martedì 27 novembre 2007
13a giornata: Athletic 2-2 Deportivo.
Taborda prende l'ascensore e incorna il pallone del 2-2 (foto As).
Athletic Club: Aranzubia; Iraola, Ocio, Amorebieta, Koikili; David López (84' Ustaritz), Orbaiz, Yeste, Gabilondo; Etxeberria (70' Susaeta), Llorente (75' Aduriz).
Deportivo de La Coruña: Aouate; Barragán (58' Taborda), Piscu, Coloccini, Manuel Pablo; Juan Rodríguez (55' Riki), Sergio, De Guzmán, Guardado; Verdú; Xisco (40' Bodipo).
Reti: 23' Barragán (ag), 53' David López, 62' Riki, 90' Taborda.
Arbitro: Rodríguez Santiago (Comité Castellano-Leonés).
Problema: gettare al vento una vittoria già in tasca. Svolgimento dell'Athletic: dominare in lungo e in largo nel gioco e portarsi sul 2-0 a mezz'ora dal termine; prendere un gol a causa di una punizione evitabile; impaurirsi, far entrare un difensore in più ma evitare accuratamente di rimpolpare una mediana sguarnita; addormentarsi in difesa al 90' e beccare la rete del pari su un cross lento dalla trequarti. Voto: 10 e lode.
A parte l'ironia, non par vero di lasciare altri due punti per strada proprio all'ultimo minuto: dopo la beffa del Montjuic (autogol incredibile di Aitor Ocio nel recupero), ecco il 2-2 interno contro il Depor di Lotina, squadra inguardabile che per 60 minuti non riesce a costruire un'unica azione degna di nota. Sarà bene che Caparros rifletta a lungo su questa incapacità dei Leoni di gestire un risultato favorevole, senza dubbio il limite più evidente che la squadra ha mostrato fin qui sotto la sua gestione. Il tecnico di Utrera deve forzatamente rinunciare a Javi Martinez, squalificato, e opta per l'inserimento dal primo minuto di Yeste, positivo in Coppa contro l'Hercules, protetto in mediana da Orbaiz; in realtà, il rombo che dovrebbe derivarne si trasforma spesso in un centrocampo in linea, visto che Fran ripiega spesso e volentieri e agisce più come regista che da fantasista puro. La mossa di Jokin non è del tutto nuova, poiché anche "baffone" Mané aveva provato il numero 10 nel doble pivote la scorsa stagione, a dir la verità con risultati non troppo esaltanti...stavolta Yeste sembra trovarsi più a suo agio, anche perchè la coppia centrale del Depor, formata da De Guzman e Sergio, bada solo a spezzare il gioco altrui e non costringe Fran ad un lavoro di interdizione che non è nelle sue corde e che infatti viene svolto senza troppi patemi dal solo Orbaiz, tra l'altro solitamente esentato dal grosso dei compiti di copertura. La coppia offensiva Etxebe-Llorente, con quest'ultimo preferito ad Aduriz dopo la buona prova di Alicante, trova così ottimi rifornimenti dai centrocampisti e mostra subito di poter creare pericoli alla porta dei galiziani, in particolar modo grazie ad un Nando finalmente incisivo. I biancorossi prendono subito il comando delle operazioni e schiacciano fin dai primi minuti di gioco gli avversari nella propria metà campo, creando anche palle gol ad una frequenza maggiore del solito. All'11' Iraola fa tremare il palo alla sinistra di Aouate con una bordata impressionante da 30 metri, calciata di collo esterno di prima intenzione: poteva essere il gol della giornata, invece al terzino resta solo una grande amarezza. Ciò che la fortuna ha tolto ad Andoni, lo restituisce al 23' sotto forma di un autogol che ha del clamoroso: Llorente controlla male un cross del solito Iraola, la palla si impenna e Barragan, nel tentativo di liberare, colpisce malamente di testa spedendola con un pallonetto beffardo nella propria porta. I Leoni quasi si vergognano per essere passati in vantaggio così e tentano di restituire il favore con Amorebieta, che sfiora di nuca una punizione tagliata di Verdú e batterebbe Aranzubia se Koikili non apparisse all'ultimo momento deviando la sfera in angolo. Senza regali del genere il Depor non è mai pericoloso e sembra anzi già rassegnato alla sconfitta, tanto che i biancorossi continuano a disporre a loro piacimento del match, attenti in difesa e molto bravi nel mantenere un produttivo possesso palla. Llorente al 37' potrebbe segnare il 2-0, ma il cross di Iraola (e chi sennò?) stavolta è lungo di un paio di centimetri....Nando vola in spaccata senza trovare la palla, meritandosi però gli applausi convinti del San Mamés.
La ripresa riparte da dove era terminata la prima frazione, e dopo appena 8 minuti l'Athletic raddoppia. Yeste pesca magicamente Gabilondo sul lato sinistro dell'area di rigore, Igor è bravo a rientrare ed a servire Llorente il cui tiro ciabattato diventa un assist involontario per David Lopez, che ringrazia madama fortuna, batte Aouate in uscita e sigla il suo primo gol in biancorosso. Quando la Dea Bendata manda tutti questi segnali positivi, è difficile pensare di non vincere la partita. I Leoni però decidono di complicarsi la vita e a meno di mezz'ora dal termine Yeste regala una punizione dal limite a Riki, che non si lascia sfuggire l'occasione e silura Aranzubia con un sinistro rabbioso sul palo del portiere. Il Depor, fin qui inesistente, come spesso accade trae dal gol una spinta notevole e inizia a rendersi pericoloso, anche perchè Lotina aveva inserito in precedenza ben tre attaccanti (Bodipo, Riki e Taborda) e il loro peso specifico si fa sentire, anche se nel contempo gli spazi lasciati dai galiziani al contropiede basco aumentano in modo esponenziale. Llorente, grande protagonista della gara, dà al pubblico biancorosso l'illusione del gol al 67', ma la sua girata da posizione defilata dopo un bel controllo spalla alla porta finisce sull'esterno della rete. E' l'ultima occasione utile per Nando, che al 75' lascia il campo tra gli applausi ad Aduriz e segue negli spogliatoi capitan Etxebe, sostituito da Susaeta al 70'. Caparros si tutela togliendo due punte per inserire un altro attaccante e un centrocampista, tuttavia non sembra comprendere che l'Athletic soffre adesso in mediana per la scarsa copertura fornita dal tandem Yeste-Orbaiz; il cambio più logico sarebbe quello di Fran con Muñoz o Murillo, ma il tecnico di Utrera non è di questo parere e tiene in campo questa coppia di mediani poco incisiva in fase di copertura. Al 77' Riki cicca clamorosamente un pallone servitogli in area da Bodipo, Jokin si tutela subito e mette dentro Ustaritz per marcare l'ispiratissimo numero 11 galiziano. Gli ultimi minuti scivolano via senza grandi emozioni, quand'ecco una veloce ripartenza del Depor culminare con il pallone sulla destra per Guardado, il cui cross a centro area sembra poter essere preda del portiere: Aranzubia però accenna solo il primo passo dell'uscita, quindi arretra e viene uccellato dal preciso colpo di testa dell'uruguagio Taborda, bravo a prendere d'infilata i centrali biancorossi con un taglio centrale. E' la rete dell'incredibile pareggio degli ospiti, gol che lascia ammutoliti i 35.000 del San Mamés e che non rende giustizia alla buona partita disputata dai bilbaini. Nelle ultime due giornate l'Athletic ha dilapidato tre punti nei minuti di recupero, cosa che potrebbe pagare cara visto il trittico di avversarie che lo aspettano, ovvero Valencia, Real Madrid e Maiorca; la speranza di tutti è che la squadra, nettamente migliorata rispetto all'anno scorso, faccia quell'ultimo salto di qualità necessario per abbandonare le zone pericolose della classifica.
I migliori e i peggiori nell'Athletic: finalmente una bella prestazione per Fernando Llorente. L'eterna promessa biancorossa gioca una partita di grande sostanza: lotta su ogni pallone, cerca e trova spesso la spizzata per i compagni, si batte come un leone in area di rigore e va anche alla conclusione con pericolosità. Seppur in modo fortuito, entra nelle azioni di entrambe le reti dell'Athletic e ciò non è un caso vista la mole di palloni giocati; meriterebbe il gol, non lo ottiene due volte per una questione di centimetri, ma in generale si può dire che giochi la sua miglior partita stagionale. Questo è il Nando che serve all'Athletic, e bene fa il pubblico a tributargli un applauso caloroso dopo tante contestazioni. Il migliore in campo è comunque Iraola, autore di un primo tempo semplicemente devastante, fatto di percussioni continue, di cross tagliati in serie e di una conclusione da manuale del calcio che si stampa sul palo a portiere battuto; Andoni cala un po' nella ripresa, però dimostra di essere in condizioni eccellenti ed è davvero incredibile che Aragones continui ad ignorarlo in chiave seleccion. Gabilondo, pur mostrando limiti a volte sconcertanti di cambio di passo e velocità, gioca una partita ordinata nella quale spicca il bel numero sullo stretto da cui nasce il gol del 2-0. Dà continuità alla prova di Coppa Yeste, impiegato in posizione più arretrata ma sempre in grado di premiare gli inserimenti dei compagni con lanci millimetrici e filtranti da palati finissimi; in due partite giocate con lui in campo, l'Athletic ha segnato 4 gol: un caso?
Il peggiore tra i Leoni, spiace dirlo, è Daniel Aranzubia, portiere da me sempre difeso a oltranza ma che non è all'altezza del ritorno tra i titolari. Riki lo impallina sul suo palo, Taborda lo beffa sfruttandone un'incertezza palese in uscita...insomma, il Depor fa due tiri e segna due gol. Continuo a pensare che, dal punto di vista tecnico, Dani sia superiore a Iraizoz, però negli ultimi due anni ha perso moltissimo in termini di sicurezza e purtroppo non sembra riuscire a riprendersi. Leggero passo indietro per Koikili, che spinge poco e non chiude su Guardado al momento del cross da cui nasce il 2-2. Etxeberria è molto fumo (tantissimo movimento) e poco arrosto (zero tiri in porta), su David Lopez vado in controtendenza rispetto ai media spagnoli: nonostante il gol non gioca bene, non salta mai l'uomo, va raramente al cross e spreca un paio di contropiedi davvero interessanti.
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Mi sembra di capire, quindi, che sia stato attuato il diamante a centrocampo, come avevo detto la volta precedente :-D
RispondiEliminaSembra, quindi, che sia un buon modulo per fronteggiare le squadre più deboli.
Yeste ha dato quel qualcosa in più che mancava in attacco. Come hai scritto tu, non può essere un caso che da quando gioca lui l'Athletic ha segnato 4 reti (in 2 partite).
Peccato per i 2 punti gettati al vento. In questo caso, però, forse la colpa è più dei giocatori che del tecnico. Tu dici che andava rafforzata la linea mediana e che non è stato fatto, ma comunque se si è dominata la gara in un certo modo fino al 2-1, se si crolla psicologicamente e si subisce il secondo gol, la colpa è della mente dei giocatori (a mio parere), forse non del tutto consci delle proprie potenzialità.
Ora ci aspetta un mes de fuego con Valencia, Real Madrid, Mallorca e Murcia (che se anche sulla carta non è una grande squadra, per ora ha gli stessi punti dei Rojiblancos) senza contare la Copa del Rey.
Speriamo bene...
Daniele aka Frankie688
No Daniele, nessun diamante. Forse mi sono espresso male, volevo dire che leggendo la formazione si poteva pensare al rombo, invece Yeste e Orbaiz giocavano quasi sempre in linea; Fran ha fatto il regista e Orbaiz è passato da quel ruolo al mediano di contenimento, compito che di solito spetta a Javi Martinez. Nessuna novità tattica, dunque, anche perchè a Caparros non piace variare il suo amato 4-4-2 in linea.
RispondiEliminaConcordo che i giocatori ci hanno messo del loro, ma dopo il gol di Riki lo capiva anche un bambino che il Depor avrebbe assaltato la nostra area dovevamo copririci un attimo...Jokin invece ha deciso di lasciare dentro Yeste, forse per sfruttarne i lanci per il contropiede, ma il risultato finale non gli ha dato ragione.
Mi unisco alla tua speranza, direi che fare 3-4 punti sarebbe già qualcosa...
Come non darti ragione Edo? Caparros ha continuato a "rischiare" Yeste e probabilmente non ha fatto la scelta giusta, anche se secondo me gli va dato atto che è difficile togliere un giocatore di quella qualità. Su Iraola ho solo un aggettivo: immenso. Davvero non so come faccia Aragones a non convocarlo. Sono contento che Nando abbia fatto finalmente una buona partita e spero di vederlo giocare titolare più spesso. Veniamo alle note dolenti...si diceva di Aranzubia. Quando c'era Lafuente, io preferivo Dani, ma adesso, magari mi sbaglierò...Iraizoz mi dà una sensazione di maggiore sicurezza, almeno tra i pali. In ogni caso ultimamente prendiamo dei gol davvero stupidi, spesso nei minuti finali, e dobbiamo assolutamente invertire questa tendenza perchè potremmo pagare molto cari questi errori. Per le prossime partite, beh, io mi unisco alla vostra speranza: 3-4 punti, anche se una vittoria col Murcia ci può stare e pure il Real alla fine non è certo imbattibile...
RispondiEliminama speriamo che "il savio" al secolo luis aragones continui a preferire gli spagnoli ai nostri baschi, che magari vanno in nazionale, di cui non sentono appartenenza, e tornano malconci....
RispondiEliminaGORA EUSKADI ASKATUTA
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