martedì 3 settembre 2013

3a giornata: Real Madrid 3-1 Athletic.


Iago, comunque positivo, viene superato da Isco per l'1-0 madridista (foto Athletic-club.net).

Real Madrid: Diego López; Arbeloa, Pepe, Ramos, Marcelo (86' Carvajal); Khedira (69' Casemiro), Modric; Cristiano Ronaldo, Isco, Di María; Benzema (73' Jesé).
Athletic: Iago Herrerín; Iraola, Gurpegi, Laporte, Balenziaga; Iturraspe (46' Morán), Mikel Rico (46' De Marcos), Beñat; Susaeta, Aduriz, Muniain (65' Ibai).
Reti: 25' e 72' Isco, 46'pt Ronaldo, 79' Ibai.
Arbitro: Clos Gómez (Aragón).

Neanche la presenza in panchina di Valverde, l'ultimo allenatore capace di vincere con l'Athletic in casa del Real Madrid, è servita per sfatare la maledizione del Bernabeu: da allora (19 febbraio 2005, Real Madrid-Athletic 0-2) ci sono state 9 sconfitte di fila, con un passivo imbarazzante di gol subiti, ben 33, a fronte di sole nove reti segnate. La partita di domenica (calcio d'inizio a mezzogiorno, LFP sempre più imbarazzante) ha confermato questo andamento tutt'altro che positivo, con l'aggravante di una prestazione assolutamente anonima da parte dei Leoni; se nel biennio di Bielsa, in particolare il primo anno, la squadra aveva messo in seria difficoltà le merengues nonostante i pesanti passivi finali, stavolta è stata resa quasi incondizionata, tolti 20 minuti iniziali di buon calcio difensivo (in attacco, però, avrebbe potuto giocare lo stesso Valverde in giacca e cravatta, nessuno se ne sarebbe accorto). Peccato, perché il Madrid al momento appare una squadra tutt'altro che irresistibile e ha sofferto maledettamente il pressing iniziale dei biancorossi, denunciando una condizione fisica poco brillante e un'assimilazione degli schemi di Ancelotti ancora non ottimale.
Due le novità nell'undici basco rispetto alla vittoria con l'Osasuna: a sinistra gioca Balenziaga al posto di Saborit, escluso nonostante la buona prova nel derby, e a centrocampo c'è l'esordio di Mikel Rico, ultimo acquisto in ordine di tempo, che sostituisce Ander Herrera sulla cui panchina pesa senza dubbio l'offerta ricevuta in settimana dal Manchester United. Nel Madrid che aspetta Bale manca Illarramendi, che si perde così il suo personale derby di Euskal Herria, ma c'è Isco, l'altra stella del mercato estivo. La partenza dell'Athletic è sorprendente e per i primi 20 minuti sono gli uomini di Valverde a farsi preferire ai padroni di casa; la squadra, molto corta, occupa benissimo gli spazi, pressa i portatori di palla avversari fin dalla loro trequarti (spesso attaccando l'uomo con due o addirittura tre giocatori) e attua un fuorigioco molto alto, rischioso ma anche produttivo. I blancos sembrano capirci davvero poco, storditi dal movimento continuo e dall'applicazione feroce degli avversari, però rischiano pochissimo davanti a Diego Lopez (ormai promosso titolare ai danni di Casillas anche da Carletto) ed è questa mancanza di efficacia il peccato mortale che impedisce ai Leoni di portare a casa un risultato positivo. Nel loro momento migliore, infatti, gli zurigorri difendono benissimo e non permettono ai madridisti di salire con continuità, tuttavia non riescono in alcun modo a tradurre la loro superiorità nella prima parte di gara in occasioni da gol; Susaeta corre a vuoto come nelle peggiori giornate, Muniain è in palla ma gira troppo lontano dalla porta, Aduriz è un ectoplasma e un paio di tentativi dalla distanza dei centrocampisti risultano velleitari. Insomma, Diego Lopez non deve effettuare nemmeno una parata, elemento che sottolinea più di ogni discorso la mancanza di efficacia dell'Athletic negli ultimi 20 metri. Poi, com'era logico, i bilbaini abbassano i ritmi altissimi tenuti dai primi minuti, cosa del tutto logica se si considera che la stagione è appena iniziata, e il Madrid viene fuori. Herrerin è chiamato a intervenire su Di Maria e due volte su Ronaldo, che lo mette in difficoltà soprattutto con un gran tiro da fuori sul quale il portiere basco risponde molto bene; anche Iago, però, può fare ben poco quando, al 25', Iraola non sale su un filtrante di Benzema e tiene clamorosamente in gioco Isco, che controlla e da due passi insacca. I Leoni provano la reazione e vanno vicini al pareggio con una bella punizione di Beñat, ma col passare dei minuti cedono nettamente il comando delle operazioni ai padroni di casa e non riescono più a mettere la testa fuori dalla propria metà campo; gli uomini di Ancelotti, d'altro canto, fanno tanto possesso palla senza spingere più di tanto, creando solo un paio di buone occasioni con Benzema. Quando sembra che si andrà all'intervallo sull'1-0, ecco l'azione che fa calare buona parte del sipario sulla partita: punizione dai 25 metri, la difesa zurigorri sbaglia ancora una volta a salire per il fuorigioco e lascia in posizione regolare addirittura tre avversari, dei quali Ronaldo è il più lesto ad avventarsi sul pallone per girarlo di testa alle spalle di Herrerin. Valverde a inizio ripresa manda dentro Moran e De Marcos (non Herrera, mossa che era stata interpretata come indizio di una quasi certa partenza di Ander) per Rico e Iturraspe, ma è chiaro che nella rimonta non crede neppure lui; il 3-0 di Isco certifica quanto espresso dal campo, ovvero che l'Athletic in azione al Bernabeu non ha possibilità di strappare punti ai rivali di sempre. Il gol di Ibai nel finale e un possibile calcio di rigore provocato da Sergio Ramos sono un contentino che non ha neppure l'effetto di aumentare i rimpianti: troppo spuntati i Leoni per mettere seriamente in difficoltà in Madrid, che vince dunque in modo meritato e senza troppi patemi il primo Clasico della stagione.
20 minuti di buona intensità difensiva, compensata negativamente dall'inesistente pericolosità in attacco, non possono certo bastare per avere ragione di una delle migliori squadre del mondo, e la terza partita di Liga del nuovo corso di Valverde lo ha ribadito senza pietà. Attorno all'Athletic del Txingurri-bis continuano ad alimentarsi diversi dubbi, causati in primis dal notevole cambio di stile di gioco rispetto alla prima esperienza di Ernesto sulla nostra panchina, e corroborati in seconda battuta dai continui cambi di modulo e formazione, con alcuni nuovi arrivati (su tutti Kike Sola ed Etxeita) relegati fin dalla prima giornata ad un inspiegabile ruolo secondario; siamo appena all'inizio della stagione e ci sarà tempo per dissiparli, ma è di certo un bene aver ottenuto due vittorie contro Valladolid e Osasuna per dare più sicurezza all'ambiente. Intanto Ander Herrera alla fine è rimasto e, aldilà delle modalità nebulose del suo mancato passaggio allo United, averlo tenuto  a Bilbao almeno per qualche altro mese è di certo un'ottima notizia.

15 commenti:

  1. Non abbiamo una punta veramente efficace
    Aduriz è un buon attaccante ma va a sprazzi a questo punto sarebbe meglio mettere davanti De Marcos o Muniain o addirittura Toquero e dare fiducia ad Ibai che gioca sempre con voglia e impegno
    Cmq continuo ad avere fiducia in Valverde e nella squadra il quarto posto e possibile
    ROBERTO

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    1. Dimentichi Kike Sola, vorrei vederlo impiegato con più continuità. Aduriz al momento mi sembra ancora fuori forma, Toquero è improponibile come prima punta e un "falso nueve" con Muniain o De Marcos davanti presupporrebbe un cambio radicale dell'idea di gioco.
      Valverde comunque è una garanzia, secondo me il quarto posto è troppo ma possiamo dire la nostra in chiave Europa League (sì, ormai mi sono arreso all'utilizzo di questi due termini obbrobriosi...), senza dimenticare la Copa del Rey.

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    2. Non l avevo dimenticato l avevo escluso a priori però anche lui merita qualche chance
      De Marcos e Ibai scalpitano per un posto da titolare anche se i nostri trequartisti stanno facendo bene manca invece un vero bomber al calcio basco escluso Llorente
      Cosa ne pensi di Saborit e Moran? Stanno dimostrando di poter essere utili alla squadra
      Si speriamo nell Europa per l anno prossimo

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    3. ben tornato Edo,io Valverde non lo conosco,non sò come faceva giocare la squadra nella passata esperienza sulla nostra panchina,ma mi sembra che ancora non abbia le idee molto chiare,scarta un giocatore e poi lo convoca,Saborit
      non gioca male all'esordio e poi rimane fuori,ho quasi l'idea che la formazione non la faccia ancora lui.
      Poi per quanto riguarda l'attacco secondo me non ci possiamo permettere troppi trequartisti che non vedono la porta,insisto io proverei a giocare con due punte Aduriz avrebbe più spazio per muoversi e poi come uomo assist non è cosi male.

      UGO

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    4. Roberto: la mancanza di un bomber è purtroppo un problema noto, speriamo che da Lezama emerga presto un giovane in grado di diventare il centravanti titolare a breve (in tal senso, Guillermo del Bilbao Athletic è in un gran momento, speriamo riesca a confermarsi). Saborit e Moran sono due ragazzi molto interessanti, spero di vedere presto il primo in campo da titolare perché Balenziaga mi convince poco.

      Ugo: grazie! Durante la sua prima esperienza sulla nostra panchina, Valverde si segnalò per la proposta iper-offensiva e poco interessata a non subire gol; impostò un 4-2-3-1 con un gran doble pivote (Gurpegi-Orbaiz) e una linea di trequartisti strepitosa, formata da Etxeberria a destra, Yeste al centro ed Ezquerro a sinistra che agivano alle spalle di Urzaiz. Una squadra veramente notevole dal centrocampo in su, che esprimeva un gioco rapido e piacevole ma era però penalizzata da una coppia di difensori centrali di scarsa qualità (i terzini erano invece Iraola e Del Horno, un lusso). Ora invece mi sembra che l'Athletic di Txingurri badi soprattutto alla compattezza della fase difensiva, e cerchi di recuperare il pallone per verticalizzarlo rapidamente più piuttosto che di imporre il proprio gioco. Sicuramente al momento l'allenatore non ha ancora le ideee chiarissime su modulo e formazione, per questo sta ruotando tutti alla ricerca dell'undici titolare che gli dia maggiori garanzie. Le due punte non sono di suo gradimento, credo che potrebbe utilizzarle solo per tentare di recuperare partite che si mettono male.

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  2. Non ho guardato la partita,non guarderò neanche il ritorno e nemmeno le due col Barça per evitare di farmi venire il nervoso.Le altre squadre vendono ed i signorini comprano Bale e Neymar.Fino alla passata stagione ho portato pazienza ma da quest'anno per me i classici col Madrid della Catalogna ed il Barça della Castiglia valgono come partite amichevoli.Scusa lo sfogo ma ormai mi conosci sono fatto così.Ciao.Marco

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    1. Ciao Marco, ti dirò, fai bene. Finché dureranno questo squilibrio finanziario e questa "impunità" per squadre che spendono centinaia di milioni pur avendo buchi pazzeschidi bilancio, gli altri club farebbero bene a boicottare i match contro il duopolio e dovrebbero schierare le squadre B. Tanto ogni volta è la stessa storia, ormai il divario è imbarazzante e non c'è nemmeno più gusto a vedere le partite.

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    2. Condivido totalmente. Edo, ho letto che la LFP impone alle due squadre un tetto salariale che è il triplo delle altre società. È vero? Io lo troverei scandaloso. In pratica così si certificano le disparità per legge! Dario

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    3. Ciao Dario, più che al tetto salariale (che non penso esista), credo tu ti riferisca ai diritti tv, che nella Liga sono sproporzionatissimi, a differenza per esempio di quanto accade in Premier. In pratica, Barcellona e Real Madrid si pappano quasi tutta la torta e lasciano solo le briciole alle altre, falsando ulteriormente una situazione già minata dai "rossi" enormi di bilancio che le due grandi non sono costrette a ripianare. Qualche tempo fa era nata la "Piattaforma per una Liga giusta" guidata dal presidente del Siviglia Del Nido, ma al momento di schierarsi quasi tutti gli altri presidenti hanno votato contro, ammazzando di fatto nella culla l'unica iniziativa seria presa al riguardo. Perché? Chissà.

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  3. Ciao, piacere di leggerti ancora. Sinceramente non ho visto la partita con il Real ma ho visto le due precedenti. Sicuramente non abbiamo espresso un buon gioco, questo è certo, ma aver comunque centrato due vittorie lo ritengo un ottimo segnale a livello mentale. sicuramente un passo in avanti rispetto alla scorsa stagione in cui arrivarono molti pareggi in partite che potevano essere vinte con un po' di cattiveria in più.

    sul versante giocatori non mi è piaciuto molto balenziaga e ho trovato saborit più convincente di lui. non ho particolari critiche, ma a dire la verità neanche lodi circa gli altri. inutile dire che il ruolo della prima punta è quello più critico ma il problema può essere compensato da un adeguata azione dei 3 dietro.

    in sintesi sono fiducioso :)

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    1. Ciao Gorka, aver iniziato bene è positivo soprattutto, come dici tu, per il morale; l'anno scorso buttammo via troppi punti malamente, stavolta aver vinto due partite giocate non benissimo è stato un segnale incoraggiante. Non a caso la squadra col Madrid è entrata in campo bella decisa, poi è andata com'è andata ma per 20 minuti li abbiamo messi sotto, segno che di testa eravamo centrati sul match.

      Balenziaga non è un brutto giocatore ma credo che la sua dimensione, con tutto il rispetto, sia più il Valladolid che l'Athletic. Con Valverde i trequartisti solitamente incidono parecchio sul gioco offensivo, di certo Munian, Herrera e Susa hanno altre caratteristiche rispetto a Ezquerro, Yeste ed Etxeberria ma potranno sicuramente migliorare il loro score realizzativo, non proprio fenomenale.

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  4. Aver tenuto ancora un po Herrera a mio avviso é una gran cosa, a parte l'ultima con le Merdengues, le prime due partite in coppia con Benat, hanno dispensato alcune giocate veramente eccellenti, davvero dopo l'enorme prova di Saborit contro l'Osasuna non capisco il ripensamento Balenziaga, forse per giustificarne l'acquisto, Mikel Rico, come previsto inutile e impalpabile per ora, ma cmq non ce n'era di bisogno in mediana, con De marcos e Moran in panchina e un Iturraspe molto meglio. Dopo le prove che ci hanno tenuto a galla la scorsa stagione mi pare che Aduritz si sia un po esaurito, meglio dare fiducia a Kike Sola visto che c'e', in attesa di una chance a Guillermo che pare finalmente in gran vena realizzativa! Un peccato che non si possa trovare un po di spazio per Ibai, dodicesimo di lusso.. Vorrà dire che segnerà da subentrato! A parte con le solite note irraggiungibili, fino ad ora il gioco e le prestazioni non mi sono afftto dispiaciute, spero si continui su questa linea e che soprattutto Ander, non crei un caso come la scorsa stagione, proprio adesso che si erano ritrovati certi equilibri....

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    1. La mancata partenza di Herrera è probabilmente il nostro miglior acquisto del mercato estivo! Balenziaga secondo Valverde difende meglio di Saborit, ma a giudicare dalla prova di Madrid forse è meglio se ci ripensa... Mikel Rico anche per me non serviva, probabile però che Txingurri abbia voluto tutelarsi per le partite difficili con un mediano puro che, in effetti, in rosa manca (Gurpegi ormai è da contare stabilmente tra i difensori). Kike Sola si è infortunato e ne avrà per un mese, probabile che rivedremo in campo Toquero...

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  5. NON ARRABIATEVI,ma io non penso che la mancata partenza di Herrera
    sia per noi una fortuna,penso che la cosa disturbi parecchio l'atleta che a livello caratteriale mi sembra un pò debole,vedi le frequenti ammonizioni per falli evitabili,e poi penso che l'anno prossimo quasi sicuramente ci lascerà,per quanto riguarda il lato tecnico non avrei visto male Munain nel suo ruolo e De Marcos sulla fascia,secondo mè avremo avuto una squadra più equilibrata.

    UGO

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    1. Ciao Ugo, figurati, perché dovrei arrabbiarmi? Per un'opinione che non corrisponde a quelle della maggioranza? Ben vengano, altrimenti di cosa discuteremmo? :)
      Se Herrera risentirà o meno della vicenda lo vedremo in campo, io lo ricordo tre anni fa, ai tempi della trattativa tra Saragozza e Athletic per il suo passaggio in biancorosso, e sinceramente in quel caso gestì benissimo la pressione. Muniain giocò benissimo in sostituzione di Ander durante la prima stagione di Bielsa, mentre l'anno scorso non incise (ma, più in generale, giocò male ovunque); per me resta una seconda punta atipica e non un trequartista, ma forse con Valverde potrebbe avere maggiori possibilità di esplodere definitivamente giocando a sinistra (con Txingurri le ali hanno sempre reso tantissimo, ti ricordi Ezquerro?).

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