martedì 31 agosto 2010

1a giornata: Hercules 0-1 Athletic.


Capitan Gurpegi lotta a centrocampo (foto Athletic-club.net).

Hércules: Calatayud; Cortés, Abraham Paz, Pamarot, Peña; Fritzler, Abel Aguilar (57' Kiko); Tote, Tiago Gomes (84' Cristian), Sendoa (68' Thomert); Portillo.
Athletic Club:
Iraizoz; Iraola, Amorebieta, San José, Aurtenetxe; Susaeta (84' Iturraspe), Gurpegui, Javi Martínez, Gabilondo (54' Muniain); Toquero (39' David López), Llorente.
Reti:
46' Llorente.
Arbitro:
Rubinos Pérez (Colegio Madrileño)
Note: espulso all'89' Fritzler (H) per doppia ammonizione.

Si ricomincia esattamente da dove si era finito, e d'altra parte era quasi impossibile immaginare un Athletic diverso da quello uscito sabato sera con i tre punti dal Rico Perez. Il mercato estivo è stato pressoché nullo (i due nuovi acquisti Ibai e Igor Martinez hanno giocato con il Bilbao Athletic) e Caparros, forte dei risultati ottenuti sin qui, giustamente non ha ritenuto di dover cambiare niente dal punto di vista tattico, come era peraltro apparso chiaro nel precampionato. Ad Alicante i Leoni sono scesi in campo con una formazione identica per 9/11 a quella dello scorso anno: Gabilondo in luogo di Yeste e Aurtenetxe in campo dall'inizio sono state le uniche novità di rilievo. Anche la partita ha seguito la falsariga di tante esibizioni dei biancorossi, bravi a sfruttare l'episodio (un calcio di punizione dalla trequarti di Gabilondo deviato da Llorente alle spalle di Calatayud) ed a contenere la reazione dell'Hercules, squadra invero apparsa modesta e ancora priva dei giusti automatismi. Fin quando ha dovuto fare la partita l'Athletic si è visto solo con i soliti lanci lunghi per Llorente, con Toquero a correre intorno al numero 9 cercando di sfruttarne le sponde; dopo il gol, tuttavia, i Leoni sono apparsi più solidi (ottima la diga Gurpegi-Javi Martinez) e hanno mostrato qualche combinazione palla a terra grazie a Muniain, molto ispirato nel suo ruolo naturale di seconda punta. Gli alicantini hanno tentato una reazione ma sono stati frenati dalla presenza di un Portillo involuto e inguardabile, lontanissimo dal giovane bomber che vinse una Coppa dei Campioni col Madrid diversi anni fa; con Valdez e Trezeguet in campo sarebbe stato un altro discorso, anche perché la difesa bilbaina ha scricchiolato su un paio di iniziative dell'ottimo Tote. Insomma, primi tre punti col minimo sforzo: l'inizio ideale per un Athletic che quest'anno vuole centrare l'Europa.

Pagelle dell'Athletic.

Iraizoz 6,5: si guadagna la pagnotta chiudendo lo specchio a Portillo nel primo tempo e mostrando sicurezza in occasione del forcing finale dell'Hercules.
Iraola 6: non soffre l'ex canterano biancorosso Sendoa, ma spinge poco rispetto ai suoi standard.
San José 5,5: si perde Portillo nell'occasione del primo tempo e buca il lancio di Tote spalacando la porta all'ex Osasuna nel secondo.
Amorebieta 6-: nel contesto di un pomeriggio tranquillo sbanda pericolosamente un paio di volte.
Aurtenetxe 6,5: è un terzino adattato e bada poco a salire, tuttavia assicura una copertura diligente della sua zona, senza contare che l'esperienza accumulata in Primera sarà utile in previsione di un futuro utilizzo da centrale; tirando le somme, un buon esordio.
Susaeta 7: uno dei pochi capaci di creare superiorità numerica e pericoli per la difesa avversaria. Sfiora la rete due volte, clamorosa la punizione che dà l'illusione del gol al 37' del primo tempo (dall'84' Iturraspe s.v.).
Gurpegi 6: quando c'è da impostare non si vede mai, ma è utilissimo come diga davanti alla difesa dopo il vantaggio.
Javi Martinez 6,5: prima frazione col freno a mano tirato, si scioglie progressivamente nella ripresa e finisce per dominare il centrocampo con le sue ampie falcate.
Gabilondo 6: come sempre non fa niente di trascendentale, però mette sulla testa di Llorente il pallone della vittoria (dal 54' Muniain 6,5: quando prende palla è sempre in grado di inventare qualcosa. Caparros lo schiera seconda punta e lui lo ripaga con una mezz'ora di grande qualità. Da riprovare in questa posizione).
Toquero 6-: non riceve un pallone pulito e si arrangia come può fino all'infortunio che lo toglie dai giochi (dal 39' David Lopez 5,5: non lascia tracce di sè nel match).
Llorente 6+: invisibile per 89 minuti, appare quando serve e segna il gol che decide l'incontro.

Caparros 6: stupisce negativamente quando inserisce David Lopez per Toquero, spostando Susaeta a supporto di Llorente, ma riprende quota schierando finalmente Muniain nel suo ruolo naturale. La prestazione della squadra è tutt'altro che trascendentale, ma il suo calcio è questo e ormai dovremmo esserci abituati. I tre punti comunque li conquista, partire bene era importante e Jokin c'è riuscito.

2 commenti:

  1. Come al solito, bell'articolo, pulito e imparziale, grande Edo!Come hai giustamente scritto, anche io ho notato che Iraola si sovrapponeva poco e da Aurtenetxe non ci si può aspettare discese sulla fascia, quindi non so cosa avesse in mente Caparros, se non magari per lasciare Susaeta più alto.Ciao, teo14fran

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  2. Probabilmente hanno giocato bloccati per evitare di dar spazio a Tote e Sendoa, sulla carta piuttosto pericolosi. Rileggendo ora il post mi accorgo di aver scritto una frase che potrebbe dare adito a una cattiva interpretazione, questa: "Il mercato estivo è stato pressoché nullo e Caparros, forte dei risultati ottenuti sin qui, giustamente non ha ritenuto di dover cambiare niente dal punto di vista tattico, come era peraltro apparso chiaro nel precampionato". Quel "giustamente" dovrebbe essere sostituito da un "a suo giudizio", perché altrimenti sembra che io ritenga giusto il non aver cambiato nulla nella tattica; in realtà volevo dire che Caparros ha ritenuto corretto, dal suo punto di vista, continuare come l'anno scorso, mentre io avrei preferito un atteggiamento più coraggioso.

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