Recreativo de Huelva: Riesgo, Pablo Oliveira, Morris, César Arzo, Poli; Sisi (77' Akale), Jesús Vázquez, Javi Fuego (63' Adrián Colunga), Camuñas; Javi Guerrero, Marcos Ruben (75' Barber).
Athletic Bilbao: Iraizoz, Iraola, Aitor Ocio, Amorebieta, Balenziaga; Susaeta, Gurpegui (46' Orbaiz), Javi Martínez (72' Etxeberría), David López; Vélez (52' Yeste), Llorente.
Reti: 71' Javi Guerrero, 75' David López.
Arbitro: Durienzo Álvarez (Colegio castellano-leonés).
Prendersi il punto, tenerselo stretto in vista del drammatico calendario di ottobre e dimenticare in fretta la partita di ieri. Ecco la ricetta magica per rendere digeribile la prestazioni di ieri dell'Athletic, tornato ancora una volta a palesare i limiti già visti nella prima trasferta dell'anno, quella di Malaga, dove i Leoni non furono capaci di andare oltre lo 0-0 contro una squadra che deve ancora segnare il suo primo gol liguero (e siamo alla quarta giornata...). I problemi sono sempre gli stessi: difficoltà ad impostare, poche idee in fase di possesso palla, difficoltà ad attaccare una difesa schierata e via dicendo; se gli avversari non lasciano il proprio fianco scoperto al contropiede biancorosso e si trincerano dietro sono dolori, e il risultato non può che essere un match ai limiti della denuncia penale come quello visto al Colombino. Urgono soluzioni, anche se gli impegni di ottobre (Siviglia, Real, Barcellona e Villarreal a inizio novembre) se non altro sembrano fatti per esaltare il calcio sparagnino di Caparros.
Il tecnico di Utrera rispetta i propositi della vigilia e conferma in toto la formazione vittoriosa con il Valladolid, mentre Zambrano, allenatore del Recre, mostra subito che tipo di partita vuole giocare tenendo fuori il giovane attaccante Adrian Colunga e aggiungendo un uomo a centrocampo, visto che Javi Guerrero fa l'esterno aggiunto più che la seconda punta; logica l'intenzione del mister locale di non ripetere la prestazione da "banda del buco" mostrata dai suoi al Calderon di Madrid, nell'intento di occupare gli spazi nella propria trequarti e di lasciare palla e iniziativa all'Athletic, che, come al solito, non sa bene cosa farsene. Gurpegi e Javi Martinez non trovano soluzioni, sugli esterni stavolta c'è poco movimento e non bastano la generosità di Ion Velez e la brillantezza di un sempre elettrico Susaeta a creare pericoli dalle parti di Riesgo; dal canto loro, i padroni di casa non si azzardano quasi a mettere il naso fuori dalla propria metà campo e si affidano unicamente alla buona vena di Sisi per farsi vedere in avanti, anche se la giovane ala destra predica nel deserto del reparto offensivo andaluso. Il primo tempo scorre così tra gli sbadigli e le occasioni da gol si contano sulle dita di una mano: Llorente spedisce alto un cabezazo al 22', Sisi risponde chiamando alla parata Iraizoz ma è di Ion Velez l'occasione migliore, un rasoterra scaricato in porta dopo aver saltato Morris su cui Riesgo è bravo a salvare. Dopo 45' penosi ci si aspettano dei cambi e Caparros mostra di essere un allenatore elastico, capace di leggere il match e di saper rimediare a delle scelte sbagliate. Fuori dunque Gurpegi per Orbaiz, sostituzione seguita al 52' da quella di Velez che lascia il posto a Yeste: Fran si piazza dietro Llorente con libertà assoluta di movimento, il ruolo che da un po' di tempo invocavo per lui. La partita migliora, anche perché era impossibile che peggiorasse, le due squadre giocano in modo più aperto e anche il Recre comincia a rendersi veramente pericoloso, con Javi Guerrero che al 63' trova un grande Iraizoz sul suo colpo di testa a colpo quasi sicuro. Zambrano vede che i suoi uomini stanno alzando sempre più il baricentro e si gioca la carta Adrian Colunga, spedito in campo al posto del mediano Javi Fuego, avanzando poi Guerrero in posizione di trequartista; la mossa coraggiosa del tecnico di casa viene subito premiata dal gol del vantaggio andaluso, siglato da Javi Guerrero con un gran diagonale sinistro. Strano caso quello del numero 23 del Recre: si chiama come il nostro inimitabile Julen, ma è di Madrid e deve avercela con l'Athletic, visto che i Leoni sono da sempre una delle sue vittime preferite... Caparros capisce che non c'è tempo da perdere, inserisce Etxeberria per Javi Martinez e ridisegna la squadra secondo un 4-4-2 che diventa un rombo in fase offensiva, con Orbaiz vertice basso e Yeste a sostegno delle punte. Come successo in precedenza a Zambrano, anche stavolta la dea bendata sorride all'allenatore coraggioso e lo premia con il gol: l'autore è il redivivo David Lopez, imbeccato da un gran pallone in area di Yeste, ma va detto che la volee mancina dell'ex giocatore dell'Osasuna è poco più di un passaggio e che dunque il merito della rete va quasi tutto a Riesgo, capace di farsi uccellare sul suo palo da un tiro-cross quasi innocuo. 1-1 e sentiti ringraziamenti al portiere nato e cresciuto nella Real Sociedad, ricordato da molti tifosi dell'Athletic per i diversi regali concessi ai biancorossi nella sua carriera. La parte finale della partita è accesa e vibrante, le squadre finalmente sembrano giocare più per vincere che per non perdere e si susseguono diversi rovesciamenti di fronte potenzialmente pericolosi; la palla gol più grande, tuttavia, arriva solo a 2' minuti dal termine ed è per Adrian Colunga, il cui rasoterra dall'interno dell'area, secco e potente, viene sventato con un miracolo da Iraizoz, che salva il punto grazie ad un riflesso eccezionale. Non succede più nulla fino al fischio finale, Athletic e Recreativo si dividono giustamente la posta in palio e non fugano i dubbi emersi nelle prime giornate di Liga. Meglio i biancorossi con Orbaiz e Yeste, ma non è una notizia che Gurpegi e Javi Martinez soffrano in fase di impostazione; contro squadre del genere va inserito un regista (Pablo o Iturraspe) e soprattutto c'è bisogno di qualcuno che accenda la luce nella trequarti avversaria, cosa che non può fare sempre e solo Susaeta, che peraltro gioca sulla fascia. Contro difese schierate serve lo Yeste trequartista, c'è poco da fare. Tenerlo in panchina mi sembra un'operazione masochistica e spero che anche Caparros arrivi a pensarla così.
Teniamoci stretti per l'appunto questo punto in trasferta e cerchiamo assolutamente di mettere altro fieno in cascina domani: in pratica tre punti contro il Getafe, e poi potremo pensare al poker di ferro. Yeste sempre in campo!
RispondiEliminaBraveheart.