giovedì 9 febbraio 2012

Ritorno della semifinale di Copa del Rey: Athletic 6-2 Mirandés.


Il tuffo sotto la curva dei biancorossi a fine partita: è finale! (foto Athletic-club.net).

Athletic Club: Iraizoz; Iraola, Javi Martínez, Amorebieta, Aurtenetxe; Iturraspe (58' San José), De Marcos, Herrera (74' Íñigo Pérez); Susaeta, Llorente, Muniain (77' David López).
CD Mirandés: Nauzet; Garmendia, César Caneda, Aitor Blanco, Raúl García; Mujika, Iribas (55' Borrell), Martins (68' Nacho Garro), Pablo Infante; Alain (46' Muneta), Lanbarri.
Reti: 11' Muniain, 14' Susaeta, 22' Aurtenetxe, 57' e 86' Aitor Blanco, 71' e 75' Llorente, 88' César Caneda (ag).
Arbitro: Undiano Mallenco (colegio navarro).

Finale, finale, finale! Avrei voluto scriverlo altre 33 volte per arrivare al fatidico 36, il numero delle finali di Copa del Rey raggiunte dall'Athletic nella sua storia, ma lo spazio è quello che è. La felicità, in ogni caso, è tantissima: il ricordo di Valencia 2009 è ancora fresco e in tutta sincerità non credevo che avrei rivisto così presto la mia squadra approdare all'ultima atto della Coppa. Devo però ammettere che, rispetto alle due semifinali che ho seguito da quando sono tifoso dei Leoni, stavolta il pathos è stato molto minore: vuoi per la vittoria nella partita di andata, vuoi per l'oggettiva differenza tra le due squadre, vuoi per la simpatia ispiratami dal Mirandés, non ho provato le stesse sensazioni che, nel bene e nel male, resero indimenticabili le sfide con Betis e Siviglia. Ieri non c'è stata storia, dopo 22 minuti di gioco il punteggio segnava già 3-0 per l'Athletic e a quel punto tutta la tensione del momento è scomparsa, tanto che alla fine mi sono trovato a sperare che i biancorossi non asfaltassero i loro avversari e cancellassero così il loro straordinario percorso fino alla semifinale. Devo dire che ciò non è successo: nonostante il risultato tennistico a favore degli zurigorri, infatti, gli uomini di Pouso hanno lottato fino all'ultimo senza arrendersi, neanche di fronte all'evidenza, e si sono meritati senza alcun dubbio l'ovazione che uno strepitoso San Mamés ha tributato loro dopo il triplice fischio. Della partita in sé c'è poco da dire: i burgalesi ci hanno provato, tuttavia ai bilbaini è bastato accelerare un minimo per arrivare in porta, segno che le energie psicofisiche degli avversari non erano più quelle che li hanno spinti fino al penultimo turno. La fascia destra, con le combinazioni velocissime tra Iraola, De Marcos e Susaeta, è stata devastante ed è da lì che sono nati i primi tre gol: Muniain ha messo dentro un cross di Iraola non controllato da Garmendia, Susaeta ha infilato Nauzet dopo un uno-due tra il capitano e De Marcos e Aurtenetxe, infine, ha segnato il 3-0 con un pallonetto di testa su assist di Susaeta. Sopra di tre dopo neppure mezz'ora, l'Athletic ha alzato il piede dall'acceleratore ed è sembrato non voler infierire su un rivale completamente disorientato. L'intervallo è stato però un toccasana per il Mirandés, che ha potuto riorganizzare le idee ed è rientrato in campo deciso a dare un senso alla sua partita; la pressione di Pablo Infante e compagni, unita all'indolenza di un Athletic con la testa già alla prossima partita di Liga, ha prodotto in rapida successione il 3-1 di Aitor Blanco e un'occasionissima per il 3-2 sprecata da Muneta, entrato a inizio ripresa e subito in palla (niente male il trequartista bizkaino). A questo punto Bielsa si è fatto sentire, i Leoni sono tornati a giocare e in cinque minuti hanno chiuso la pratica con Llorente, che prima ha concluso un contropiede con un gran pallonetto e quindi ha messo dentro il quinto gol deviando da due passi l'ennesimo assist di De Marcos. Le reti finali ancora di Aitor Blanco e di César Caneda (nella porta sbagliata, ahilui) hanno perfezionato il punteggio ma non hanno cambiato il verdetto della sfida: Athletic in finale, Mirandés costretto a un brusco risveglio dopo un torneo da sogno. Questa sconfitta, comunque, non sminuisce l'impresa del club di Segunda B, capace di eliminare ben quattro squadre di Primera prima di arrendersi di fronte ad un avversario che è riuscito ad impostare il doppio confronto soprattutto sul piano tecnico, quello cioè dove le differenze di valori in campo non erano colmabili. Il tributo del San Mamés ai rojillos (ieri in un'improbabile tenuta giallo-verde fosforescente) è stata perciò un premio meritatissimo per una formazione che ha fatto innamorare i calciofili di mezzo mondo. Lasciando da parte i sentimentalismi, i Leoni hanno raggiunto un traguardo eccellente: alzi la mano chi aveva immaginato questo risultato a inizio stagione, e non mi si venga a dire che l'aver incontrato finora solo una squadra di pari categoria, il Maiorca, lo sminuisce; le partite vanno giocate e non si vincono mai sulla carta, chiedere per informazioni a Villarreal, Atletico Madrid ed Espanyol, tanto per fare i nomi di tre squadre sbattute fuori dalla Copa da formazioni di serie inferiori. L'appuntamento per la finale è a fine maggio, avversaria la vincente di Barcellona-Valencia di stasera. Chiaro che un confronto con i valenciani sarebbe più alla nostra portata, ma io vorrei il Barça: sarò matto, ma quel 4-1 di tre anni fa secondo me deve essere vendicato.

15 commenti:

  1. Ciao Edo. A quanto pare, la finale sarà quella che speravi tu, contro il Barcellona. Ti dirò, sono d'accordo con te: quel 4-1 merita vendetta e secondo me la squadra di quest'anno è in grado di prendersi la rivincita. Il Barcellona non è più la macchina invincibile di tre anni fa e l'Athletic ha cambiato mentalità. Forse il mio è solo ottimismo da tifoso, ma il risultato della finale non è per nulla scontato. Tu che ne pensi?

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    1. Ciao Subcomandante, francamente quando ho letto che in effetti era passato il Barcellona la mia baldanza si è un po' smarrita, però ragazzi, se finale deve essere, che sia una grande finale! Rispetto al 2009 abbiamo sicuramente più opzioni, solo qualcuno in malafede potrebbe sostenere il contrario. Tre anni fa arrivammo a Valencia consapevoli che solo un miracolo avrebbe potuto farci vincere, stavolta sappiamo di potercela giocare, anche se ovviamente i favoriti sono loro. Ma dovranno sudarsela, questo è certo.

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  2. stasera è passato il Barça, l'ho visto giocare stasera ma anche altre volte negli ultimi tempi e mi sembra molto meno forte e sicuro di sè degli anni passati, poi, considerando l'enorme crescita dell'Athletic in generale ma soprattutto nel possesso palla, fondamentale per non soccombere al loro, sono molto fiducioso, tenendo anche conto del precedente in campionato, in cui tenemmo loro testa.......io alla faccia della scaramanzia mi andrè a giocare la vittoria dell'Athletic, perchè stavolta ci credo, mentre tre anni fa sinceramente molto meno
    panner39

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    1. ciao Panner, indubbiamente le tue considerazioni sono più che giuste. Bisognerà vedere come le due squadre arriveranno all'appuntamento del 20 o 25 maggio (dipende se il Barcellona dovrà giocare anche la finale di Champion's), da qui a fine stagione possono succedere molte cose. Di certo, come ho scritto prima, stavolta l'esito non è praticamente già scritto, e già questa è una soddisfazione non da poco.

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  3. Ci si può credere... secondo me sulla partita secca ce la possiamo giocare. Certo non siamo alle possibilità pari, i blaugrana, nonostante non siano più quelli degli anni passati, sono ancora una signora squadra ma l' Athletic di quest'anno è un underdog da non sottovalutare assolutamente... Già ho sentito diversi tifosi del Barcelona sentirsi la Copa in tasca...speriamo di riuscire a fare loro una bella sorpresa; se non dovessimo riuscirci non sarà un dramma: però almeno facciamogliela sudare !

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    1. ciao Gianmarco, la flessione attuale del Barcellona per me è frutto di una congiuntura particolare più che di uno scadimento della proposta di gioco dei blaugrana, quindi non credo che affronteremo un avversario molto diverso rispetto a quello che ci asfaltò a Valencia nel 2009. Il fattore in più è che siamo cresciuti noi, e di parecchio; già nella partita di Liga al San Mamés, aldilà del risultato (anche altre squadre hanno pareggiato col Barça, che fatica parecchio in trasferta) si è visto chiaramente che il nostro gioco può mettere in difficoltà il palleggio infinito dei catalani. Condivido al 100% la tua ultima frase: vada come vada, ma facciamogliela sudare!

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    1. Va servita fredda: tre anni saranno abbastanza?

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    2. E' sicuramente 'più possibile' di tre anni fa. Tra l'altro all'epoca: ero in un viaggio attraverso la Spagna ad una manciata di km da Barcellona in un bar di studenti tutti tifosi del Barca. E mi sono anche beccato una scheggia di petardo nell'occhio nei festeggiamenti.

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    3. Sicuramente, loro sono i più forti del mondo ma in una partita secca possiamo giocarcela, tutto può succedere. Una scheggia di petardo? Oltre alla beffa, il danno! Io ero a Valencia insieme ai Leones Italianos, e nonostante la sconfitta devo dire che è stata una trasferta indimenticabile.

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    4. C'è da dire che come al gol di Del Vecchio in Francia-Italia finale degli europei profetizzai che non si poteva vincere con gol di Del Vecchio, all'epoca profetizzai che non si potesse vincere con gol di Toquero, sul quale, come te, nutro dei seri dubbi sulla sua qualità. C'è da dire che è uno che si sbatte per la maglia, ma non ha la qualità di altri in rosa: Llorente, Muniain, Susaeta, Javi Martinez su tutti.

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    5. A proposito: quanti gol ha fatto Llorente quest'anno tra campionato, coppa ed Euro League? No perché qualcuno si lamenta anche del biondo...

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    6. Credo che le scarsissime qualità tecniche di Toquero siano note anche ai suoi estimatori, comunque vorrei chiarire che a me Gaizka sta simpaticissimo; solo, non riuscivo a concepire l'idea della sua titolarità indiscutibile con Caparros. Il ruolo che il numero 2 ha adesso con Bielsa secondo me è giusto: spezzoni più o meno lunghi di partita, meno protagonismo ma più utilità tattica.
      Llorente per ora è a quota 19 gol in 29 partite, di cui 12 in Liga (18 presenze), 5 in Copa del Rey (5 presenze) e 2 in Coppa UEFA (6 presenze). Pure io ho letto critiche pazzesche a Nando, tra cui quella (indimenticabile...) di un tizio sul blog di un ragazzo basco che arrivò a dire che Llorente segnava perché c'era Toquero a fargli da spalla... un'affermazione che si commenta da sola.

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  5. Ciao!

    bel post :) Domanda - ma in Spagna funziona come in Italia, che la vincitrice della Copa va in Europa League, e visto che il Barça andrà in Champs... per l'Athletic la qualificazione in EuroLeague l'anno prossimo è già garantita?

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    1. Ciao Gioele, grazie! Sì, anche in Spagna funziona così, e infatti l'Athletic è matematicamente in UEFA anche per la prossima stagione. Se poi (facciamo gli scongiuri del caso) i Leoni dovessero arrivare in Champion's, a qualificarsi per la seconda competizione europea sarebbe la settima classificata della Liga, e non - come ho letto da qualche parte - il Mirandés semifinalista.

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