lunedì 6 luglio 2009

Il pagellone 2008/09: i difensori.


Andoni Iraola è stato come sempre tra i migliori della temporada: qui supera Henry (foto Daylife.com).

Iraola 7,5: stagione sontuosa quella del terzino di Usurbil, finalmente gratificato da una chiamata in nazionale quantomai appropriata ancorché tardiva, giusto riconoscimento alla qualità di gioco e alla continuità di rendimento di questo straordinario interpete del ruolo in chiave moderna (peccato che poi Del Bosque lo abbia trascurato per chiamare Arbeloa...mah!). Ormai posso solo ripetermi nell'elencare tutti i punti di forza di Andoni, che ora come ora, stanti la parabola discendente di Orbaiz e le "lune" di Yeste, è forse la maggior fonte di gioco dell'Athletic; numerosissimi sono i palloni che transitano sulla sua fascia di competenza, adeguatamente accompagnati dalle discese sul fondo e anche dai lanci e dai cambi di gioco che di solito sono il marchio di fabbrica di un regista. Non a caso l'ex tecnico biancorosso Mané, trovatosi senza mediani durante la sciagurata stagione 2006/07, schierò proprio Iraola a centrocampo, confidando a ragion veduta nella visione di gioco e nel senso della posizione che il numero 15 ha sempre dimostrato di possedere in notevole quantità. L'anno scorso Andoni venne un po' limitato dalle consegne di Caparros, ma quest'anno ha saputo coniugare splendidamente rigore difensivo (da sempre il suo tallone d'Achille) e propositività in attacco; le sei rete segnate, suo massimo di sempre, sono lì a dimostrarlo, compresa la spettacolare "cilena" che vado a proporvi qui sotto. Di gran lunga il migliore del reparto difensivo, c'è rammarico solo per quei due rigori sbagliati durante la stagione...



Koikili 7:
strana stagione quella dell'ex campione di lotta greco-romana, senza dubbio una delle sorprese più liete della temporada passata. Dopo il mancato rinnovo a Del Horno, sembrava chiaro a tutti che il titolare fosse lui, anche perché la società si era "tutelata" riprendendo l'orrido Casas dopo averlo lasciato un anno fuori rosa, ma Caparros fin dal precampionato ha mostrato di non gradire Koi come prima scelta. Nessuno, tuttavia, si aspettava che Jokin arrivasse al punto di schierare Casas nella prima giornata di Liga, venendo peraltro ripagato con una prestazione oscena di quest'ultimo, e corresse poi ai ripari prendendo in tutta fretta Balenziaga dalla Real Sociedad pur di non ripresentare Koikili nell'undici base. Le ragioni di questo ostracismo sono misteriose e pressoché inspiegabii, ma resta comunque il fatto che il terzino di Otxandio si è trovato ai margini della squadra per metà stagione non certo per motivi tecnico-tattici. Quando Caparros si è deciso a schierarlo a causa delle incertezze di Balenziaga, infatti, il numero 3 ha risposto con una serie di prestazioni importanti e si è riguadagnato il posto a pieno titolo. I limiti del giocatore sono noti (scarsa altezza, gioco aereo inesistente, piedi non da Primera), tuttavia sono compensati da un agonismo straordinario, che mai trascende in cattiveria o violenza, da una generosità eccezionale e dall'applicazione mentale ferrea, retaggio questo della disciplina in cui primeggiava da ragazzo. Senza dubbio è stato uno dei protagonisti del periodo migliore dei biancorossi e ha coronato la sua buona temporada giocando una finale di Copa del Rey esemplare.

Etxeita 6,5:
trasferitosi a inizio torneo dal Bilbao Athletic alla prima squadra a causa della mancanza di centrali, il 22enne di Zornotza ha finito per essere il cachorro più impiegato da Caparros e si è guadagnato senza dubbio la riconferma tra i "grandi" per la prossima stagione. Molto forte di testa e nella marcatura stretta, è un classico difensore di scuola basca, fisicamente potente, rude nei contrasti e amante più del duello rusticano col centravanti avversario che dell'anticipo pulito; tecnicamente mediocre, non è certo il tipo di giocatore col quale iniziare ad impostare l'azione fin dalle retrovie. Per il momento è un buon rincalzo, tuttavia possiede mezzi interessanti che lo rendono, in prospettiva, un elemento affidabile per la difesa dell'Athletic.

Ustaritz 6: voto di stima. Bersagliato dagli infortuni e sottoutilizzato da Caparros, Usta ha messo insieme la miseria di14 partite tra campionato e coppa, lui che dovrebbe essere titolare fisso ogni domenica. Dal punto di vista tecnico è infatti il miglior elemento del reparto arretrato: rapido nel breve, è dotatissimo nell'anticipo e ha un ottimo senso della posizione, che coniuga con un destro non disprezzabile nei rilanci e con una buona capacità di comandare la difesa. Difetta un po' nello stacco di testa e nel contatto ravvicinato con l'avversario, pertanto a parer mio si integrerebbe alla perfezione con Amorebieta e potrebbe dar vita con lui ad una coppia meglio assortita e più affidabile di quella che il basco-venezuelano forma con Ocio. Purtroppo la sfortuna e l'ostracismo ingiustificato di Caparros impediscono da tempo di verificare questa ipotesi, ma se Ustaritz rimarrà (a fine stagione ha avuto parole di fuoco contro il mister, reo di averlo messo in dubbio la reale consistenza dei suoi infortuni) credo che meriterebbe un'occasione. D'altra parte, Aitor Ocio non giocherà fino a 40 anni, no?

Amorebieta 5,5:
il trofeo "Gambero 2008/09" non glielo toglie nessuno, visto il passo indietro notevole compiuto rispetto ad un anno fa. Se la scorsa stagione era stato uno dei più positivi (addirittura il Liverpool aveva chiesto informazioni su di lui), in questa temporada il gigante di Iurreta ha deluso ampiamente le aspettative di tutti e ha mostrato di non essere ancora giunto a piena maturazione. Nel calcio come nella vita il difficile non è tanto giungere alla ribalta, quanto confermare anno dopo anno di poter stare ai massimi livelli; Amorebieta, purtroppo per lui e per noi, una volta chiamato a ripetere le belle prestazioni del 2007/08 ha fallito clamorosamente, anche se ha dato segnali di ripresa nella seconda parte della Liga. Il girone d'andata è stato però un incubo: forma precaria, concentrazione nulla e la solita testa matta hanno prodotto una serie di partite degne della tribuna. Ad un certo punto, in molti abbiamo creduto che avesse perso la bussola, visto che alternava interventi assassini a centrocampo, e dunque tanto plateali quanto inutili, a delle amnesie terribili nell'uno contro uno proprio nei pressi dell'area di rigore...per fortuna Amorebieta è andato in crescendo e, nel girone di ritorno, è tornato a fornire delle prove all'altezza dei suoi mezzi, che non sono affatto scarsi. Se al fisico straripante, al grande stacco e al buon sinistro unisse anche un senso della posizione discreto è un po' di intelligenza calcistica, sarebbe un centrale da nazionale; ora come ora, invece, è un'ipotesi di grande difensore a cui manca ancora tanto per diventare un teorema.

Balenziaga 5,5: ecco un altro giocatore in prospettiva molto interessante e tuttavia ancora ben lontano dall'essere pronto per certi palcoscenici. Acquistato dalla Real dopo la prima giornata di Liga, Mikel è stato schierato subito titolare da Caparros e ha impressiona per facilità di corsa e ottima tecnica di base; i paragoni con Del Horno si sono sprecati e al giovane di Zumarraga è stato pronosticato un futuro da campione, ma nel giro di poche giornate sono però emersi quei difetti che hanno portato in seguito all'accantonamento del ragazzo in favore di Koikili. Tali difetti riguardano essenzialmente la fase difensiva, giacché Balenziaga non ha problemi quando si spinge in avanti; quando è chiamato a difendere, invece, palesa errori di concentrazione, di posizionamento e nell'uno contro uno davvero gravi e, talvolta, addirittura decisivi per gli avversari ai fini del risultato. Il tempo per imparare a difendere e diventare quindi un ottimo terzino non gli manca, forse un prestito, anche in Segunda, potrebbe essere utile per dargli minuti e fargli acquisire esperienza.

Aitor Ocio 5: da un elemento del suo spessore ci si attenderebbero sempre prestazioni di un certo livello, ma in questa stagione il centrale di Gasteiz è stato spesso al di sotto del suo standard, specie rispetto all'ottimo rendimento dell'anno passato. Difensore roccioso e molto fisico, con il passare degli anni ha perso in velocità e rapidità nel breve, cosa che si è notata più volte quest'anno; non è inoltre riuscito a sopperire con la notevole esperienza alla differenza di passo con gli attaccanti avversari e ha finito per soffrire oltremodo anche durante partite sulla carta tranquille. Terribile, poi, il nervosismo che ha palesato a fine campionato, periodo durante il quale ha rischiato di compromettere il cammino verso la salvezza con due espulsioni pesantissime nelle partite con Osasuna e Numancia, due rivali dirette nella lotta per non retrocedere. Per la prossima stagione sarebbe consigliabile utilizzarlo come centrale di scorta, ma qualcosa mi dice che Caparros non sarà di questo avviso.

Casas, Murillo, Eneko Boveda, Xabi Etxebarria s.v.


14 commenti:

  1. ti fara sicuramente piacere il rinnovo del contratto di "bomber" Ion Velez. Edobarrieta1983

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  2. Sì, parecchio. Io non capisco: potevano benissimo tenere uno solo tra Velez e Toquero, tanto sono entrambi penosi,prendere Diaz de Cerio e promuovere uno o due ragazzi dal Bilbao Athletic. No, teniamoci la coppia-gol meno prolifica d'Europa...senza parole.

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  3. Obbiettivi stagione 2009-10:

    1) Salvezza
    2) Vincere contro il Mandril al San Mames 1-0 al 95°, dopo che Amorebieta ha azzoppato pesantemente Ronaldo, Kaka e Benzema.

    Se così andasse parlerei di un campionato più che soddisfacente

    andrea

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  4. Caparros parla di UEFA, ma secondo me delira. Se Amorebieta è quello dello scorso anno, temo che i succitati non riuscirà a vederli nemmeno in figurina ;)

    Oggi pomeriggio sono state presentate le maglie della Umbro, di cui non posto le immagini per non dare visibilità allo sponsor infame. Che dire? Mi aspettavo di meglio. Se le volete vedere, sul sito ufficiale dell'Athletic c'è tutta la presentazione.

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  5. Ti dirò, a me la prima piace parecchio e credo che senza quello sponsor di m***a sarebbe stata veramente carina... la seconda invece è abbastanza penosa, soprattutto perchè l'abbinamento di colori, la disposizione dei colori stessi e lo sponsor infame sul petto la rendono, a mio parere, molto simile alla maglia di una qualsiasi squadra provincialotta e senza una storia rilevante e gloriosa alle spalle.

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  6. Ciao Billi, personalmente mi attendevo molto di più dalla Umbro, una marca che sa fare molto bene le maglie da calcio. La prima è i-den-ti-ca alla maglia della stagione 2006/07 (se cerchi nell'archivio del blog dovresti vedere le foto di quell'anno): paricollo senza colletto, strisce piuttosto strette, bordi neri...insomma, è uguale.
    I colori della seconda non sono casuali: nei suoi primi anni di vita, infatti, l'Athletic giocava con una maglia metà bianca e metà blu, e solo in seguito adottò il bianco e il rosso che sono - non a caso - i colori della città di Bilbao. Il blu dovrebbe essere più scuro, questo sì, e infatti il risultato mi sembra la maglia del Blackburn. Nel 2004, se non ricordo male, abbiamo avuto l'ultima maglia da trasferta biancoblu, che fa comunque parte della tradizione del club.
    Riassumendo, diciamo che reputavo i designer della Umbro capaci di lavori migliori, e preferisco senza dubbio la maglia "anticata" che abbiamo avuto nell'ultimo biennio.

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  7. Ecco che squadra mi ricordava, il Balckburn... comunque la seconda non mi piace, probabilmente sarò rimasto troppo affascinato dalla divisa nera con il leone stilizzato...
    Per quanto riguarda la prima maglia, anche io ritengo che quella degli ultimi due anni (che è quella che ho anhe io!) sia migliore, però anche quella della prossima stagione non mi dispiace affatto.
    Una cosa che invece ho notato con dispiacere è che diversi tifosi bilbaini sono andati alla presentazione delle nuove divise indossando la maglia con lo sponsor, segno che forse non a tutti dispiace la scelta schifosa fatta da quell'omuncolo di Macua un anno fa...

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  8. Mi chiedo se le riconferme di Velez e Toquero siano in qualche modo legate ad un possibile addio di Llorente...? Che ne dite ?
    ciao Vanni

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  9. Billi: le maglie con lo sponsor, se noti bene, sono per il 90% quelle realizzate per la finale di Copa del Rey (le riconosci per lo stemma commemorativo nero, che rivendica la vittoria del Club Vizcaya, posto all'altezza del cuore); tali divise sono state realizzate direttamente con lo sponsor per un'ovvia scelta di marketing e molta gente le ha rpese comunque come ricordo dell'occasione. Non fosse stato per la finale, le maglie "sporcate" sarebbero state quasi inesistenti...

    Vanni: non credo, Llorente ha rinnovato a giugno il suo contratto e, nonostante i 15 milioni offerti dal Tottenham, dovrebbe restare. La conferma di Ion Velez e Toquero è una scelta precisa per non dover dipendere troppo dalla cantera, cosa che comunque non mi trova d'accordo.

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  10. Javier Irureta nominato nuovo responsabile dell'area tecnica.
    Cosa cambia?

    Alex

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  11. Ah è vero... non ci avevo fatto caso, ritiro immediatamente ciò che ho detto... grazie per avermelo fatto notare!

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  12. Stavo giusto per segnalare quanto fatto presente da Alex... e aggiungo che Iraola ha firmato il rinnovo fino al 2012.

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  13. Alex: Irureta è uomo di grande esperienza e competenza, quindi credo che il suo arrivo sia un'ottima notizia. Il problema è che Macua ha allontanato numerosi dirigenti di spicco, ultimo dei quali Koldo Asua, minando le fondamenta di Lezama. Dal punto di vista del mercato cambierà poco, da quello della gestione della cantera non so. non sottovalutiamo poi che Irureta potrebbe essere stato contattato in previsione della fine del rapporto con Caparros...

    Billi: fondamentale il rinnovo di Andoni, altro che gli acquisti "probabili" che leggo ogni giorno sui giornali. Oggi ho visto il nome di Jorge Lopez del Saragozza, che peraltro non rientra nella filosofia del club essendo riojano e non avendo giocato nelle giovanili di un club basco (come invece hanno fatto David Lopez e lo stesso Llorente - anche se quest'ultimo ufficialmente è nato a Pamplona). Mah...

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  14. Sì sì, è assolutamente fondamentale ripartire dalle certezze della passata stagione piuttosto che inseguire vanamente giocatori poco utili o che non rispettano i parametri del club.

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