venerdì 24 luglio 2009

Il pagellone 2008/09: i centrocampisti.


Javi Martinez si è confermato miglior centrocampista della stagione (foto Athletic-club.net).

Javi Martinez 7,5: atteso quest'anno al varco della consacrazione definitiva, il 21enne navarro non solo non ha deluso, ma ha addirittura messo sul piatto la stagione forse più consistente da quando gioca nella Liga. Le sue qualità sono ormai notissime al grande pubblico e lo rendono senza dubbio uno degli elementi di spicco della rosa biancorossa: eccezionali doti fisiche, grande capacità di inserimento senza palla, tiro da fuori, stacco di testa e abilità nell'interdizione fanno di lui un centrale di grandissimo spessore, simile per caratteristiche più ad un centrocampista di stampo britannico (né regista né mediano, sulla scia dei Lampard e dei Gerrard - ovviamente con le debite proporzioni) che ad un classico "medio" iberico. In effetti, non esiste nel panorama spagnolo un calciatore di questo tipo, cosa che potrebbe renderne difficoltoso l'adattamento agli schemi della nazionale, come dimostrato dai recenti campionati europei Under 21. A parer mio il suo potenziale è ancora tutto da scoprire, in quanto il 4-4-2 rigidissimo di Caparros lo limita notevolmente poiché lo costringe ad agire in tandem con Orbaiz, giocatore di grande visione di gioco ma molto lento, e spesso riduce il suo apporto al gioco alla fase di contenimento; libero da compiti esclusivi di copertura, Javi Martinez potrebbe diventare quell'incursore eccellente di cui possiede tutte le caratteristiche (quest'anno ha segnato 5 gol, per esempio) e che potrebbe risultare disequilibrante al massimo in un torneo come la Liga nel quale figure di questo tipo non sono affatto numerose.

David Lopez 6,5: temporada positiva, specie rispetto alla sua stagione d'esordio in biancorosso, ma non è certo lui il giocatore in grado di far spiccare all'Athletic il salto di qualità a centrocampo. Lo ritengo un regolarista, dotato di un buon destro e di grande fondo, ma lo trovo sprovvisto di tutte quelle caratteristiche che fanno la grande ala, ovvero fantasia, rapidità nel breve e dribbling funambolico; il riojano riesce rarissime volta a creare la superiorità sulla propria fascia e ha bisogno dell'appoggio costante del terzino, riuscendo a trovarlo spesso e volentieri solo perché il nostro fluidificante destro si chiama Andoni Iraola... Caparros ha comunque deciso di concedere a David Lopez una fiducia pressoché illimitata, e in fin dei conti l'ex osasunista non si è comportato male: 5 gol tra campionato e coppa, molti assist e una ritrovata confidenza con i calci da fermo lo hanno reso fatto un'arma importante negli schemi offensivi biancorossi, soprattutto sui piazzati. E' un po' il nostro Beckham (sic!), di certo non sarà mai un elemento in grado di cambiare una partita con un'invenzione o un lampo di classe.

Yeste 6: molti tifosi biancorossi non saranno d'accordo con la mia valutazione, ma il fascino che il calcio dal sapore antico di Fran esercita su di me è ancora troppo forte per punire il nostro numero 10 con un voto negativo. Una valutazione che, peraltro, mi sembrerebbe esagerata, visto che il trequartista di Basauri è costretto da due anni a giocare fuori ruolo, isolato sulla fascia sinistra o arretrato in una posizione da mediano per cui non è attrezzato, tatticamente e fisicamente. Yeste è una delle numerose vittime della moderna concezione del calcio, nella quale non c'è posto per i fantasisti classici e dove geni assoluti come Messi, tanto per dirne uno, giostrano in posizioni assai differenti da quelle che gli sarebbero spettate un paio di decenni fa. Sinistro capace di meraviglie, grandissima inventiva e dribbling secco, Fran non eccelle per capacità di corsa e propensione ai rientri, anche se non si nasconde mai, specie nelle partite difficili, e sa assumersi le proprie responsabilità quando è necessario. Caparros non concepisce il trequartista centrale ma, allo stesso tempo, sa che non può fare a meno della cifra tecnica ben oltre la media di Yeste, dunque lo schiera sempre, anche se fuori ruolo, e spera in un suo colpo di genio che dia senso a una manovra offensiva scolastica e troppo lineare. Quest'anno Fran ha proceduto tra alti e bassi molto frequenti, riuscendo comunque a lasciare un'impronta indelebile sulla stagione biancorossa grazie alla prova eccezionale nella semifinale di ritorno di Copa del Rey con il Siviglia; si fosse ripetuto anche in finale sarebbe un eroe, per me resta un elemento imprescindibile nell'undici dei Leoni.

Gabilondo 6: la sua temporada si è chiusa a marzo a causa di un brutto infortunio, tuttavia "Oso ondo" ha dato senza dubbio il suo contributo, pur non partendo quasi mai titolare. Regolarista come David Lopez, forse ancor più monocorde e incapace di accelerazioni (cosa grave, visto che gioca esterno di centrocampo), Igor riesce però a piazzare, di tanto in tanto, alcuni colpi geniali che non possono essere frutto del caso, visto che ogni anno l'ex errealista ne tira fuori dal cilindro almeno un paio. In questa stagione ha lasciato il segno con il pallonetto pesantissimo del momentaneo 1-1 a Gijon, nei quarti di coppa, e per il resto ha fornito le solite prestazioni senza infamia e senza lode. Utile, è una riserva ideale e sicuramente farà molto comodo ad un Athletic che da agosto sarà impegnato su tre fronti.

Gurpegi 6: voto di stima come quello di Ustaritz, dettato non tanto da motivazioni tecniche quanto da ragioni sentimentali e solidaristiche. Dopo i due anni di stop a causa della squalifica, tutto si meritava Carlos tranne il trattamento riservatogli da Caparros; inizialmente Jokin lo ha proposto titolare, quindi lo ha tolto dall'undici base dopo un paio di partite ufficiali e ha iniziato a utilizzarlo o negli ultimi minuti o come tappabuchi, arrivando perfino a schierarlo terzino destro. Sballottato e privato di minuti preziosi, Gurpe non è mai riuscito a trovare il ritmo partita, cosa fondamentale per lui dopo la lunga inattività, ed è finito giornata dopo giornata ai margini della squadra. Il suo sfogo di fine stagione verso l'allenatore è per me assolutamente condivisibile, specie dopo le parole di Caparros nello scorso precampionato ("Il nostro miglior acquisto è il rientro di Gurpegi"), e ammiro ancor di più la persona dopo la decisione di rimanere. Nota a margine: si è rotto per ben due volte il naso in scontri fortuiti di gioco...insomma, se una stagione nasce male c'è poco da fare.

Susaeta 6-:
la "sensazione" dell'anno scorso, come dicono in Spagna, ha fatto molta fatica a confermarsi lungo tutto l'arco della stagione e ha trovato una buona continuità solo nella sua ultima parte. Troppe aspettative, maggior attenzione dei difensori avversari e le normali difficoltà di adattamento di un giovane al calcio che conta hanno sicuramente influito sul rendimento di Susaeta, bravo a non deprimersi quando Caparros non lo utilizzava e a mostrare di poter ben figurare sul palcoscenico della Liga quando ha ritrovato forma e fiducia. Tecnicamente non si discute e, nonostante non sia velocissimo, possiede (lui sì!) le peculiarità di un esterno offensivo di grande livello: dribbling funambolico, creatività, ottimo cross, rapidità nello stretto e gioco "elettrico". Manca di continuità e spesso soffre di amnesie tattiche, specie a livello difensivo, difetti in ogni caso ampiamente migliorabili con l'esperienza. E' uno degli elementi di maggior prospettiva in casa biancorossa e la prossima temporada ci dirà molto sulle sue reali potenzialità.

Orbaiz 5,5: titolare inamovibile per Caparros, a parer mio Don Pablo ha dimostrato, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di non essere più il grandissimo regista basso che era prima del duplice infortunio ad entrambe le ginocchia. La Liga sarà forse un torneo nel quale le velocità non sono esasperate, questo è vero, ma il navarro quest'anno ha dato di sé una versione a due facce: bravo a far girare la squadra e ad organizzare il gioco quando il ritmo era basso, in apnea e senza idee quando gli avversari alzavano il baricentro e facevano circolare velocemente il pallone. Orbaiz non è più adatto a sostenere partite di un certo tipo, insomma, e di certo non migliorerà ora che l'Athletic si prepara ad affrontare ben tre competizioni di altissimo livello. Dal punto di vista tecnico-tattico il navarro non si discute, tuttavia la sua presenza in campo spesso è risultata deleteria, sia perché impegnava Javi Martinez unicamente in interdizione, sia perché esponeva la difesa agli assalti per vie centrali degli avversari. Ho sentito che la società intende rinnovargli il contratto e non sono d'accordo: nella cantera c'è di meglio (Iturraspe su tutti) e anche Jokin non deve stimarlo come qualche tempo fa, visto che ha fatto inseguire fino all'ultimo un regista come Ander Herrera.

Del Olmo, Muñoz, Garmendia, Goñi, Iturraspe n.g.: davvero incredibile, in senso negativo, la temporada di Iturraspe, indicato nel precampionato da Caparros come possibile sorpresa della Liga e finito a fare la riserva nel Bilbao Athletic dopo un paio di comparsate. Goñi ha fatto in tempo solo ad esordire (ma evidentemente non è piaciuto a Jokin, visto che non è stato convocato per il ritiro precampionato della prima squadra), Muñoz come l'anno scorso è rimasto incomprensibilmente ai margini. Garmendia era partito bene, segnando peraltro un gol pesante all'Osasuna, poi il tecnico lo ha accantonato senza particolari motivi e di lui si sono perse le tracce (ora è in procinto di essere ceduto). Altro mistero quello di Del Olmo: preso dall'Eibar, ha giocato solo scampoli ed è stato mandato via in fretta e furia; un altro dei numerosi ingaggi senza senso della nuova giunta, da aggiungere alla lista di quei giocatori come Muñoz, Cuellar e Iñigo Velez il cui acquisto risulta davvero senza senso.

2 commenti:

  1. Danno Garmendia al Numancia ufficiale..... peccato....

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  2. Beh, era solo questione di trovare una squadra, ormai era chiaro che Joseba se ne sarebbe andato. Al Numancia raggiunge Lafuente e Inigo Velez, svincolatosi proprio qualche giorno fa. Ah, comunque GArmendia ha firmato un contratto per due anni con opzione di ritorno all'Athletic (nel caso in cui la società lo voglia, ovviamente) dopo la prima stagione; io spero che faccia bene e rientri a Bilbao, perché mi è sempre sembrato un giocatore con buone potenzialità, nonostante la maggior parte degli addetti ai lavori non lo apprezzi particolarmente...io comunque ho la tendenza ad infatuarmi di questi "incompiuti", giacché annovero tra i miei vecchi pallini gente come Arriaga, Jonan Garcia e Angulo.

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