
Cádiz: Armando; Varela, De Quintana, Paz, Raúl López, Suárez (77' Bezares), Fleurquin, Enrique (73' Estoyanoff), Sessma, Pavoni, Oli (79' Benjamín).
Athletic: Aranzubia; Expósito, Murillo, Luis Prieto, Casas (46' Lacruz), Orbaiz, Gurpegi, Iraola, Yeste, Etxeberria (46' Urzaiz), Javi González (73' Tiko).
Reti: 13' Enrique.
Arbitro: Mejía Dávila (Comitato Madrileno).
E' senza dubbio l'Athletic peggiore degli ultimi 10 anni quello che torna da Cadice con la quinta sconfitta su otto partite di campionato: squadra svogliata, senza idee, incapace di offendere e soverchiata dagli avversari in ogni zona del campo. Il risultato finale non dà ragione ai padroni di casa, che dominano l'incontro e meriterebbero di segnare un altro paio di gol; uno lo segnano con Enrique, che deposita nella porta sguarnita dopo uno sciagurato tocco di Aranzubia in uscita alta, un altro lo annulla abbasta misteriosamente l'arbitro a Fleurquin, altre occasioni vengono sprecate dagli attaccanti dei canarini. L'Athletic tiene palla ma non riesce a centrare lo specchio nemmeno una volta nei primi 45', mentre il Cadice copre bene gli spazi, si impadronisce delle fasce laterali e gioca una splendida partita, mettendo spesso in difficoltà i Leoni con verticalizzazioni improvvise e contropiedi micidiali. Gli uomini di Mendilibar, mister sempre più spaesato, sommano due sole palle gol di rilievo nel match: un colpo di testa alto di Gurpegi (il migliore tra i biancorossi) al 26' e una clamorosa occasione per Yeste all'80, con il numero 10 che, a porta vuota, calcia debolmente e consente il salvataggio sulla linea a De Quintana. Giusto così, un pareggio sarebbe stato un premio troppo grande per l'Athletic visto domenica. I giocatori sono apparsi terrorizzati e nemmeno l'ingresso di Urzaiz al posto di Etxebe (infortunato, salterà l'Osasuna domani) è riuscito a rivitalizzarli. Aranzubia, poi, è in una crisi spaventosa. Gli ultimi due gol che ha preso, costati peraltro la sconfitta con Siviglia e Cadice, sono nati da due tocchi maldestri in uscita, ma c'è soprattutto un'azione di domenica che mi ha lasciato basito: è uscito per calciare, è scivolato, si è ripreso ma ha ciccato il rinvio e per poco Oli non ha trovato l'eurogol con un tiro a girare dalla linea di fondo. Roba da matti, anzi, da Terza categoria. La spaccatura tra Mendilibar ed i giocatori mi sembra francamente insanabile e non penso che sarà la durissima trasferta di domani a Pamplona a ricompattarla; i Leoni, che faranno visita ad una squadra in salute e molto forte tra le mura amiche, sono per di più in formazione rimaneggiata e l'allenatore è stato costretto a convocare la punta Mikel Dañobeitia dal Bilbao B. Qualcosa mi dice che quel "5" alla voce "Punti in classifica" resterà tale anche dopo la nona giornata.
fosse stato in Italia Mendilibar sarebbe già a spasso da mesi (pensa ad un Cellino basco)...l'augurio è di riprendersi al più presto. Ciao edo!!
RispondiEliminami sa che se va avanti così, altre due partite e Mendi salta...direi giustamente, perchè coi giocatori che abbiamo non è possibile essere ultimi. Non lo avrei mai detto, ma potrei iniziare a rimpiangere Valverde...ciao Kass!
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