mercoledì 9 maggio 2007

33a giornata: Recreativo 0-0 Athletic.

Recreativo de Huelva: López Vallejo, Merino, Pablo Amo, Mario, Poli, Juanma (61' Rosu), Jesús Vázquez (69' Javi Guerrero), Barber, Santi Cazorla, Uche, Sinama Pongolle.
Athletic Bilbao: Aranzubia, Expósito, Luis Prieto, Sarriegi, Amorebieta, Iraola (85' Yeste), Javi Martínez, Murillo, Gabilondo, Aduriz (75' Llorente), Urzaiz (59' Ustaritz).
Arbitro: Rubinos Pérez (comité madrileño).
Note: espulso Amorebieta (A) al 67' per fallo da tergo.

Verrà un giorno in cui vedremo giocare bene l'Athletic? La domanda sembrerebbe retorica, eppure sono praticamente due anni che non assistiamo ad un paio di buone partite in fila dei Leoni, imprigionati, dall'addio di Valverde in poi, in un intreccio perverso fatto di errori societari, pessimi movimenti di mercato ed equivoci tattici irrisolti. Certo, la situazione attuale impone di seguire la filosofia del "prima i punti, poi lo spettacolo", ed il pareggio di Huelva vale oro in tal senso, ma non si può tacere della figura barbina rimediata in Andalusia dai biancorossi. In pratica, gli uomini di Mané sono stati messi sotto per 90 minuti da quelli di Marcelino, che praticano un football aggressivo, veloce, piacevolissimo da vedere e tremendamente adatto a demolire la nostra difesa di belle statuine, che deve ringraziare San Dani Aranzubia e due traverse per essere rimasta inviolata. I Leoni hanno disputato un match imbarazzante: pochissima circolazione di palla, pressing inesistente, difesa bassa e schiacciata dalle folate del Recre, tutti elementi che hanno contribuito all'imbarazzante "score" della squadra, che parla di due occasioni da gol create contro le dieci (almeno) nitide dei padroni di casa. Un dato interessante alla luce delle due punte proposte da Mané, a rimarcare che non conta il numero degli attaccanti se non si hanno i giocatori in grado di rifornirli.
La cronaca è quanto di più umiliante si possa immaginare per i colori biancorossi: pronti via e Uche, smarcato da un tacco splendido di Sinama Pongolle, si fa respingere la conclusione da Aranzubia, bravo a distendere il piede e sventare. Passano pochi minuti e si invertono le parti: l'africano, definito il nuovo Eto'o, scappa sulla destra e centra per il compagno di reparto, che conclude a botta sicura ma si vede respingere la conclusione dalla faccia interna della traversa. In campo non c'è storia, il Recre domina nel possesso palla grazie a Juanma e Cazorla, molto ispirato, e trova sempre il movimento tra le maglie difensive di uno dei suoi due formidabili attaccanti; l'unico neo, per gli andalusi, è la mancanza di precisione nelle conclusioni, anche se i tentativi dalla distanza di Cazorla e Barber escono di un niente. Nel secondo tempo il copione non muta, ed ancora Aranzubia è provvidenziale a deviare in apertura un colpo di testa angolato di Uche. I padroni di casa non accennano a diminuire la loro pressione, tanto più che l'Athletic non riesce mai a ripartire in contropiede e Mané decide di non insistere oltre con le due punte, togliendo dunque Urzaiz per inserire lo stopper Ustaritz. I Leoni si fanno vedere per la prima volta con Murillo, che spedisce fuori di testa da buona posizione, ma è un fuoco di paglia perchè il Recre non molla la presa e i cambi di Marcelino restituiscono vigore alla manovra offensiva andalusa. Al 67', poi, Amorebieta si vede sventolare un rosso diretto per un innocuo sgambetto a centrocampo, un intervento inutile ma passibile più che altro di un'ammonizione. I padroni di casa hanno la vittoria a portata di mano e creano due ulteriori palle gol: prima Uche devia un cross di Rosu ma trova pronto Dani, quindi è lo stesso giocatore rumeno a concludere in porta con una splendida volee di sinistro, che batte l'incolpevole portiere basco ma impatta ancora una volta nella parte interna della traversa. Sfortuna massima per il Recre che rischia addirittura la beffa al 90': Yeste serve un pallone d'oro a Gabilondo nell'area avversaria, ma il sinistro del numero 11 se ne va alto di un metro sopra la porta di Lopez Vallejo. Giusto così, la vittoria sarebbe stata sinceramente assurda per un Athletic inguardabile, già troppo fortunato ad ottenere il punticino che gli permette di andare a +3 sul Celta terzultimo. Chiudo con una riflessione: inutile giocare con 2 punte se Yeste è costretto a rimanere in panchina per 85 minuti a causa della pubalgia (a proposito, oggi Fran è volato a Monaco di Baviera per vedere di risolvere questo problema, che lo tormenta ormai da molti mesi). Colgo l'occasione per ribadire che trovo incredibili le critiche al nostro numero 10, l'unico talento vero che abbiamo in rosa, il solo giocatore capace di creare occasioni dal nulla, di assistere i compagni e di inventarsi dei "pasos de la muerte" in spazi ristretti e con le difese altrui schierate. Quest'anno aveva iniziato alla grande e bisogna ringraziare lui per essere arrivati a dicembre con un po' di punti in cascina. Per il bene dei nostri colori, dobbiamo solo sperare che torni in forma il più presto possibile.

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