martedì 10 maggio 2005

La partita della vita.



Chi non è esperto di Liga non può capire cosa rappresenta la Copa del Rey, specialmente per una squadra dalla grande storia come l'Athletic. La coppa nazionale, infatti, in Spagna non è un trofeo decaduto e snobbato, buono solo per far scaldare le riserve; la Coppa è la più antica competizione spagnola, ideata ben prima del campionato, e conquistarla equivale ad un vero onore, un pò come accade in Inghilterra per la FA Cup. Le grandi non si risparmiano per vincerla, e lo dimostrano sia le formazioni mandate in campo da club come Barcellona (fuori al primo turno) e Real Madrid (a casa agli ottavi), che nelle loro partite hanno schierato fior di titolari, sia le polemiche e la delusione dei tifosi seguite alle eliminazioni di queste due squadre; l'albo d'oro della Copa, poi, è ricchissimo di affermazioni importanti, 17 per le merengues e ben 24 per gli azulgrana, tanto per rimanere ai due club più blasonati di Spagna. In tema di successi l'Athletic è messo benissimo: 23 vittorie e secondo miglior palmares dopo il Barça, tanto che i tifosi biancorossi parlano della Coppa del Re come della "loro" coppa, viste le soddisfazioni che il trofeo ha riservato al club. L'ultimo successo bilbaino è datato 1984, quando l'Athletic superò il Barcellona di Maradona per 1-0 grazie al gol di Endika (nella foto sopra). Da allora, una finale persa l'anno successivo e solo una lunga serie di delusioni, come la sconfitta contro il Real Madrid in semifinale nel 2002. La Copa rappresenta ancora oggi un trofeo ambito da tutte le squadre ed un eventuale successo dell'Athletic sarebbe vissuto come la riscossa dopo stagioni piuttosto avare di vittorie; per questo motivo, mi piacerebbe vedere in campo la vecchia guardia, quella che ha retto la baracca quando le cose non andavano e che merita davvero di giocarsi una finale. Urzaiz, Lacruz, Etxebe, Ezquerro e Guerrero di nuovo insieme per una nuova battaglia, forse l'ultima: troppo bello per essere vero. So già che il Capitano si accomoderà in panchina, che Isma prima o poi dovrà fare spazio a Llorente e che per Ezquerro questa potrebbe essere l'ultima partita importante della sua storia biancorossa; ma, almeno per stasera, fatemi continuare a sognare un altro pò.

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