martedì 19 ottobre 2010
7a giornata: Athletic 2-1 Zaragoza.
Iraola festeggia dopo aver segnato l'1-0 (foto Athletic-club.net).
Athletic Club: Iraizoz; Iraola, San José, Ustaritz, Koikili; Susaeta, Gurpegui, Javi Martínez, Muniain (80' Gabilondo); Toquero (66' Ibai Gómez; 71' Igor Martínez), Llorente.
Real Zaragoza: Doblas; Diogo, Lanzaro, Contini, Ponzio; Pinter, Gabi, Braulio, Ander Herrera (62' Boutahar), Bertolo (71' Marco Pérez); Sinama Pongolle (82' Jorge López).
Reti: 11' Iraola, 23' Llorente, 94' Braulio.
Arbitro: Ramírez Domínguez (Comité Andaluz).
Note: espulso al 52' Pinter (Z) per doppia ammonizione.
La prima riflessione che vi vorrei proporre il giorno dopo Athletic-Saragozza è questa: quanto è scaduta la Liga negli ultimi anni? Ma è davvero possibile che quello visto ieri alla Cattedrale fosse il Saragozza, una squadra che nelle scorse stagioni schierava giocatori del calibro di Villa, Gabriel e Diego Milito, Aimar, D'Alessandro, Ayala, Piqué e via discorrendo? Me lo chiedo, e lo chiedo anche a voi, in quanto sono rimasto davvero basito osservando un primo tempo nel quale gli aragonesi sono stati disintegrati da un Athletic sicuramente ben messo in campo, aggressivo e ordinato, ma che comunque non ha fatto niente di incredibile. E' bastato forzare un po' sulla destra, la zona difesa peggio dagli uomini di Gay, e riproporre in continuazione l'allargamento di Toquero sulla fascia per far sì che davanti a Doblas si aprissero voragini tanto clamorose quanto ignorate dall'allenatore zaragocista, per 45 minuti capace solo di restare immobile davanti alla sua panchina mentre i tagli di Susaeta facevano a fette il povero Ponzio, mediano adattato a terzino, e le scorribande di Iraola non venivano mai seguire da un deleterio Bertolo. Di fronte a tanta pochezza verrebbe quasi da ridimensionare la prova dei Leoni, tuttavia il brutto secondo tempo deve far riflettere su quanto di buono i biancorossi hanno espresso in una prima frazione ottima per intensità e ritmo.
Caparros non rinuncia al 4-4-2 ma propone interpreti più offensivi rispetto a Gabilondo e compagnia: a destra, finalmente, torna titolare Susaeta, a sinistra c'è Muniain e in mezzo l'utrerano si tutela con la diga Gurpegi-Javi Martinez; in attacco si rivede dal primo minuto Toquero, pronto a sfruttare le sponde di Llorente per infilare i centrali avversari. Gay schiera invece un 4-2-3-1 improntato al contropiede, con il basco Ander Herrera a fare da raccordo tra il centrocampo e l'unica punta Sinama Pongolle. L'Athletic parte subito forte e comincia fin dai primi minuti a tambureggiare sulla fascia destra, dove Susaeta è imprendibile per Ponzio e Iraola appoggia costantemente l'azione offensiva, visto che Bertolo non sembra conoscere il significato della parola "ripiegamento". All'11' i Leoni avvisano il Saragozza: combinazione Iraola-Susaeta, cross di Markel dal fondo e Muniain viene anticipato da Diogo con Doblas, scavalcato dalla traiettoria del traversone, ormai fuori causa. Sugli sviluppi del corner Iraola, appostato poco fuori area, si avventa sulla respinta e conclude di controbalzo trovando l'angolino. Gran gol per Andoni che festeggia nel migliore dei modi la partita numero 300 con la maglia zurigorri. Il Saragozza non reagisce e la fascia destra continua ad essere territorio di conquista per i baschi, soprattutto dopo che Toquero, molto intelligente dal punto di vista tattico, comincia a scalare in continuazione verso quella zona di campo; così facendo Contini è costretto a seguirlo e Pinter deve retrocedere accanto a Lanzaro, dunque Susaeta può accentrarsi prendendo d'infilata gli avversari. Esplicativo di ciò è il secondo gol dell'Athletic: Toquero, in posizione di ala destra, riceve la palla e la gioca subito su Susaeta, più centrale, scattando poi lungo la linea laterale e portando via l'uomo; a questo punto Markel ha davanti a sé solo Ponzio, lo salta, entra in area e dopo una finta crossa sul secondo palo dove Llorente, marcato dal terzino Diogo, non deve faticare più di tanto per smarcarsi e segnare. Il giochetto è semplice ma Gay non sembra accorgersene, anche se al 33' i suoi rischiano di subire il terzo gol: Iraola lancia ancora Toquero, il numero 2 crossa rasoterra e Susaeta irrompe sul primo palo, tocca di fino anticipando Doblas e spedisce fuori di un niente. Il gioco dei padroni di casa è lineare e redditizio, quello degli ospiti è semplicemente inesistente nonostante la presenza di un buon regista come Gabi e di un talento come Ander; davvero improponibile gli aragonesi, disastrosi in difesa e senza lo straccio di un'idea in attacco. Il tempo si chiude con una rete annullata per un fuorigioco inesistente a Gurpegi, servito da una punizione perfetta di uno scatenato Susaeta.
Tutt'altra musica nella ripresa, almeno dal lato biancorosso. I Leoni infatti tirano i remi in barca, si fanno vedere al 50' con Llorente e poi si limitano a controllare, confidando nella sterilità degli avversari e nella superiorità numerica (al 52' Pinter viene espulso per doppia ammonizione, la seconda un po' fiscale). Atteggiamento sbagliatissimo: vero che il Saragozza sembra incapace di tirare in porta, ma un golletto in qualche modo può spuntar fuori; certe partite andrebbero chiuse subito, invece l'Athletic non lo fa e rifiuta quasi di affondare il colpo. Nel contesto di una ripresa da sbadigli si segnala solo l'esordio sfortunatissimo di Ibai Gomez, che entra in campo al 66' e dopo tre minuti si fa male al ginocchio sinistro (un mese e mezzo di stop per lui). In chiusura di tempo Llorente fallisce il 3-0, quindi in pieno recupero Braulio accorcia le distanze, fortunatamente troppo tardi per poter alimentare speranze di rimonta.
Tre punti d'oro per i bilbaini, dunque, frutto di una prestazione ottima per 45 minuti e scadente nella seconda metà di gara. Sono mancate cattiveria e concentrazione, un peccato perché con il terzo gol la partita sarebbe finita e non ci sarebbe stato spazio per critiche o recriminazioni. Guardando agli aspetti positivi, va sottolineato che con due ali offensive il gioco migliora notevolmente, si ampliano le opzioni di passaggio per i mediani e si aprono più spazi per le punte; speriamo che Caparros lo abbia notato, anche se scommetterei sulla presenza di Orbaiz, Gabilondo e Gurpegi sulla destra domenica prossima a Siviglia.
Le pagelle dell'Athletic.
Iraizoz 6: sarebbe da s.v., diciamo che il voto è di solidarietà per il freddo che si prende stando quasi sempre fermo. Non può nulla in occasione del 2-1, Braulio tira da due metri.
Iraola 7,5: primo tempo mostruoso, divora il campo con la sua falcata elegante ed è sempre fonte di pericolo per gli avversari. Bellissimo il gol, il primo quest'anno. Nella ripresa rifiata, ma va bene così.
San José 6,5: attraversa un ottimo periodo e la titolarità nell'under 21 non può che averlo rafforzato. Contro il solo Sinama Pongolle non deve faticare più di tanto, il poco lavoro che ha lo sbriga senza problemi.
Ustaritz 6: è fortunato ad incrociare un Saragozza così deludente nella sua prima gara stagionale. Mostra un po' di ruggine ed è troppo molle in occasione del gol. Complessivamente non fa danni ed era ciò che gli si chiedeva.
Koikili 6,5: anche per lui è la prima partita dell'anno, tuttavia sembra che sia titolare da settembre. Tiene bene la posizione, spinge il giusto e si fa apprezzare per un paio di recuperi. Bentornato.
Susaeta 8: migliore in campo per distacco, è il dominatore del match e come tale entra in tutte le azioni pericolose dei Leoni. Rapidissimo, imprendibile, fa a fette la difesa aragonese con i suoi tagli e crea sempre la superiorità numerica in dribbling. Una domanda per Caparros: perché non è un titolare indiscutibile? Esaltante.
Gurpegi 7: giganteggia in mezzo al campo, recupera decine di palloni ed è anche molto preciso nel rigiocarli. Gli tolgono un gol buono, lui non si abbatte e continua a fare la diga con ottimi risultati. Capitano vero.
Javi Martinez 6,5: sobrio, mai eccessivo, si piazza al fianco di Gurpegi pronto ad inserirsi non appena la situazione glielo consente. Ha ritrovato la forma, fa bene a non forzare nella ripresa.
Muniain 6,5: i compagni giocano sempre a destra viste le difficoltà degli avversari e lui stenta a mettersi in luce. Quando parte, però, è spesso difficile da arginare e raramente spreca un pallone. Gli manca una rete per prendere maggior fiducia (dall'80' Gabilondo s.v.).
Toquero 6,5: tecnicamente è quel che è, d'accordo, ma in questa partita svolge un lavoro tattico davvero prezioso. Serve un paio di ottimi assist, svaria moltissimo e sfiora il gol con un bel diagonale. Promosso (dal 66' Ibai s.v.; dal 71' Igor Martinez s.v.).
Llorente 7: un gol, almeno altre tre occasioni in cui è presente, tanto lavoro per la squadra. E' nel miglior momento della sua carriera, come ha dichiarato anche Gay, e i numeri lo confermano. Sarà difficile trattenerlo a Bilbao anche l'anno prossimo.
Caparros 6,5: presenta una squadra offensiva e molto aggressiva, trovando risposte soddisfacenti e due gol in appena 23 minuti. Buonissima la mossa di far allargare Toquero sulla destra, fascia già lasciata troppo scoperta dal Saragozza. Peccato che i suoi calino di ritmo e convinzione nel corso di un secondo tempo praticamente non giocato; probabilmente l'espulsione di Pinter lo deve aver indotto a suggerire ai giocatori di limitarsi a controllare per non sprecare energie, tuttavia non è mai saggio evitare di chiudere una partita. Troppe volte abbiamo visto l'Athletic farsi rimontare dopo aver dominato...per fortuna stavolta non è andata così.
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Sono contento di questa bella vittoria per l'Athletic e finalmente giocando un buon calcio almeno per 45' minuti.
RispondiEliminaGrandissimo Susaeta : DEVE GIOCARE SEMPRE!!!
A me personalmente piace tantissimo San Josè oltre al già celebrato Llorente.
Cosa ne pensi del Saragozza?
Obbiettivamente non mi sembra il massimo : Bertolo già era poco presentabile al Palermo in Italia.
Braulio, aldilà del gol, penso abbia fatto la differenza solo in Segunda infatti all'Atletico Madrid aveva fallito.
Pinter sono sincero non lo conosco, però per esempio schierare un buon giocatore come Ponzio terzino non mi sembra una gran mossa da parte di Gay.
Della coppia di centrali difensivi italiani che pensi?
A presto
Guido Lorenzelli
www.asdmamas.blogspot.com
Ciao Guido, Susaeta fuori dall'undici titolare è una roba incomprensibile, davvero non si capisce come Caparros nelle scorse giornate abbia potuto preferirgli paracarri come David Lopez o Gabilondo (per non parlare del Gurpegi esterno destro...). San José è in una fase molto positiva della sua carriera, ovviamente gli manca esperienza ma ha le potenzialità per diventare un ottimo difensore, come dimostra la recente titolarità nell'under 21. Per Llorente parlano le prestazioni.
RispondiEliminaIl saragozza mi ha fatto quasi tristezza, quattro anni fa era la quinta forza della Liga e adesso è una squadra di raccattati incapace di fare tre passaggi di fila. Aldilà degli esterni, pessimi (Braulio invisibile, Bertolo deleterio), non capisco come possano pensare di salvarsi giocando con Sinama Pongolle unica punta; il francese è bravo, per carità, ma non ha le caratteristiche fisiche e tecniche per fare reparto da solo. Ponzio è adattato a sinistra credo per un'emergenza, Pinter mi è parso soprattutto un medianaccio buono per distruggere più che per costruire. Riguardo agli italiani, Contini non l'ha mai vista contro Toquero (!), Lanzaro ha confermato il ricordo che avevo di lui: difensore scarso, può andare bene per la Reggina ma vederlo al Saragozza è preoccupante.
come voi ovviamente affermo che susaeta deve giocare sempre...è il giocatore più talentuoso e imprevedibile, quello che può farci cambiare passo..io lo vedrei bene anche seconda punta con esterni muniain e de marcos (largo ai giovani)...x quanto riguarda il saragozza basta leggere la difesa x capire che non è una bella squadra, contini e lanzaro forse sono buoni x la B italiana, e dico forse...spero che retroceda anche xke l'allenatore è un incapace cosi in estate possiamo fare un offerta x ander herrera..:) secondo me un buonissimo talento...
RispondiEliminasaluti
gab-sardegna
Ciao Gab, in effetti presentarsi con la coppia Lanzaro-Contini dietro non è proprio da grande squadra...hai ragione su Herrera, gran talento, ma attualmente abbiamo anche troppe mezzepunte, a meno di non volerlo impiegare come regista (lì però ci sono Iturraspe e Inigo Perez). Francamente lo vedo lontano da Bilbao.
RispondiElimina