giovedì 14 marzo 2013
27a giornata: Athletic 1-0 Valencia.
L'esultanza di Muniain dopo il gol decisivo (foto Diariodenavarra.es).
Athletic Club: Iraizoz; Iraola, Ekiza, Laporte, Aurtenetxe (59' Muniain); San José, De Marcos, Iturraspe; Susaeta, Aduriz (87' Toquero), Ibai (76' Llorente).
Valencia: Guaita; Barragán, Víctor Ruiz (29' Albelda), Mathieu, Cissokho; Tino Costa, Parejo; Feghouli, Banega (80' Jonas), Piatti; Valdez (64' Soldado).
Reti: 79' Muniain.
Arbitro: José Antonio Teixeira Vitienes (Comité Cántabro).
Non sono d'accordo con quanto ho letto dopo la vittoria di domenica contro il Valencia. Da molte parti ho sentito parlare di furto biancorosso, vittoria immeritata, calcio ingiusto, eccetera, mentre solo poche voci isolate ricordavano che: a) l'Athletic ha perso malamente una valanga di punti, e in generale ha raccolto pochissimo nelle partite giocate bene; b) il calcio e la giustizia sono due rette parallele, ma soprattutto chi invoca la giustizia è di solito quello che ha perso; c) io non ho visto una prestazione così orrenda come in molti l'hanno dipinta. Ha ragione Bielsa quando parla di un risultato che ci ha favorito in maniera esagerata, però va detto che la squadra ha espresso un gioco di gran lunga migliore rispetto al vittorioso derby con l'Osasuna, del quale per davvero lo 0-1 finale era stata l'unica cosa da salvare. Intendiamoci, i Leoni non hanno disputato una partita esemplare, tutt'altro, però non sono stati neppure così indecorosi come trovate scritto da molte parti; la mia chiaramente è solo un'opinione, ma ritengo che troppi commentatori si stiano facendo influenzare dalle loro antipatie (per Bielsa e per Urrutia) e stiano perdendo quella capacità di analisi obiettiva che è condizione essenziale per scrivere di calcio nel modo migliore. Io non ho mai nascosto l'ammirazione che nutro per il Loco, tuttavia credo (e spero che me lo potrete confermare) di non avergli lesinato critiche quando la squadra ha deluso, dunque parecchie volte quest'anno, e di aver sempre cercato di tenere separate dimensione umana e dimensiona sportiva. Quando i biancorossi hanno fatto ridere, a prescindere dal risultato, non l'ho mai nascosto, così come ho lamentato (giustamente, a mio modo di vedere) una certa dose di sfortuna in alcune sconfitte non proprio meritate. Contro il Valencia l'Athletic ha giocato bene per 45 minuti e ha subìto per gli altri 45: in pratica, ha fatto troppo poco per sostenere che il risultato finale rispecchi l'andamento della gara, ma anche abbastanza per smentire chi ne demolisce la prestazione dando gli unici meriti al portiere e alla buona sorte. Nella prima frazione i Leoni, pur creando poco davanti a Guaita, hanno avuto una chiara prevalenza territoriale, abbinandovi una manovra scorrevole e una presenza costante nei pressi dell'area; il pressing ha funzionato e la difesa non ha mai sofferto, segno che se la squadra si muove come un blocco unico anche le tanto vituperate marcature a uomo nella zona, marchio di fabbrica della fase di non possesso bielsiana, possono funzionare (neppure io le ritengo la scelta migliore in assoluto, ma ciò non significa che si debbano criticare a prescindere). Le occasioni migliori sono state bilbaine: un colpo di testa da buona posizione di Aduriz finito fuori, un rigore (non nettissimo, ma a termini di regolamento poteva starci) di Tino Costa sullo stesso Aritz e, soprattutto, la traversa colpita da Ibai direttamente su calcio di punizione. Purtroppo la ripresa è stata di segno opposto, anche se ha portato in dote il gol-partita; il Valencia è rientrato in campo con un altro piglio e ha trovato terreno fertile per affondare sulla destra, dove Feghouli ha fatto impazzire Aurtenetxe, e ha messo alla corde l'Athletic, salvato dalle buone parate di Iraizoz (niente di straordinario, ma rispetto agli standard di quest'anno è oro colato) e in gran parte dalla mira sbilenca degli attaccanti ché. Valverde ha provato a sbloccare la situazione inserendo Soldado per Valdez, ma è stato Bielsa a trovare i cambi giusti con Llorente per Ibai e Muniain per Aurtenetxe (con San José scalato centrale e Laporte a sinistra, mossa che probabilmente rivedremo contro il Getafe): la presenza del riojano ha infatti costretto i centrali valenciani a concentrarsi unicamente su di lui e Aduriz, liberando spazi magistralmente sfruttati proprio da Iker. Il numero 19 prima si è infilato in un buco centrale concludendo però malissimo, quindi ha approfittato di un errore di Mathieu su cross di Iraola per piazzare un gran destro sotto il "sette" alla sinistra di Guaita, realizzando così la prima rete stagionale. Txingurri invece non ha fortuna con i cambi, perché è proprio Soldado a mangiarsi nel finale due occasioni nettissime, una delle quali addirittura clamorosa: incredibile che un bomber di razza come lui abbia spedito sopra la traversa un pallone recapitatogli da Jonas a meno di due metri dalla linea di porta, con Iraizoz ampiamente battuto.
Il fatto è che nel calcio vince chi segna, come ben sa l'Athletic che in questa temporada ha perso fior di punti a causa della scarsa capacità realizzativa (per Marcelo sono 20 tondi tondi), e fortunatamente per noi a farlo sono stati gli zurigorri. Mi ripeto: la prestazione non è stata costantemente ad alti livelli e per quanto visto il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, tuttavia bisogna pur dare qualche merito a una squadra che non incassato reti ed è riuscita a piazzare la zampata giusta proprio nel momento di massima pressione avversaria. Vero che Bielsa è il primo a voler vincere grazie alla qualità della propria proposta di gioco, però non si può derubricare a "furto" ogni risultato non meritato al 100%. Mi sembra che la disonestà intellettuale regni sempre di più nel Botxo e mi piacerebbe andare a rileggere gli articoli dei tempi di Caparros (per non dire di Sarriugarte/Mané o Mendilibar/Clemente) di chi adesso si lamenta ad ogni passaggio sbagliato.
Le pagelle dell'Athletic.
Iraizoz 7: sembra che la sosta ai box (leggi: panchina) abbia fatto bene al navarro, sufficiente a Pamplona nonostante qualche incertezza in uscita e molto positivo contro il Valencia. Dice no a Feghouli, Piatti e Parejo con dei buoni interventi e in generale non trasmette la solita insicurezza al reparto arretrato. Non fa nulla di incredibile, ma di questi tempi anche una prestazione poco più che normale a Bilbao lascia il segno.
Iraola 6,5: buon primo tempo, cala alla distanza ma Piatti è di gran lunga il meno pericoloso tra gli avversari, segno che in fase di contenimento ha fatto il suo dovere. Mezzo voto in più per il cross da cui nasce il gol di Muniain.
Ekiza 6,5: sicuro e tranquillo, alterna interventi puliti ad alcune spazzate senza andare troppo per il sottile, ma ciò che conta è il risultato. Conferma di essere di gran lunga il più affidabile dietro, non a caso quando c'è lui in campo non è raro finire la partita con la porta inviolata.
Laporte 6,5: al fianco di Ekiza è più sciolto e gioca con maggior calma, evitando di ricadere in alcuni errori che lo avevano accompagnato di recente. Con l'uscita di Aurtenetxe viene provato nell'inedito ruolo di terzino sinistro e se la cava bene, dimostrando buona duttilità.
Aurtenetxe 5: voto anche troppo generoso per il laterale di Amorebieta, che dopo un primo tempo discreto affonda in modo palese nella ripresa. Feghouli lo fa letteralmente impazzire, scappandogli più volte e quasi provocando un suo autogol, e dopo 20 minuti di passione Bielsa lo toglie. Non riesce a tornare al livello dell'anno scorso, probabilmente anche lui ha bisogno di schiarirsi le idee in panchina (dal 59' Muniain 7+: hombre del partido. Il suo ingresso non ha un impatto immediatamente felice, ma col passare dei minuti prende coraggio, inizia a sciorinare buone giocate ed è protagonista delle uniche due azioni da gol costruite dall'Athletic nel secondo tempo. Segna la prima rete stagionale con un destro potente e preciso, speriamo che si sia sbloccato anche psicologicamente e che possa disputare un finale di stagione all'altezza dei suoi enormi mezzi tecnici).
San José 6,5: anche i suoi detrattori daranno atto al Loco di aver trovato la collocazione migliore per il navarro. Troppo lento e poco incisivo da centrale, l'ex Liverpool dà il meglio di sé come mediano, ruolo nel quale dimostra ottimo senso della posizione e piede non disprezzabile. Se la cava anche quando viene arretrato al posto di Laporte, salvando un'occasione importante con un anticipo su Soldado, ma il suo posto negli undici ormai è a centrocampo.
De Marcos 5,5: a livello di forma sembra tornato in buone condizioni, non a caso corre per tutta la partita e dà un grande aiuto ai compagni con i suoi recuperi e con i suoi inserimenti senza palla. Il problema è che non riesce ad essere lucido quando deve decidere la giocata, cosa accentuata dall'assenza di Herrera, il suo partner favorito per il dialogo palla a terra. Generoso ma arruffone.
Iturraspe 6-: con la squalifica di Herrera avanza il proprio raggio d'azione, abbandonando la classica posizione di pivote per prendere in mano le redini del gioco. Anche lui, come molti compagni, gioca una gara dai due volti, con un primo tempo buono e una ripresa dimenticabile. Pressato dai centrocampisti del Valencia, va in confusione e sbaglia molto. Ander è un'altra cosa.
Susaeta 5,5: continua la sua temporada interlocutoria. Gioca sempre ma raramente è incisivo, aldilà di qualche gol anche pesante, e pure contro la squadra di Valverde è più fumo che arrosto. Almeno è attivo nella sua zona di competenza e non rinuncia mai alle sue tipiche azioni in fascia, cosa che lo distingue da altri compagni meno intraprendenti.
Aduriz 5: ha palesemente bisogno di tirare il fiato, e se questo vuol dire ricorrere al separato in caso Llorente o a Toquero non importa. Sta giocando ininterrottamente da agosto e, non avendo più 20 anni, è chiaro che non riesce più a offrire il rendimento pazzesco di qualche settimana fa. Sbaglia un colpo di testa che per lui dovrebbe essere elementare, non aiuta la squadra e viene facilmente tenuto a bada da una coppia di centrali improvvisata come Mathieu-Albelda. Non segna da 7 partite, un dato che parla da solo (dall'87' Toquero s.v.).
Ibai 7: si conferma ancora una volta l'uomo più pericoloso, almeno fino all'ingresso di Muniain, sia con le conclusioni da fuori (bellissima la punizione con cui colpisce la traversa), sia con i cross, specialmente quelli di esterno che spiazzano sempre le difese altrui. Non pensavo che potesse essere più di un dodicesimo uomo da inserire a partita in corso, mi sta smentendo e va benissimo così (dal 76' Llorente 6: gioca con più voglia del solito, come già accaduto a Pamplona, ed è importante perché il suo ingresso impegna i centrali e libera spazi per gli esterni. Contro l'Osasuna ne approfittò Susaeta, stavolta è il turno di Muniain. Non è un caso).
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Ma lo sanno gli altri che nel nostro destino c'è scritto che giocheremo sempre in Primera?Ragion per cui anche giocando male noi la quota salvezza la raggiungeremo comunque.P.S. la partita non l'ho vista ma godo tanto ugualmente.Marco
RispondiEliminaMarco, andiamoci piano: guarda cos'è successo al River... e ancora non siamo fuori dal tunnel, considerando la prestazione nulla contro il Getafe (per mia fortuna non l'ho vista ed eviterò anche il consueto post).
Eliminasperiamo di raggiungere quota 40 il più presto possibile
RispondiEliminaper pensare con calma alla prossima stagione,che senza coppe si può puntare in alto
Speranza condivisa da tutti. Intanto, in chiave futura, c'è da segnalare che Ruiz de Galarreta il prossimo anno avrà un "dorsal" della prima squadra: ottima notizia, soprattutto perché il ragazzo è ancora infortunato (forse rientrerà per il finale di stagione) e l'ampliamento di contratto dimostra che c'è grande fiducia in lui.
EliminaMa trasferte di gruppo al san mames ne organizzi ogni tanto?
RispondiEliminaUna volta all'anno vado a Bilbao insieme ai membri della Peña Leones Italianos (www.leonesitalianos.net), di cui mi onoro di fare parte. Se sei interessato puoi diventare socio e unirti a noi!
EliminaPreziosa la vittoria contro il Valencia. Sabato con il Getafe non l' ho vista ma la sconfitta pare meritata.
RispondiEliminaAduriz è visibilmente affaticato,comprensibile. Vediamo di fare quanto prima i 12 punti necessari ;-)
Aduriz non è più un ragazzino e ha bisogno di rifiatare. Toquero o Llorente, ma qualcuno gli dia il cambio! Per stare tranquilli dobbiamo iniziare battendo il Granada la prossima giornata...
EliminaSono interessatissimo
RispondiEliminama quest anno ci siete già andati?
io ci vado in vacanza di solito,speriamo che in quel periodo l athletic giochi in casa nel nuovo stadio
Siamo andati per il derby con la Real Sociedad. Se vuoi sapere tutto delle nostre iniziative ti consiglio di iniziare a frequentare il forum e il gruppo Facebook dei Leones, poi magari potresti diventare socio ;)
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