martedì 25 gennaio 2011

20a giornata: Athletic 3-0 Hercules.


L'esultanza dei biancorossi dopo l'1-0 di Javi Martinez (foto Athletic-club.net).

Athletic Club: Iraizoz; Iraola, San José, Ekiza, Koikili; David López, Gurpegui (46' Orbaiz), Javi Martínez, Muniain (77' Gabilondo); Toquero, Llorente (66' De Cerio).
Hércules CF: Calatayud; Cortés, Abraham Paz (61' Cristian), Pamarot, Peña; Fritzler (61' Rodríguez), Abel Aguilar; Rufete, Valdez, Tiago Gomes (72' Portillo); Trezeguet.
Reti: 5' Javi Martínez, 59' Llorente, 64' Muniain.
Arbitro: Undiano Mallenco (Comité Navarro).

L’Athletic non smentisce la sua fama di schiacciasassi tra le mura amiche e stavolta tritura il malcapitato Hercules, superato 3-0 in una partita mai in discussione. Occhio ad esaltarsi troppo però: il rendimento esterno del club di Alicante è veramente penoso, basti pensare che Trezeguet e soci hanno rimediato la miseria di 6 punti su 33 disponibili lontano dal Rico Perez e non segnano fuori casa addirittura da ottobre (incredibile pensare che l’unica vittoria in trasferta dei biancoblu sia arrivata al Camp Nou!). I Leoni sono stati bravi a sbloccare subito il risultato, evitando così di rimanere pericolosamente bloccati sullo 0-0 per troppo tempo, e a quel punto è bastato occupare con attenzione gli spazi e sfruttare i movimenti ad allargare la difesa di Toquero (non proprio uno schema che rivoluzionerà il prossimo decennio calcistico, ma è comunque efficace) per controllare senza patemi e chiudere il match al momento giusto.
E’ tempo di conferme per Caparros: Jokin infatti schiera ancora una volta dal primo minuto Ekiza e David Lopez, relegando in panchina gli altri due centrali disponibili, Ustaritz e Ocio, e Susaeta, apparso poco brillante nelle ultime uscite; in attacco la coppia è sempre formato da Llorente e Toquero, con il rientrante Diaz de Cerio pronto ad esordire. Proprio come la settimana scorsa contro il Racing, 5 minuti dopo il fischio d’inizio i biancorossi sono già avanti: angolo di David Lopez, Javi Martinez (terzo gol consecutivo per il navarro) stacca indisturbato a centro area e indirizza il pallone sotto l’incrocio alla destra di Calatayud. Il vantaggio immediato consente all’Athletic di impostare la partita che preferisce, difendendosi con ordine e attaccando con rapide folate sulle fasce; nel mezzo Javi Martinez è dominante come nella scorsa stagione, sugli esterni Muniain e un positivo David Lopez non fanno mai mancare i rifornimenti per le punte e in avanti Toquero è sempre pronto ad allargarsi per fare spazio alle imbucate dei centrocampisti. L’unica nota parzialmente negativa è rappresentata da Llorente, un po’ abulico e talvolta fuori dal gioco, che necessita visibilmente di una pausa che gli consenta di recuperare un minimo di energie. E l’Hercules? Praticamente non pervenuto, tanto che Iraizoz non deve compiere una sola parata impegnativa in tutto il primo tempo. San José ed Ekiza, poi, sembrano Baresi e Costacurta di fronte ad un attacco che non riceve un pallone decente; inutile avere in rosa Trezeguet se non si è capaci di assisterlo, perché il francese o viene servito negli ultimi 20 metri o diventa un peso morto. I Leoni insomma sono in pieno controllo della gara, mantengono il possesso della palla e sfiorano il 2-0 con una rasoiata di Koikili, tuttavia vanno al riposo con una sola rete di scarto.
Stavolta, però, il temuto calo nel secondo tempo non c’è: troppa poca cosa l’Hercules per inquietare una squadra convinta e tornata ad un buon livello atletico com’è attualmente quella basca. Gli alicantini ci provano, creano un’occasione pericolosa con Valdez (male Iraizoz in uscita) ma riescono ad essere insidiosi solo qualche minuto, per poi cadere non appena l’Athletic inizia a spingere. La traversa di Toquero, la cui maledizione sotto porta continua inesorabilmente, è l’antipasto prima della rete di Llorente, che appare improvvisamente per insaccare un cross perfetto di Iraola. Stagione particolare quella di Fernandote: fino all’anno scorso pesava moltissimo sulla manovra della squadra ed era spesso costretto ad inventarsi i gol, mentre in questa temporada segna come un finalizzatore puro e non è più così fondamentale per lo sviluppo dell’azione offensiva. 5’ dopo il 2-0 i Leoni chiudono definitivamente la partita con Muniain, che realizza il secondo gol stagionale rubando palla sulla trequarti e battendo Calatayud al termine di una discesa irresistibile, nella quale corre più velocemente lui palla al piede rispetto ai difensori che lo inseguono. A questo punto Caparros decide giustamente di tutelarsi togliendo Llorente e lo stesso Muniain per inserire Diaz de Cerio e Gabilondo; non accade più niente di significativo e il match termina dunque sul punteggio di 3-0 per i padroni di casa.
Una bella vittoria per l’Athletic, frutto di un gioco a tratti spumeggiante e di una ferrea applicazione tattica, tuttavia non bisogna dimenticare (come ho scritto all’inizio) che l’Hercules è una delle peggiori squadre della Liga per rendimento in trasferta. Individuare dove finiscono i meriti dei biancorossi ed iniziano i demeriti degli ospiti è essenziale per tenere nella giusta considerazione la partita di ieri, che altrimenti rischierebbe di essere sovrastimata; per ottenere la sospirata qualificazione europea, infatti, bisogna iniziare a far risultato anche lontano dal San Mamés, perché vincere solo in casa equivale a fare la fine dell’anno scorso, quando la zona UEFA svanì per una manciata di punti.

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