Racing Santander nel giorno della protesta ufficiale sul caso doping.

Tiko 6,5: continua purtroppo a non ripetere le prestazioni straordinarie della stagione 2001-02, che lo portarono dritto dritto in nazionale, però resta sempre un giocatore valido nel cuore del centrocampo biancorosso. Quest'anno ha patito la panchina iniziale, ma è stato bravo ad aspettare il suo momento e alla fine è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante ed a segnare 3 gol. Ha accusato un pò troppe battute a vuoto e fondamentalmente ha perso lo status di intoccabile, tuttavia si è rivelato un jolly importante e prezioso per la sua pericolosità nel tiro da lontano. Perla della stagione: il gol del momentaneo pareggio nella strepitosa vittoria per 4-3 sull'Osasuna.

Yeste 7,5: ha numeri da fuoriclasse e del genio possiede anche quelle tendenze all'autocompiacimento estetico o all'assenza ingiustificata che rappresentano croce e delizia di tanti grandi campioni. Quando è stato in giornata ha fatto vincere da solo le partite all'Athletic, mentre a volte la squadra ha giocato in 10. Imprescindibile in ogni caso, con i suoi gol (8) e i suoi assist (9) ha lasciato una griffe prestigiosa sulla stagione del club. Peccato per l'inizio di Liga un pò così, che gli impedisce di prendere un voto pieno. Perla della stagione: innumerevoli, dal gol qualificazione al Trabzonspor (con relativo sfoggio di mutande rigorosamente marca Athletic) alle straordinarie prestazioni contro Osasuna e Betis, in cui ha trascinato la squadra alla rimonta; se devo scegliere, però, dico tutto il match di andata contro il Barcellona, una gara giocata a livelli da Pallone d'oro.

Guerrero 116: arriviamo alle note dolenti. Quest'anno il Capitano ha pagato l'ostinato ostracismo a cui lo ha sottoposto Valverde, che lo ha relegato ai margini della squadra in maniera del tutto ingiustificata. Sì, certo, non sarà più lo Julen dei tempi belli, però non è possibile vedere un tecnico inventarsi di tutto pur di non mettere un giocatore, anche quando quel giocatore dimostra di essere in forma. Veder scendere in campo uno Jonan fuori fase, un Tiko non più abituato al ruolo di trequartista o addirittura un Ezquerro fuori posizione mi ha ricordato i tempi in cui Lippi preferiva un Mutu acerbissimo o addirittura Nello Russo a Roberto Baggio. Incomprensibile autolesionismo. Nessuno pretende che Julen scalzi Yeste dal ruolo di trequartista titolare, ma almeno fatelo giocare quando Fran è fuori. Nonostante la miseria di 12 partite giocate in Liga, nonostante l'umiliazione di non essere convocato in tante occasioni, nonostante non sia mai stato titolare una sola volta (cosa che invece è successa a gente come Cesar o Felipe), nonostante tutto, insomma, Guerrero ha giocato la migliore stagione da tre anni a questa parte, riuscendo a segnare il 100° gol in campionato con l'unica maglia da lui indossata in carriera, quella dell'Athletic. Per quanto riguarda il voto, non sono impazzito: 116 sono le reti totali del Capitano in biancorosso. Alla temporada darei un 7, all'uomo 10 e lode. Perla della stagione: il gol numero 100 è senza dubbio il momento-simbolo dell'annata di Julen, ma l'emozione più grande me l'ha data la rete decisiva nel 4-3 con l'Osasuna, siglata nel recupero con un tocco di fino. Quante emozioni, Capitano!

Jonan 5,5: partiva pieno di speranza dopo la buona stagione scorsa, si è ritrovato ben presto fuori anche dalla panchina. Tanta tribuna, molte partite in cui non è stato convocato: Valverde non è stato tenero con colui che veniva definito un suo pupillo. Forse si è esaltato troppo dopo i fasti del 2004, eppure mi resta la sensazione che ci sia qualcos'altro; è vero che un allenatore vede i suoi ragazzi ogni giorno e li valuta meglio di tutti, però mi sembra strano passare in pochi mesi dall'essere una grande speranza a non giocare mai. Peraltro, quando l'ha fatto non ha mai lasciato il segno, dunque Txingurri le sue ragioni le aveva, eccome. Perla della stagione: nessuna.

Solabarrieta 6+: è salito quest'anno in prima squadra e ha fatto vedere stoffa e personalità da vendere. Fisicamente è un granatiere, sa giocare in svariate parti del campo (anche se il suo ruolo principale è quello di mediano destro) ed è il tipico giocatore che piace agli allenatori, magari non appariscente ma molto concreto. Ha giocato in tutte le rappresentative giovanili della Seleccion spagnola (è stato campione d'Europa con l'under 19) e questo depone in suo favore. Perla della stagione: l'esordio in Prima Divisione nella vittoriosa partita contro il Villarreal.

Felipe sv.

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