venerdì 12 gennaio 2007

Dilemma Llorente.

Llorente sta lottando per ritrovare un posto in squadra.

Quando Nando Llorente si affacciò in prima squadra, ormai due anni orsono, tutti, tifosi e addetti ai lavori, gridarono al quasi fenomeno. Questo ragazzone dalle lunghe leve ma dalla tecnica raffinata, bravo di testa e di piede, spinse a fare paragoni importanti: prima Urzaiz, poi Ibrahimovic, quindi addirittura Van Basten... Senza spingermi così in alto con la fantasia, da parte mia mi ero comunque esaltato, specialmente dopo aver visto dal vivo il neo-numero 9 (ereditato dal mio idolo Ezquerro) esordire col gol nel derby basco dell'anno scorso. Le 5 reti segnate al mondiale under-20, vinto poi dall'Argentina di Lionel Messi, sembrarono consacrare il talento del giovane riojano, nominato Scarpa d'argento della manifestazione proprio dietro il fenomenale giocatore del Barça. Invece, i progressi di Llorente sembrano essersi fermati e d'improvviso il ragazzo ha perso credito e titolarità, venendo sempre più emarginato dai vari allenatori e finendo, con la gestione Mané, ai margini persino della panchina (una sola presenza per lui, di pochi minuti, da quando il baffone guida la squadra). Eppure, talvolta il ragazzo lascia intravedere sprazzi di classe pura, cristallina, come nel doppio dribbling sulla linea di fondo con assist per il gol salvezza di Yeste al Saragozza, l'anno scorso, o come nel gol al Valencia di quest'anno, segnato di testa con un inserimento da centravanti di razza. Io non riesco a darmi una spiegazione definitiva per questa involuzione. Troppe responsabilità? Poca umiltà del giocatore? Non credo. Semmai, penso che il gioco orrendo prodotto nell'ultima stagione e mezzo dai biancorossi (ora va un po' meglio), fatto di lanci lunghi dalla difesa, pochissimi cross e rare azioni palla a terra abbia influito notevolmente sull'aridità realizzativa di Nando; anche Urzaiz, per dire, ha segnato meno gol nella scorsa stagione di quanti ne abbia fatti sinora. Adesso che la manovra scorre e che arrivano un po' di palloni gocabili, Llorente è costretto in panchina dall'innegabile forma di Urzaiz e dal fiuto di Aduriz, che in area è rapido come un cobra. Che fare per recuperarlo? La risposta sarebbe scontata: deve giocare di più. Purtroppo, però, l'Athletic è in piena lotta salvezza e non si può perdere tempo a recuperare un uomo, seppur talentuoso come Nando. Forse andare a farsi le ossa sarebbe la soluzione migliore, anche se mi seccherebbe perderlo. Insomma, un bel dilemma, come ho infatti titolato. La speranza è di ritrovare al più preso il bomber che mai abbiamo potuto ammirare ma che sappiamo esserci sotto quella maglia numero 9... Aupa Llorente!

Nella giornata di ieri si è spento l'ex giocatore dell'Athletic Ignacio Garate Bergaretxe, che disputò tre campionati in maglia zurigorri con 15 presenze e 10 gol totali, ottenendo un secondo posto nel 1951/52 alle spalle del Barcellona. In occasione della partita Athletic-Villarreal, i giocatori baschi indosseranno il lutto al braccio per ricordarlo. Agur, Ignacio!

1 commento:

  1. si, anche io pensavo allo stesso dilemma... sono molto affezionato a Nando (forse perchè gli faccio fare il capocannoniere sulla ps2 a pes6 ehehe), e mi rattrista molto vederlo così poco considerato. Ovviamente nn mi sento di dare un parere tecnico di critica nei confronti delle scelte di manè. E' lui che ha sotto gli occhi la squadra durante la settimana, e oltretutto i risultati ci sono. Però un talento sprecato, e una stella annunciata, come Nando, manca molto al nostro athletic! Dai, speriamo che sapra' farsi spazio... forza Nando!

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