lunedì 19 dicembre 2005

16a giornata: Athletic 2-0 Betis.

Athletic: Aranzubia; Iraola, Lacruz, Prieto, Casas; Orbaiz, Gurpegui; Etxeberria, Yeste (78' Tiko), Dañobeitia (68' Expósito); Urzaiz (60' Guerrero).
Betis: Doblas; Melli, Juanito, Rivas (46' Dani), Luis Fernández (46' Xisco); Varela, Assuncao (75' Fernando), Rivera, Oscar López; Joaquín, Edú.
Reti: 21' Urzaiz, 29' Dañobeitia.
Arbitro: Muñiz Fernández (Colegio Asturiano).
Note: espulso Oscar López (B) all'80' per gioco pericoloso.

Il vecchio e il giovane, Urzaiz e Dañobeitia, sono le due facce della stessa medaglia: il ritrono alla vittoria casalinga dopo un'astinenza lunghissima, quasi intollerabile. Vedere quel 2-0 impresso sul Televideo mi ha fatto schizzare in alto e non ce l'ho fatta a trattenere un urlo liberatorio, anche se erano le 2 di notte passate. Insomma, chi se ne frega, era una vita che i Leoni non facevano 3 punti al San Mamés e sono riusciti ad ottenerli nello scontro più importante. In palio, infatti, non c'era solo la vittoria in uno scontro-salvezza ad alta tensione, ma bisognava anche vendicare l'eliminazione ai rigori proprio contro il Betis nella Copa dell'anno scorso, dopo due gare in cui l'Athletic giocò meglio degli andalusi. Sabato notte è filato tutto liscio: la squadra ha ingranato, ha imposto il suo gioco da subito e non si è abbattuta dopo un clamoroso palo a portiere battuto colto da Yeste al 5'. I biancorossi hanno rischiato di subire lo 0-1 da Joaquin, che però ha clamorosamente sparato alto da due passi, ma dopo questo brivido non c'è stata più partita. Isma ha siglato con un classico cabezazo di potenza il suo primo gol stagionale, imitato qualche minuto più tardi da Dañobeitia, 19 anni, che ha realizzato la sua prima rete in Liga in modo meraviglioso: dribbling su Rivas, dribbling su Melli, gran destro da fuori, palo interno e gol. Nella ripresa il Betis ha inserito un'altra punta, Dani, ma Serra Ferrer non ha ottenuto da questa mossa gli effetti desiderati, anche perchè in difesa c'era un Prieto in serata di grazia. L'Athletic non è più in zona retrocessione, ha ritrovato un gioco e anche i gol degli attaccanti: adesso arriva il difficile, bisogna confermarsi, ma per il momento possiamo solo essere grati a Clemente per ciò che è riuscito a fare finora.

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