lunedì 1 settembre 2008

1a giornata: Athletic 1-3 Almeria.


L'unica immagine da salvare della giornata di ieri: Urzaiz saluta i tifosi nel giorno del suo addio al calcio. Notate la maglia senza scritte pubblicitarie... aupa Isma! (foto Eitb24.com).

Athletic Club: Iraizoz; Iraola, Aitor Ocio, Ustaritz, Casas; Susaeta (63' David López), Javi Martínez, Gurpegui (46' Orbaiz), Yeste; Etxeberria (46' Ion Vélez), Llorente.
UD Almería: Diego Alves; Bruno, Chico, Pellerano, Mané; Julio Álvarez, Juanito; Ortiz, Corona (72' Kalu Uche), Piatti (64' Crusat); Negredo (76' Solari).
Reti: 7' Pellerano, 33' Negredo, 50' Ortiz, 57' Ion Vélez.
Arbitro: Teixeira Vitienes (Colegio Cántabro).

Vediamo il lato positivo: l'ultima volta che l'Athletic esordì in campionato con una sconfitta casalinga (Athletic-Barcellona 0-1, stagione 2003/2004, allenatore Valverde) la stagione si concluse con un ottimo quinto posto finale e la conquista dell'Europa, ad oggi il miglior risultato ottenuto dai Leoni nel nuovo millennio. Oltre a questo dato statistico c'è però poco da stare allegri, perché la prestazione dei biancorossi è stata oltremodo sconfortante: condizione fisica approssimativa, poca convinzione, mancanza di grinta e "garra", soliti limiti nell'impostazione del gioco e, cosa vista raramente l'anno scorso, inconsistenza difensiva preoccupante. Il saluto al pubblico di Urzaiz, che ha ricevuto l'omaggio del San Mamés nel giorno del suo ritiro dal calcio giocato, è servito a Macua per evitare l'annunciata pañolada contro le follie estive della società, ma la bruttissima gara dei bilbaini ha scatenato al termine dell'incontro una salva di fischi più che indicativa. Il pubblico basco, già provato dall'adozione della pubblicità sulle maglie e da un mercato ridicolo, non è disposto a tollerare prove come quella di ieri. Caparros, la squadra e soprattutto il presidente (rigorosamente minuscolo) sono avvertiti.
Jokin presenta il suo primo undici della nuova stagione schierandolo col 4-4-2 tipico della casa, anche se ci sono un paio di variazioni rispetto alla formazione che l'anno scorso sfiorò la qualificazione all'Intertoto con un girone di ritorno di ottimo livello. In porta rientra ovviamente Iraizoz, che davanti a sé non ha Amorebieta, fermatosi per un infortunio nel riscaldamento, ma Ustaritz in coppia con Ocio, mentre Yeste viene piazzato dal tecnico di Utrera largo a sinistra; la novità principale, tuttavia, risiede nella titolarità di Casas, nella scorsa stagione lasciato senza dorsale da Caparros, che prende il posto di un Koikili addirittura non convocato. Un vero mistero la situazione del terzino di Otxandio, ex campione spagnolo di letta greco-romana, passato dall'essere la vera rivelazione della scorsa temporada a giocare poco durante il precampionato, finendo poi per vedere l'esordio dei compagni dalla tribuna del San Mamés; i motivi di questo mutamento sono sconosciuti, ma è evidente che c'è qualcosa sotto, perché non si può oggettivamente preferire al buon Koi uno scarpone come Casas (scelta che, come vedremo più avanti, ha avuto le sue conseguenze...). La partita inizia su ritmi discreti, con l'Athletic che aspetta l'Almeria al varco della propria metà campo e propone un pressing che pare buono, tuttavia il registro cambia presto, anche troppo: al 7' Corona batte un corner da destra, a centro area un giocatore andaluso spizza la palla indisturbato e il difensore argentino Pellerano, anch'esso liberissimo, irrompe e devia di piatto, spiazzando Iraizoz proteso in tuffo e regalando un immediato vantaggio ai suoi. I Leoni vedono crollare subito l'idea di partita che avevano in mente e annaspano, incapaci di variare lo schema "palla lunga a Llorente-stop spalle alla porta-scarico per i centrocampisti a rimorchio" con cui creano qualcosa, è vero, ma senza dare l'impressione di poter portare pericoli in serie alla porta di Diego Alves. A centrocampo la coppia Gurpegi-Javi Martinez, ben assortita sul piano del dinamismo e dell'abilità nel filtro, si dimostra poco adatta ad affrontare una difesa schierata (adesso l'Almeria, giustamente, pensa più che altro ad occupare gli spazi e a ripartire in contropiede), mentre Yeste, isolato a sinistra, non riesce a incidere, anche se gli va dato atto di impegnarsi al massimo e di giocare con grande dedizione; purtroppo le sue caratteristiche non sono quelle dell'ala pura e avrebbe bisogno di un terzino capace di portargli la palla almeno sulla trequarti, in modo da poter crossare con profitto grazie al suo sinistro magico, ma con Casas un'opzione del genere è da scartare in partenza. Per fortuna c'è Susaeta, lui sì ispirato e volitivo, sempre rapido e ficcante palla al piede e pronto ad inserirsi quando Llorente lo serve una volta domati i palloni lunghi che Ocio gli recapita dalle retrovie; sono proprio di Markel le prime azioni degne di nota dell'Athletic, una delle quali chiama Alves ad un intervento non facile. Quando sembra che i Leoni stiano guadagnando terreno (Etxeberria alla mezz'ora sfiora la traversa con una bella volee mancina su torre di Llorente), ecco che arriva puntuale la doccia fredda: Casas, proprio lui, nel tentativo di servire Iraizoz appoggia goffamente a metà tra Ustaritz e il nostro portiere, Negredo intercetta e si invola verso la porta, superando Gorka con un delizioso tocco sotto e ringraziando infine il terzino di Sopelana, ancora una volta rivelatosi incapace di giocare a certi livelli. Il 2-0 mette quasi ko l'Athletic, che non riesce a costruire nulla di buono nel quarto d'ora finale del primo tempo. Caparros corre ai ripari durante l'intervallo e propone un cambio assai razionale: fuori Gurpegi, nullo in impostazione, e dentro il regista Orbaiz, incaricato di dare ordine alla manovra con le sue sapienti geometrie; entra anche Ion Velez al posto di un impalpabile Etxeberria, e devo dire che c'è curiosità intorno al ragazzo, visto che a lui spetta il non facile compito di sostituire Aduriz. Jokin sposta poi Susaeta a sinistra e lascia Yeste libero di fluttuare sul centro-destra, con Javi Martinez incaricato di coprirgli le spalle e il sempre positivo Iraola pronto a tamponare ogni minima falla. Il piano del tecnico non sembra malvagio, peccato però che la difesa biancorossa ne combini un'altra al 50', lasciando Corona (gran partita la sua) libero di arrivare al limite dell'area e di servire Ortiz, che brucia Casas, in ritardo nel fare la diagonale, e batte Iraizoz per la terza volta. Il pubblico della Catedral inizia a spazientirsi e piovono i primi fischi sulle teste dei Leoni, incapaci fin lì di reagire e messi al tappeto da un'Almeria sufficiente e nulla più. Forse la protesta del pubblico serve a pungolare i giocatori, o magari sono gli andalusi a mollare un po' la presa, fatto sta che l'Athletic ha una fiammata d'orgoglio intorno all'ora di gioco. Al 57' Susaeta, migliore in campo per i biancorossi, imbecca splendidamente in area Ion Velez, il cui rasoterra sinistro di prima intenzione infila Diego Alves sotto le gambe per l'1-3: primo gol in Liga per la punta di Tafalla, congratulazioni a lui. Lo stesso Velez, un paio di minuti più tardi, viene lanciato in area ma traccheggia al momento del tiro e viene contrastato in scivolata da un difensore ospite. E' il momento migliore dell'Athletic e la rimonta sembra quasi possibile, anche perché al 66' l'arbitro assegna un rigore ai padroni di casa per un netto tocco di braccio di Bruno, che ferma in maniera irregolare un bel filtrante di Llorente per Velez. Il momento è decisivo e sul dischetto va capitan Yeste, che purtroppo calcia male col suo sinistro e partorisce un rasoterra debole e troppo centrale, sventato di piede dal bravo Alves. La partita, in pratica, finisce qui, e il resto del tempo scorre senza alcuna azione degna di nota, tranne un colpo di testa alto di poco di Javi Martinez proprio al 90', anche perché l'Almeria addormenta il gioco e ai Leoni cominciano a mancare le forze, segno evidente che la pretemporada modello "Giro del mondo in 80 giorni" ha lasciato tracce non proprio trascurabili sulla loro condizione fisica. Al fischio finale di Teixeira Vitienes il San Mamés si fa sentire, bordate di fischi accompagnano i biancorossi negli spogliatoi e sicuramente non sfuggono all'orecchio del presidente Macua. La pausa per gli impegni delle nazionali non potrebbe arrivare in un momento migliore: il campionato è appena partito e stiamo già boccheggiando, speriamo di ritrovare in due settimane la condizione e la determinazione che contro l'Almeria non si sono viste.
I migliori e i peggiori dell'Athletic: copertina d'obbligo per Ion Velez, autore del gol della bandiera per i Leoni e protagonista di un buon secondo tempo. Più mobile di Etxeberria, mostra una discreta intesa con Llorente e fa vedere alcuni tagli interessanti: forse l'esperienza all'Hercules lo ha davvero migliorato molto, restituendoci un attaccante almeno decente. Chi non è cambiato rispetto all'anno scorso è Susaeta, elettrico e instancabile folletto che dà alla manovra dell'Athletic imprevedibilità e fantasia; bravo palla al piede, non si fa pregare quando deve saltare l'uomo o concludere a rete, ma sa anche assistere alla perfezione i compagni come dimostra dando a Velez un gran pallone in occasione dell'1-3. Discreta la partita di Llorente, che si batte come un leone spalle alla porta e regala quattro-cinque assist ai compagni con le sue sponde, così come è buona quella di Iraola, che dimostra sul campo di meritarsi la seconda convocazione di Del Bosque. Efficace l'impatto sul match di Orbaiz, ma non scopriamo certo oggi le grandi capacità del navarro in cabina di regia. Voglio spendere una parola di solidarietà per Yeste, che a parer mio merita la sufficienza: relegato sulla fascia sinistra, lui che non ha la velocità né il cambio di passo dell'ala, ha disputato una gara generosa, affrontandola con dedizione e spirito di sacrificio; il rigore sbagliato non basta a giustificare i fischi con cui il pubblico lo subissava ogni volta che toccava palla, a questo punto il pregiudizio verso Fran mi pare netto e assai ingiusto.
Quando ho visto in campo Casas ho pensato che il dio del calcio deve avercela con noi (o forse ama alla follia Javi, chissà): non mi sono mai spiegato come questo giocatore sia arrivato in Primera e tuttora non capisco come un tecnico possa schierarlo titolare in una partita di Liga. Il terzino di Sopelana regala il secondo gol a Negredo, è in ritardo su Ortiz in occasione del terzo e mette il suo zampino perfino nella prima rete andalusa, visto che l'azione da cui nasce il corner si sviluppa da una sua chiusura difettosa; non è un caso che l'Almeria attacchi solo sulla sinistra dell'Athletic, dove più che un difensore staziona una simpatica statua di cera. Stendiamo un velo pietoso sulla fase di spinta: un cross in curva, appoggi sbagliati e passaggi in profondità per Yeste sempre mal calibrati, tanto che il povero Fran, inquadrato dopo l'ennesima rincorsa dietro un lancio sballato di Javi, aveva una faccia più eloquente di mille parole. Se Casas si conferma penoso, va detto che anche il pacchetto centrale della difesa non fa il suo dovere: Ustaritz, rientrato da poco da un infortunio, palesa una condizione approssimativa, mentre Ocio non è il solito autorevole comandante della retroguardia basca. Dubbi sulla coppia di mediani Gurpegi-Javi Martinez: in fase di contenimento siamo quasi al top, ma quando bisogna impostare è notte fonda. O si dà maggior libertà a Yeste, oppure Caparros sarà sempre costretto a togliere uno dei due quando la squadra si troverà a dover imporre il suo gioco, cosa nella quale ha peraltro fatto sempre fatica. Che giornataccia quella di Etxeberria! Quando il Gallo ha di questi pomeriggi va tolto subito, abulico e indisponente come sa essere farebbe arrabbiare anche un santo, e bravo è stato Caparros a lasciarlo negli spogliatoi durante l'intervallo. Se questa dev'essere la stagione del riscatto per David Lopez, bisogna dire che il riojano non inizia granché bene: Jokin gli concede mezz'ora (incomprensibile la sostituzione di Susaeta, a meno che Markel non fosse alla canna del gas...) e l'ex Osasuna gioca un match grigio e senza il minimo lampo, dimostrandosi una volta di più la fotocopia sfocata del buon giocatore visto a Pamplona.

12 commenti:

  1. Sono senza parole, ieri per me e' stato un vero colpo al cuore vedere il risultato della partita!!!

    Adri

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  2. Ciao!
    Non comment sulla partita.
    Un consiglio: la scitta PetroNOr non la mettere nemmeno con la croce...è pur sempre visibilità.
    Ciao
    andrea

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  3. Ciao edo sono Yazid

    Dispiace molto per questo risultato, e spero che sia stato soltanto un leggero black-out, anche se la pretemporada non ha portato nulla di buono sul piano del gioco e dei risultati.

    Certo che vedere Urzaiz con quella maglia fa' sempre piacere

    P.S: ho letto sul blog di valentino la tua idea su un forum dove poter discutere solo di calcio spagnolo. Personalmente la ritengo un ottima idea e se serve una mano per la realizzazione, conta pure su di me. Con un amico abbiamo provato a lanciare un portale sul calcio spagnolo, ma il sito che ci hostava ha chiuso i battenti da un giorno all'altro, lasciandoci a mani vuote

    Ciao

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  4. sono sconcertato, casas è quasi peggio di quella scritta sulla maglia...speriamo di non dover affrontare una stagione di sofferenza, anche se con questi presupposti la vedo dura...due domande sorgono spontanee: 1)era così difficile trovare un terzino sx migliore, visto che koi sembra aver litigato con caparros? 2)perchè cedere aduriz senza sostituirlo degnamente?
    vabbè...speriamo bene...cmq vada

    SIEMPRE AUPA ATHLETIC

    piero

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  5. spero vivamente di sbagliarmi ma mi sa tanto che sarà una stagione difficile..ho fiducia in caparros però se il buongiorno si vede dal mattino non siamo messi bene...Casas a Casa!!!
    era meglio tenere Del Horno a questo punto....un saluto e forza athletic
    gab..

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  6. Sarà una follia da scaramante voodoo ma da quando abbiamo quella bestemmia scritta sulla maglia, la squadra sta andando a picco...se non fossi affranto per l'Athletic, sarei contento per quell'infame che non nomino nemmeno! Publizitaterik EZ!
    ZènonLigre

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  7. vedo che tutti i commenti sono unanimi, porca zozza siamo davvero con la corda al collo in attesa che sia apra la botola ? No, o almeno non ancora ! La squadra domenica ha fatto schifo soprattutto dal punto di vista fisico, uno su tutti, colui a cui voglio maggiormente bene all'interno della squadra, CARLOS GURPEGI era davvero fuori luogo domenica, e vi posso giurare che nemmeno nel suo periodo più nero è stato cosi avulso dal dare una mano alla squadra. Mi ricordo ancora le sue lacrime dopo la sconfitta all'ultimo secondo contro l'OSASUNA l'anno di Mendilibar , li lui stava palesemente dimostrando l'impotenza di tutta la squadra. Detto questo, vi dico che quando vedremo altre lacrime di CARLOS allora potremo farci prendere dal panico. Come ho già detto, non abbiamo una squadra di fenomeni, ma nemmeno quelle larve scese in campo domenica, una via di mezzo, e già con una via di mezzo non perdiamo mai più contro l'ALMERIA, buona squadra ma alla nostra portata. Ci vuole tempo, e per fortuna ne abbiamo essendo solo alla prima. Più che altro mi preoccupano alcuni dettami societari, per esempio il nuovo acquisto BALENTXIAGA è stato messo nel Bilbao Athletic, e non è stato convocato per l'amichevole con l'AVIRON BAYONNAISE... questo non perchè il ragazzo non sia pronto, ma per dare un messaggio alla aficion " non è vero che abbiamo bisogno di un terzino sinistro, il ragazzo è stato preso solo per il futuro", balla grossa come una casa, e spero che prima o poi, anzi da subito, qualcuno( MACUAMERDA) si cosparga il capo di cenere e abbia il coraggio( CONIGLIO E CODARDO) di dire : "SI abbiamo sbagliato a non prendere un giocatore in quel ruolo, e BALENTXIAGA è qui per questo per cui sarà lui il terzino titolare" !!

    Animo animo, dopo tutto noi partiamo sempre con qualcosa in più degli altri : NOI SIAMO L'ATHLETIC !

    Emi

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  8. Adri: pensa a me che me la sono vista tutta, altro che un colpo solo...

    Andrea: non preoccuparti, il logo petroNOr l'ho messo una sola volta e mai più riapparirà sul blog (eviterò anche di mettere foto della partita che mostrino le maglie sporcate, come ho fatto già stavolta scegliendo la foto di Isma).

    Piero: 1) non era difficile, solo che servivano soldi e quelli non ci sono. Adesso è stato preso Balenziaga di cui si parla molto bene (pare che lo seguisse anche il Real Madrid), staremo a vedere, ma quel che è certo è che non potrà essere peggio di Casas. 2) Sicuramente Caparros non era d'accordo con la cessione di Aduriz, così come non lo erano i suoi compagni. Ormai la frittata è fatta, speriamo che Velez si confermi.

    Gab: il Del Horno dell'ultima stagione sembrava un ex giocatore, eppure hai ragione quando dici che era meglio di Casas. Intendiamoci, a me dispiace per il ragazzo, perché si vede che si impegna e sputa l'anima, ma quando uno non ha i mezzi per stare in Primera mi sembra inutile insistere; non vorrei però dare tutte le colpo a lui, perché domenica hanno fatto pena in parecchi.

    ZènonLigre: mi sembra un po' presto per parlare di squadra a picco, in fondo abbiamo perso solo una partita. Di sicuro ci sarà da lavorare, però non vorrei che i fasciassimo le ossa prima di essercele rotte. Interessante la tua riflessione sulla "maledizione della pubblicità", ti dirò che ci ho pensato pure io qualche tempo fa!

    Emi: ottimo discorso. Ripeto, non bisogna essere allarmisti, la squadra c'è e saprà venire fuori. Per quanto riguarda Macua, vedrai che prima o poi i nodi verranno al pettine.

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  9. Secondo me queste maglie non sono così male...

    http://www.esfhm.com/liga09/equipos/athletic_de_bilbao/foto.php?f=foto2.jpg

    Aupa Athletic!

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  10. Ho dimenticato di firmare il commento...in questo caso ne vado fiero.

    andrea

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  11. Ben ritrovati.
    del match non ho voluto vedere nulla: mi è bastata la descrizione letta qui sul blog. Che dire... sinceramente mi aspettavo tutto un altro inizio di stagione. Credevo nella bontà del lavoro dello scorso anno e speravo che si proseguisse lungo quella scìa: squadra tosta, garra di un tempo, alla Catedral non si passa e classifica costruita mattone su mattone. Inoltre auspicavo che il ritorno di Gurpegui desse una scossa di orgoglio a tutto il gruppo, con aria nuova e ritrovato vigore. Ahime, quale brusco ritorno alla realtà. E Aduriz non è nemmeno titolare al Mallorca. Sinceramente, se non ci si riprende immediatamente la vedo duretta.
    Buona giornata

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  12. Andrea: ottima immagine, mi sa che metterò la signorina al posto di quelle orrende maglie petroNOr!

    Grangol: bentornato! Che dire, la sconfitta è stata brutta però ha anche delle ragioni oggettive: condizione approssimativa (emblematico Gurpegi, come diceva Emi), difesa un po' raffazzonata (Ustaritz semi-infortunato, Casas che si commenta da solo...) e un po' di sfortuna, perché se Yeste avesse segnato quel rigore adesso parleremmo di un'altra partita. Di sicuro la mentalità non è stata ottimale, ma va anche detto che prendere due gol in quel modo (specialmente il secondo) taglierebbe le gambe anche a squadre migliori, dunque suggerisco di non disperare, non ancora almeno!

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