giovedì 19 settembre 2013
4a giornata: Athletic 3-2 Celta.
Il presidente Urrutia depone il mazzo di fiori davanti al busto di Pichichi (foto Athletic-club.net).
Athletic Club: Herrerín; Iraola, San José, Gurpegi, Laporte; Morán, Beñat (81' De Marcos), Herrera (69' Rico); Susaeta, Aduriz, Muniain (73' Ibai).
Real Club Celta de Vigo: Yoel; Hugo Mallo, Costas, Fontás, Toni; Oubiña, Álex López (72' Madinda); Augusto (72' Mina), Rafinha, Nolito (76' Orellana); Charles.
Reti: 14' Charles, 18' San José, 61' Iraola, 68' Beñat, 79' Mina.
Arbitro: Gil Manzano (Extremadura).
Diciamo la verità: un po' di paura c'era. Paura che il nuovo San Mamés, nonostante il suo splendido pubblico non sia cambiato, fosse diverso dal vecchio: più freddo, asettico, in una parola "moderno", nella peggior accezione del termine. Paura, soprattutto, che il celeberrimo aliento fosse scomparso insieme allo stadio dov'era nato. Sono però bastati solo pochi minuti per capire che i peggiori timori erano infondati. Certo, il Barria non è il catino dalle curve attaccate al campo del Viejo San Mamés, ma l'atmosfera è sempre la stessa, calda (a tratti infuocata) e passionale; per fortuna uno stadio è fatto di persone più che di mura, e il meraviglioso popolo basco in quanto a incitamento e amore per la squadra è sempre spettacolare. Alcuni dettagli, poi, sono davvero degni di nota: su tutti il busto di Pichichi spostato dalla tribuna d'onore al bordo del campo, com'è giusto che sia per uno che sul terreno di gioco si trovava come nel salotto di casa. Insomma, il nuovo stadio è bellissimo, più grande e con un ambientazo degno del vecchio, senza dimenticare che, al momento, è privo di una curva, che lo porterà ad una capienza superiore ai 50.000 posti; la nostalgia per l'impianto che ha ospitato per più di cent'anni le gesta dell'Athletic non sparirà mai, ma bisogna dare atto alla società di aver fatto un lavoro encomiabile. Insomma, poteva andare molto peggio.
Per quanto riguarda la partita, i Leoni sono riusciti ad inaugurare il nuovo impianto con una vittoria, tuttavia hanno faticato fino all'ultimo per portare a casa i 3 punti. Tatticamente il match si è delineato in modo chiaro fin dalle primissime battute: Athletic all'attacco (per non dire all'arrembaggio) con intensità e garra straordinarie, Celta ordinato in copertura e pronto a sfruttare ogni errore per perforare in contropiede l'altissima difesa biancorossa. Dopo alcune azioni molto pericolose degli uomini di Valverde, e con il gol che ormai sembrava nell'aria, è stato invece il Celta a colpire con Charles (veramente un ottimo attaccante, come la vittoria del trofeo Pichichi della Segunda aveva già indicato l'anno scorso), bravo a finalizzare una ripartenza rapidissima di Rafinha nata da un pallone sciagurato perso da Moran sulla trequarti basca. Il primo gol del nuovo San Mamés è stato dunque brasiliano, ma per vedere il primo di un giocatore dell'Athletic i tifosi hanno dovuto aspettare solo pochi minuti: al 18', infatti, San José ha insaccato la respinta di Yoel dopo un suo colpo di testa su corner di Beñat, assicurandosi così un posto nella storia del club. Ottenuto il pareggio, i Leoni hanno continuato a spingere peccando però di concretezza negli ultimi 20 metri, e per poco il Celta non ne ha approfittato; l'ennesimo contropiede degli uomini di Luis Enrique (partito stavolta addirittura da un calcio d'angolo zurigorri!) si è concluso con l'assegnazione di un rigore per fallo di Herrerin, invero uscito malissimo sull'avversario, ma per fortuna Charles ha calciato alto. Nella ripresa i ritmi furiosi del primo tempo si sono abbassati notevolmente, con l'Athletic a fare uno sterile possesso palla e gli ospiti a difendersi senza patemi. Al 61', però, è arrivata la zampata dei Leoni: Muniain ha ricevuto in posizione centrale al limite dell'area, ha controllato il pallone proteggendolo col corpo dalla carica di un difensore e ha servito con un colpo di tacco da applausi Iraola, bravo a prendere la mira e ad impallinare il portiere con un preciso piatto sul secondo palo. A questo punto i galiziani si sono gettati all'assalto e hanno scoperto fatalmente la propria difesa, bucata quasi subito da Beñat che, lanciato da San José, si è presentato davanti a Yoel e lo ha battuto con freddezza. Finita? Neanche per sogno. Herrerin, in giornata no (anche un altro fallo da rigore non fischiato per lui), ha bucato un'uscita in collaborazione con il neo-entrato Mikel Rico e si è fatto beffare da Mina. Sul 3-2 l'Athletic ha sofferto, pur sfiorando la quarta rete con De Marcos, ma è riuscito comunque a portare a casa la terza vittoria su quattro incontri di Liga.
Nonostante alcuni errori dei singoli e un assetto difensivo non ottimale, la squadra di Valverde ha mostrato notevoli progressi dal punto di vista del gioco e ha disputato senza dubbio la miglior partita del nuovo corso post-Bielsa. Molto bene Muniain, che sembra sulla strada per tornare quello di due anni fa, l'inossidabile Iraola e la coppia Beñat-Herrera, ma quasi tutti hanno disputato un ottimo match; Moran (comunque ripresosi alla grande dopo l'errore) ed Herrerin hanno sbagliato, ma sarebbe ingiusto gettare loro la croce addosso. In particolare, trovo che a Iago vada data un'altra occasione, perché fin qui aveva giocato molto bene e aveva dimostrato di poter spedire definitivamente in panchina Iraizoz. Concludo con un'annotazione: lunedì sera l'Athletic è sceso in campo con 10 canterani su 11, un numero pazzesco che ci rende ancor più orgogliosi di questa squadra. Sui giornali italiani chiaramente non lo avrete letto; d'altra parte, si sa, solo il Barcellona è un club di cantera...
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Ottima analisi,penso anchio che il nostro nuovo stadio sia degno della nostra SQUADRA e del suo PUBBLICO.Sarebbe stato un vero peccato non cominciare con una vittoria,splendidi come intensità i primi 20 minuti,era veramente uno spettacolo sia in campo che sugli spalti.
RispondiEliminaPS:gli ultimi 15 minuti di De Marcos un palo e 2 tiri verso la porta,penso che nella prossima debba partire titolare!!!
UGO
Veramente gran primo tempo dei nostri, abbiamo rischiato molto giocando così alti ma è anche vero che, con più precisione davanti, avremmo potuto andare all'intervallo sul 3-1.
EliminaDubito che De Marcos troverà spazio nell'undici titolare... chi togli? Benat ed Herrera sono giustamente intoccabili, Muniain e Susaeta stanno giocando bene, ed arretrarlo a terzino ha poco senso. Credo che Oscar quest'anno sarà una carta importante da giocare a partita in corso.
spettacolare Edo come sempre...e quella frase finale...che bellezza!!! Saluti...
RispondiEliminaGrazie mille Gab!
EliminaCiao Edo,partita dominata che però ci siamo complicati noi da soli con errori difensivi.Barcellona?!Sinceramente non conosco nessuna squadra nella liga spagnola con quel nome.Marco
RispondiEliminaCiao Edo,
RispondiEliminaSicuramente un buon inizio.
Non vedo l'ora di entrare nel nuovo stadio ;-)
Ora sotto con l' Espanyol..
AUPA ATHLETIC!!!!
AndreA
E stasera con la dovuta sofferenza ci siamo presi i 3 punti ;-)
RispondiEliminaPartita non spettacolare..bello il goal di San Jose'!
AUPA ATHLETIC!!!!
AndreA
Ciao Marco e Andrea, scusate se non ho risposto ai vostri commenti ma sono stati giorni pieni... mi raccomando, stasera tutti a tifare i Leoni contro il Granada! Aupa ;)
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