Euskadi: Riesgo (46' Armando); Expósito (72' Barkero), Aitor Ocio (46' Labaka), Cruchaga, López Rekarte; Orbaiz (46' Gurpegui), Mikel Alonso (46' Raúl García); Etxeberria (46' Xabi Prieto), Yeste (54' Guerrero), Gabilondo (46' Gari Uranga); Urzaiz (46' Llorente).
Camerun: Souleymanou (46' Kameni); Angbwa, Kalla, Song, Ateba (83' Deumi); Atouba, Saidou; Kome (46' Wanfor), Doualla (66' Boya), Olembe (90' Owona); Webo (46' Meyong Ze).
Reti: 24' Cruchaga (A).
Arbitro: Pérez Lasa (Colegio vasco).
La tradizionale partita di Natale della Nazionale Basca si è conclusa in modo amaro per il risultato, ma non certo per lo spettacolo degli spalti e per l'atmsofera generale che, come sempre, ha permeato questi 90 minuti particolarissimi. Erano ben 25 anni che i baschi non perdevano l'amichevole dicembrina (Euskadi-Ungheria 1-5 del 1980) e i 38.000 del San Mamés sicuramente non saranno usciti contenti dalla Cattedrale, però in campo si è visto un bello spettacolo e sugli spalti anche di più. Peccato per l'autogol del difensore osasunista Cruchaga (o Krutxaga, in grafia euskera) e per i molti miracoli del portiere africano Kameni, il più bello dei quali su bolide di Guerrero, ma l'Euskal Selekzioa ha vinto lo stesso la sua partita. Una menzione particolare a capitan Guerrero, divenuto con 10 presenze il recordman della selezione (di cui è anche capocannoniere) e per il pubblico di Bilbao, cha ha scatenato una vera e propria torcida per i biancoverdi e ha così riscattato l'accoglienza tiepida di San Sebastian lo scorso anno. Prossimamente metterò online la storia dell'Euskal Selekzioa e il link dell'associazione che si batte per il suo riconoscimento ufficiale da parte della FIFA, ESAIT.
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