mercoledì 24 luglio 2013

Il pagellone 2012/2013: i centrocampisti.


Ander Herrera esulta dopo il gol al Lione in UEFA.

Ander Herrera 7,5: se non fosse stato per lui, probabilmente la barca sarebbe affondata, o quantomeno avrebbe avuto molte più difficoltà a tirarsi fuori dalle secche della bassissima classifica. Per me è stata la stagione della sua consacrazione definitiva, perché in un contesto assolutamente non facile è stato a lungo il riferimento della squadra, il sostegno al quale aggrapparsi nei momenti bui, la bussola che ha sempre permesso ai compagni di orientarsi in mezzo alla tempesta. Regista avanzato dal tocco vellutato e dalla visione di gioco straordinaria, se saprà aggiungere al suo gioco anche l'inserimento in area e la conclusione potrà ambire ad un posto nel Gotha dei centrocampisti iberici; in effetti a penalizzare il suo voto è stato soprattuto il numero dei gol segnati (1), veramente esiguo per un trequartista, unito ai troppi cartellini rimediati quest'anno (tra cui ben due rossi). Non è chiaro se con Valverde giocherà da supporto all'unica punta o da centrocampista nel doble pivote, ma la sua presenza sarà comunque fondamentale per ottenere una qualità di gioco superiore alla media. Imprescindibile.

De Marcos 6,5: temporada fatta di alti e bassi, con un avvio in sordina e un finale in crescendo, ma senza dubbio positiva soprattutto alla luce del grigiore generale. Per un giocatore come lui, che fa del movimento costante e degli inserimenti in velocità i suoi punti di forza, la condizione fisica è essenziale per rendere al meglio, tuttavia a inizio stagione non era in forma e gli è servito un bel po' di tempo per trovare il top dal punto di vista atletico; nei primi mesi ha dunque arrancato, offrendo un rendimento scadente nonostante la sempre enorme generosità, poi ha iniziato a carburare e nella parte finale del campionato è tornato a offrire prestazioni degne di nota. Tecnicamente non è un fenomeno e in un centrocampo di palleggiatori non sarebbe a suo agio, però è un jolly straordinario, capace anche di giocare in difesa, e ha sviluppato una capacità d'inserimento spiccata, che lo ha portato a segnare ben 6 reti nella Liga (record personale). Valverde presumibilmente lo toglierà dalla zona centrale del campo per utilizzarlo come esterno, offensivo o difensivo a seconda delle esigenze. In ogni caso, è un altro di quegli elementi importantissimi per l'equilibrio della squadra.

Iturraspe 5: altra notevole delusione stagionale, anche lui ha fatto un bel passo indietro rispetto all'anno scorso. Impossibile dire se anche il mediano bizkaino abbia sofferto a causa delle scorie della temporada precedente o se abbia avuto altri problemi (l'anno della conferma è quasi sempre complicato per i giovani), di certo c'è che le sue prestazioni raramente sono state memorabili. Non ha fatto disastri però non ha neppure mai brillato, attestandosi su uno standard di mediocrità non in linea con il suo potenziale; non a caso Bielsa è arrivato a preferirgli Gurpegi e addirittura San José, che ha peraltro risposto con prestazioni di molto più incisive. Abulico e spaesato, ha inciso poco (per tacere degli zero gol realizzati) e raramente si è messo in luce, tanto che spesso, a fine partita, ci si è domandati se avesse giocato o meno. Quest'anno da lui ci aspettiamo ben altro piglio.

Iñigo Perez, Moran, Ruiz de Galarreta n.g.: Moran è stato solo una comparsa, Iñigo Perez e Ruiz de Galarreta sono stati invece fermati da due brutti infortuni a inizio stagione (un peccato, erano partiti molto bene). Il loro destino è incerto: se Ruiz de Galarreta sembra potersi ritagliare uno spazio in prima squadra, gli altri due (in particolare Moran) dovranno convincere Valverde nel precampionato; vedremo quali saranno le decisioni di Txingurri, ma è probabile che il giovane Erik venga ceduto in prestito, mentre Iñigo potrebbe partire (soprattutto se le voci di questi giorni su Mikel Rico dovessero concretizzarsi).

4 commenti:

  1. Ander è un fenomeno lui e De Marcos mi piacciono molto soprattutto perché il mio modo di giocare è simile al loro(più Ander che Oscar) diciamo che mi ispiro ,mentre Iturraspe non mi entusiasma sembra sempre svogliato per me è destinato a giocare sempre meno
    Speriamo in Beñat ho molta fiducia in lui anche perché ci segnava sempre
    ROBERTO

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    1. A me Iturraspe piace, ha una buonissima tecnica e sa come far girare la squadra, però è molto "morbido" in interdizione e infatti mi è sempre sembrato sprecato come mediano puro (per me è un regista/mezzala).
      Benat è forte, sarà importante che Valverde trovi il modo migliore per far coesistere lui e Ander.

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  2. Sono d'accordo sul giudizio dei nostri centrocampisti per quest'anno
    anche se penso che Itturaspe abbia ancora dei margini di miglioramento,e magari con un' altro cemtrocampista a fianco possa migliorare negli inserimenti e fare quache rete in più.
    un giocatore che spero sempre che non giochi(lo sò non è bello)è
    invece San josè in difesa è lentissimo e a centrocampo perde troppi palloni quando deve impostare,l'unica sua nota positiva è la sua capacità sui colpi di testa,migliore in attacco che in difesa.

    UGO

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    1. Anch'io la penso come te su Itu, il mio voto infatti è frutto più che altro della delusione dovuta alla consapevolezza che avrebbe potuto fare molto di più visti i mezzi che ha. Come dicevo a Roberto, secondo me non è un mediano e renderebbe di più se fosse avanzato o, come dici giustamente tu, se avesse al fianco almeno un compagno nel doble pivote, vedremo cosa deciderà Txingurri.

      San José mi è piaciuto solo il primo anno, anche se già mostrava dei difetti notevoli; pensavo che col tempo li avrebbe limati, invece non è cresciuto e mi sembra poco adatto per fare il centrale. Lo preferisco mediano puro (i palloni persi per me erano dovuti alle scarsissime opzioni di passaggio che la squadra ha fornito nel secondo anno di Bielsa; anche Iturraspe ha sofferto di quel problema), inoltre è molto bravo nell'area avversaria; in ogni caso per me (e credo anche per Valverde) è una riserva e nulla più.

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