Villarreal: Viera, Angel, Fuentes, Cygan, Capdevila, Cazorla, Josico (46' Javi Venta), Senna, Pires (75' Matías Fernandez), Rossi, Nihat (65' Guille Franco).
Athletic Bilbao: Iraizoz, Iraola, A. Ocio, Amorebieta, Del Horno, Etxeberría (69' Susaeta), Orbaiz, J. Martínez (84' Muñoz), D. López, Vélez (56' Llorente), Aduriz.
Reti: 62' Fuentes.
Arbitro: Alvarez Izquierdo (Colegio Catalán).
Le parole di Joaquin Caparros a fine match sono la perfetta fotografia della prestazione dell'Athletic: "Anche oggi, come mercoledì, la differenza l'ha fatta l'efficacia sotto porta". Come dare torto al mister di Utrera? Nel primo tempo, infatti, i biancorossi dominano letteralmente la scena grazie ad una condotta di gara tatticamente ineccepibile: squadra corta, pressing ordinato e costante, nessuno spazio lasciato ai molti piedi buoni del Submarino Amarillo (Rossi, grande anche ieri, su tutti). Il problema emerge in tutta la sua imponenza quando i baschi devono finalizzare, e non è un caso che nella prima frazione, come detto di esclusiva marca bilbaina, le occasioni da gol si contino sulle dita di una mano. Un'azione insistita di Aduriz sventata da Viera, un colpo di testa e un pallonetto finiti fuori di poco, anche questi griffati Aritz, sono gli unici episodi nei quali l'Athletic si fa vedere in avanti. Purtroppo non è un caso che Aduriz sia l'unico a tentare qualcosa nell'area avversaria: Velez è generoso ma tecnicamente limitatissimo, Etxebe finisce presto la benzina dopo un buon inizio e David Lopez continua ad essere un corpo estraneo in questa squadra. Il rientro-lampo di Orbaiz dà al centrocampo grande ordine e compattezza, troppo poco però per inventare qualcosa nella trequarti se i giocatori offensivi non carburano (quanto ci manchi Yeste...). Il Villarreal è inesistente nel primo tempo (ottimo Amorebieta che annulla lo spauracchio Nihat), dunque Pellegrini mischia le carte e nella ripresa inserisce Javi Venta per Josico e sposta Pires a ridosso delle punte, passando dal suo classico 4-4-2 ad un più offensivo 4-3-1-2. I padroni di casa aumentano i giri nel loro motore e per l'Athletic è notte fonda. Iraizoz si supera al 52' su un destro da 2 metri di Cazorla, ma nulla può dieci minuti più tardi sul colpo di testa ravvicinato di Fuentes, servito col contagiri da Senna dopo una splendida azione di Rossi nello stretto. I padroni di casa hanno ribaltato la situazione del primo tempo e dominano ora incontrastati, mentre l'Athletic non riesce ad organizzare una manovra decente e si affida a delle iniziative più estemporanee che altro. Caparros, che già aveva sostituito un inguardabile Velez con Llorente, si gioca la carta Susaeta, subito elettrico e vivace ma troppo isolato per poter cambiare l'inerzia del match. I bilbaini ci provano allora da lontano, e dopo un gol annullato a Guille Franco per fallo su Iraizoz sfiorano due volte il pari con le conclusioni da fuori di Amorebieta al 74' (sinistro disinnescato da Viera) e Javi Martinez all'83' (rasoiata che termina vicina al palo). L'ultima emozione è targata Rossi, bravo a crearsi lo spazio per il tiro al limite dell'area: Iraizoz dice no con un colpo di reni superbo e si merita l'effimero alloro di miglior biancorosso in campo. In conclusione, altra buona partita per l'Athletic e altro pugno di mosche in mano, derivato anche stavolta dall'incapacità di finalizzare la superiorità mostrata sul campo per un tempo intero (nella ripresa non si è giocato, ma il Villarreal non è secondo in classifica per caso). La sterilità offensiva comincia a preoccupare: se Aduriz non segna, o qualcuno si inventa il numero (vedi Susaeta contro Barça e Saragozza) o sono guai serissimi. Velez non è un attaccante da Primera, Llorente come sempre è titolare d'agosto e panchinaro alla prima gara sbagliata a settembre, una mancanza di fiducia quasi sconvolgente...la società non ha saputo rimediare alla pesantissima perdita di Urzaiz e adesso ne vediamo le conseguenze. Il mercato offre pochissimo in termini di bomber: Ezquerro non è la punta che serve e ha già rifiutato di tornare (Macua prima gli offrì una certa somma, poi si presentò con un contratto ribassato da far firmare al giocatore...contratto ovviamente rispedito al mittente), Joseba Llorente resterà al Valladolid almeno fino a giugno e per il resto c'è in giro poco o niente. L'unico nome valido, a parer mio, è quello di Diaz de Cerio, attaccante della Real Sociedad dal buon fiuto del gol; è un onesto mestierante, non un fenomeno, ma ha dimostrato di saper segnare anche in Prima Divisione. Se ne riparlerà eventualmente a gennaio, nella speranza che da qui al mercato di riparazione i nostri begli addormentati si diano una svegliata.
Anch'io sono convinto che miglioreremo in fetta, soprattutto se gli attaccanti cominciano a metterne qualcuna (Aduriz escluso, lui segna)!
RispondiEliminaYeste si è operato per risolvere i problemi cronici di pubalgia che lo hanno tormentato negli ultimi due anni...è in recupero, procede lentamente e non so dirti quando rientrerà. Spero faccia come Orbaiz, che doveva stare fuori almeno 3 settimane e invece ieri era in campo.
E' di ieri la notizia che Yeste ha abbandonato l'allenamento in lacrime, probabile che il suo rientro slitti a tempo indeterminato. La società non ha fatto trapelare nulla, aspettiamo il bollettino medico ufficiale di domani per saperne di più.
RispondiEliminaDavid Lopez sta deludendo moltissimo, speriamo che sia un normale periodo di assestamento, anche perchè ci è costato parecchio e se non rende sono cavoli...speriamo che non faccia la fine di Arturo Igoroin detto "Sivori", forse il più grande pacco della storia del club!
Yeste è l'unico giocatore dell'Athletic in grado di cambiare ritmo in avanti, di dare fantasia al gioco e di cambiare l'inerzia del match con una sola giocata. Calciatori del genere sono sempre più rari e non poter contare su di lui è davvero difficile. Oggi è uscito il bollettino medico ufficiale del club: Fran ha accusato dolori intensi non appena ha aumentato i carichi di lavoro, dunque la situazione non è preoccupante. Una settimana di allenementi più leggeri e poi potrà tornare col gruppo, nella speranza di riaverlo in campo entro fine mese.
RispondiEliminaSu Oskitz: era una grandissima promessa, ha vinto da titolare il Mondiale under 20 in una Spagna che aveva in Fabregas, Iniesta e lui le punte di diamante. Purtroppo sembra che si sia perso, anche a causa di un grave infortunio, e il fatto che giochi nella Real Sociedad B anche ora che il club di Donosti è in Segunda mi pare indicativo. Più che lui farei attenzione a Imanol Agirretxe, scippatoci dai txuri-urdin anni fa, punta rapida e dall'ottimo fiuto del gol.
Ciao Edo, ben trovato. Questa estate a mare ho parlato un pò di Athletic con uno di Barakaldo tifosissimo dei leoni. Quando puoi dammi qualche informazione su Susaeta. Non mi sembra male, anche se pare un pò gracilino.
RispondiEliminaAntonio (golblog)
Ben ritrovati!
RispondiEliminaSe posso dire la mia, questo sarà l'anno del rilancio. Nonostante le sconfitte, si vede come l'Athletic sia in chiara crescita, sia tecnica che mentale, rispetto agli ultimi campionati. Sinceramente, vedo tutta un'altra squadra rispetto al recente passato e anche le battute d'arresto vengono assorbite con maggior tranquillità. L'unico cruccio che mi resta è sempre e solo uno: vorrei che il San Mames torni ad essere quel catino inespugnabile, dove anche gente come Butrageño e Maradona se la facevano sotto a giocarci.
Aloa.
Antonio: Susaeta è un folleto, rapido, fantasioso, grande tecnica e buona visione di gioco. Da del tu al pallone e prova spesso a saltare l'uomo in dribbling, ha personalità ed èa mche piuttosto duttile, infatti può giostrare su entambe le fasce (la destra è quella prediletta) o come trequartista dietro le punte. Batte splendidamente i calci di punizione e ha un tiro non potentissimo ma chirurgico. Come hai rilevato tu stesso, difetta nel fisico, che ancora sembra in attesa di una sviluppo definitvo, è nullo di testa e in fase difensiva lascia molto a desiderare. Saez lo ha convocato l'altro giorno per la prima volta nell'under 21 spagnola.
RispondiEliminaGrangol: sono d'accordo in toto con te. La squadra quest'anno c'è e manca solo in fase di realizzazione...se cominciamo a buttarla dentro possono essere dolori per tutti. Caparros, che non è un cretino, ha detto che l'Athletic è in grado di fare un campionato stile Villarreal e Atletico Madrid, io volerei più basso ma le potenzialità ci sono. Sul discorso del San Mamés hai ragione, ma anche lo stadio non è più il catino infernale degli anni '80, con le reti ai lati e gli ultras della Herri Norte e degli Abertzale Sur che si arrampicavano a ogni gol segnato per lanciare fumogeni rossi sul campo...sicuramente dobbiamo ornare a incutere più timore, perchè negli ultimi 2 anni troppe squadre son venute a Bilbao a spadroneggiare.
la vicenda è piuttosto complessa ed inizia circa due anni fa, quando l'Athletic si accordò con il giocatore, in scadenza di contratto, per il passaggio dalla Real Sociedad al club basco, ovviamente a costo zero. Nel contratto di Zubiaurre con i txuri-urdin c'era però una clausola che, se esercitata, avrebbe prolungato il contratto del giocatore con la società di un anno ancora. L'ex presidente Lamikiz si mise d'accordo col collega donostiarro che gli promise di non fare leva su questa benedetta clausola, però...proprio durante l'estate in casa Real ci fu un campio di presidente e quello nuovo decise di non rispettare l'accordo verbale preso dal suo predecessore. L'Athletic decise di presentare lo stesso Zubiaurre come suo giocatore (questo nel luglio 2005), la Real fece ricorso e la vicenda approdò in tribunale (i realisti chiesero di farsi pagari la clausola di rescissione di Iban da 30 milioni di euro). Dopo 16 mesi di contenzioso, nei quali Zubiaurre si è allenato con un club di Segunda B, la Cultural Leonesa, il tribunale ha comminato una multa di 5 milioni all'Athletic. Zubiaurre è un biancorosso dallo scorso novembre, tuttavia ha giocato la bellezza di 1 match nella passata stagione, mentre in quella attuale non è mai sceso in campo.
RispondiEliminaLa domanda resta: ne valeva la pena?
PS Spero di essermi spiegato!