martedì 25 novembre 2008

12a giornata: Deportivo 3-1 Athletic.


Il Depor festeggia, l'Athletic si dispera: è 'l'ennesima sconfitta biancorossa (foto Eitb24).

Deportivo de La Coruña: Aranzubia; Manuel Pablo, Piscu, Zé Castro, Filipe Luis; Antonio Tomás (64' Sergio), Juan Rodríguez; Lafita (86' Cristian), Verdú, Guardado; Bodipo (45' Mista).
Athletic Bilbao: Iraizoz; Iraola, Ocio, Amorebieta, Balenziaga; David López (57' Vélez), Javi Martínez, Orbaiz, Susaeta (84' Del Olmo); Garmendia (46' Etxeberria), Llorente.
Reti: 20' Zé Castro, 44' Verdú (rig.), 72' Javi Martínez, 95' Guardado.
Arbitro:
Mejuto González (colegio asturiano).

Dura poco l'illusione post-derby di aver ritrovato almeno un abbozzo di squadra ed il risveglio dal sogno è quantomai brusco, non tanto per le proporzioni della sconfitta (un 3-1 maturato solo all'ultimo minuto di recupero) quanto per il fatto di aver perso per gravissimi demeriti una partita giocata alla pari. Purtroppo i problemi sono sempre gli stessi, ormai stranoti ai tifosi e anche agli abituee di questo blog: difficoltà nell'attaccare difese schierate, schemi offensivi monotematici e pericolosità degli attaccanti pari allo zero, se si eccettua un Llorente sempre più unica opzione là davanti; logico, dunque, che per una squadra del genere sia particolarmente difficile rimontare una volta in svantaggio, anche giocando un tempo nella metà campo avversaria come ha fatto ieri l'Athletic.
Caparros conferma per 10/11 la squadra vittoriosa con l'Osasuna, limitandosi ad inserire Amorebieta in luogo dell'infortunato Ustaritz e ad invertire di fascia David Lopez e Susaeta, che va a sinistra per forzare l'uno contro uno col vecchio guerriero Manuel Pablo, mossa questa che non darà i risultati sperati; il Depor, lontano anni luce dall'epoca Super, risponde col turnover di Lotina in vista della gara infrasettimanale di UEFA: dentro Zé Castro, Antonio Tomas e Bodipo al posto di Lopo, Sergio e Mista. Tra i pali c'è ovviamente il grande ex della gara, Dani Aranzubia, 14 anni e 189 presenze ufficiali con la maglia biancorossa. L'inizio è tutto di marca galiziana e la linea di trequartisti Guardado-Verdú-Lafita mette subito alla frusta la retroguardia dei Leoni, grazie a rapidi scambi di posizione e fraseggi stretti che evidenziano i limiti di un pacchetto centrale fisicamente straripante ma anche poco reattivo nel breve. Lafita dà una prima avvisaglia al 14' superando sullo scatto Amorebieta e incrociando il destro fuori di un niente, ed ecco che al 20' i padroni di casa passano: Verdú batte una punizione dal centro-destra direttamente in porta, Iraizoz vola e sventa ma la palla arriva proprio sui piedi di Zé Castro, col centrale portoghese che deve solo metterla dentro a porta vuota. Da notare che il fallo da cui scaturisce il gol è frutto di una sciocchezza di Amorebieta, che va al rinvio senza accorgersi di Lafita alle sue spalle, viene anticipato e gli rifila un calcione in pieno stomaco come nemmeno su un ring di Muay Thai... L'Athletic incassa il colpo ma non resta passivo, si porta anzi nella trequarti avversaria e dopo nemmeno 5' avrebbe già la possibilità di pareggiare il conto, visto che Mejuto Gonzalez vede un fallo pressoché inesistente in area gallega e fischia il calcio di rigore. La vendetta, si sa, è un piatto che va servito freddo e quello che prepara Aranzubia è quasi ghiacciato: Iraola non angola moltissimo la battuta, è vero, tuttavia il riflesso di Dani e la sua deviazione a mano aperta in calcio d'angolo sono da applausi. La partita in questa fase è davvero godibile, vive di batti e ribatti, accelerazioni improvvise di entrambe le squadre e rapidi ribaltamenti di fronte capaci di creare pericoli in serie, come accade al 27' quando Ocio perde clamorosamente palla nella propria trequarti e lancia Guardado verso la porta: Iraizoz è strepitoso nel parare il primo tiro, poi è il messicano a sparargli incredibilmente addosso la ribattuta. Passata la mezz'ora l'incontro si tranquillizza un po', col Depor a giocare al gatto col topo lasciando un inutile possesso palla all'Athletic, la cui manovra è come sempre senza sbocchi quando si trova ad impostare, e facendosi vedere con contropiedi sempre pungenti. E' proprio da una ripartenza di Bodipo che nasce il raddoppio dei galiziani, anche se in questo caso il "merito" è tutto di Amorebieta (e due...): vedere per credere l' assurda entrata del numero 5 sul centravanti avversario, defilato sulla sinistra dell'area col pallone che fugge verso la linea di fondo, un intervento irruento, scomposto e anche violento, visto che il povero Bodipo è costretto ad uscire per Mista. Dal dischetto Verdú angola benissimo il destro e rende inutile il volo di Iraizoz: 2-0 e primo tempo concluso nel peggiore dei modi per i baschi. La ripresa inizia con Etxeberria in campo al posto di un Garmendia versione "Chi l'ha visto?" e con un Athletic che deve giocoforza riversarsi nella metà campo altrui, cosa che ovviamente lascia spazio al contropiede degli uomini di Lotina; i Leoni, però, non riescono a mettere in campo nient'altro oltre alla generosità e continuano con la loro proposta offensiva scontata e monocorde. Sulle fasce Susaeta e David Lopez non saltano mai l'uomo, Etxebe è altrettanto evanescente di Garmendia, nessun centrocampista si inserisce nel mezzo e allora l'unico schema resta la pallonata a cercare Llorente, fresco di esordio nella nazionale spagnola, ormai divenuto l'unico terminale offensivo dei biancorossi. Qualche occasione i Leoni la creano (una girata di Nando fuori di poco al 49' è la migliore), ma in definitiva i padroni di casa non faticano più di tanto a contenere l'offensiva altrui. Al 71', però, Javi Martinez dimostra che basterebbe davvero poco per mettere in difficoltà la squadra di Lotina: il cross di Orbaiz è delizioso, ma a scompaginare le carte è l'imbucata centrale del giovane navarro, che prende d'infilata i centrali, salta indisturbato e di testa piazza il pallone dove Aranzubia non può arrivare. A questo punto Caparros, che ha già inserito un fumoso Ion Vélez, si gioca anche la carta Del Olmo ed è proprio l'ex Eibar a dare il là all'occasione più ghiotta per il pari: il colpo di testa di Josebita dal lato sinistro dell'area non viene trattenuto da Aranzubia, Llorente batte a colpo sicuro ma sulla linea trova a respingere addirittura il posteriore di Javi Martinez, spintosi avanti per sfruttare le mischie e che diventa suo malgrado il salvatore del Depor. E' l'85' ma i bilbaini non alzano ancora bandiera bianca, provando fino all'ultimo a creare pericoli davanti a Dani; all'ultimo minuto di recupero salgono quasi tutti per una punizione dalla trequarti, la difesa galiziana respinge e avvia un contropiede strepitoso che termina col gol di Guardado. Finisce dunque 3-1 una partita intensa e molto combattuta, persa dall'Athletic nonostante la buona volontà mostrata soprattutto nella ripresa; intollerabili, però, certi errori difensivi che non si dovrebbero vedere neppure nelle serie minori e che, ad alti livelli, segnano la differenza tra una vittoria e una sconfitta. La scorsa stagione questa squadra giocava maluccio ma subiva pochissimo, quest'anno la vera differenza non è tanto nel livello di gioco, rimasto stabilmente basso, quanto nelle crepe paurose di un sistema difensivo che mostra la corda ogni domenica di più. Giocatori svagati, scarso filtro del centrocampo, troppa distanza tra i reparti: il nocciolo del problema è tutto qui e se la fase difensiva non verrà migliorata non è difficile prevedere tempi assai cupi dalle parti di Bilbao.
I migliori e i peggiori nell'Athletic: il rischio di ripetizione è notevole, ma ancora una volta l'unico a fare davvero la voce grossa è Fernando Llorente, sempre più sicuro dei propri mezzi. I compagni lo cercano, lui non si nasconde e prova di tutto: sponde, spizzate, gioco spalle alla porta, irruzioni palla al piede, conclusioni da fuori...peccato che davanti predichi nel deserto più totale, anche se vederlo in queste splendide condizioni psicofisiche è come osservare un raggio di sole che fende le nubi più nere. Javi Martinez è il migliore dei biancorossi a centrocampo e finalmente mostra le sue potenzialità in fase di inserimento (se solo si sganciasse di più, benedetto ragazzo...), Iraizoz ci mette una pezza enorme su Guardado ed evita che la partita finisca già dpo 45 minuti.
Anche parlando dei peggiori c'è da ripetersi, ma va detto che stavolta Amorebieta è in buona compagnia; troppo brutto per essere vero, in ogni caso, il centrale basco-venezuelano, che ha un'intelligenza calcistica inversamente proporzionale agli straripanti mezzi fisici e continua a commettere errori da torneo UISP. L'anno scorso si parlava di Liverpool, quest'anno al massimo potrebbe ambire al Lemona o al Barakaldo... Aitor Ocio è il suo degno compagno di merende, gioca distratto e per poco non combina una frittata degna del collega di reparto quando inciampa sul pallone, peraltro senza essere pressato, e regala a Guardado un comodo uno contro uno col povero Iraizoz. Non pervenuti Susaeta e David Lopez, tristemente rientrato nel pessimo solco dell'anno scorso dopo un inizio di stagione su standard decenti; Markel prova quantomeno a saltare l'uomo, mentre il riojano è imbarazzante nel suo continuo partire palla al piede, fermarsi dopo mezzo metro e appoggiare all'indietro, tanto che sarebbe meglio provare un po' anche Del Olmo, che peggio di così sicuramente non potrà fare. C'è la pecca del rigore sbagliato sulla prova comunque poco incisiva di Iraola, mentre Garmendia semplicemente non vede il pallone nemmeno col binocolo; giusta la sua sostituzione, anche se Etxebe e Ion Vélez non riescono a fare molto di più.

6 commenti:

  1. certo che perdere partite come queste a me fa riflettere...insomma, te la giochi alla pari per buona parte della gara ma poi dietro facciamo troppi errori, troppi errori grossolani. Amorebieta va a corrente alternata: nel senso che alterna stagioni buone come l'anno scorso ad altre disastrose come questa...Gli posso perdonare l'errore sul fallo che ha causato la punizione del 1.o gol (secondo me, Iraizoz la barriera non l'ha messa benissimo...) ma il fallo da rigore che ha fatto rivela tutta la sua profonda ignoranza calcistica...
    Aldilà del fatto che in trasferta fino a quando non abbiamo l'acqua alla gola (o più su) non ci proviamo proprio a giocare...
    E, in ultimo, considerazione ovvia: quanto mi manca Aduriz!
    Speriamo in bene, ma a parte Llorente (mi fa tenerezza a volte, là da solo contro 3 difensori...), vedo un generale scadimento delle prestazioni rispetto allo scorso anno...vabbè che la classifica è ancora abbastanza corta, però dobbiamo cominciare a giocare con una garra un po' diversa!
    AUPA ATHLETIC!
    ZènonLigre

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  2. Ciao, sono un tifoso del City e vi seguo sempre perché in Spagna simpatizzo fortemente per l'Athletic. Complimenti per tutte le vostre iniziative, il club, il forum e questo splendido blog. Io sono blue da 15 anni (e non per gli arabi, ovviamente!) e ho un blog sulla mia squadra all'indirizzo www.cityclubitalia.blogspot.com.
    Chiedo ufficialmente un gemellaggio di link nei rispettivi blog! :-).
    Vi abbraccio!
    D

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  3. ZènonLigre: mah, lo scadimento più che alto riguarda le prestazioni difensive, perché va detto che un gran gioco non lo avevamo nemmeno l'anno scorso (l'ultimo Athletic veramente bello da vedere è stato quello di Valverde, dopo di lui il buio). Purtoppo in questa stagione il reparto arretrato sta tradendo le attese: Amorebieta sembra il cugino scarso del buon centrale visto nella passata temporada, Ocio scricchiola, Balenziaga è bravo a spingere ma dietro ha ancora tanto da imparare...l'unico in linea con le sue prestazioni standard, là dietro, è il solito Andoni Iraola, uno che fa della regolarità uno dei suoi punti di forza. Aduriz manca anche a me, ora sarebbe titolare fisso visto che Etxebe è al caffé (la frutta ormai l'ha passata) e Velez è semplicemente poco presentabile a questi livelli. Ma che vuoi farci, abbiamo una dirigenza illuminata...(censura).

    D: gemellaggio accolto con gioia, ciao!

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  4. Ciao Edo, grazie mille della visita! Io non commento mai i tuoi post perché non ho sufficiente competenza zurigorri per essere attendibile ma sappi che ho salvato il tuo blog addirittura nel telefono per poter seguire i vostri post, ho acquistato il libro di Simone e sono un consueto lettore della fanzine. L'Athletic è un club unico e condivido la vostra battaglia contro la pubblicità! Per due milioni di euro, poi!
    Mi piace pensare che il City e l'Athletic, pur essendo necessariamente diversi, (voi siete davvero unici) condividano l'essere antagonisti, ognuno con le proprie specifiche peculiarità. Ci siamo anche incontrati in Europa qualche decina d'anni fa. Speriamo nel futuro!
    Ciao, a presto, Dario

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  5. e pure la beffa di vedere Sarriegi che segna in Champions' League...che settimana del caXXo!!!

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  6. Federaciones autonómicas y territoriales cierran filas con el discurso oficial

    http://www.gara.net/azkenak/11/108980/es/Federaciones-autonomicas-territoriales-cierran-filas-discurso-oficial

    Las Federaciones de Araba, Bizkaia, Gipuzkoa y CAV, encabezada por la Unión de Federaciones Deportivas Vascas, cerraron filas y se unieron ayer públicamente al discurso oficial en lo que respecta al partido que debería enfrentar a Euskal Herria e Irán el próximo 23 de diciembre.

    :(

    Braveheart.

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