Da oggi ricomincio ad aggiornare il blog, che ho dovuto tenere fermo prima per impegni universitari, quindi per problemi enormi con la connessione Internet. Spero d'ora in avanti di non dover più abbandonare questo spazio al suo destino.
Racing Santander: Toño; Pinillos, Rubén, Garay, Cristian Fernández; Balboa (90' Momo), Vitolo, Colsa, Serrano (80' Cristian Alvarez); Munitis (91' Juanjo), Zigic.
Athletic Bilbao: Aranzubia; Espósito, Prieto, Amorebieta, Gabilondo (68' Yeste); Iraola, Murillo; Etxeberria, Javi Martínez (75' Garmendia), Javi González; Urzaiz (55' Llorente).
Reti: 7' Luis Prieto, 58' Cristian Fernández, 62' Etxeberria, 65' Garay (rig.), 69' Zigic, 77' Murillo (ag), 79' Etxeberria, 82' Iraola, 90' Zigic.
Arbitro: Carlos Velasco Carballo (comité madrileño).
Ogni tanto anche i campionati più equilibrati regalano partite assurde, che si concludono con punteggi da calcio a 5 e che spesso, pur risultando emozionanti e a tratti spettacolari, fanno inorridire gli amanti del bel gioco per la loro totale pazzia, che comporta perdita di assetti difensivi, di equilibrio e di ogni benchè minimo raziocinio, senza il quale una partita di football diventa più che altro un tiro al bersaglio senza senso. Il secondo tempo di Racing-Athletic è stato uno di questi episodici avvenimenti (o inconvenienti, se si guardano da un altro punto di vista): 8 gol, tattica scomparsa, ribaltamenti di fronte continui ed emozioni da sconsigliare ai deboli di cuore. Ho scritto secondo tempo perchè il primo, terminato 1-0 per l'Athletic (gol di Luis Prieto su punizione deviata), è stato quanto di più noioso e sciatto ci si potesse aspettare dal match: un unico schema, lancio lungo per la punta centrale (Zigic o Urzaiz, non faceva differenza) e tanta monotonia, fatta di passaggi orizzontali a centrocampo e poco altro. La ripresa invece è stata pirotecnica e ha travolto anche una squadra solitamente equilibrata e ben messa in campo come il Racing, mentre l'Athletic, già sfasato di suo, ha perso completamente la bussola... Ne è venuta fuori una partita assolutamente fuori di testa, come la successione dei gol può far capire meglio di ogni descrizione: 1-1 di Cristian al 58' con un colpo di testa su corner, dopo due occasionissime sventate alla grande da Aranzubia; passano 4 minuti e Llorente fa sponda per Etxebe, destro di prima intenzione del Gallo e 2-1; 3 minuti dopo Murillo pensa bene di commettere un fallo inutile sulla linea di fondo, scordandosi però di essere in area...rigore di Garay e nuovo pareggio. Il 2-2 galvanizza il Racing, che spinge con profitto sugli esterni alla ricerca di Zigic e lo trova puntuale all'appuntamento con il gol al 69'; sulle ali dell'entusiasmo i padroni di casa sembrano dilagare: è ancora Murillo a regalare la rete agli avversari, anticipando in tuffo il solito Zigic ma trafiggendo, ahinoi, lo stranito Aranzubia. Quando tutto sembra finito, l'orgoglio basco porta a un risultato inaspettato: prima Etxebe, ispiratissimo, fa 4-3 impallinando Toño dopo un gran controllo di tacco, quindi Iraola ribadisce in rete un mischione generato da una punizione di Yeste e regala l'incredibile 4-4. Il risultato consiglierebbe prudenza, invece entrambe le squadre provano a vincere e si sbilanciano alla ricerca del colpo del ko. L'Athletic becca un contropiede al 90', c'è un'autostrada per Munitis che tocca da campione verso Zigic, bravissimo ad aggirare Dani e a depositare in porta il 5-4 della beffa. Inutile commentare una partita del genere...inutile anche soffermarsi sull'incredibile pochezza della difesa basca (Ustaritz, dove sei?) e sulla fragilità mentale di questa squadra, incapace di tenere un risultato che sia uno. Gli incroci sugli altri campi ci tengono ancora in vita, anche se dietro di noi si stanno facendo risentire (incredibile a dirsi ) Real Sociedad e Nastic. Insomma, c'è speranza per tutti, dunque perchè abbattersi? Fuori le palle, ce la possiamo fare. ORAIN TA BETI ATHLETIC!!!
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