martedì 18 settembre 2007

lunedì, 17 settembre 2007

3a giornata: Athletic 1-1 Zaragoza.


Palla all'incrocio, Cesar immobile: Susaeta ha appena messo dentro la punizione dell'1-0 (foto As).

Athletic: Iraizoz; Iraola, Aitor Ocio, Amorebieta, Del Horno; Susaeta, Orbaiz (88' Murillo), Javi Martínez, David López; Aduriz (70' Etxeberria), Llorente (46' Vélez).
Zaragoza: César; Diogo, Sergio, Ayala, Juanfran; Gabi (71' Generelo), Luccin, Aimar, Matuzalem (66' Zapater); Oliveira, D. Milito (83' Sergio García).
Reti: 9' Susaeta, 15' Milito.
Arbitro: Mejuto González (Col. Asturiano).

Un pareggio giusto, un punto che fa bene al morale della squadra e anche a quello dei tifosi, che finalmente possono guardare una squadra capace di mettere tre passaggi di fila. E' questo il responso della partita tra Athletic e Saragozza, gara che presentava molte insidie a livello tattico, vuoi per la presenza tra gli aragonesi di Aimar, giocatore che quando è in vena non è marcabile, vuoi per il duo Milito-Oliveira, attaccanti dalle caratteristiche perfette per mettere in difficoltà la difesa biancorossa, vuoi infine per il tipo di gioco sviluppato dagli uomini di Victor Fernandez, palla a terra, transizioni veloci e ricerca ossessiva del "buco" giusto da sfruttare. La partenza però è tutta dell'Athletic, sceso in campo ben deciso a soffocare sul nascere le bellicose intenzioni del Saragozza: la linea difensiva basca è bella alta, il pressing asfissiante e il pallino della manovra nei piedi sapienti di Orbaiz, tornato per la gioia di tutti in cabina di regia dopo l'infortunio al ginocchio di 9 mesi fa. Il gioco dei padroni di casa si sviluppa soprattutto sulla fascia destra grazie all'asse Iraola-Susaeta, col terzino scatenato e sempre in sovrapposizione e il giovane Markel a stupire di nuovo, dopo il fantastico esordio del Nou Camp, in virtù di un repertorio tecnico eccellente e di una freddezza strepitosa per un ragazzo di nemmeno 20 anni. Il problema dell'Athletic arriva al momento di finalizzare le buone azioni proposte, come si vede chiaramente al 6': Iraola serve Llorente nello spazio, solo davanti a Cesar, Nando tenta il dribbling ma si fa ipnotizzare dal portiere che gli porta via il pallone senza commettere fallo. Per fortuna ci pensa Susaeta, tre minuti dopo, a dare il vantaggio ai rojiblancos grazie ad una magistrale punizione dal limite che batte un immobile Cesar. E' il secondo gol in due partite per il numero 27, il cui esordio in prima squadra comincia davvero a ricordare, per impatto e peso specifico, quello di Julen Guerrero. Appena il tempo di gioire che il Saragozza, da ottima squadra qual è, mette fuori la testa e trova il pareggio al primo tentativo: Luccin recupera palla e serve Aimar, tocco immediato sulla trequarti centrale per Gabi che, liberissimo, ha il tempo di alzare la testa e servire con un filtrante perfetto Milito, il cui destro è solo sporcato da Iraizoz. 1-1, difesa biancorossa poco reattiva nella chiusura su Gabi e piuttosto distratta nella marcatura del bomber aragonese (Amorebieta dov'eri?). Il tempo si chiude con una bella conclusione mancina di Javi Martinez, disinnescata bene da Cesar, e con la sensazione che l'Athletic sia stato superiore. Ben diversa, purtroppo, la ripresa, dominata dal Saragozza nella stessa misura in cui la prima frazione era stata appannaggio dei padroni di casa. Caparros lascia negli spogliatoi Llorente per inserire Velez (che Nando sia già stato bocciato? Ma vogliamo dargli un po' di fiducia a questo ragazzo?), tuttavia sono Milito e Oliveira gli unici a rendersi pericolosi e bisogna ringraziare l'ottimo Iraizoz, decisivo almeno in un paio di interventi. Come spesso succede, però, le palle gol più nitide per ottenere i tre punti le costruisce l'Athletic, quasi inesistente per tutto il secondo tempo; prima Susaeta sfiora il palo al 77' con un'altra punizione telecomandata, quindi ancora Markel, migliore in campo, scappa in pieno recupero a Juanfran sulla destra e pesca con un tocco rasoterra Etxeberria, solo all'altezza del dischetto, ma il Gallo sciupa tutto con un controllo farraginoso e un tiraccio centrale che Cesar devia a lato. Il capitano perde così l'occasione di festeggiare con il gol la presenza numero 400 in Liga e l'Athletic deve accontentarsi di un pareggio. E', tuttavia, un pareggio incoraggiante aldilà del punticino conquistato: la squadra è viva, lotta, resiste anche quando si trova un po' sulle gambe e mostra di avere la lucidità e la concentrazione per crearsi occasioni ghiotte anche nel finale. Insomma, la mano di Caparros inizia a farsi vedere.

4 commenti:

  1. Bravi ragazzi, avanti così. Un punto contro il Saragozza non è da buttare, ma possiamo ancora crescere. Grande Susaeta. Piero

    P.S. Ancora una volta complimenti x questo fantastico blog :)

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  2. Susaeta si sta confermando come ottimo giocatore, speriamo continui così. La squadra mi pare equilibrata, se l'attacco gira si può sognare. Poi non manca molto al ritorno di Gurpegi. Edo ho una curiosità che tu sappia, almeno fino all II Divisione B visto che in III ci sono troppe squadre, quante altre squadre basche usano solo giocatori del "posto"? Grazie anticipatamente, Bruno.

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  3. Grazie Piero!

    Bruno: sinceramente non sono informatissimo sulla cosa, comunque nelle serie inferiori le squadre basche sono piene di giocatori del posto (guarda anche l'Eibar in Segunda), vuoi perchè puntano molto sui vivai, vuoi perchè le grandi (Athletic, Real Sociedad, Osasuna) le usano per mandarci i propri talenti a fare esperienza. Dal punto di vista della linea politica, però, solo l'Athletic non tessera stranieri e spagnoli, le altre in linea teorica lo fanno tutte.

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  4. Edo quello che volevo sapere lo hai scritto nelle ultime righe, la politica dei soli baschi l'ha il solo Athletic Bilbao. Grazie Bruno.

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