Il post di ieri sulla partita ha dato inizio a un dibattito, qui sul blog e su Facebook, riguardo alla successione di Iraizoz. Partiamo proprio da Gorka: la sua parabola discendente sembra ormai averlo condotto sull'orlo del baratro, come ha dimostrato la sonora
pitada che lo ha investito durante la partita con l'Espanyol. Il pubblico non sopporta più i suoi errori, i compagni lo proteggono per dovere (ma le loro espressioni in campo sono inequivocabili) e i media, in particolare i blog, ospitano un profluvio di critiche anche da parte di chi lo aveva sempre difeso. Solo Bielsa ha parlato chiaramente in suo favore, e se per il navarro ciò è senza dubbio positivo (avere dalla propria parte l'unica persona che decide ha un peso specifico enorme), per il tecnico argentino potrebbe rivelarsi un boomerang. La mia opinione è che Iraizoz verrà schierato titolare almeno per qualche altra partita, e a quel punto tutto dipenderà da lui: un paio di prestazioni in serie come quelle di Maiorca o contro l'Atletico potrebbero far calmare le acque, mentre altri errori pesanti difficilmente sarebbero tollerati dall'ambiente. Riuscirà Iraizoz a tornare il buon portiere di qualche anno fa? La mia risposta è sì, a patto che lasci Bilbao. Nel Botxo è quasi del tutto "bruciato", e chiunque abbia una pur minima conoscenza del gioco del calcio sa benissimo che, per un portiere, non c'è niente di peggio che perdere la fiducia dell'ambiente. Il caso di Gorka mi sembra del tutto simile a quello di Daniel Aranzubia,
guardameta peraltro ben più talentuoso del navarro (titolare nelle rappresentative giovanili spagnole davanti a Casillas, il riojano fu poi il terzo portiere delle Furie Rosse a Euro 2004). Aranzubia sbarcò in prima squadra con la fama del predestinato e, dopo alcuni buonissimi campionati, incappò in un paio di stagioni balorde, non resse alle pressioni esterne e finì per perdere il posto a favore di Lafuente, uno che normalmente avrebbe potuto giocare solo in presenza di infortuni o squalifiche del titolare. Non si riprese più e se ne andò al Deportivo, dove le sue prestazioni sono tornate a livelli discreti. Dato per certo che il tempo di Iraizoz come titolare nell'Athletic è segnato, quali sono le opportunità offerte dal mercato e dalla
cantera per un ruolo tanto delicato? Analizziamole insieme per far proseguire il dibattito su basi maggiormente solide.
Mercato: la celeberrima scuola dei portieri baschi attualmente non è prodiga di alunni validi. Come ricordava un articolo di Gara di un paio d'anni fa (
link), a fronte dei 28 portieri baschi presenti negli anni '70 e '80 nei due principali campionati spagnoli (12 in Primera e 16 in Segunda), nella stagione 2011/12 ce n'erano solo 8, un numero che al momento dovrebbe essere anche più basso. Insomma, in giro c'è poco o nulla. Impossibile pensare di sostiutire Iraizoz con l'eterno secondo
Riesgo, con
Zubikarai stra-riserva di Bravo alla Real Sociedad o con gente buona solo per la Segunda come
Goitia e
Santamaria; discorso diverso meriterebbe
Oier Olazabal, terzo portiere del Barcellona, che tuttavia non si è mai misurato da titolare in una realtà importante. Un caso particolare è quello di
Iago Herrerin, prodotto di Lezama passato all'Atletico Madrid B, recuperato da Amorrortu e girato al Numancia in Segunda per fare esperienza; a Soria sta giocando una buona
temporada e il corpo tecnico potrebbe decidere di richiamarlo alla casa madre per il prossimo anno. C'è infine un portiere basco, che non gioca nella Liga, le cui qualità sono indubbie: si tratta di Stephane
Ruffier, 26enne nativo di Baiona (Paesi Baschi francesi) e attualmente in forza al Saint-Etienne, dove si sta confermando tra i migliori della Ligue 1 nel ruolo. Fisico imponente, coraggioso nelle uscite e molto reattivo tra i pali, potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per la porta biancorossa, anche se al momento è difficile che il suo club decida di privarsene a cuor leggero (e ad un prezzo non esoso); e pensare che qualche anno fa era stato molto vicino all'Athletic, che non lo prese proprio perché aveva già Iraizoz... Riassumendo, il panorama offre pochissimo e quel poco non è a buon mercato.
Cantera: come sempre, sono riposte in Lezama le speranze di trovare in tempi brevi un portiere capace di ereditare il ruolo che fu di Iribar e di mantenerlo per molti anni a venire. I nomi sui quali si concentrano le speculazioni degli esperti sono sostanzialmente due:
Kepa Arrizabalaga e Alex
Remiro. Il più conosciuto è il primo, diciottenne di Ondarroa alto 1 metro e 86 cm che ha giocato in tutte le selezioni giovanili spagnole e, al momento, fa parte dell'under 21; portiere dallo stile essenziale, dotato di grandi riflessi e molto completo, è forse il candidato principale per l'ingresso in prima squadra. Remiro ha un anno in meno e due centimetri di altezza in più, viene descritto come molto agile tra i pali ed è considerato uno dei migliori portieri in età Juvenil dello stato (non a caso è nazionale under 18). Accanto a questi due ci sono
Aitor Fernandez (ex grande promessa del vivaio, è stato frenato dagli infortuni ed ora è stato ceduto al Villarreal con un'opzione di riacquisto) e Gorka
Magunazelaia, che è divenuto titolare del Bilbao Athletic causa infortunio di Jon Ander
Serantes (improponibile in Primera) e si è confermato con buone prestazioni, ma che non sembra comunque avere le qualità necessarie per imporsi in prima squadra. Vedremo cosa succederà, anche se è sempre difficile fare previsioni quando si parla di giovani.
Questi sono i nomi di chi potrebbe sostituire Iraizoz. A corto raggio vedo ben poche possibilità di manovra, visto che il mercato è chiuso e che promuovere adesso un ragazzino, specie con una situazione di classifica tutt'altro che rosea, sarebbe una follia vera e propria. Le soluzioni sono due: insistere col navarro, e ho già espresso i miei dubbi a riguardo, o dare un'opportunità a Raul per vedere sul serio di cosa è capace, visto che le pochissime presenze che ha messo insieme in due anni non bastano per giudicarlo. A parer mio il bilbaino è sempre stato più che sufficiente quando è stato chiamato in causa, anche se, a onor del vero, va detto che pure lui non sembra avere il proprio punto di forza nelle uscite alte, storico tallone d'Achille di Gorka. Inoltre Bielsa e i suoi collaboratori vedono i due tutti i giorni in allenamento, e se decidono di tenere Raul come secondo avranno i loro motivi. Intanto al 99% a Malaga giocherà Iraizoz... nel caso, speriamo tutti che riesca a fornire una prestazione migliore di quella vista contro l'Espanyol.