venerdì 22 giugno 2007

Quando gioca segna sempre Ismael...


Dopo 11 anni di Athletic, Isma Urzaiz saluta per sempre il pubblico della Catedral (foto As).


Non sentiremo più il mitico coro con cui ho intitolato il post di oggi... Ismael Urzaiz, 36 anni a ottobre, ha confermato oggi di non voler rinnovare il contratto con l'Athletic in scadenza a fine giugno. Dopo 11 anni in biancorosso, dunque, l'ariete di Tudela se ne va. Non appenderà le scarpe al chiodo, il buon Isma, ma la sua carriera non proseguirà nella Liga, e in effetti indossare la maglia di un altro club iberico sarebbe stato troppo doloroso anche per lui; giocherà probabilmente in Inghilterra, dicono che le offerte non gli mancano. Mi chiedo da dove provenga la decisione di lasciare i Leoni, visto che non si tratta di un ritiro dal calcio giocato; Isma, che domani spiegherà le sue ragioni in conferenza stampa, ha dichiarato "conclusa" la sua esperienza a Bilbao dopo la salvezza raggiunta domenica col Levante. Credo che nel suo addio all'Athletic si trovi un mix di voglia di provare una nuova esperienza, di delusione per alcune scelte tecniche (leggi: le molte, troppe panchine dell'ultimo biennio, da cui non è stato preservato con forza dalla società) e di desiderio di non ripetere la solfa delle ultime due tremende stagioni, concluse con salvezze ottenute al fotofinish. Inutile dire che il dispiacere è immenso, non solo perchè perdiamo l'attaccante basco più forte degli ultimi 10 anni, capace coi suoi gol, le sue spizzate e la sua proverbiale difesa della palla di segnare e far segnare sempre moltissimo; ma, e direi soprattutto, perchè la persona Urzaiz è quanto di più squisito, semplice ed essenziale si possa trovare nel calcio, oggi. La squadra perderà un leader, i tifosi un idolo assoluto. I numeri parlano per lui: 419 partite ufficiali in biancorosso, 129 gol (0,31 reti a partita), 11 stagioni di livello eccelso, condite dalla ciliegina della Champion's League giocata nel '98-'99. Una bandiera, un uomo storico di questo club...e pensare che è nato calcisticamente nel Real Madrid! Non saprei che altro aggiungere ai dati statistici, tranne forse un aneddoto personale. 20 marzo 2004, Bilbao, l'Athletic ha appena vinto 4-2 con le merengues grazie ai gol di Yeste, Urzaiz e Del Horno, autore di una doppietta. Il pullman del Real se n'è andato, i giocatori biancorossi pure, i tifosi stanno scemando da tempo e sono davvero pochi coloro che, come me ed Emi, resistono presso la porticina da cui escono i calciatori. All'improvviso questa porta si apre ed esce Urzaiz, vestito casual e con la borsa a tracolla. Io ed Emi lo intercettiamo, gli cantiamo il coretto e ci facciamo una foto con lui, che ci guarda un po' stranito perchè non gli par vero che due italiani siano lì per l'Athletic. Dopo le chiacchiere di rito, ci saluta e se ne va...a piedi. No, dico, trovatemi un calciatore di una qualsiasi massima serie che, dopo aver battuto una delle squadre più forti del mondo , lascia lo stadio e torna a casa a piedi come un giocatore di calcetto qualsiasi... Mitico Isma, non ti scorderemo mai!

8 commenti:

  1. Non ho nulla da aggiungere hai detto tutto su di lui, solo il fatto che dopo l'addio di Julen Guerrero questo e' il dispiacere piu' grande che ho provato da quando tifo Athletic. Speriamo solo che da adesso inizino ad arrivare solamente notizie buone da Bilbo.

    Ciao Andrea di Terni

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  2. Quanti ricordi... Isma è stata una bandiera e rimarrà sempre con noi insieme agli altri grandi (ultimo, ma non ultimo Julen). L'aneddoto conferma quello che Isma era anche sul campo: un grande. Un altro pezzo che se ne va della grande squadra 97-98 di Fernandèz (credo che ora ci sia rimasto solo Etxebe): quella squadra la ricordo in maniera particolare perchè all'epoca avevo più o meno 10 anni e fu lì che iniziò veramente il mio amore verso l'Athletic. E vabbè, guardiamo al futuro...

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  3. Della mitica squadra che, sotto la guida di Luis Fernandez, raggiunse la Champion's grazie al miracoloso secondo posto della stagione 97-98 rimanevano solo tre superstiti nell'Athletic: Urzaiz, Etxebe e Javi Gonzalez. Ora a Bilbao resta solo il Gallo, mentre altri reduci di quella formazione irripetibile e indimenticabiledi giocano ancora lontano da Bilbao. Per lo più sono comparse finite in campi di Segunda o Segunda B (Jorge Perez, Cesar, Huegun), per il resto spicca mari lacruz passato l'anno scorso all'Espanyol. Imanol Etxeberria, il portiere di allora, è adesso il preparatore dei numero 1 dei Leoni.

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  4. mmmhhh... via Urzaiz, stadio nuovo in vista... speriamo che l'aria di cambiamenti non tiri troppo forte... sono fiducioso e aspetto Urko !
    Ciao

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  5. Ciao, ho visto questo blog (e anche l'altro - euskalherria.splinder.com -). Anche io sono un appassionato di Euskal Herria e dell'Athletic! Se ti va di scambiare opinioni mi puoi aggiungere su msn. L'indirizzo è: frankie688 -at- hotmail -dot- com

    agur!

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  6. Eh già, ricordavo bene, c'è rimasto solo Etxebe (che è il mio idolo da sempre)... Ovviamente vedo che anche tu Edo ricordi quella squadra con una mano sul cuore e chi di noi Leones non lo fa! Tornando al presente, noi puntiamo tutto sul ricambio generazionale, non possiamo aspettare che spuntino fenomeni da altre parti di Euskadi, quindi ora che Isma se n'è andato, prendiamo Llorente e facciamolo crescere per bene una volta per tutte (visto che le potenzialità ce le ha eccome secondo me).

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  7. sono d'accordo su Llorente, tuttavia, come vado ripetendo da mesi, secondo me Nando è vittima di un equivoco tattico: tutti vedono in lui una punta alla Urzaiz, invece secondo me è un guastatore che deve partire da lontano per far male. Sì, certo, spalle alla porta è bravo e sa spizzare la palla, ma quando è libero di prnedere palla e puntare la porta...non so, si intuisce un potenziale notevole. Ha una facilità di dribbling impressionante per uno della sua stazza, calcia bene da fuori e ha un tempo dell'inserimento davvero ottimo. Facendo ovviamente i dovuti paragoni, per me Llorente è più simile, per caratteristiche, ad un centravanti atipico come Ibrahimovic (un gigante che non fa la prima punta) che ad un puntero come Isma.

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  8. Perfetto, meno male che c'è qualcuno che la pensa come me e speriamo che se ne accorga anche chi di dovere. Tra l'altro gli assomiglia proprio ad Ibra, magari diventa un campione come lui... bello sognare :)

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