martedì 5 ottobre 2010

6a giornata: Valencia 2-1 Athletic.


Susaeta si dispera, l'Athletic non va (foto Deia.com).

Valencia: César; Bruno, David Navarro, Ricardo Costa, Mathieu; Pablo (82' Feghouli), Topal, Manuel Fernandes, Mata (65' Vicente); Aduriz, Soldado (75' "Chori" Dominguez).
Athletic Club: Iraizoz; Iraola, San José, Aitor Ocio, Aurtenetxe; Gurpegui, Orbaiz (46' Susaeta), Javi Martínez (68' Muniain), Gabilondo; Igor Martínez (59' Toquero), Llorente.
Reti: 11' Aduriz, 91' Vicente, 93' Gabilondo.
Arbitro: Velasco Carballo (colegio madrileño).

Avete presente quando, nel film "Matrix", il protagoista Neo ha un deja-vu con un gatto nero? La bellissima Trinity si preoccupa e gli rivela che "un deja-vu è un'imperfezione di Matrix". Bene, se fossimo realmente dentro la Matrice inizierei seriamente a preoccuparmi, perché ogni volta che vedo l'Athletic mi sembra sempre di rivedere la stessa partita (eccezion fatta per quella con il Maiorca, va detto). E francamente diventa noioso, per me che scrivo come per voi che leggete, ripetere per la milionesima volta le stesse cose. Lo spartito contro le squadre forti è sempre uguale: partenza al rallentatore, tutti dietro e si attacca solo con le pallonate dalla difesa; il fatto che tale atteggiamente finora non abbia portato neppure ad ottnere uno straccio di punto evidentemente non è sufficiente per convincere Caparros che magari si potrebbe tentare altro, tanto per vedere l'effetto che fa. Peraltro credo che un atteggiamento diverso, più propositivo, sarebbe foriero di risultati migliori, visto che il Valencia capolista, quando è stato attaccato nella ripresa, è riuscito a tirare in porta solo un paio di volte (segnando in contropiede, ma questo è un altro discorso). Mi fa ridere Jokin che nel dopo gara dichiara che i suoi non entrano in campo convinti di potersela giocare alla pari: chi se non lui, di grazia, dovrebbe dare l'esempio? Presentare una formazione con Gurpegi e Gabilondo esterni e Orbaiz in mediana secondo lui cosa induce a pensare, che ce la vogliamo giocare a viso aperto o che pensiamo innanzi tutto a non prenderle? Io rimango basito, davvero. Va bene perdere, ma sentirsi pure prendere per il culo non è piacevole.
Come detto, Caparros decide di confermare la formazione iper-difensiva già proposta contro il Barcellona, con l'unica novità di Aitor Ocio, titolare dopo parecchi mesi, al posto dello squalificato Amorebieta. Emery opta per le due punte, dunque parte dall'inizio il mai troppo rimpianto Aritz Aduriz (che oggi è stato chiamato da Del Bosque in nazionale. Complimenti a lui e un cordiale vaffanculo a chi decise di svenderlo). Dopo cinque minuti di gioco - ma già la lettura della formazione era indicativa - si capisce che sarà una classica partita da trasferta dei Leoni, il che implica ovviamente un non-gioco diffuso e l'intasamento degli spazi. Il Valencia ci mette però pochissimo a prendere le misure ai baschi, capisce di poter sfondare a sinistra dove Pablo Hernandez è imprendibile e dopo 11 minuti va in vantaggio: Soldado si sposta sulla sinistra e attira fuori San José, combina proprio con Pablo, evita Aurtenetxe e Javi Martinez e mette in mezzo per Aduriz, che sfrutta un mezzo errore di Iraizoz (Gorka si tuffa in anticipo aspettandosi un rasoterra, invece l'ex Getafe lo scavalca con cross a mezza altezza) e mette dentro comodamente di testa. Giusta l'esultanza di Aritz, che avrebbe finito la carriera con noi se qualcuno non avesse deciso di cederlo, pensando peraltro di poterlo sostituire con Ion Velez e compagnia. La reazione biancorossa è inesistente, e d'altra parte c'è poco da aspettarsi da un centrocampo in cui sugli esterni giostrano un mediano e un cursore banalissimo e in mezzo transita Orbaiz, costantemente in difficoltà contro la velocità e gli inserimenti di Manuel Fernandes. Caparros, che alla mezz'ora dovrebbe togliere mezza squadra, sposta Orbaiz a destra (!), mossa mai vista, e accentra Gurpegi, trovando se non altro maggiore stabilità, anche se è impossibile creare qualcosa con una formazione del genere. Il Valencia in ogni caso domina in lungo e in largo, sfiora almeno 3-4 volte il raddoppio e non rischia nulla. A fine primo tempo lo "zero" alla casella tiri in porta dell'Athletic è una rappresentazione perfetta della partita penosa dei bilbaini.
La ripresa inizia con un cambio logico: Susaeta dentro al posto di Orbaiz. L'ingresso del numero 14 cambia subito il match, perché dà profondità ad almeno una delle fasce e consente di provare a giocare palla a terra. L'Athletic non fa niente di eccezionale, intendiamoci, ma è schierato con un undici più razionale e riesce a creare qualcosa dalle parti di Cesar, pur non costruendo palle gol clamorose. Al 58' Jokin mette dentro Toquero per alzare maggiormente il pressing e il buon Gaizka dimostra di poter essere utile in situazioni tattiche del genere, andando anche pericolosamente al tiro. Il Valencia comunque rischia sempre pochissimo e si ha l'impressione che Emery nell'intervallo abbia suggerito ai suoi di lasciare il pallone ai Leoni, già poco fantasiosi normalmente e nell'occasione privi pure di un regista; in ogni caso i valenciani, pur se provati dall'impegno di Coppa Campioni, reggono bene l'urto e riescono a tenere lontano dall'area di rigore gli attaccanti baschi. Al 68' esce Javi Martinez, infortunatosi in uno scontro con Cesar, e non avendo alcun centrocampista centrale in panchina (Iturraspe e Iñigo Perez non sono stati convocati...) l'allenatore di Utrera inserisce Muniain a sinistra e accentra Gabilondo. Tranne un tiro alto all'83' di Toquero, che nell'occasione anticipa Susaeta meglio piazzato, non succede nulla fino allo scoppiettante recupero. Prima Vicente segna il 2-0 in contropiede (un gol di gran classe per l'eterno infortunato del Valencia), quindi Gabilondo accorcia le distanze a un minuto dalla fine con una punizione all'incrocio. Il risultato non cambia e l'Athletic incassa così la seconda sconfitta consecutiva, sconfitta assolutamente meritata e che poteva essere evitata con un po' più di coraggio da parte del tecnico.
Ci troviamo dunque a recriminare per l'ennesima volta su una partita buttata via a causa di un primo tempo letteralmente non giocato; d'altra parte non è sempre domenica e non si può pensare di rimontare ogni volta uno svantaggio, anche perché il Valencia non è lo Sporting Gijon e credo che l'abbia ampiamente dimostrato. Meglio smetterla qui e passare ai voti, la voglia di ripetere sempre i medesimi concetti sinceramente mi è passata da un pezzo.

Le pagelle dell'Athletic.

Iraizoz 6-: non è irreprensibile sul primo gol, poi fa il suo senza sbavature. Incolpevole in occasione del 2-0 di Vicente.
Iraola 7: nel primo tempo è l'unico a tentare altre soluzioni rispetto al pelotazo dalle retrovie e solo per questo meriterebbe un monumento. Con Susaeta davanti spinge con maggior intensità, è un peccato non poterlo vedere sempre in tandem con un altro elemento di qualità. Particolare non trascurabile: annulla Mata.
San José 6+: soffre come tutti nei primi 45 minuti, poi fa vedere che con la squadra meno schiacciata dietro è capace di tenere alta la linea e di difendere con efficacia.
Aitor Ocio 5: ha addosso tanta di quella ruggine da risultare quasi dannoso nella prima mezz'ora, nella quale stenta moltissimo a tenere la posizione. Col passare dei minuti ritrova un minimo di ritmo partita e migliora, ma non convince. La colpa ovviamente non è sua, anche perché soluzioni alternative rispetto all'impiego di un giocatore fuori da quasi un anno c'erano (Ramalho, Aurtenetxe centrale con Balenziaga a sinistra).
Aurtenetxe 5: al Mestalla comprende cosa significhi giocare contro una delle squadre migliori della Liga. Soffre moltissimo Pablo Hernandez, che lo salta spesso, in più non è aiutato da Gabilondo e lascia troppi spazi agli avversari. Ha comunque il merito di non perdere la testa, dote importante specie se si pensa alla sua età, e alla fine riesce in qualche modo a limitare i danni. Partite come questa lo aiuteranno sicuramente a maturare.
Gurpegi 6,5: inizia nell'ormai abituale posizione di esterno destro, ma ormai l'efficacia di questa soluzione è ridottissima. Al Valencia basta cambiare fascia, isolando Mata e giocando quasi sempre su Pablo, per aggirare l'ostacolo e creare scompiglio. Caparros lo rimette al centro dopo mezz'ora e lui dimostra che il suo ruolo naturale è quello di mediano, tappando ogni falla e limitando un Manuel Fernandes che stava diventando straripante. Sarà il caso di dire basta al confinamento di Carlos sulla fascia?
Orbaiz 4: inguardabile, il peggiore in campo per distacco. Inutile in regia perché i compagni lo scavalcano sempre coi lanci lunghi, è deleterio in fase di contenimento perché viaggia a meno della metà della velocità degli avversari. Caparros gli evita l'onta di una sosituzione dopo un terzo di gara spostandolo sulla destra, dove almeno tiene la posizione e non fa danni. Il motivo per cui venga ancora schierato titolare è un mistero paragonabile alle Piramidi o al Santo Graal: sarà il caso di chiamare Giacobbo per un'indagine di Voyager? Bollito (dal 46' Susaeta 7: entra lui e la partita cambia. Salta l'uomo, cerca sempre l'uno contro uno e mette dentro dei cross decenti. Fa quello che deve fare un'ala, insomma, e lo fa bene. Giorni fa ha detto di soffrire per la sua condizione di riserva: Susa, stai pur certo che soffriamo anche noi vedendoti in panchina, e tanto).
Javi Martinez 6,5: regge la baracca nella prima frazione, tamponando ovunque e sfiancandosi in un lavoro di copertura che frustra le sue innate capacità d'inserimento. Nella ripresa, protetto da Gurpegi, gioca sempre puntando l'area altrui e va alla conclusione un paio di volte. Esce dopo uno scontro con il portiere, speriamo non sia niente di grave (dal 68' Muniain 6,5: subito in partita, col suo gioco elettrico mette in difficoltà i difensori del Valencia, come dimostra con l'azione che porterà al gol di Gabilondo nella quale si incunea al centro della trequarti e viene steso al limite. Altro rompicampo per gli amanti degli indovinelli: com'è possibile che Caparros gli preferisca Gabilondo?).
Gabilondo 5: As lo indica come migliore in campo tra i Leoni, ma evidentemente abbiamo visto due partite diverse. Sulla fascia non riesce a imbastire un'azione degna di nota, in più latita in fase difensiva e lascia che Aurtenetxe venga travolto; meglio al centro, dove i suoi tocchi semplici e puliti hanno per lo meno un senso, tuttavia il motivo della sua titolarità mi sfugge. Il gol non lo riabilita.
Igor Martinez 5+: anche lui non ha colpe particolari per la sua brutta prestazione, causata dalla ricerca ossessiva della testa di Llorente da parte dei compagni che lo estromette dal gioco. Fa sinceramente rabbia vedere un talento del genere costretto a rincorrere dei palloni impossibili, e per di più Caparros lo toglie proprio quando l'Athletic inizia a mgliorare. Utilizzato così serve a poco (dal 59' Toquero 6,5: dimostra che può dire la sua se il contesto tattico è quello adeguato. Messo dentro per pressare e disturbare l'inizio dell'azione ché, fa il suo dovere egregiamente e riesce anche ad andare al tiro in due occasioni. Quando bisogna alzare il pressing e aggiungere peso a centro area è utile, molto più che da titolare).
Llorente 5,5: ancora una volta mi è toccato leggere diverse critiche verso di lui sui siti dei tifosi baschi, che evidentemente ad ogni azione pretenderebbero che Nando stoppasse il pallone, saltasse i suoi marcatori e la piazzasse all'incrocio con una botta da fuori. Come si può contestare un centravanti costretto per 90' a battersi spalle alla porta contro due o tre difensori non lo capisco. Capita anche di leggere che Llorente giochi meglio quando è in nazionale: e ci credo, lì lo servono palla a terra o con dei cross dal fondo, non con le pallonate dalla difesa. In pochi capiscono che un attaccante del genere, se innescato decentemente, sarebbe sul podio dei cannonieri da almeno un paio d'anni... Premessa a parte, non gioca benissimo contro il Valencia, ma non possiamo sempre chiedergli i miracoli.

Caparros 5: la Liga era iniziata con proclami europei e promesse di maggior aggressività contro le squadre migliori del torneo, eppure contro Atletico, Barcellona e Valencia abbiamo visto il solito film che a Bilbao va in onda da quattro anni. Mi sembra lapalissiano che il primo responsabile di ciò sia l'allenatore, ancora una volta troppo timoroso e incapace di dare uno straccio di gioco alla squadra. Quando a Lezama la squadra si allena sugli schemi cosa fa? Piazza Llorente in mezzo a tre uomini e giù pallonate? Capivo l'atteggiamento prudente le prime stagioni, quando c'era da ricostruire dopo annate tribolatissime, ma è possibile che la situazione sia rimasta la stessa e non si sia minimamente evoluta? E' possibile che siano titolari i più scarsi? E' possibile vedere in campo Gabilondo e Orbaiz quando in panchina ci sono Muniain e Susaeta e a casa sono rimasti Iturraspe e De Marcos? Abbiamo una rosa che può competere per il quinto-sesto posto: sfruttiamola! Tutto ciò per tacere di Orbaiz ala destra e della genialata di far giocare dall'inizio tutti e tre i centrali di centrocampo convocati, cosicché quando Javi Martinez è dovuto uscire al centro è andato Gabilondo. Sono errori talmente grossolani da far nascere qualche sospetto, perché Jokin è sì un difensivista, ma è anche un tecnico navigato e capace. Che le scarsissime speranze di rinnovo gli abbiano tolto motivazioni, un po' come successe il secondo anno al Depor?

14 commenti:

  1. Il credo tattico di Caparros ormai lo conosciamo. A me fa tendenzialmente schifo, ma è il suo credo e finchè è in sella al San Mames fa quello che ritiene giusto. Ma quello che non capisco è il criterio con cui fa le convocazioni. Perchè Perez e Iturraspe erano a casa? Per quale assurdo motivo? Dico io, hai in testa di usare Gurpegi-Orbaiz-Javi Martinez dal primo minuto, e portatelo qualcuno in panchina...Non parliamo poi delle scelte. Vuoi giocare ipermegacoperto? Bene, ma almeno non proporci Gabilondo, Orbaiz e compagnia dal primo minuto..metti Susaeta, metti Iturraspe, gente più giovane e più in palla dei due sopracitati.Sinceramente deluso, soprattutto dopo la partita col Mallorca che sembrava aprire scenari diversi. Invece è sempre la solita storia. Una rosa talentuosa non sfruttata, e non vorrei che fosse un limite di Caparros quello di costruire un buon gruppo ma non riuscire a fare il salto di qualità (Sevilla docet).Ciao,Pier

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  2. Ciao Pier, le tue critiche non fanno una grinza e le sottoscrivo pienamente. Dal punto di vista tattico Caparros ha sempre impostato le sue squadre in un certo modo e ha tutto il diritto di farlo, ma è la scelta degli interpreti che non convince più nessuno. Se deve rispettare delle precise gerarchie di spogliatoio lo dica, altrimenti rischia di prendersi gli insulti di tutti per la pervesa insistenza nel puntare su calciatori che dovrebbero appendere le scarpe al chiodo o comunque molto più scarsi di chi resta in panchina. Ci sarebbe anche da ridire sul fatto dell'utilizzo dei canterani, perché a conti fatti di quelli lanciati da Jokin non ce n'è uno che sia titolare indiscutibile, nemmeno Susaeta che pure in questo momento è in grande condizione e viene da un'annata molto positiva. Non ha senso tenere fuori ragazzi di prospettiva come Susa, Iturraspe, Iñigo Perez, Muniain e De Marcos per far giocare gente da carrello dei bolliti; e poi c'è troppo turnover, specie a centrocampo, come se dovessimo giocare su cinque fronti. Sul fatto del salto di qualità non ho dubbi: Caparros è bravo a mettere le basi ma non sa andare oltre. Lui fa il lavoro oscuro, poi arriva un altro più furbo che ne raccoglie i frutti e passa pure da fenomeno (Juande Ramos).

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  4. Ho visto purtroppo solo il finale di partita dell'Athletic contro il Valencia e probabilmente non posso giustamente commentare in pieno la gara fatta dalla squadra di Bilbao, fattostà che leggendo qua e là molti la pensano come voi...Quello che più mi stupisce è stato vedere come aveva giocato bene contro il Maiorca e poi vedere dopo solo passi indietro.Ho potuto vedere la partita Barcellona - Maiorca di Domenica sera e anche se il Barcellona nel primo tempo ha preso il Maiorca ha pallonate la squadra maiorchina ha resistito e poi alla fine è riuscita anche a farsi pericolosa ed a strappare un'insperato pareggio.Quindi come dicevo qualche post fà il Maiorca non è proprio una squadraccia e per quello mi aveva fatto ben sperare la partita dell'Athletic.Il problema che dopo quella bella gara è calato un pò il buio.Che ne pensi?Guido Lorenzelliwww.asdmamas.blogspot.com

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  5. Beh, Guido, il Maiorca mi è parso alquanto scarso, devo dirti la verità. A Barcellona ha fatto una figura imbarazzante nonostante il pareggio, ma aldilà di questo credo che sia una squadra tecnicamente molto indebolita rispetto all'anno scorso (la partenza di Borja Valero è stata una mazzata forse peggiore di quella di Aduriz) e con poche possibilità di mostrare un calcio piacevole ed efficace. Sicuramente contro i baleari l'Athletic ha mostrato qualcosa di nuovo dal punto di vista tattico e ne ha giovato, tuttavia il peso sul risultato della pochezza avversaria probabilmente era stato sottostimato. Ciò non toglie che l'undici titolare dei Leoni contro il Maiorca fosse incomparabilmente migliore di quello visto nelle due gare successive...

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  6. ...e tanto stasera il buon Nando ha messo dentro una doppietta... Penso che chi continua a criticarlo, di calcio ne capisca gran poco ! Se messo in condizione di segnare, questo farebbe gol a grappoli !Speriamo solo che non arrivino troppe sirene miliardarie alle porte di Lezama per portarcelo via perchè, se, come dicevi tu in un post di qualche tempo fa, Javi Martinez sarebbe sacrificabile di fronte ad una buona offerta, non riesco a pensare ad un attacco dell'Athletic senza Llorente...E non sono troppo convinto che il presidente, di fronte ad un ottima offerta, possa rifiutare... Macua ha già svenduto Aduriz per un pacchetto di caramelle ed un casco di banane e il danno è lì da vedere sotto i nostri occhi...buona serata.Gianmarco

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  7. Ciao Gianmarco, come avrai visto Llorente non smette di segnare con la maglia della nazionale...ieri gol decisivo per la vittoria spagnola in Scozia. Ho il brutto presentimento che questa sarà l'ultima stagione di Fernando con la nostra maglia, visto che anche oggi si parla di lui in ottica Madrid e Barcelona; forse è giusto così, perché attualmente da noi è sprecato. Nel caso in cui fosse ceduto per noi sarebbe durissima, anche perché ad oggi non ci sono prime punte del genere in rosa...Il discorso di Aduriz è diverso, Aritz fu svenduto perché Caparros disse espressamente di non volerlo.

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  8. Llorente devo essere sincero lo vedrei benissmo nel tridente del Barça con Villa a sinistra a Messi a destra...E' veramente un ottimo giocatore e probabilmente in una squadra con più potenzialità dell'attuale Athletic potrebbe esprimere completamente il suo potenziale.Certo per l'Athletic sarrebe una perdita immensa.Guido Lorenzelliwww.asdmamas.blogspot.com

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  9. Io lo vedrei benissimo anche in un tridente con Muniain e Susaeta, o con una seconda punta (Muniain, Igor, De Marcos) al fianco e due ali vere ai lati. Questo per dire che l'Athletic avrebbe i mezzi per metterlo in condizione di segnare di più e mostrare tutte le sue qualità. Peccato che l'allenatore non sia del mio stesso parere...

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  10. Bè certo se l'Athletic cambiasse modulo è ovvio....ma io parlavo nel caso se ne andasse dalla squadra di Bilbao e solo in quell'eventualità.Guido Lorenzelliwww.asdmamas.blogspot.com

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  11. Speriamo che tutte queste siano solo voci di mercato e nulla più...in fondo anche in Spagna, come da noi, i giornalai tendono a spararle grosse.
    Non vedo comunque chi, nel panorama basco, possa degnamente sostituirlo in caso di una sua eventuale cessione.
    Forse solo Joseba Llorente avrebbe buone qualità di stoccatore ma sarebbe solo una soluzione di ripiego.
    Bisognerebbe vedere se il buon Nando fosse disposto a diventare una bandiera per il nostro club, facendosi blindare con un buon contratto a lunga scadenza e con una importantissima clausola rescissoria...(sempre che i conti dell'Athletic lo permettano...). Non so quanto sia attaccato alla maglia per fare ciò, ma vale sempre la pena ricordare come i giocatori dell'Athletic abbiano, diversamente a quel che succede in altre piazze, un forte senso di appartenenza alla squadra.
    Restiamo fiduciosi in attesa di segnali positivi da Lezama, sperando che la gestione Macua non si faccia maledire per un'altra, ennesima, scellerata decisione...

    Ciao.
    Gianmarco

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  12. Ciao Gianmarco, di certo il panorama basco attualmente non è fornito di punte di rilievo, tolti il nostro Fernando, Joseba Llorente (che quest'anno è tornato a Donosti e di lì non si muoverà) e Aduriz. Diaz de Cerio, spedito in prestito al Cordoba in Segunda, sta facendo tribuna e per quanto riguarda gli altri che abbiamo in rosa...meglio lasciar perdere. Purtroppo la scelta di privarci di Aduriz ci ha lasciato con una grande quantità di trequartisti e seconde punte ma senza alternative di livello per Llorente, dunque in caso di partenza del riojano sarebbero "volatili per diabetici", tanto per fare una citazione colta. Nando, tra l'altro, non mi sembra uno dei giocatori più attaccati alla maglia...prova grande riconoscenza per il club che lo ha formato, è ovvio, ma il suo amore per la nazionale spagnola e certe dichiarazioni pro-grandi squadre mi fanno immaginare che presto o tardi lascerà Bilbao. A questo punto non ci resta che sperare nella pronta maturazione dei giovani della cantera, in particolare Etxaniz (3 gol in 5 partite quest'anno nel Bilbao Athletic) e Guillermo Fernandez.

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  13. Ciao Edo,
    so che presto scriverai il pezzo della partita di ieri sera, ma un paio di considerazioni vorrei farle...
    Messe le mani avanti per quanto riguarda la pochezza tecnica del Real Zaragoza (squadra da bocciofila paesana) nella quale si è messo solo in (poca) luce Ander Herrera, vorrei dire che nel primo tempo abbiamo assistito ad una bella prova corale dell' Athletic, a parte un Toquero più indecoroso del solito, con i due ragazzini terribili (Muniain e susaeta) in gran spolvero sulle fasce con giocate di alta scuola...
    Strepitoso poi l'assist di Markel sul secondo goal, anche se aiutato molto dalla difesa avversaria disposta a presepe.
    Ma se il primo tempo è stato da 7 abbondante, la ripresa si può giudicare con un 5 scarso, riuscendo a non-giocare contro una non-squadra ridotta perdipiù in 10 e prendendosi qualche (giusta) salva di fischi dallo spazientito pubblico della catedral... e sì che le poche volte che l'athletic ha provato a spingere sull'acceleratore, ha sempre dato l'impressione di poter fare male.
    Unica nota veramente stonata è stata l'infortunio di Ibai Gomez; speriamo che non sia nulla di grave, anche se le immagini non lasciavano presagire nulla di buono...
    Se il Mister avrà la pazienza di continuare a puntare sulla linea verde (il commentatore di sky ha sottolineato che più della metà dei giocatori dell'Athletic avevano meno di 25 anni, e molti sono anche stati lasciati a casa...) potremo levarci parecchie soddisfazioni...
    E il buon Nando Llorente ha dichiarato che nessuno mai pagherà 36 milioni di € della sua clausola rescissoria.. fosse vero...

    Ciao.
    Gianmarco

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  14. Ciao Gianmarco, credo di averti risposto già nel nuovo post, comunque lo faccio anche qui così nn ci sbagliamo ;)
    Hai perfettamente ragione sia sul Saragozza, squadra penosa (giocare con Sinama Pongolle unica punta è improponibile), sia sulla prestazione dell'Athletic, ottima nel primo tempo e scadente nel secondo; come ho scritto, sembra quasi che i Leoni non abbiano voluto affondare il colpo, errore imperdonabile perché basta un gollonzo qualsiasi per riaprire una partita che parrebbe chiusa. Non concordo invece col tuo giudizio su Toquero: tatticamente ha giocato benissimo, tecnicamente ha molti limiti ma credo sia andato meglio del solito, con due assist e una conclusione pericolosa. Muniain è stato cercato poco, Susaeta invece è stato fantastico.
    La linea verde per fortuna è quasi obbligata, e d'altra parte siamo un club di cantera, no?
    Llorente lo vedo lontano da Bilbao, purtroppo. Oggi Valdano ha rilasciato dichiarazione indicative in tal senso...

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