mercoledì 2 giugno 2010

Il pagellone 2009/2010: i difensori.


San José controlla Kakà durante Athletic-Real Madrid.

San José 7:
la sorpresa più lieta della stagione. Il 21enne centrale navarro, cresciuto nel settore dell'Athletic e prelevato nel 2007 dal Liverpool, ha iniziato la sua nuova avventura a Bilbao in sordina e non ha praticamente visto il campo fino a dicembre, quando gli infortuni di Aitor Ocio e Ustaritz gli hanno spalancato le porte della titolarità; Mikel è stato bravissimo ad approfittare dell'occasione, ha subito convinto Caparros e non è più uscito dall'undici-tipo fino al termine del campionato. Difensore rapido, tecnicamente non disprezzabile e molto sobrio negli interventi, ha mostrato notevole maturità e, nonostante un fisiologico calo, è risultato spesso uno dei migliori. La dirigenza non ci ha pensato due volte e ha esercitato il diritto di riscatto, riportandolo in terra basca per circa 3 milioni di euro. Considerati età e potenziale, soldi ben spesi.

Iraola 6,5: l'uomo che di secondo nome fa Regolarità anche quest'anno non ha tradito, pur non riuscendo a ripetersi sugli altissimi livelli della scorsa stagione. Il perché è presto detto: Andoni non ha riposato praticamente mai. 37 partite su 38 in Liga (una l'ha saltata per squalifica), 11 su 12 in UEFA (assente solo contro il Werder Brema al ritorno, match ininfluente ai fini della qualificazione), 2 su 2 in Coppa del Re, 2 su 2 in Supercoppa. Totale: 52 presenze su 54 gare ufficiali, roba che stenderebbe un bisonte. Gli infortuni di lungo corso di Zubiaurre e del canterano Boveda, elemento molto interessante, e l'assoluta fiducia che Caparros ripone nel terzino destro di Usurbil gli hanno impedito di tirare il fiato, anche perché i molteplici impegni hanno costretto i Leoni a giocare due partite a settimana per un lungo periodo di tempo. Iraola ha come sempre risposto con professionalità e applicazione esemplari, tuttavia a lungo andare ha risentito della stanchezza e ha concluso la stagione sulle gambe, come si suol dire, cosa che ha indotto Del Bosue a non considerarlo tra i papabili per il Sudafrica nonostante l'apprezzamento che il selezionatore ha espresso verso di lui. Resta comunque uno dei più positivi nell'annata appena trascorsa nonché uno dei 2-3 migliori elementi del club, come dimostra anche il recente interessamento della Juventus.

Koikili 6+: temporada senza infamia e senza lode per il laterale sinistro di Otxandio, passato indenne ancora una volta dal confronto con un terzino più quotato e potenzialmente più forte di lui. Dopo Del Horno e Balenziaga, questa stagione è toccato a Castillo fare i conti con l'ex campione di lotta greco-romana, rivelatosi concorrente ostico e difficile da scalzare nelle gerarchie di Caparros. Il tecnico ha alternato per tutto l'anno i due giocatori, preferendo Koi nelle manifestazioni nazionali (Liga, Copa e Supercopa) e Castillo in UEFA, ma tirando le somme si può dire che il vincitore morale del duello sia stato il primo, visto che anche stavolta partiva in svantaggio rispetto al nuovo arrivato. Disciplina tattica, impegno continuo e grande affidabilità difensiva sono le armi che Koikili utilizza per mettersi in luce e ritagliarsi il suo spazio in prima squadra. Una stagione di più, possiamo affermare che l'agente Koi ha compito la sua missione.

Amorebieta 6-: lievi miglioramenti rispetto all'anno passato, tuttavia non ci siamo ancora. Dopo la stagione di grazia 2007/08 e il brutto campionato successivo ci si aspettava di più dal basco-venezuelano, soprattutto dal punto di vista della tenuta mentale; Nando ha iniziato bene, poi le fatiche di una temporada lunghissima si sono fatte sentire e nell'ultima parte del campionato ha perso lucidità e sicurezza. A 25 anni compiuti ritengo si possa tracciare un primo bilancio della carriera di Amorebieta, discreta ma non così buona come i suoi mezzi avrebbero potuto consentirgli. Il problema è sempre lo stesso: un calciatore può avere anche un fisico bestiale, per dirla con Luca Carboni, però se manca di testa (intesa come cervello, non come elevazione) difficilmente diventerà davvero forte. Fernando ha tutto per essere un difensore di grande livello, tutto tranne la maturità, la calma in campo, la capacità di leggere le situazioni che deriva solo da un'applicazione mentale costante. Riuscirà il nostro eroe a fare il salto di qualità l'anno prossimo? Francamente, comincio a essere scettico.

Ustaritz 5,5: quella che alcuni anni fa sembrava la maggior sperenza dei Leoni per il reparto arretrato si è persa forse in modo definitivo. Anche in questa stagione, infatti, il povero Usta è stato bersagliato dalla solita raffica di infortuni che lo ha messo fuori gioco nel suo momento migliore, quando aveva occupato stabilmente il posto accanto ad Amorebieta dopo il crac del ginocchio di Aitor Ocio. D'altra parte il refrain della carriera del numero 4 è proprio questo: buone prestazioni, infortunio, mesi per tornare titolare, nuovo infortunio e via così, sempre la stessa storia. Un destino più da fragile attaccante che da roccioso difensore. Ustaritz sarebbe tutto fuorché un centrale scarso, ma non è possibile riuscire ad offrire un livello decente di prestazioni quando i muscoli cedono in continuazione. Il suo destino sembra dunque essere quello della perenne ruota di scorta: un peccato.

Castillo 5: doveva essere l'erede definitivo di Del Horno, ovvero quel terzino di spinta che a sinistra manca all'Athletic dai tempi di Asier, e invece si è rivelato un solenne buco nell'acqua. Quest'anno non mi ha mai convinto, specie nella parte centrale della stagione, e non ho capito il motivo per il quale si sia ritrovato a giocare più partite di Koikili, di gran lunga migliore nonostante non abbia fatto niente di eccezionale. Dimenticabile in fase difensiva, dove si sapeva che avrebbe faticato, Xabi ha deluso soprattutto al momento di spingere, lui che era stato preso per assicurare quei cross che Koi non ha nelle corde; l'ex errealista si è rivelato invece timido e poco propenso alle sovrapposizioni, senza contare che non è mai stato davvero incisivo nel mettere dentro quei traversoni che sono pane per i denti di Llorente. Cosa succederà quando Balenziaga rientrerà alla base? Caparros concederà un'altra occasione a Castillo o lo spedirà in prestito in Segunda?

Aitor Ocio, Zubiaurre, Boveda, Etxebarria, Aurtenetxe s.v.

7 commenti:

  1. E alzali un po' 'sti voti, alla fine so' ragazzi, poveretti, incoraggiamoli.Bella la grafica nuova, complimenti.Jacopo

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  2. Sai Jac, io sono un po' come quei vecchi professori che partono da2, massimo 3 e arrivano a dire tanto all'8...insomma, uno stronzo ;)Grazie dei complimenti!

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  3. Ciao Edo, ma non scrivi più? sto aspettando da due settimane le pagelle di centrocampo e attacco :-)

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  4. Non avevo la connessione internet, da lunedì dovrei tornare operativo ;)

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  5. e intanto Joseba Llorente va alla Real Sociedad...male male..potevamo pensarci noi...edo ben tornato...gradirei anche un tuo commento personali su questi mondiali...un saluto..!

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  6. il mess di prima è mio ovviamente...forza athletic..Gab Sardegna !!!

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  7. Ciao Gab, bel colpo della Erreala ma mettiti l'anima in pace: Llorente da noi non voleva venire, la possibilità c'è stata solo quando militava ancora in Segunda nell'Eibar, poi una volta approdato in Primera ha sempre preferito altre soluzioni per ragioni di tifo (e d'altra parte, per lui che è giputxi, meglio della Real Sociedad in massima serie c'è poco).Sui Mondiali, che non ho visto molto causa assenza di adsl e rifiuto verso Skyfo, posso dirti che per ora non mi stanno entusiasmando...poche squadre che giocano bene, tatticismo (e difensivismo) esasperato, moltissimi campioni spompati. Speriamo che il livello salga nella fase a eliminazione diretta. Comunque sto collaborando a un blog su Sudafrica 2010, ti lascio qui il link: http://mondialidicalciosudafrica2010.blogspot.com/.

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