martedì 6 dicembre 2005

14a giornata: Athletic 1-1 Atletico Madrid.


Falcón e Molinero a terra dopo lo scoppio del petardo (As).


Athletic Club de Bilbao: Aranzubia; Lacruz, Murillo (53' Tiko), Prieto; Iraola, Gurpegui (80' Dañobeitia), Orbaiz, Casas; Etxeberria, Urzaiz (75' Guerrero), Yeste.
Club Atlético de Madrid: Leo Franco (38' Falcón); Valera, García Calvo, Perea, Molinero; Gabi, Zahínos; Maxi, Ibagaza, Petrov; Kezman (87' Mario).
Reti: 12' Kezman, 96' Orbaiz.
Arbitro: González Vázquez (Colegio Gallego).

Un punto arrivato al minuto 96 non può che essere guadagnato, ma per una volta mi devo vergognare degli splendidi tifosi biancorossi. Al 92', con l'Athletic sotto di un gol, Yeste va a calciare un corner; in area sale anche Aranzubia ed è proprio il portierone ad incornare il pallone, spedendolo però di un paio di metri sopra la traversa. Improvvisamente, un petrado esplode dietro la porta di Falcón, entrato al posto dell'infortunato Leo Franco, facendo crollare a terra storditi sia il numero 12 dell'Atletico che il difensore Molinero. L'arbitro sospende il gioco e concede un altro minuto di recupero, al termine del quale Yeste centra dalla destra trovando la deviazione vincente dell'improvvisato ariete Orbaiz, bravo a staccare in mezzo a due avversari ma aiutato nel gol dai riflessi ancora appannati di Falcón. Un brutto episodio giunto a corollario di una partita giocata meglio dall'Athletic, che però non riesce ancora ad orchestrare manovre offensive che non siano confuse e piuttosto campate in aria (tranne due facili occasioni mancate da un Urzaiz lontano dalla forma migliore). Migliorano il possesso palla e, soprattutto, grinta e cuore, ed è proprio qui che si vede la mano esperta di Clemente, sotto la cui guida i biancorossi hanno ritrovato un minimo di carattere e di voglia di lottare. Un mese fa, questa partita l'avremmo persa, con o senza quel petardo vigliacco.

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