lunedì 2 marzo 2015

25a giornata: Eibar 0-1 Athletic.


Gurpegi esulta dopo il gol vittoria (foto Athletic-club.eus).

SD Eibar: Jaime; Boveda, Añibarro, Raul Navas, Lillo (46' Didac); Errasti, Dani Garcia (66' Saul); Capa, Arruabarrena, Manu del Moral; Piovaccari (66' Javi Lara).
Athletic Club: Iraizoz; De Marcos, Gurpegi, Etxeita, Balenziaga; San José, Mikel Rico; Williams (75' Iraola), Muniain, Ibai (82' Susaeta), Guillermo (62' Aduriz).
Reti: 36' Gurpegi.
Arbitro: Teixeira Vitienes (Cantabria).

Ci voleva una vittoria per dimenticare l'eliminazione dall'Europa League e la vittoria, per fortuna, è arrivata. L'Eibar attuale, bisogna sottolinearlo, non è certo irresistibile: la squadra di Garitano era infatti reduce da quattro sconfitte consecutive, divenute cinque dopo lo 0-1 nel derby di ieri, e sinceramente mi sembra piuttosto a rischio, specie ora che ha finito la benzina di inizio stagione. È comunque un risultato che dà morale in previsione della prossima partita, senza dubbio la più importante dell'anno: la semifinale di ritorno di Copa contro l'Espanyol. Positivo, inoltre, il ricorso all'impiego di una linea offensiva quasi da squadra Primavera: tra il '94 Williams, il '93 Guillermo e il 92' Muniain, il venticinquenne Ibai ha fatto la figura del veterano di mille battaglie.
A livello di gioco si è visto un Athletic piuttosto solido, spaventato solo un paio di volte dalle iniziative di Manu del Moral (l'unico degli armeros realmente pericoloso) e sempre in pieno controllo del match; unica pecca, la solita incapacità di finalizzare le molte azioni create, specie in un secondo tempo nel quale gli spazi per far male di rimessa non sono mancati. Un paio di buonissimi interventi di Jaime e una netta imprecisione nell'ultimo passaggio hanno impedito di segnare il gol della sicurezza, tuttavia la prova dei Leoni è stata ampiamente sopra la sufficienza. In particolare, Muniain ha confermato di muoversi molto bene come trequartista centrale, un ruolo dove potrebbe trovare la consacrazione che finora gli sta sfuggendo; più nel vivo del gioco rispetto a quando gioca sulla fascia, sa lasciare il segno con le sue accelerazioni e ha una buona visione dei movimenti dei compagni, anche se deve sensibilmente migliorare nelle tempistiche di passaggio. Williams ha ribadito di possedere numeri da giocatore vero, mentre Guille (al rientro dopo due mesi di stop) si è mosso bene e ha sfiorato la rete in un paio di occasioni, per poi calare fisiologicamente nel secondo tempo. Uno sguardo anche ai giocatori dell'Eibar nel mirino bilbaino per la prossima stagione: Boveda, arrivo pressoché sicuro a parametro zero, è stato tra i migliori dei suoi e ha controllato bene Ibai, mentre Ander Capa in avanti non si è visto.
Un applauso va tributato a capitan Gurpegi, match-winner col suo bel colpo di testa (molto bello lo schema utilizzato nell'occasione: angolo battuto con palla a terra per De Marcos, appostato poco distante dal vertice destro dell'area di rigore, cross immediato sul secondo palo e rete): non era facile riprendersi dopo il brutto errore di giovedì scorso, decisivo ai fini della sconfitta col Toro, ma il capitano ha dimostrato per l'ennesima volta di avere una forza mentale senza pari. Felicità anche per il traguardo raggiunto da Iraola: entrando ieri a 15' dalla fine, Andoni ha collezionato la sua 500a presenza ufficiale con la zurigorri e si è issato al quarto posto assoluto nella classifica dei fedelissimi dell'Athletic (e il terzo gradino, occupato da Etxeberria, dista solo 14 partite). Un traguardo straordinario per un giocatore fantastico, che ha sempre dato tutto per la maglia biancorossa ed è un esempio clamorosa di serietà e professionalità. Mai sopra le righe, ha sempre preferito far parlare il campo: e il campo ha parlato, eccome. Quando esordì con la nostra maglia, nessuno gli avrebbe pronosticato una carriera del genere. Zorionak ta eskerrik asko, Andoni!

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