giovedì 20 ottobre 2005

5, la paura.



No, l'università non mi ha mandato in confusione mentale. So che di solito la paura fa 90, ma nel caso dell'Athletic è il 5 il numero da temere, 5 come i punti in classfica, una miseria che equivale al penultimo posto in classifica in coabitazione col disastroso Maiorca di Cuper. Impossbile non avere paura di fronte ai numeri deficitari di queste prime sette giornate di Liga: 7 gol fatti, 10 subiti, già due cartellini rossi (rimediati da Casas e Tarantino), nessun marcatore con più di una rete al suo attivo, 2 punti fatti su 18 disponibili negli ultimi 6 incontri, 1 sola vittoria a fronte di 4 sconfitte e infine, come detto, un 19° posto in graduatoria che diventa sempre più preoccupante. Dopo una buona partenza, caratterizzata dalla vittoria nel derby con la Real e dal pareggio in casa dell'ostico Getafe, i Leoni sono sprofondati in una profonda crisi, tecnica prima ancora che di risultati, dalla quale adesso non sarà facile uscire. La mancanza di esperienza ad alti livelli di Mendilibar può essere una buona base di partenza per l'analisi della situazione biancorossa, tuttavia le cause, a parer mio, sono altre e vanno ricercate nel mercato estivo. Ceduto Del Horno, che ha lasciato un vuoto sulla corsia sinistra che non può essere colmato nè da Casas nè da Tarantino, la dirigenza non è riuscita a reinvistire in modo intelligente i milioni del Chelsea; è arrivato Exposito, un terzino destro, perchè Mendilibar credeva di poter spostare Iraola in avanti senza tener conto che il ragazzo non è ancora abituato a giocare da ala. Questa mossa ha finito solo per indebolire la squadra, poichè l'ha privata di un terzino eccellente come Andoni e ha lasciato il buco sulla trequarti. Etxeberria spostato a sinistra rende la metà, Javi Gonzalez non ha ancora trovato spazio e l'interrogativo resta. Ma ancora più grave è stato non acquistare un attaccante, visto che il reparto offensivo consta in pratica di sue soli elementi, Urzaiz e Llorente, e se uno dei due è assente (come Isma da un paio di mesi a questa parte) la vita si fa davvero dura. I gol dell'ariete di Tudela mancano terribilmente a questo Athletic in caduta libera, una squadra che ha bisogno di esperienza e non può ancora appoggiarsi sulle spalle di un acerbo Llorente. Lo scorso anno, la Segunda Division vide un'autentica esplosione di attaccanti baschi, i vari Joseba Llorente, Aritz Aduriz, David Karanka, Gorka Brit e Mario Bermejo, capocannoniere con 24 centri; possibile che non ci fossero soldi per pagare una punta di una categoria inferiore? Adesso scontiamo tutti gli errori di una dirigenza brava a parole (ricordo quando Lamikiz sosteneva di voler riportare l'Athletic in Champion's), ma ancora troppo fumosa nei fatti. Speriamo che domani sera, nella prima partita di Coppa del Re (principale obiettivo stagionale) contro i cugini baschi del Real Union di Irun, l'Athletic ottenga quella vittoria che manca dal 27 di agosto e che potrebbe far riprendere un pò tutti. In caso di sconfitta, i signori che vogliono infangare la maglia biancorossa con la pubblicità farebbero bene a non presentarsi in pubblico per un bel po' di tempo.

2 commenti:

  1. mmmhh...non so quanto sia attribuibile all'esperienza l'attuale posizione in classifica dei Leoni. Li ho visti solo due volte, contro il Real Madrid e contro il Siviglia. L'impresione che ne ho tratto è quella di una squadra con buoni elementi dal punto di vista tecnico, forse non motivati a dovere. Nonostante il modulo tattico mi pare essere identico con quello della passata stagione, esiste non solo una scarsa capacità realizzativa, ma anche movimenti diversi sul terreno di gioco nella fase di preparazione dell'azione. Llorente non ha nulla da invidiare ai nomi da te citati. Sono convinto che i buoni giocatori che l'Athletic possiede, porteranno il San Mamès a respirare aria migliore in futuro.
    Ciao

    RispondiElimina
  2. in effetti i ragazzi fanno fatica ad arrivare al tiro ed è probabile che gli schemi di Mendi non siano ancora stati assimilati. I giocatori sono buoni e lo hanno dimostrato negli ultimi due anni, però adesso sono anche molto nervosi e non riescono a rendere. Llorente è molto più forte degli attaccanti che ho citato, però mi sembra indubbio che caricarlo di tutto il peso dell'attacco non sia il modo migliore per farlo maturare; per questo, secondo me, andava presa un'altra punta, non esistono squadre di un certo livello con soli due centravanti in rosa. Speriamo che i Leoni si riprendano presto, già da stasera in Coppa...

    RispondiElimina