venerdì 29 agosto 2008
Un bilancio del precampionato.
Fra pochi giorni prenderà il via la Liga e devo confessare che la sensazione di fiducia che nutrivo rispetto alla stagione 2008/2009 sta scemando ora dopo ora, in modo lento ma inesorabile. Avevamo lasciato l'Athletic a giugno, dopo una salvezza raggiunta tutto sommato tranquillamente e buone prospettive per il futuro, e lo ritroviamo a fine agosto dopo un'estate in cui è successo di tutto, dopo due mesi ricchi di eventi assolutamente impronosticabili solo qualche tempo fa. Non voglio ritornare sulla questione della pubblicità, ampiamente sviscerata in più di un'occasione sul blog (l'immagine di apertura mi sembra comunque chiara), e preferisco concentrarmi su aspetti forse più inerenti al calcio giocato, ma che comunque mi hanno fatto maturare quella negatività di cui parlavo all'inizio; affronterò gli argomenti uno ad uno, per arrivare poi ad illustrarvi i motivi del mio pessimismo ormai piuttosto radicato.
Mercato. Se il primo anno dell'era Macua era stato caratterizzato dalla preponderanza degli acquisti, anche di livello notevole, stavolta i movimenti si sono rivelati di segno opposto e contrario: pochi arrivi, peraltro di caratura non eccelsa, e molte cessioni, l'ultima delle quali imprevista e assai destabilizzante per gli equilibri di squadra. Più in generale, mi è sembrato che la giunta direttiva si sia mossa in maniera assai poco coerente, lasciando pervicacemente scoperti alcuni reparti, o settori di essi, che si sono visti ridurre gli effettivi senza che la società avesse in mano le carte giuste per sostituirli. Ma andiamo con ordine. Aranzubia, giunto ormai alla fine di un ciclo lungo e molto bello nell'Athletic, non ha rinnovato e si è accasato al Deportivo di Lotina, alla ricerca di quella tranquillità che a Bilbao non riusciva più a trovare: un'ottima scelta, sia per il giocatore che per i due club; al suo posto è rientrato Lafuente dal prestito all'Espanyol, farà il terzo portiere dietro Iraizoz e Armando. Nessun rimpianto per le partenze di Exposito e Cuellar, col primo che non accettava di fare la riserva ad Iraola (sic) e il secondo che in pratica non ha mai visto il campo, oscurato dall'esplosione di un campioncino come Susaeta. Il prestito di Zubiaurre all'Elche, evidentemente deciso per dare modo a Iban di riprendere confidenza col terreno di gioco, ha tuttavia provocato la prima falla visibile nella struttura biancorossa, che adesso, nel settore difensivo destro, presenta il solo Andoni come terzino di ruolo e l'inguardabile Murillo, uno degli elementi più scarsi della rosa, quale suo sostituto più o meno ufficiale. Il "buco" sulla fascia destra del reparto arretrato è peraltro bissato da quello sulla sinistra, che in questo caso rischia di diventare una vera e propria voragine; rispedito al Valencia Del Horno, il cui ritorno a Bilbao ha portato ripercussioni evidenti più nei locali notturni che al San Mamés, Macua e company non sono riusciti ad assicurarsi uno tra Garrido, Monreal, Berchiche, Castillo e Morgado, tutti accostati almeno una volta ai Leoni. Troppo costosi, sembra, dunque è stato ripescato nientepopodimeno che Casas, a parer mio il giocatore dell'Athletic più scarso del nuovo millennio: sarà dunque questo terzinaccio sprovvisto di tecnica, nullo in fase di spinta e terribilmente lacunoso in difesa a contendere una maglia da titolare a Koikili, sempre che Caparros non promuova qualcuno (Agüeros?) dal vivaio, cosa che mi auguro fortemente. Altra cessione incomprensibile, vista adesso, mi sembra quella di Luis Prieto, spedito al Valladolid senza troppi rimpianti e, soprattutto, senza valutare le conseguenze della sua perdita; i biancorossi si trovano infatti ad avere solo tre centrali di ruolo, due dei quali (Amorebieta e Ocio) con una certa tendenza al cartellino e l'altro, Ustaritz, piuttosto fragile fisicamente. Il rischio è quello di trovarsi scoperti e di dover ricorrere a soluzioni di emergenza (Gurpegi o addirittura Javi Martinez) quando si sarebbe potuto tenere Luis, magari impiegandolo di più in Coppa, anche perché non sarà un Alkorta ma non è nemmeno un Sarriegi. Ultima, ma certo non per importanza, la scioccante operazione che ha portato Aduriz al Maiorca per 6 milioni di euro e sulla cui scempiaggine mi sono già soffermato nello scorso post. E gli acquisti, dove si sono nascosti? Beh, in mezzo al caos estivo biancorosso è logico che gli arrivi di Toquero, Del Olmo e Iñigo Velez siano passati quantomeno in sordina. Il primo è stato peraltro spedito a stretto giro di posta all'Eibar, mentre gli ultimi due hanno disputato un precampionato anonimo e senza squilli, dando forse ragioni a quei tifosi (io non ero tra loro) che avevano criticato gli ingaggi di giocatori con un modesto passato alle spalle. Resto convinto che Del Olmo e Velez possano dire la propria anche in Primera, ma è fuori discussione che il mercato di quest'anno sia stato a dir poco deprimente. Abbiamo iniziato l'estate sperando che la società prendesse un buon terzino sinistro e un'altra punta, adesso ci ritroviamo senza terzini di riserva, senza il nostro vice-capocannoniere della scorsa stagione e con una preoccupante carenza di centrali. Voto? 5, di stima...
Pretemporada sul campo. Inizio col botto: vittoria alla Morocco Summer Cup, striscia di otto partite senza sconfitte, trasferta senza macchia in Inghilterra. Al Trofeo Colombino di Huelva il primo blackout (sconfitta 2-1 in finale con i padroni di casa del Recreativo), seguito da una serie di prestazioni imbarazzanti culminate con la batosta in casa del Valladolid, 5-2 per i biancomalva nell'ultima uscita prima dell'esordio liguero di domenica. Secondo Caparros, e spero ci sia da fidarsi, il precampionato dell'Athletic è finito al Colombino: da lì in poi, interpretando le parole sibilline del tecnico, i Leoni si sarebbero dedicati alla raccolta fondi, viaggiando come trottole per tutta la penisola iberica (e oltre, visto che sono andati anche a Tenerife) per raccattare qualche euro in più. L'impresa è riuscita, anche se non sempre le squadre ospitanti hanno gradito l'atteggiamento poco professionale dei bilbaini (vedi la protesta formale del Lemona, che si è trovato contro i ragazzini del Bilbao Athletic più qualche riservissima); dovendo far giocare i suoi ogni due giorni, infatti, Caparros ha ruotato all'inverosimile gli uomini, arrivando a schierare formazioni più che sperimentali e facendo esordire elementi che non vedranno la prima squadra nemmeno col lanternino... Difficile dare un giudizio serio, dunque. Direi che fino al Colombino l'Athletic ha giocato molto bene, esibendo un calcio concreto e mostrando di aver recepito con maggior sicurezza i dettami tattici dell'utrerano; dopo è stato il buio, tuttavia mi sento di credere a Jokin, anche perché avevo capito l'andazzo prima che il mister lo rivelasse a mezza bocca. Voto 6, media perfetta tra l'8 della prima parte e il 4 della seconda.
Giovani promesse. Dei magnifici sei che Caparros si era portato in ritiro a luglio (Isma Lopez, Iturraspe, Muniain, Ramalho, Guarrotxena e Agüeros) ne è rimasto solo uno, in stile Highlander: si tratta del regista Ander Iturraspe, ventenne di grande prospettiva, che par essere entrato nelle grazie di Jokin come toccò a Susaeta un anno fa. Buona tecnica, visione di gioco, capacità di aprire il campo con lanci precisi dopo uno o due tocchi: queste le caratteristiche peculiari del centrocampista di Abadiño, il cui difetto principale risiede nel fisico "leggerino" che lo penalizza in fase di contrasto. Il giovane Ander è comunque il massimo indiziato per ripetere il percorso di Susaeta, ovvero un inserimento graduale in prima squadra che porti il giocatore a guadagnarsi un dorsale per la prossima stagione; occhio dunque alle sue prestazioni e attenzione anche al destino di Orbaiz, che dei centrocampisti a disposizione di Caparros è quello a cui Iturraspe somiglia di più. Per quanto riguarda gli altri cachorros, porte quasi sbarrate agli under 16 Ramalho e Muniain, che giocano ancora nelle giovanili, mentre qualche possibilità di esordire in Prima squadra potrebbero avercela Isma Lopez, Agüeros, il difensore centrale Etxeita e Urko, già schierato da Jokin all'ultima giornata dello scorso campionato.
Composizione della rosa e analisi tattica. Se il mercato fosse stato condotto con più criterio, sicuramente adesso parleremmo di una rosa equilibrata e competitiva. Purtroppo, però, le falle di cui scrivevo prima sono evidenti e inficiano il giudizio globale su un organico meritevole di ben altre valutazioni. Se in porta siamo coperti, lo stesso non si può dire della difesa: mancano, come detto, due alternative ai terzini titolari (mi rifiuto di considerare per quel ruolo Casas e Murillo, ed evidentemente anche Jokin è perplesso, visto che ha provato addirittura Gurpegi come fluidificante mancino...) e un quarto centrale di ruolo. Il centrocampo è senza dubbio il reparto migliore della squadra: dietro quella che dovrebbe essere la coppia centrale titolare, Gurpegi-Javi Martinez, abbiamo infatti elementi del calibro di Orbaiz, Muñoz, Iturraspe e anche Yeste, talvolta provato da Caparros come mediano (ci sarebbe anche Tiko, ma credo che diventerà ben presto un desaparecido). Sulle fasce possiamo contare sulla brillantezza di Susaeta, sperando che David Lopez riemerga dal letargo e che Del Olmo ritrovi la verve di Eibar; Gabilondo resta una solida alternativa quando occorre blindare il nostro fianco sinistro, mentre il solito Yeste è stato provato come esterno con licenza di accentrarsi e inventare. A parer mio, comunque, con la cessione di Aduriz il tecnico di Utrera opterà più spesso per usare il trequartista al posto della seconda punta, cosa che lascia Fran libero di esprimersi nel suo ruolo naturale. Da non dimenticare, poi, il jolly Garmendia, a cui si può chiedere di tutto, dal giocare sulla linea di centrocampo al giostrare come seconda punta: dopo le buone prestazioni della scorsa stagione, spero che Caparros gli conceda più fiducia e minuti. In attacco, inutile dirlo, il piatto piange: dietro Llorente, chiamato a confermare i progressi del girone di ritorno della passata temporada, e il vecchio Etxeberria c'è il vuoto, o quasi. Ion Velez non mi sembrò giocatore da Primera e dubito fortemente che mezzo campionato in prestito all'Hercules lo abbia trasformato in un campione; l'altro Velez, Iñigo, ha buona tecnica e sa farsi valere spalle alla porta, tuttavia i numeri della sua carriera parlano per lui: non è un bomber, anzi, è un attaccante da 5 gol al massimo, a meno di miracoli che ci smentiscano tutti. Ecco perché azzardo un maggior utilizzo del 4-2-3-1 (o 4-4-1-1) rispetto al 4-4-2, anche se Jokin potrebbe comunque utilizzare il suo schema preferito puntando su Llorente e uno tra Extebe, Ion Velez e Garmendia (Iñigo mi sembra più che altro una controfigura al ribasso di Nando); io credo che il 4-4-1-1 potrebbe essere la soluzione migliore, poiché lascerebbe grande libertà al talento di Fran o di Joseba senza modificare il nostro assetto dal centrocampo in giù. I probabili cambiamenti di modulo lasceranno comunque immutato lo stile di gioco dell'Athletic targato Caparros: possesso palla lasciato agli avversari, aggressione ai portatori e rapidi capovolgimenti di fronte con transizioni portate avanti indifferentemente dai centrali o dagli uomini di fascia. La coppia Gurpe-Javi Martinez, in tal senso, mi pare perfetta: a Carlos il compito di sradicare il pallone, al giovane navarro quello di portarlo in zona d'attacco sfruttando la sua falcata poderosa. L'Athletic soffrirà quando dovrà fare la partita e si esalterà quando sarà libero di interpretare un incontro nelle modalità che ho appena illustrato, il tutto sperando di essersi lasciato alle spalle i cali di tensione (fisica e mentale) nei secondi tempi che tanto lo hanno condizionato nella scorsa temporada.
Previsioni. Come ho scritto all'inzio, non sono tranquillo, non più. Cessioni affrettate, acquisti inesistenti, scelte societarie scandalose (pubblicità e non solo), organico carente, precampionato faticoso e senza senso: questi gli elementi che mi fanno temere una stagione più simile a quelle di un paio d'anni fa, che speravamo di aver dimenticato per sempre, che a quella appena trascorsa. Ho fiducia in Caparros ma non in questa dirigenza, e purtroppo Jokin deve lavorare col materiale (scarso) che la giunta gli ha consegnato. Il fatto che siano i giocatori stessi a criticare più o meno velatamente le scelte della Macua band (l'altro giorno Orbaiz e oggi Llorente hanno dichiarato di essere rimasti sorpresi dalla cessione di Aduriz) è indicativo del clima poco sereno che si respira nel Botxo. E lo spogliatoio, si sa, è la colonna portante sulle quale edificare i successi di una squadra. Valutando tutti gli elementi che ho provato a illustrare, direi che una salvezza tranquilla è il massimo anche quest'anno. Accantoniamo pensieri "europei", ci sarà da lottare e da faticare parecchio. Speriamo di fare qualcosa in Coppa del Re, ma sarà dura. Beh, già che ci siamo vi dico il mio favorito per il titolo: Villarreal. L'anno scorso scrissi che il Real aveva il 5% di possibilità di vincere il campionato, se tanto mi dà tanto il Submarino Amarillo quest'anno retocede... Buona Liga a tutti!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ho paura!!
RispondiEliminaIn cosa si può sperare? Per quanto mi faccia ribrezzo la cosa, Santi Ezquerro è ritirato?
...magari Urzaiz, destinato a dare l'addio alla prima con l'Almeria, fa tre gol e si rimette a fare il salvatore della patria...
Scherzi a parte, altri attaccanti baschi degni della liga io non ne conosco. Ne è rimasto qualcuno?
SANTIO EZQUERRO gioca nell'OSASUNA....
RispondiEliminaAttaccanti baschi nella liga : JOSEBA LLORENTE del Villareal... l'anno scorso giocava nel VALLADOLID facendo una gran stagione...
EMI
Si potrebbe puntare Ion Echaide... che ne dite ?
RispondiEliminaCi sono anche Kike Sola dell'Osasuna, cresciuto nel vivaio dell'Athletic e lasciato andare troppo frettolosamente, e Diaz de Cerio della Real Sociedad, a parer mio il miglior attaccante a cui potremmo puntare; l'errealista è il classico finalizzatore d'area, non partecipa al gioco ma sta sempre lì, in attesa, e quando gli arriva la palla giusta non si fa pregare e la sbatte dentro. Quello che ci serviva, insomma, ma almeno per quest'anno non se ne parla.
RispondiEliminaJoseba Llorente è un altro tipo del genere, ha fatto una stagione strepitosa al Valladolid e s'è guadagnato una piazza importante, rifiutando peraltro l'Athletic. Secondo me giocherà poco, ma per adesso costa troppo.
Ion Echaide è un difensore...mi sa che ti confondi.
RispondiEliminaMa onestamente non vedo tutta questa necessità di un attaccante, mi spiego. Il gioco di CAPARROS non è votato all'attacco, e i bomber delle squadra di CAPARROS si fermano a quei 7-8 gol a stagione (nel DEPOR il migliore fu ARIZMENDI con 4). Noi abbiamo FERNANDO LLORENTE, che speriamo vada in doppia cifra, JOSEBA ETXEBERRIA, ION VELEZ e IÑIGO VELEZ che se arrivano a 10 gol in 3 è oro colato. I gol dovrebbero arrivare dai centrocampisti, SUSA,GURPEGI, JAVI MARTINEZ, GABILONDO e speriamo il redivivo DAVID LOPEZ.
RispondiEliminaQuello che manca alla squadra è un TERZINO SINISTRO che essere TITOLARE o DEGNO SOSTITUTO di KOIKILI e un TERZINO DESTRO che possa far riposare IRAOLA di tanto in tanto. ADU è un ottimo giocatore, ma per il gioco di CAPARROS se fa 4-5 gol a stagione è un lusso, e CAPARROS sono siuro che nelle gerarchie gli aveva messo davanti ION VELEZ simile fisicamente a LLORENTE. Certo ne sentiremo la mancanza, ma se il mister è uno che non lo vede, giusto lasciarlo andare, se i soldi servono per coprire altri buchi. Questo è il vero problema ! Certo come dice EDO non mi stupirei se ADU quest'anno arrivasse a segnare in doppia cifra, il gioco di MANZANO al MALLORCA è adattissimo alle caratteristiche di contropiedista di ADU, sicuro che farà valere la sua rapidità...
Emiliano
diemnticavo un certo FRAN YESTE che se quest'anno si degna di essere all'altezza della sua fama...
RispondiEliminaVedi Emi, io non ho la smania dell'attaccante ad ogni costo. Dico solo che il mercato dell'Athletic è limitato, le punte valide adesso sono poche e mi sembrerebbe il minimo tutelarsi per il futuro acquistandole quando possiamo ancora farlo. Con un Diaz de Cerio in più e avendo tenuto Aduriz, adesso avremmo un signor reparto, vario e ben assortito; allo stato attuale delle cose, invece, abbiamo un Llorente che deve confermarsi, un Etxebe coi noti limiti di età e finalizzazione e i due Velez, non proprio una coppia di Drogba bianchi. A me sembra che il piatto pianga, aldilà dei discorsi sulla mentalità delle squadre di Caparros. Se, facendo i debiti scongiuri, Nando si facesse male, mi spieghi con chi giocheremmo? Il mio discorso è tutto qua.
RispondiEliminaE poi ci si lamenta spesso di aver lasciato scappar via dei notevoli talenti senza averli presi quando potevamo, e non vorrei succedesse così anche per Kike Sola e Diaz de Cerio.
oh, s'è preso un terzino sinistro, della real suciedad... MIKEL BELANZIAGA... e abbiamo dato TIKO all'EIBAR...
RispondiEliminaVabbeh speriamo sia il nuovo KOIKILI...
EMI
Per rimanere in tema di corsia di destra, si è poi appurato se Zabaleta ha origini basche e potrebbe in teoria essere quindi tesserato dall'Athletic? Discorso teorico, visto che il prezzo del suo cartellino mi sembra fuori dalla portata dell'Athletic.
RispondiEliminaSu Ezquerro, svincolato prima di accasarsi all'Osasuna, ci si doveva fare un pensiero. Specie se decidi inopinatamente di mandar via Aduriz.
L'attesa è quasi finita: alle 19 si parte.
Braveheart.
Ciao un grosso in bocca al lupo per il campionato e visto il tuo commento sul precampionato mi sa che c'è da stare poco allegri per la stagione che sta per iniziare. Mercato assurdo, la scelta dello sponsor e tanto altro mi lasciano perplesso.
RispondiEliminaBruno
Grazie Emi, per ulteriori info su Balenziaga vi rimando alla settimana prossima. Intanto saluto Tiko che se ne va in prestito per un anno in quel di Eibar, diventando peraltro il primo "internazionale" (ha una presenza con la Spagna) a vestire la maglia del club rossoblù.
RispondiEliminaBraveheart: bentornato! Di possibili origini basche di Pablo Zabaleta non ho trovato traccia sul web, e comunque il giocatore ha firmato per il Man City. In ogni caso, ricordo che la politica di tesseramento dell'Athletic prevede l'acquisto di giocatori nati nei Paesi Baschi o almeno formatisi nel vivaio di una squadra basca dall'età di 14-15 anni. Zabaleta, dunque, anche se fosse di origine basca non rientrerebbe in questo campo.
Ezquerro si è praticamente sfanculato con Macua l'anno scorso, quando stava per firmare e il presidente gli propose all'ultimo minuto un ribasso dell'ingaggio, cosa che bloccò il suo ritorno a Bilbao; ecco spiegato perché non ha nemmeno pensato all'Athletic e si è accasato nella squadra che l'ha svezzato, l'Osasuna. Resta poi il fatto che Santi ha abbandonato i Leoni per andare a fare tribuna in Catalogna in cambio di tanti soldi, e in Bizkaia i "peseteri" non sono amati...
Bruno: certe scelte hanno lasciati tutti perplessi, speriamo che la stagione sportiva ci riservi qualche soddisfazione, anche se la vedo dura.
Una comunicazione di servizio: su Rojadirecta (www.rojadirecta.com) trovate il link per guardare Athletic-Almeria, insieme a molte altre partite di Liga, Serie A e altri campionati europei. No a SKYfo!
Ciao Edo,
RispondiEliminagrazie per il bentornato e per le precise risposte!
Mi permetto anche io di segnalare per chi vuole seguire la partita in streaming un link al sito dove di solito vado per vedere le gare:
http://myp2p.eu/broadcast.php?matchid=17792&part=sports
Braveheart.
No comment sulla prima uscita casalinga dell'Athletic sponsorizzato Petronor...
RispondiEliminaMacua kanpora!
Braveheart.