sabato 28 settembre 2013

6a giornata: Athletic 2-1 Betis.


San José stacca e colpisce di testa per il gol del 2-1 (foto Athletic-club.net).

Athletic Club:  Iraizoz; Iraola, San José, Gurpegi, Laporte; Mikel Rico, Beñat; Susaeta (73' Muniain), Herrera (69' De Marcos), Ibai (86' Iturraspe); Aduriz.
Betis: Sara; Chica, Amaya, Paulao, Nacho; Matilla (66' Verdú), Xavi Torres; Juanfran, Chuli (72' Cedric), Salva Sevilla (51' Lolo Reyes); Jorge Molina.
Reti: 63' Jorge Molina, 73' De Marcos, 82' San José.
Arbitro: Iglesias Villanueva (comité gallego).

La seconda vittoria su due partite al nuovo San Mamés ha coinciso con la miglior prestazione del nuovo corso di Valverde, arrivata proprio dopo quella pessima di Cornelllà-El Prat (sconfitta della quale, per problemi di tempo, non sono riuscito a produrre un post, abbiate pietà). Un Athletic volitivo, determinato e apparso in ottima forma ha però rischiato di non vincere un match dominato a causa di uno di quegli elementi che rendono il calcio così affascinante: l'avversario che tira una o due volte in porta e segna. Il gol di Jorge Molina dopo un'ora di calcio spettacolo dei biancorossi avrebbe potuto tagliar loro le gambe, invece il giusto mix tra garra basca, intuizioni del tecnico e un po' di sano culo (il palo quasi al 90' dello stesso Molina) hanno fatto sì che il pubblico di casa potesse assistere alla prima, grande rimonta vecchio stile nel nuovo stadio.
Dopo la brutta caduta di Barcellona Valverde cambia molto, confermando che l'adozione di un turnover massiccio è una delle caratteristiche principali del suo "atto secondo"; stavolta escono Iturraspe, De Marcos e Muniain (fin qui il miglior giocatore dell'Athletic, a parer mio) ed entrano Herrera, Susaeta e Ibai. La partenza dei Leoni è subito veemente: la squadra gioca un ottimo calcio di possesso, rapido e verticale, e grazie ad un pressing furibondo chiude senza scampo il Betis nella sua trequarti, lasciando agli uomini di Pepe Mel il solo contropiede come arma offensiva. Purtroppo, però, i bilbaini tornano a palesare quella mancanza di profondità e di pericolosità negli ultimi 20 metri che ne sta rappresentando il vero Tallone d'Achille in questa prima parte di campionato; questo problema, secondo me, è dovuto in gran parte al pessimo momento di Aduriz, che sembra ancora quello del girone di ritorno della scorsa stagione, e dunque un giocatore lento ed involuto, incapace di dare fastidio alle difese avversarie e pochissimo ispirato al momento di concludere. La miglior dimostrazione di questo assunto è la clamorosa occasione fallita da Aritz al 20': solo davanti a Sara, l'attaccante guipuzcoano ha il tempo di prendere la mira e calciare senza alcun disturbo, ma colpisce male, di mezzo esterno, e spedisce di mezzo metro al lato dell'incrocio. Il ritmo biancorosso nella parte centrale della prima frazione cala e il Betis si fa vedere davanti, soprattutto con un gran tiro a girare di Matilla che chiama Iraizoz alla paratissima al 31', però gli ultimi minuti sono tutti di marca basca. Ibai, in particolar modo, conferma di essere maturato in modo eccezionale conducendo quasi tutte le azioni offensive zurigorri, e quando decide di fare da solo colpisce due traverse (l'ultima con la collaborazione di Gurpegi) nel giro di due minuti. Si va al riposo con buone sensazioni lasciate dall'Athletic, sensazioni peraltro confermate dall'ottimo inizio di ripresa.Dopo un intervento di Sara sul solito Ibai, al 58' i Leoni ottengono un rigore sacrosanto grazie a Susaeta (meno protagonista del collega di fascia opposta, ma autore di una prestazione comunque positiva), che ubriaca Xavi Torres con una doppia finta rapidissima e viene steso; sul dischetto si presenta l'ex Beñat, che calcia a mezza altezza e piuttosto centrale, consentendo a Sara di salire in cattedra e respingere. I biancorossi non si perdono d'animo, continuano a spingere e si vedono negare ancora una volta il gol dal portiere betico, che tocca in corner un gran destro di Susaeta, ma subito dopo arriva la doccia fredda: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, infatti, Jorge Molina incorna, Iraizoz respinge non benissimo e il centravanti biancoverde ha buon gioco nell'insaccare di piede da due passi. La rete degli ospiti sembra il coronamento perfetto di una partita stregata per l'Athletic, tuttavia la reazione della squadra è splendida e anche Valverde, in panchina, dimostra reattività e lucidità: Txingurri fa uscire Herrera, spentosi dopo un bel primo tempo, e inserisce De Marcos, il capocannoniere a sorpresa della squadra. Oscar impiega solo due minuti per confermarsi "on fire" e, su cross preciso al millimetro di Beñat, si inserisce come una punta di consumata abilità, colpisce di testa e beffa Sara con un tunnel. Sull'1-1 i bilbaini sentono di poter completare la rimonta, soprattutto dopo che Valverde toglie un Susaeta stanchissimo per inserire Muniain: Iker si sistema a destra e non sembra patire il cambio di fascia, ma al contrario entra subito in partita e si fa notare con alcune iniziative di grande qualità. All'82' i tempi sono maturi per il sorpasso: Ibai controlla la respinta della difesa del Betis dopo un corner, alza la testa e pesca dal cilindro un assist al bacio per San José, che mette dentro comodamente il 2-1 e si conferma più efficace nell'area avversaria che nella propria. Le emozioni però non sono finite, perché al minuto 86' un brutto pallone perso a centrocampo dagli zurigorri permette a Verdú, sempre delizioso nell'ultimo passaggio, di pescare di esterno Jorge Molina, che scavalca con un bel tocco Iraizoz ma vede la sua conclusione stamparsi sul palo.
Finisce dunque con la vittoria di misura dell'Athletic una bellissima partita, giocata con grande qualità dai padroni di casa ma ben interpretata anche da un Betis ordinato in difesa e mai domo. In casa biancorossa vanno sottolineate la prova strepitosa di Ibai e le ottime prestazioni di Beñat e Mikel Rico, che era stato molto criticato dopo l'Espanyol ma ha saputo reagire giocando una gara quasi perfetta in fase d'interdizione. La vittoria ha fornito ottime indicazioni a Valverde e, allo stesso tempo, gli ha lasciato in eredità un problema non di poco conto, perché Txingurri si trova adesso con due giocatori (De Marcos e Ibai) teoricamente non titolari in condizioni fantastiche. Sarà dura lasciare fuori qualcuno, i posti però sono limitati e il parco trequartisti comprende elementi come Muniain, Herrera e Susaeta che, oggettivamente, stanno giocando molto bene. Una possibile soluzione sarebbe l'accantonamento di Aduriz, ancora "cotto" dopo gli sforzi titanici dell'anno scorso, per inserire un falso nueve a scelta tra De Marcos (cosa che però non risolverebbe il dilemma-Ibai) e Muniain (con l'ex Sestao che diventerebbe titolare sulla fascia sinistra, ma Oscar ancora senza il posto fisso); un'altra ipotesi potrebbe prevedere l'utilizzo di De Marcos al posto di Herrera con Muniain di punta (o il contrario: Muniain fantasista e De Marcos centravanti), però francamente io non rinuncerei mai alla classe di Ander. Una nota frase fatta degli allenatori recita "vorrei avere io certi problemi", secondo me invece sarà difficile per Valverde trovare una soluzione davvero soddisfacente.

4 commenti:

  1. Ciao Edo,giovedì mi hanno fatto morire non si può vincere in rimonta una partita dominata dall'inizio alla fine.Su Aduriz volevo proprio chiederti un'opinione sul suo inizio di stagione ma mi hai già risposto nel post.Anche per me sta giocando male forse anche peggio delle ultime gare dello scorso campionato.E' lento,poco lucido,sbaglia gol di testa che normalmente uno come lui farebbe e poi è anche nervoso vedi le ammonizioni che ha preso nelle ultime partite.Speriamo si riprenda perchè con uno come lui in forma ste partite l'Athletic le chiuderebbe molto prima.Marco

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    1. Ciao Marco, l'importante è averla vinta, perché partite del genere solitamente restano stregate fino al 90' e il rischio di perderle è altissimo...
      Aduriz mi sembra in evidente debito d'ossigeno, è (come dici tu) poco lucido e oltre al coraggio e al solito impegno non riesce a dare altro; secondo me non si è ripreso dall'iper-utilizzo dello scorso anno, forse avrebbe bisogno di un po' di riposo.

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  2. ma kike sola è rotto? PERCHè ADURIZ è PRESSOCHè INGUARDABILE!
    grazie edo per gli ottimi post!

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    1. Prego! Sì, Kike Sola è infortunato e ne avrà per un mese almeno.

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