venerdì 16 aprile 2010

32a giornata: Valencia 2-0 Athletic.


Silva risolve una mischia e realizza il primo gol del Valencia (foto Athletic-club.net).

Valencia: César; Bruno (83' Marchena), Albelda, Alexis, Jordi Alba; Banega, Baraja; Joaquín, Silva, Vicente (88' Mata); Villa (79' Domínguez).
Athletic Club:
Iraizoz; Iraola, Ustaritz, Amorebieta, Koikili; David López (54' Iturraspe), Gurpegui, Javi Martínez (72' Díaz de Cerio), Gabilondo (54' Yeste); Susaeta; Llorente.
Reti:
35' e 62' Silva.
Arbitro:
González González (colegio castellano-leonés).

Può una squadra che perde 12 partite su 32 e non vince fuori casa da quattro mesi (Saragozza-Athletic 1-2, 12/12/2009) essere ancora in lotta per un posto in Champion's league? In un campionato normale evidentemente no, ma nella Liga che quest'anno somiglia in modo inquietante alla Scottish Premier League (due squadre in testa e poi il nulla) tutto è concesso, anche rimanere a -4 dal quarto posto nonostante numeri tutt'altro che lusinghieri. Per alcuni la partita di ieri rappresentava un crocevia fondamentale nella stagione dell'Athletic, mentre per me non era un impegno decisivo: avendo messo in conto la sconfitta, credevo (e lo faccio tuttora) che rivestano molta più importanza le prossime due gare, il derby in trasferta con l'Osasuna, campo difficile dove raramente i Leoni ottengono punti, e lo scontro diretto al San Mamés con il sorprendente Maiorca di Manzano e del mai troppo rimpianto Aduriz. Ormai ho imparato a dubitare sempre e comunque della squadra di Caparros, capace di alternare ottime serie positive a strisce di risultati pessimi, nonché spesso deludente quando viene chiamata a dare prova di una maturità presunta che però, nei fatti, ancora non si vede. Il match del Mestalla è stata l'ennesima riprova dell'inconsistenza tecnico-tattica dei biancorossi, a cui basta trovarsi di fronte un avversario messo decentemente in campo e dotato di un paio di solisti di livello per sprofondare; il Valencia ieri sera ha fatto molto poco per vincere e ciò rappresenta solo un ulteriore demerito per i bilbaini, tanto baldanzosi in casa quanto timorosi e impauriti fuori. Le ragioni di questa sindrome da Dr. Jekyll/Mr. Hyde a parer mio vanno ricercate nella guida tecnica, in questa occasione confusa fin dalla scelta della formazione. Convocare Etxeberria e Diaz de Cerio per poi schierare Susaeta seconda punta (con l'impresentabile David Lopez a destra) è francamente assurdo, così come non si comprende l'immobilismo assoluto dell'allenatore, incapace di rinunciare al suo perpetuo 4-4-2 (non a caso i tifosi baschi intonano il simpatico coro "Caparros, cuatro cuatro dos") anche quando si trova in svantaggio di due gol. Alla formazione di Emery è bastato il minimo sindacale per fare sua la partita: sovrapposizioni sulle fasce, inserimenti centrali dei centrocampisti e briglia sciolta a Silva e il 2-0 è stato servito nonostante la serataccia di Villa al tiro. E l'Athletic? Squadra troppo lunga, con distanze enormi tra l'attacco e il blocco difesa-centrocampo, cosa che ha lasciato gioco facile ai centrali ché contro l'isolatissimo Llorente, il centravanti forse più in forma della Liga che in 90' è riuscito a ricevere solo un pallone decente (incornata salvata dall'ottimo Cesar); Susaeta si è sbattuto ed è andato al tiro un paio di volta, ma dopo di lui il vuoto. Nulli Gabilondo e Lopez (perché sono partiti titolari?), troppo piatta la mediana composta da Gurpegi e Javi Martinez: insomma, il solito copione prevedibile e offensivamente trascurabile. Come sottolineato giustamente dall'amico Kekov del blog Harrobi.com, poi, è davvero ridicolo che Muniain e De Marcos siano stati spediti con il Bilbao Athletic quando l'assenza di Toquero avrebbe suggerito l'impiego di almeno uno dei due: che la permanenza dei cachorros in Segunda B sia ritenuta più importante dell'Europa?



4 commenti:

  1. edo ma la prossima è Athletic-Saragozza domenica alle 19.00 perchè lo sciopero delle squadra è stato revocato o no?

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  2. Sì, nel pezzo mi sono sbagliato: prima c'è Athletic-Saragozza, poi il derby con l'Osasuna e infine il Maiorca.

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  3. Ciao Edo , sbaglio ho abbiamo 3 sponsor adesso ?! sai ero rimasto a petromerd e alla foglia sulla spalla ma non avevo notato quello dietro la schiena ! stiamo diventando una squadra scandinava in fatto di sponsor sulla maglia. Rivoglio la camisetta stagione 2006/2007 quella si che mi gasava :)una delle meglio secondo me.Ti pongo come di consueto qualche domanda: Credi che sia finita il problema ricerca del terzino sinistro che ormai ci portiamo dietro da diverse stagioni? elenco alcuni dei giocatori del dopo (il primo quello forte non il secondo superpippa) Del Horno (04/05) : Casas(pessimo non gioca neanche in segunda),Tarantino(3 presenze 2 espulsioni e ho detto tutto!),ri-Del Horno(dopo la movida che ha fatto a londra si è perso)Koikili(fino adesso è quello che mi piace di piu,tecnica zero ma gran combattente),Balenziaga(Acerbo infatti è stato prestato in segunda)e Castillo ( a me in questo momento non convince non so se valga i soldi spesi, è giovane cmq) non dimentichiamo che in passato in quella posizione sono stati adattati pure Amorebieta e l'ex Exposito (terzino destro!!) insomma come vedi una miriade di giocatori sono passati su quella fascia stregata e x adesso solo il buon koi si è salvato.Mi elenchi in ordine i tuoi 5 giocatori peggiori del athletic dal 2000 ad oggi e i primi 5 talenti mai esplosi . Probabilmete la prossima stagione ci risarà il derby con la real sociedad e a me non fa che piacere a te? uno dei tuoi idoli del passato (Javi Gonzalez) gioca nel portugalete,leggevo nei post del passato che ti è sempre dispiaciuto il suo allontanamento dal Athletic mi puoi parlare di lui? visto che io lo conosco poco ,grazie e continua cosi :) !! Edobarrieta 1983

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  4. Ciao Edobarrieta, sugli sponsor hai ragione, sono tre, ma ormai non ci faccio più caso...manca solo che ne mettano uno sul culo e siamo a posto. No comment su questa dirigenza sempre più balorda.Per quanto riguarda il terzino sinistro, direi che finalmente è stata trovata una soluzione decente: Castillo continua a non convincermi ma è sicuramente più positivo rispetto alla prima metà della stagione, mentre Koikili, pur con tutti i suoi limiti tecnici, è una garanzia, specie in fase difensiva; tutto ciò senza dimenticare Balenziaga, che giustamente citi, in prospettiva il migliore del lotto, nonché Jon Aurtenetxe, giovanissimo (17 anni) che ha già debuttato in prima squadra contro il Werder Brema.Giocatori scarsi negli ultimi anni se ne sono visti parecchi, specie nelle due stagioni in cui rischiammo di retrocedere, dunque non ho troppe difficoltà a trovare cinque nomi; ecco il mio elenco, dal meno peggio al più impresentabile: 5- Murillo, 4- Ion Velez, 3- Exposito, 2- Sarriegi, 1- Casas. Ecco invece le cinque promesse mai esplose: 5 a pari merito- Jonan Garcia (prima stagione nell'Athletic eccellente, poi è scomparso) e Gorka Azkorra (doveva essere il nuovo Urzaiz, non so dove sia finito), 4- Mikel Danobeitia (prima stagione splendida con Clemente, poi è rimasto impantanato in Segunda), 3- Ibon Gutierrez (sembrava il nuovo Orbaiz, ora gioca in Segunda B), 2- Joseba Arriaga (un mio pallino personale, non ha mai sfondato pur gravitando parecchio nell'orbita della prima squadra), 1- Igor Angulo (ogni anno veniva annunciato come sicura rivelazione, ma in realtà non giocava mai; ora fa panchina al Numancia).Il derby con la Erreala mi manca moltissimo, io sinceramente sono felice di averli in Primera, che è senza dubbio la categoria che compete ai cuginastri.Javi Gonzalez è stato un ottimo esterno di centrocampo, adattabile anche come terzino di spinta, che ha giocato per 10 anni ad alti livelli con l'Athletic; veloce, tecnico e molto preciso nel cross, lo apprezzavo particolarmente per il suo attaccamento alla maglia, dimostrato appieno quando venne richiamato alla base nell'anno di Mané contribuendo alla salvezza con 11 presenze spesso degne di nota. Grande amico di Guerrero, ricordo con commozione l'abbraccio che corse a dare al Capitano in occasione del 100° gol di Julen con la maglia dell'Athletic. Che Javi sia una gran persona si capisce anche dalla frase che disse lasciando i Leoni: "Ha sido un sueño estar en el Athletic desde los doce años, es lo más maravilloso que me ha pasado en la vida”. Penso che non abbia bisogno di traduzione, no?

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