mercoledì 7 ottobre 2009

Iker Muniain Goñi.


(foto Athletic-club.net)


Innanzi tutto mi scuso per la mancata copertura della partita con il Valladolid: attualmente ho diversi problemi di connessione e di tempo, ma cercherò di tornare ai soliti ritmi alla ripresa del campionato. Il 2-2 in casa dei pucelani, che ha messo fine ad un'emorragia fatta di tre sconfitte consecutive, è stata una gara pazza: tre espulsi (tra cui Ustaritz), la paura per il colpo in testa preso da Llorente, ribaltamenti del punteggio, bei gol e, dulcis in fundo, la rete del pareggio di Muniain, che lo rende il più giovane marcatore nella storia della Liga. Detto che Nando adesso sta bene ed è tornato a casa dopo un paio di giorni d'osservazione, mi sembra doveroso dedicare un intero post a Iker, che ho finalmente potuto seguire a sufficienza per poterne tracciare un breve profilo.

Nato a Iruñea-Pamplona (Nafarroa) il 19/12/1992. Seconda punta o trequartista di fascia, 1,69 m per 63 kg, è il miglior prodotto della cantera biancorossa degli ultimi anni e uno degli under 20 più promettenti del mondo. Baricentro basso, agilità impressionante e tecnica eccellente rappresentano il biglietto da visita di questo navarro quasi diciassettenne, che sta bruciando ogni tappa possibile e immaginabile all'interno del calcio spagnolo. Ciò che più impressiona di Muniain non è tanto la rapidità nel gioco di gambe, il dribbling secco o la fantasia che pure possiede in abbondanza, quanto la sfrontatezza con cui scende in campo e l'assoluta consapevolezza dei propri mezzi che ad ogni incontro dimostra di avere; Iker non è un giocatore timido, tutt'altro: già adesso non si nasconde mai e si prende anzi le sue responsabilità senza problemi. Un giocatore di grande personalità, dunque, più simile in questo all'Etxeberria degli esordi (il soprannome Gallo affibbiato a Etxebe non è casuale) che al primo Llorente, anche se il navarro non si è ancora dovuto confrontare con gli inevitabili problemi che sorgeranno nel suo cammino verso la piena maturazione. Un cammino che, tra le altre cose, dovrà anche portarlo a rafforzare un fisico per adesso fin troppo leggero, che potrebbe creargli dei problemi notevoli ora che gli avversari hanno imparato a conoscerlo. Da migliorare anche la bassa capacità di finalizzazione e la poca freddezza davanti al portiere, difetti che nelle categorie giovanili ne hanno limitato lo score nonostante le enormi qualità. Cresciuto nel Txantrea di Pamplona, Muniain viene subito notato dagli osservatori dell'Athletic anche grazie alla parentela con i fratelli Goñi, già portati a Lezama e di cui Iker è cugino; nel 2005 si trasferisce a Bilbao e inizia la scalata che, nel giro di 4 anni, lo porta a militare in tutte le formazioni giovanili biancorosse, per poi approdare in prima squadra all'inizio della stagione attuale su indicazione di Caparros, che lo seguiva da tempo. La partita contro lo Young Boys, datata 30 luglio 2009, lo rende il giocatore più giovane ad aver indossato in gare ufficiali la maglia dei Leoni, mentre il gol segnato al ritorno con gli svizzeri lo consacra come il più giovane marcatore della storia del club. Ma i record non finiscono qui: il 30 agosto Muniain diventa il più giovane esordiente biancorosso in campionato (Athletic-Espanyol), e con il gol di domenica al Valladolid diviene il più giovane marcatore della storia della Liga, superando alcuni carneadi ma anche giocatori come Raul e Bojan. Dati impressionanti che, nonostante la stupidità insita nel fare paragoni (specie a nemmeno 17 anni), hanno fatto accostare il suo nome addirittura a quello di Leo Messi. Aldilà delle trombonate, siamo certamente di fronte a un giocatore con caratteristiche da potenziale fuoriclasse, del quale (lasciatemi peccare di immodestia) su questo blog si parla da tempo, mentre molti "esperti" che lo hanno scoperto da un paio di giorni al massimo già si lanciano in lodi sperticate e grandi analisi del suo gioco, scritte in base a cosa non si sa. Se continua così, il futuro è suo.

12 commenti:

  1. speriamo....credi che sia anche più forte di Julen potenzialmente?

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  2. Hanno ruoli diversi e in più non amo fare paragoni con calciatori del passato, anche se recentissimo come Julen. Di certo Muniain ha i numeri per diventare un fuoriclasse, adesso sta a lui intraprendere la strada verso la vetta.

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  3. Una speranza ed una paura.

    La speranza: è ovviamente quella di aver trovato un ragazzo in grado di coprire 2 ruoli, giovane e talentuoso (forse più adatto in un 4-2-3-1 che in un 4-4-2, ma quando uno ha talento può giocare con qualsiasi modulo)

    La paura: BLINDIAMOLO !! (maledetti inglesi)

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  4. scuate... mi sono dimenticato di firmare il post...
    Vanni

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  5. Vanni, la tua speranza è ovviamente anche la mia. Riguardo al ruolo, per me può essere la seconda punta giusta da affiancare a Llorente, anche se partendo dalla fascia può essere devastante (sto già sognando un 4-3-3 stile Barcellona, con Nando punta centrale e Munian-Susaeta/de Marcos ai lati...ok, è meglio svegliarsi).
    La tua paura è giustificata, già si sente parlare del Liverpool...la società deve assolutamente alzargli la clausola di rescissione (24 milioni sono pochi), per il resto speriamo che Iker sia attaccato alla maglia come mi sembra di aver capito.

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  6. Scusate l'off-topic, ma quando l'ho visto stavo per sentirmi male dal ridere: http://www.youtube.com/watch?v=32mwNpYTKjk

    Vanni

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  7. Non l'avevi mai visto? E' celeberrimo ;)

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  8. arrivi tardi vanni :)

    a riguardo c'è anche una pagina di fan su FB
    Forza Iker comunque

    Fabio Cortese

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  9. Io ovviamente ci sono iscritto Fabio ;)

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  10. Ho visto il Iker dal vivo a Berna , vedo quotidianamente ragazzi di quell'età facendo l'allenatore di cantera , quello che colpisce di Munian è la personalità e la facilità di adattamento a certi palcoscenici , anche io lo vedo benissimo con susA E nando...

    Un saluto a tutti Franz Bg

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  11. Munian è un vero orgoglio per la cantera e per l'Athletic, speriamo continui a far sognare tutti i tifosi! E a 16 anni è già nella storia...

    In questi giorni più che delle vicende calcistiche in Euskadi si è parlato di quelle politiche (ennesimi arresti arbitrari, Otegi compreso... e sabato una marea umana a Donostia in manifestazione per protestare), in ogni caso ho trovato su Gara questo articolo sul "nuovo San Mames"... qui sotto il link:

    http://www.gara.net/azkenak/10/162349/es/La-construccion-nuevo-San-Mames-costara-unos-160-millones

    Qualcosa in più:

    http://it.wikipedia.org/wiki/San_Mam%C3%A9s_Barria

    http://www.youtube.com/watch?v=Ad_HzqqiORs

    Quindi nel 2015 daremo l'addio alla Catedral?

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  12. Direi di sì, il progetto c'è (anche se va a rilento) così come esiste l'esigenza di trasferirsi in uno stadio più grande. Ovviamente io sono affezionatissimo alla Cattedrale, ma è oggettivo che un impianto da 40.000 persone non va più bene. Prima, con i posti in piedi, la capienza era sufficiente, ma con la normativa UEFA sui posti a sedere si sono creati evidenti problemi di spazio.
    Il progetto del San Mamés Barria non mi esalta - fa troppo Allianz Arena -, però apprezzo che sia costruito a due passi dal vecchio stadio. Spero che non ci ficchino dentro negozi e ristoranti, cosa che mi disgusta profonamente.
    E comunque l'atmosfera in uno stadio la fa il pubblico: i tifosi dell'Athletic renderebbero un catino infernale anche una vasca da bagno ;)

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