giovedì 12 novembre 2009

Ritorno dei sedicesimi di Copa del Rey: Atheltic 2-2 Rayo.


Lo striscione per i marinai dell'Alakrana, nave basca sequestrata dai pirati somali; la scritta recita "Liberate i nostri pescatori!" (foto Athletic-club.net).

Athletic: Armando; Iraola, Ustaritz, Amorebieta, Koikili (46' Castillo); Susaeta, Orbaiz, Javi Martínez, De Marcos (54' Etxeberria); Toquero (66' De Cerio), Llorente.
Rayo Vallecano: Dani; Koke, Salva, Pelegrin, Albacar; Rubén Reyes (50' Movilla), Rafa García, Ángel, Jofre (68' Quero); Piti, Collantes (80' Michel).
Reti: 42' Llorente, 72' Collantes, 75' Javi Martínez, 77' Albacar.
Arbitro: Pérez Burrull (Colegio Cántabro).

E' durata 72 minuti la speranza dell'Athletic di ribaltare il 2-0 di Vallecas e di tentare un nuovo assalto alla Copa del Rey: lo strepitoso 1-1 di Collantes, infatti, ha sancito la fine dei giochi anche prima del definitivo 2-2 di Albacar, comunque giusto per quanto mostrato sul campo dal Rayo che, ricordiamolo, gioca in Segunda. I Leoni ci hanno provato, senza dubbio, ma hanno pagato a caro prezzo i troppi gol sbagliati in entrambe le gare e l'incredibile ingenuità proprio sul gol di Collantes, che ha segnato al termine di un'azione di contropiede partita da un calcio d'angolo in favore dei baschi. Caparros ha mostrato di tenere alla Coppa schierando la formazione titolare, anche se non ho ben capito perché abbia messo dal 1' Toquero, al rientro da un infortunio e mai entrato in partita, invece di puntare su Etxeberria, Diaz de Cerio o magari De Marcos in posizione avanzata.
L'inizio dell'Athletic è arrembante e nel primo quarto d'ora a Llorente capitano ben tre palle gol nitide: prima Nando manda fuori un cabezazo da buonissima posizione, quindi tira dal limite sfiorando il palo e infine spreca un'occasione clamorosa, spedendo sulla traversa una conclusione in spaccata da un paio di metri. Il Rayo tiene bene il campo e si fa vedere un paio di volte in contropiede, ma resta la sensazione che i Leoni avrebbero potuto riaprire la gara con un po' di concretezza in più in attacco. Per fortuna al 42' ancora Llorente, unico protagonista del reparto offensivo biancorosso vista la condizione approssimativa di Toquero, raccoglie un assist al bacio di Susaeta e mette dentro di testa con la collaborazione di Koke. Sembra il preludio ad una rimonta da concretizzare nella ripresa, e invece i baschi si infrangono davanti alle parate di Dani (strepitoso su Llorente e Susaeta), sulla traversa di Etxeberria e sul già citato contropiede fatale targato Collantes, che affonda l'Athletic a 20 minuti dal termine. Il gol del centravanti del Rayo è strepitoso (tiro al giro, e al volo, col piatto destro a spedire in rete un campanile che sarebbe stato difficile anche solo controllare...), ma il posizionamento degli uomini di Caparros in occasione del corner a loro favore è roba da terza categoria. La partita finisce qui: i Leoni avrebbero bisogno di tre gol per passare e uno lo segnano pure, grazie al colpo di testa di Javi Martinez, ma dopo due minuti arriva una punizione di Albacar (Armando non irreprensibile nell'occasione) a far calare definitivamente il sipario sul match.
Passa quindi il Rayo, e con pieno merito: i madrileni hanno giocato un'ottima partita di andata e nel ritorno non si sono limitati al cinismo, in quanto hanno mostrato di saper giocare con la palla a terra e di poter tenere testa ad una squadra di categoria superiore in ogni momento del match. Riguardo all'Athletic c'è poco da dire; la volontà non si discute, ma quando il gioco latita sbagliare le poche occasioni da rete che si costruiscono è un peccato che si paga salatissimo. L'eliminazione brucia, ovviamente, ma era poco proponibile pensare di poter continuare a lottare su tre fronti con un gioco approssimativo e una rosa non proprio ricchissima (specie se l'allenatore dimentica cos'è il turnover). Sarà meglio pensare alla prossima partita, visto che a Bilbao arriverà un certo Barcellona.

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