lunedì 17 dicembre 2012

16a giornata: Mallorca 0-1 Athletic.


Ammonizione per Laporte, splendido nel giorno del suo debutto nella Liga (foto Athletic-club.net).

RCD Mallorca: Aouate; Nsue, Nunes, Geromel, Bigas; Arizmendi (85' Alfaro), Márquez (73' Martí), Pina, Giovani Dos Santos (73' Brandon); Víctor, Hemed.
Athletic Club: Iraizoz; Iraola, Ekiza, Laporte, Aurtenetxe; San José, De Marcos (78' Gurpegui), Ander Herrera; Susaeta (63' Ibaiz Gómez), Aduriz, Muniaín (87' Toquero).
Reti: 10' Aduriz.
Arbitro: Del Cerro Grande (comité madrileño).

Uno dei lati più affascinanti dello sport è senza dubbio la sua capacità unica di dare una seconda opportunità a chiunque; il calcio, in particolare, esaspera ed esalta ancor di più il concetto, visto che ogni partita è un'occasione di riscatto personale e di squadra. Tutto questo preambolo per dire che la vittoria di Maiorca è stata merito quasi esclusivo di uno dei giocatori fin qui più bistrattati, quel Gorka Iraizoz autore di una prima parte di temporada caratterizzata da molte ombre e da ben poche luci; sabato, tuttavia, il portiere navarro ha letteralmente salvato i tre punti con alcuni interventi prodigiosi, specie nel primo tempo, e se l'Athletic è riuscito a portare a casa il successo deve dire grazie principalmente a lui. All'ex Son Moix gli uomini di Bielsa hanno ottenuto la seconda vittoria di fila, sempre per 1-0, e pur non brillando sono riusciti a mantenere fino al termine quel golletto di vantaggio utile per tornare a respirare in classifica. Ci voleva, specie dopo l'eliminazione-shock in Coppa del Re contro l'Eibar, della quale parlerò in un maxi-post riassuntivo delle coppe, nazionale e UEFA, che spero di pubblicare entro questa settimana.
Senza Amorebieta (infortunio "diplomatico" per lui, visti i tentennamenti sul rinnovo?) e Iturraspe, ma con il rientro di Iraola e la prima presenza liguera per il giovanissimo Aymeric Laporte, l'Athletic arriva a Maiorca con l'esigenza di fare punti. E la partenza è confortante, se non addirittura clamorosa: al minuto numero 8 De Marcos sfiora il gol con una girata fuori di pochissimo, poi, 180 secondi dopo, Aduriz insacca di testa un cross perfetto di capitan Andoni. I padroni di casa del grande ex Caparros sembrano già alle corde, tuttavia la furia iniziale dei Leoni svanisce poco a poco e i bermellones guadagnano campo; il pressing dei bilbaini non funziona (che nostalgia dell'anno scorso...), le distanze fra i reparti si allungano e comincia un vero e proprio assedio alla porta di Iraizoz. Per fortuna dei biancorossi il navarro è in grandissimo spolvero, e nel corso del primo tempo sono almeno 5 i suoi interventi prodigiosi, su tutti il volo pazzesco del 16' a togliere dall'incrocio una punizione di Giovani Dos Santos. Grazie alle parate del suo numero 1 e all'ottima prestazione della difesa, l'Athletic regge l'urto e in chiusura torna a farsi pericoloso ancora con Aduriz, bravo a girare un assist di Laporte (che personalità il francese!) ma di poco impreciso nella mira. La ripresa inizia com'era finito il primo tempo: Maiorca all'assalto, giacché anche il pareggio non servirebbe molto agli isolani, e zurigorri arroccati in difesa. Anche la scarsa freddezza degli attaccanti di Caparros resta immutata, e così Hemed e Victor falliscono due occasioni enormi per l'1-1: prima l'israeliano calcia alto da un paio di metri dopo un batti e ribatti in area, quindi la punta nativa di Maiorca mette incredibilmente fuori da pochi passi un pallone di Hemed che chiedeva solo di essere spinto in gol. Dopo la grande paura l'Athletic si riprende e, col passare dei minuti, riesca a compattarsi; le maglie errate della difesa non lasciano passare più nulla, ed è anzi la squadra di Bielsa a rendersi pericolosa in contropiede sfruttando gli spazi lasciati da un avversario stanco e sempre più sfiduciato. I minuti scorrono così senza grandi emozioni e al triplice fischio i Leoni ottengono la sesta affermazione nella Liga, buona per attestarsi a metà classifica, a -4 dal sesto posto e a +8 sulla terzultima.
Non è stata dunque una gran partita, e a dirla tutta il Maiorca avrebbe meritato per lo meno il pareggio. Ci sono stati però alcuni aspetti positivi, aldilà del risultato: la tenuta difensiva, con la porta rimasta inviolata; le prestazioni incoraggianti di alcuni singoli; la reazione dopo la bruciante eliminazione dalla Copa. Il blocco psicologico che fin qui ha limitato moltissimo i biancorossi è ancora ben presente, ma se la squadra riuscisse a trovare un minimo di continuità potrebbe presto essere rimosso. Dei tre fronti iniziali solo il campionato è rimasto aperto e, come detto, la classifica è corta; l'Europa è alla portata della squadra, provare a raggiungerla è l'obiettivo minimo.

Le pagelle.

Iraizoz 8: molto criticato (e a ragione) per un rendimento ben al di sotto delle aspettative, il navarro si riscatta almeno parzialmente a Maiorca con una prestazione eccezionale, che non a caso gli vale il "clean sheet". Nel primo tempo viene bombardato dagli attaccanti bermellones e risponde parando tutto, nella ripresa non abbassa la concentrazione ed è sempre impeccabile. Se avesse giocato sempre così, l'Athletic ora avrebbe di certo qualche punto in più.
Iraola 7,5: nonostante Ramalho abbia ben figurato in sua assenza, il suo ritorno si nota eccome. Perfetto in difesa (Giovani si fa vivo solo su palla inattiva), quando sale fa valere la sua classe, come in occasione dell'assist al bacio per il gol partita di Aduriz. Lo seguo più o meno dai tempi del suo esordio e in tutto gli avrò visto sbagliare una decina di partite al massimo. Impeccabile.
Ekiza 6,5: continuo a ritenerlo il miglior difensore di questa temporada molto difficile per il reparto arretrato. Reattivo, agile e bravo in marcatura, si fa apprezzare per la puntualità nei recuperi e per una pulizia negli interventi lontana anni luce dalla scompostezza di Amorebieta. Sarà un caso, ma nelle poche partite che i Leoni hanno concluso senza incassare gol lui era sempre presente. Speriamo che non debba tornare in panchina...
Laporte 7: aveva già giocato con la prima squadra in Europa, contro Hapoel e Sparta Praga, ma quelle erano state più o meno delle amichevoli visto che l'Athletic era già eliminato. Tutt'altro discorso quello di Maiorca, ma nonostante le pressioni e la posta in palio gioca una partita splendida, da veterano. Sicuro dietro ed eccellente in impostazione, mostra di avere qualità non comuni quando prende palla e va a servire un assist perfetto ad Aduriz. È il difensore del futuro e da oggi fa parte ufficialmente della prima squadra.
Aurtenetxe 6: gli tocca il cliente più rognoso, un Arizmendi ispirato e molto ficcante, per cui deve concentrarsi quasi del tutto sulla fase difensiva. Con qualche affanno qua e là riesce a contenere il diretto avversario, ma dalla metà campo in su non si vede quasi mai. Compitino.
San José 6: contro il Celta era andato bene come mediano davanti alla difesa, stavolta invece non suscita una grande impressione. Gioca in modo troppo semplice, quasi sempre per vie orizzontali, e ha un passo un po' troppo cadenzato per sostenere al meglio la pressione maiorchina. È questo il suo difetto principale: sembra sempre giocare con una marcia in meno rispetto a compagni e avversari. Sufficiente e nulla più.
De Marcos 5: forse sarà perché ho ancora negli occhi lo splendido cursore dell'anno scorso, però in questa stagione proprio non riesce a convincermi. Fumoso, vaga per il campo e non incide in nessuna fase del gioco. Condivido la definizione datagli da un blog biancorosso tempo fa: si è toquerizzato, ovvero corre moltissimo ma senza un vero perché. Enigma (dal 78' Gurpegui s.v.).
Herrera 7: sta tornando il vero Ander, e di questo non possiamo che rallegrarci tutti. A livello di tecnica e visione di gioco è uno dei centrocampisti più dotati della nuova leva e in partite come queste dimostra il perché: lucido, essenziale ma non banale, si libera del pallone con uno-due tocchi al massimo e riesce quasi sempre ad imbeccare il compagno posizionato meglio. Purtroppo accanto a sé non ha giocatori in grande spolvero con i quali dialogare, altrimenti potrebbe essere devastante.
Susaeta 5: anche nel suo caso concordo con quanto si scrive da più parti, ovvero che dopo il suo passaggio nella "cosa" (così lo stesso Markel definì la selezione spagnola in una memorabile conferenza stampa) ha ulteriormente abbassato un livello di prestazioni già non esaltante. In pratica sul campo è invisibile: apatico, tenta qualche giocata senza convinzione e senza concretezza, perdendo molti più palloni di quelli che guadagna. Un po' di panchina potrebbe non guastargli (dal 63' Ibai 6: entra e la squadra migliora, un caso?).
Aduriz 7: sempre più salvatore della patria, sta raggiungendo vette di effettività degne quasi di un Trezeguet. In 90 minuti gli arrivano tre palloni giocabili in area: lui li trasforma in un tiro fuori di poco, in un cabezazo sventato da Aouate e nel gol decisivo. Lavorando in silenzio, senza clamori, si è caricato sulle spalle il peso enorme dell'eredità di Llorente e lo sta facendo dimenticare velocemente, anche perché lui di questi colori è innamorato. Chapeau.
Muniain 5: non ci siamo, non ci siamo proprio. Bielsa deve affrontare la realtà e farlo riposare, tanto è inutile mandarlo in campo se poi i risultati sono prove del genere. Non salta quasi mai l'uomo, non tira e non illumina la scena. Ha bisogno di ritrovare la condizione migliore (speriamo che la pausa invernale lo aiuti), al momento Ibai dà molto di più alla causa (dall'87' Toquero s.v.).

13 commenti:

  1. Finalmente un pò di fortuna, quest'anno di sfiga ne abbiamo avuta fin troppa!
    Stra-felice per Ekiza, è davvero un mistero come non riesca ad essere titolare inamovibile...
    Amorebieta secondo me andrà via, se avesse voluto rinnovare lo avrebbe già fatto; tu che ne pensi, Edo? :)

    Sixx

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    1. Ciao Sixx, Urrutia oggi in conferenza stampa ha detto che il club ha presentato la sua massima offerta al giocatore, ora sta a lui decidere. Secondo me le possibilità che se ne vada sono concrete, ma sinceramente con le nuove leve che stanno rinforzando la difesa non credo ci sia da preoccuparsi più di tanto.

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  2. Sono tre anni che seguo l'Athletic settimanalmente e, a me, Amorebieta non è mai piaciuto. ok è uno che ci mette il fisico e non si tira mai indietro, ma tecnicamente è una chiavica e anche mentalmente, ogni tanto, lascia a desiderare. Visto che si perderà Llorente a zero, si potrebbe monetizzare con la sua cessione (non so quando scadrà il suo contratto, però).

    Più che altro c'è da notare come Bielsa sia molto cambiato da quando è a Bilbao. Da una rosa fissa dell'anno scorso con molte intransigenti esclusioni, alla necessaria apertura a giovani della cantera di Lezama come Ramalho e Laporte. Anche se ribadisce che non c'è spazio di manovra per una nuova 'idea di gioco' che, d'altra parte, è il suo marchio di fabbrica. Però l'Athletic non gioca come l'anno scorso e la transizione difensiva ha maggior peso nelle scelte della formazione.

    Mi chiedo davvero cosa sia successo ai giocatori di maggior valore tecnico dell'Athletic: Muniain, Susaeta e De Marcos. Una cattiva forma non è l'unico elemento a costituire alibi. Non saltano un uomo, fanno fatica a fare giocate anche semplici, si limitano a tappare le falle. Muniain e Susaeta addirittura irriconoscibili. Si sono Giovinchizzati, solo che Giovinco è altro tipo di giocatore ed è utilizzato da Conte in altro modo. Forse avanzare Muniain a supporto di Aduriz non sarebbe una cattiva idea.

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    1. Ciao! Amorebieta purtroppo non è diventato il giocatore che prometteva di essere. A parer mio il suo problema principale è una testa non all'altezza della Primera, sia dal punto di vista tattico (senza un compagno in grado di comandarlo si perde), sia da quello dei frequenti blackout, che lo portano a rimediare cartellini rossi assurdi o a provocare rigori indecenti come quello che ha gentilmente regalato all'Eibar in Coppa del Re. Va in scadenza nel 2013, se arrivasse un'offerta congrua lo cederei senza pensarci troppo.

      Il cambiamento di Bielsa credo sia dovuto unicamente ai motivi che hai elencato. La situazione lo obbliga a pescare da Lezama e la scarsa forma della squadra a fare determinate scelte.

      Il rendimento insufficiente dei tre giocatori da te citati è incomprensibile, e in effetti è difficile da spiegare solo con il cattivo stato di forma che pure mi pare evidente. Non so cosa intendi con "giovinchizzati" (tra l'altro credo di essere uno dei pochi in Italia ad apprezzare parecchio Giovinco), credo che per De Marcos la "toquerizzazione" sia la definizione migliore, mentre Muniain e Susaeta sono giù di fisico e di testa, non rpovano nulla e quando lo fanno sbagliano 9 volte su 10. È un periodo un po' così, spero solo che finisca presto. Al momento, comunque, proverei a dare più spazio a Ibai e un'altra chance a Isma Lopez (o Igor Martinez).

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  3. Anch'io apprezzo Giovinco, però quando lo mandarono via dalla Juve per approdare al Parma, dove poi rinacque, era perché il suo fisico esile, in un calcio iper-muscolare, non dava frutti. Muniain, ad esempio, non salta un uomo nemmeno se sta fermo, quando l'anno scorso faceva il diavolo a quattro. E' come se non riuscisse più a dare esplosione ai suoi cambi di direzione. Susaeta, invece, ha vissuto già queste fasi calanti, però almeno la pagnotta in campo se la guadagnava. Io continuo a ritenere che la cessione di javi martinez abbia tolti molti equilibri a difesa e centrocampo e, come evidenzia Bielsa in molte interviste, quando perdono palla malamente al centro del campo o sulla tre quarti, la transizione difensiva pesa sulle spalle di Iturraspe o San José, gli unici centrali di copertura che da soli non possono far tutto. E quindi i compiti di cucitura del gioco passano per quelli che Bielsa ritiene gli interpreti adatti: Susaeta, Muniain e De Marcos che dalla spensieratezza dell'anno scorso sono passati a responsabilità maggiori, senza magari valutare stato di forma e capacità di essere leader.

    Non so. E' una temporada strana, perché si vede che qualcosa, soprattutto negli ultimi 20 metri, manca. Speriamo che con meno impegni si riesca a compattare la squadra.

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    1. Muniain ha un fisico diverso da quello di Giovinco, baricentro basso a parte ha una potenza muscolare non indifferente, non cade nei contrasti ed è difficilissimo da spostare o buttare giù; per me al momento paga una condizione che non è neppure al 50% rispetto all'anno scorso, "colpa" del mancato riposo estivo dopo una stagione che lo aveva spremuto a tutti i livelli. Susaeta invece, come noti giustamente, è sempre stato un giocatore molto incostante, che alterna grandi partite a prestazioni del tutto anonime; vero è che finora ha giocato quasi sempre sotto la soglia della sufficienza, ma mi sembra uno di quei giocatori che non trascinano i compagni, anzi, si fanno trascinare dal momento della squadra. E se quel momento è grigio...
      Con l'addio di Javi Martinez (non è stata una cessione, se n'è andato lui) chiaramente abbiamo perso moltissimo in termini di equilibrio difensivo e peso specifico in campo, però il navarro è il passato e rimpiangerlo è inutile. In rosa al momento non esiste un giocatore in grado di sostituirlo, per questo credo che Bielsa dovrebbe utilizzare due centrali puri, evitando di arretrare Gurpegi (da utilizzare solo come mediano), perché soprattutto Ekiza è in grado, con la sue velocità, di assicurare quei recuperi e quelle chiusure che servono come il pane quando si perde palla a centrocampo.
      Per De Marcos credo valga il discorso di Muniain, con l'aggravante che il vitoriano è un giocatore che per rendere bene deve essere al top della forma.

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  4. Ciao Edo,abbiamo vinto per la seconda volta di fila ma non abbiamo meritato.Continua a non piacermi la difesa in particolare San Josè,troppo lento e mollo,a volte sembra proprio che dorma.Laporte(che dovrebbe essere quello dell'Ipparalde ma correggimi se sbaglio)anche se è più giovane dimostra molta più personalità sia di San Josè che di Amorebieta.Per quanto riguarda Aurtenetxe posso essere d'accordo sul 6 però ha fatto andare al tiro il suo uomo in area mentre era spalle alla porta(gli ha permesso di girarsi per capirci).L'ho trovato un errore grave anche perchè l'attaccante maiorchino(non so chi era)ha fatto partire un diagonale che è uscito di pochissimo e mi ha fatto perdere qualche giorno di vita.Iraizoz d'ora in poi lo chiamerò dottor Jekyll e mr. Hyde e non serve che ti spieghi il motivo,a Bart Simpson consiglio una vacanza visto che in estate ha giocato le Olimpiadi e per Aduriz una bella statua in centro a Bilbao non sarebbe male.Marco

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    1. Ciao Marco, Sanjo a me è sempre piaciuto poco, è troppo compassato e poco "contundente" per essere un difensore; come mediano potrebbe riciclarsi meglio, perché ha piedi discreti, ma chiaramente necessita di tempo per adattarsi. Non ricordavo l'azione di cui parli riguardo ad Aurtenetxe, gli avrei dato meno nel caso! Iraizoz bene ma deve essere anche continuo, Bart ha bisogno di riposo. Aduriz santo subito!

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  5. condivido pienamente il commento sulle nuove leve e vedere due pischellini come ramalho e laporte esprimersi con grande personalità è soddisfacente però ritengo un errore lasciar partire quello che ritengo il leader della difesa. secondo me ricostruire una difesa senza amorebieta è pressochè impossibile. ps hai sentito dell'occhio di javi martinez?

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    1. Se Amorebieta è quello degli ultimi mesi, non vedo problemi nel lasciarlo partire... semmai sarà difficile trovare qualcuno che paghi per prenderselo!

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  6. Ottimo Laporte, validissima alternativa a San Jose.
    Arriviamo prima ai 40 punti e poi magari ci si diverte!!

    Quanto a domani mi sento che il buon Toquero la butta dentro ;-)

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  7. Prometto di non fare più alcun pronostico..

    Auguroni a Edo e a tutti i lettori del blog!

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    1. Auguri in ritardissimo, come si sarà capito sono stato lontano dal pc per tutte le feste :)

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