venerdì 13 settembre 2013

Che fine ha fatto... Jonan Garcia?



La stagione 2003/2004 non parte con i migliori auspici per il giocatore più rappresentativo dell'Ahtletic moderno, Julen Guerrero: all'epoca il mitico numero 8 biancorosso sembra aver già imboccato il viale del tramonto, di sicuro favorito da un atteggiamento ambiguo dello spogliatoio e della guida tecnica, ed è ormai la riserva del rampante Francisco Javier Yeste, che ha esordito in prima squadra nel 1999 con Fernandez. Quando a dirigere la squadra viene chiamato Ernesto Valverde, promettente tecnico del Bilbao Athletic ed ex compagno di Guerrero, in molti pensano che si apriranno nuovi spazi per il Capitano, ma non sarà così. Nella nutrita pattuglia di cachorros che Txingurri decide di portare con sé, infatti, c'è anche un fantasista minuto e tecnicamente molto interessante, con una zazzera bionda che non può non ricordare proprio quella di Guerrero: il suo nome è Jon Andoni Garcia Arambillet, per tutti Jonan, e il suo destino sarà proprio quello di chiudere le porte dell'undici titolare a Julen, che in quella stagione giocherà solo 14 partite di cui ben 13 da subentrato, per un minutaggio totale ridicolo. Jonan, invece, gioca molto (23 presenze condite da 2 gol) e mette in mostra qualità tecniche non banali, che non a caso lo avevano portato a far parte dell'under 19 spagnola campione all'Europeo di categoria del 2002 (squadra, quella, in cui militavano elementi come Iniesta, Reyes e Torres). Quando tutto sembra andare bene per il giovane bizkaino, che gode della fiducia del tecnico ed è spesso titolare, qualcosa si rompe: nella stagione 2004/05 Jonan, in pratica, scompare dai radar della prima squadra e termina la temporada con la miseria di 13 presenze, molte delle quali da subentrato. Finisce qui, senza una motivazione vera e propria, l'avventura in biancorosso di un giocatore che veniva considerato una delle perle più preziose della cantera di Lezama; ma il calcio, si sa, è strano, e le ragioni del trionfo o del fallimento di un giocatore sono spesso inintelligibili. Penalizzato da un fisico poco adatto alla Primera e da una collocazione tattica non facilissima (è un "10", un fantasista puro con caratteristiche non in linea con quelle dei trequartisti attuali), Jonan viene bocciato da Mendilibar, arrivato a Bilbao dopo il biennio di Valverde, e inizia così una peregrinazione che, negli anni, lo porta a calcare campi di Segunda, Segunda B e Superliga greca con alterne fortune; dopo un'ottima stagione all'Alaves si è guadagnato il ritorno nella massima serie ellenica, dove gioca attualmente con la maglia del Kalloni F.C., squadra della città di Mitilene sull'isola di Lesbo. Un finale di carriera in uno dei luoghi simbolo dell'amore, com'è giusto che sia per quello che è uno degli ultimi interpreti del fantasista da calcio romantico.

7 commenti:

  1. Non lo conoscevo molto però è incredibile come certi talenti non riescano ad esplodere per poi finire a giocare in campionati di livello molto basso

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    1. È una combinazione di tanti fattori che negli anni mi ha portato a formulare un pensiero ben preciso: ci vuole una gran fortuna per sfondare. Magari un giocatore ha tutto per fare bene ai massimi livelli, ma perde il treno buono per un motivo qualsiasi (infortuni, incomprensioni con l'allenatore, cattivi risultati della squadra, ecc.) e si perde; un altro, invece, viene considerato poco ma sfrutta bene l'occasione e fa carriera. In questi casi penso sempre a Iraola, che è passato dall'essere un esterno senza futuro in prima squadra al divenire uno dei giocatori "storici" del club per presenze e rendimento... e tutto questo solo perché Valverde decise di spostarlo in posizione di terzino ai tempi del Bilbao Athletic. Se Txingurri non fosse diventato l'allenatore dei cachorros, Iraola avrebbe fatto quel che ha fatto? Io credo di no. Momenti, opportunità, occasioni.

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    2. Hai assolutamente ragione
      E a proposito di Andoni che dire?
      Giocatore magnifico, non sfigurerebbe in nessuna squadra al mondo
      È il nostro Zanetti ,tatticamente sono entrambi eccezionali ma tecnicamente Andoni e di un altro pianeta
      Saluti ROBERTO

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    3. Ho visto la partita col Celta lasciando stare il risultato aspetto con ansia un tuo commento sul San Mames barria
      Molto bello anche se non ancora completo, all avanguardia, top in europa tutto quello che volete però non credo che riusciro mai ad abituarmi a questo stadio
      ROBERTO

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    4. A me invece piace parecchio, e credo che non avrò problemi ad abituarmi :)

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  2. Ciao Edo volevo chiederti se il Madrid C può essere promosso in Segunda visto che c'è gia il Madrid Castilla?Grande vittoria dei cachorros per 3 a 0 e Domenica arriva il Derby.Marco

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    1. No, non possono esserci due squadre dello stesso club nel medesimo campionato (anche il Castilla non potrà mai salire, a meno che non retroceda il Madrid - ma non mi sembra uno scenario molto probabile). Ottimi cachorros contro l'Huesca, che peraltro l'anno scorso militava in Segunda.

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